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Lo sviluppo sostenibile

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Presentazione sul tema: "Lo sviluppo sostenibile"— Transcript della presentazione:

1 Lo sviluppo sostenibile
La globalizzazione dei problemi ambientali

2 Capacità di osservare Per comprendere cos’è lo sviluppo sostenibile occorre potenziare la tecnica dell’ osservazione diretta. “Gli elementi del paesaggio” e “I termini di riferimento” delle slides successive sono utili per effettuare foto aeree e applicare la tecnica dell’ osservazione indiretta.

3 Gli elementi del paesaggio(1)
Gli elementi di un paesaggio vengono modificati dai fattori. I fattori geografici sono i determinanti del paesaggio e si dividono in 4 tipi: IDROGRAFICO MORFOLOGICO ANTROPICO VEGETALE

4 Gli elementi del paesaggio(2)
Gli elementi del paesaggio prodotti da fattori naturali e antropici devono essere considerati SEGNI, che comportano uno o più significanti (ciò che è visibile) o uno o più significati (ciò a cui rinvia il significante: l’azione, il sistema che ha lasciato delle tracce). Il rapporto che si stabilisce tra significato e significante dipende dall’osservatore, ognuno potrà attribuire significati diversi allo stesso significato.

5 TERMINI di RIFERIMENTO (1)
Posizione matematica: quota media s.l.m.; latitudine; longitudine. Caratteristiche generali del territorio: pianura; collina; bassa montagna (dislivelli tra 500 e 1000m); media montagna (dislivelli tra 1000 e 1500m); alta montagna (dislivelli oltre 1500m). Specificità del luogo: area sabbiosa, pietrosa, rocciosa; area soggetta a forte erosione; cava o miniera; discarica urbana o mineraria; forme erosive particolari, affioramenti litologici particolari; vicinanza corsi d’acqua, laghi, sorgenti.

6 TERMINI di RIFERIMENTO (2)
Vegetazione spontanea: erbacea o cespugliosa, palustre, bosco ceduo; bosco conifere, bosco d’alto fusto di latifoglie, bosco d’alto fusto misto; rimboschimento e novellato, macchia mediterranea e pineta. Utilizzazione agricola del suolo: seminativo semplice asciutto o irriguo; seminativo erborato; frutteti agrumeti specializzati; oliveto specializzato; vigneto specializzato; castagneto da frutto; orti familiari. Utilizzazione urbana del suolo: prevalentemente abitativo e commerciale, prevalentemente industriale e commerciale; parchi urbani e giardini.

7 TERMINI di RIFERIMENTO (3)
il sito sommitale: crinale a dorsale, crinale a cresta, la culminazione importante, la culminazione secondaria, la sella o colle principale, il colle secondario, la culminazione isolata, la sommità di altopiano; il sito di versante: depositi di falda conoide o frana, testata di torrente, tratti di pendìo con canalone o solco d’erosione; il sito di fondovalle o piano alluvionale: terrazzo fluviale, ripa di terrazzo, piano di divagazione, lobo di meandro, cuneo di confluenza; il sito litoraneo: spiaggia o cordone dunoso; lido; laguna o palude costiera; costa alta, promontorio; insenatura; falesia.

8 LA GLOBALIZZAZIONE DEI PROBLEMI AMBIENTALI
Molti fenomeni ambientali hanno effetti globali. La circolazione atmosferica fa si che i paesi che mettono maggior quantità di ossido di zolfo nell’aria non siano gli stessi che subiscono i peggiori effetti delle piogge acide. Quando i danni ecologici non si limitano a certe località ma hanno effetti che minacciano l’intero pianeta si passa dagli squilibri locali a quelli globali (global change). L’effetto serra consiste nell’aumento della temperatura atmosferica a causa della crescita percentuale di alcuni gas, in particolare del biossido di carbonio o anidride carbonica.

9 Le conferenze mondiali e l’Agenda 21
Il problema ecologico richiede soluzioni su scala globale. La I conferenza mondiale delle nazioni unite si tenne a Stoccolma nel 1972 (concetto di riparazione). Rio de Janeiro 1992 (concetto di prevenzione). Problemi trattati: deforestazione, biodiversità, il clima. La conferenza si concluse con la stesura dell’Agenda 21, documento che contiene il programma d’azione nei riguardi dell’ambiente. Oggi molti enti locali applicano l’Agenda 21 nella pianificazione territoriale locale. Conferenza della convenzione sul Clima, Kyoto, 1997 nel corso della quale i paesi più industrializzati si sono impegnati a ridurre le emissioni di anidride carbonica. (Principio: chi inquina paga)

10 Sviluppo Sostenibile (1)
Verso quale futuro possono condurre? Nel 1992, a Rio de Janeiro con il cosiddetto summit della terra venne varata la politica dello “Sviluppo Sostenibile”. Obiettivi:preservare gli ecosistemi, creare gestioni efficienti delle risorse naturali, rispettare i diritti delle generazioni future, creare sviluppo a dimensione umana realizzando giustizia sociale e intergenerazionale.

11 Sviluppo Sostenibile (2)
Massachusetts Institute of Technology (MIT) effettua uno studio sugli effetti a lungo termine dello sviluppo della popolazione, della produzione, del consumo delle risorse e dell’inquinamento. I risultati della ricerca furono pubblicati nel 1972, dal titolo evocativo: Oltre i limiti dello sviluppo. L’umanità è andata oltre i limiti e il suo attuale rapporto con il geosistema è insostenibile. E’ giunto il momento di avviare uno sviluppo che sia sostenibile cioè che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri.

12 Sviluppo Sostenibile (3)
Gli strumenti: rendere veri i prezzi delle merci; es. i costi di imballaggio dovrebbero includere anche i costi del suo smaltimento e del suo recupero. Le politiche: le tasse ambientali, i diritti negoziabili all’emissione di sostanze inquinanti, la responsabilità oggettiva del produttore su tutto il ciclo del prodotto. Nuovo concetto chiave: efficienza ecologica (nuovo terreno della competizione fra imprese).

13 Alcune grandi direttrici di traffico per comprendere lo sviluppo sostenibile su scala globale (1)
1) tra Europa occidentale e America settentrionale (il trasporto marittimo unisce le due coste, il peso delle rotte aeree). 2) i Paesi che si affacciano sul Pacifico: Giappone, Cina e America settentrionale. 3) Europa occidentale e i Paesi asiatici: raggiungibili attraverso il Canale di Suez, oppure circumnavigando l’Africa ( trasporto marittimo per il petrolio e secondariamente quello aereo). 4) dal Giappone attraverso la Russia, l’Europa orientale e l’Europa occidentale (trasporti terrestri: condotti e ferrovie).

14 Alcune grandi direttrici di traffico per comprendere lo sviluppo sostenibile su scala globale (2)
5) Europa-Africa settentrionale 6) Le due Americhe 7) Europa e le coste atlantiche dell’America meridionale

15 Fattori geopolitici che assecondano o frenano il perseguimento dello Sviluppo Sostenibile
Frontiere e confini Conflitti Esodi Migrazioni Funzioni delle religioni e delle imprese transnazionali Organizzazione delle reti urbane, delle vie di comunicazione Tecnopoli e aree franche

16 Le Organizzazioni internazionali: fonti utili per ottenere dati e informazioni visitandone il sito Internet (1) ILO (organizzazione internazionale del lavoro), FAO (organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura), UNESCO (Organizzazione delle nazioni unite per l’educazione, la scienza e la cultura), OMS (organizzazione mondiale della sanità). BIRD (Banca internazionale per la cooperazione e lo sviluppo), UPU (Unione postale internazionale), ITU (Unione internazionale per le telecomunicazioni), ICAO (Organizzazione internazionale dell’aviazione civile), OMN (organizzazione meteorologica internazionale), IMCO (organizzazione intergovernativa consultiva marittima), AIEA (agenzia internazionale per l’energia atomica), UNCTAD (Conferenza delle nazioni unite sul commercio e lo sviluppo), WTO (Commercio Internazionale).

17 Le Organizzazioni internazionali: fonti utili per ottenere dati e informazioni visitandone il sito Internet (2) OCSE (OECD): Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Austria, Belgio, Canada, Corea del Sud, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria, Australia, Nuova Zelanda). APEC, Associazione di cooperazione economica, nata nel 1989 con lo scopo di istituire un’area di libero scambio nella regione Asia-Pacifico. Riunisce 17 Paesi (Australia, Brunei, Canada, Cile, Cina, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Indonesia, Messico, Nuova Zelanda, Malaysia, Papua Nuova Guinea, Singapore, Taiwan, Thailandia e USA).

18 Per un turismo sostenibile
Visitare il seguente sito:


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