La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

MASSA CRITICA e IMMAGINE ESTERNA

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "MASSA CRITICA e IMMAGINE ESTERNA"— Transcript della presentazione:

1 MASSA CRITICA e IMMAGINE ESTERNA
25/03/2017 MASSA CRITICA e IMMAGINE ESTERNA Relatore: Cristiano Tedeschi C. Tedeschi

2 Il CAI questo sconosciuto
25/03/2017 Il CAI questo sconosciuto Video interviste "il medium è il messaggio” Marshall McLuhan Ho sceltola forma del video come strumento di comunicazione e messaggio. Il messaggio è quello di evitare i mezzi consueti e familiari e tentare strade alternative. I cartelli di “Ballarò” o le interviste di “Report” C. Tedeschi

3 La comunicazione non è dei comunicatori
25/03/2017 La comunicazione non è dei comunicatori Messaggi positivi (anche non verbali) trasmessi a dipendenti, soci e pubblico contribuiscono a creare l’immagine aziendale. Non comunicare è una comunicazione (spesso percepita negativamente). Ognuno agisce e si adegua al proprio ambiente e riflette la propria personalità. Non esiste uno “standard” di comunicazione e non servono ne investimenti ne specialisti. Indispensabile la volontà di “esserci” e partecipare. C. Tedeschi

4 Obiettivi della comunicazione
25/03/2017 Obiettivi della comunicazione Ottenere l’apprezzamento di pubblico e istituzioni Rafforzare o cambiare l’immagine aziendale Incrementare la notorietà Ottenere una riconoscibilità immediata Riconoscibilità da parte di opinion leader e mass media Far conoscere gli impegni e le attività a favore del pubblico In estrema sintesi: “farsi comprendere” C. Tedeschi

5 Il valore di continuità nella comunicazione
La comunicazione deve essere: Chiara Esaustiva Veritiera Tempestiva Costante

6 La comunicazione “interna”
25/03/2017 La comunicazione “interna” Regolamenti, delibere, circolari Periodici: “Lo scarpone”, “Montagne 360°”, newsletter Pubblicazioni sezionali Programmi gite sociali e corsi Libri, manuali, guide Assemblee e congressi I mezzi finalizzati alla comunicazione tra soci sono più numerosi ed incisivi di quelli dedicati alla comunicazione verso terzi. Comunicazione autoreferenziale. C. Tedeschi

7 La comunicazione “esterna”
25/03/2017 La comunicazione “esterna” Partecipazione ad associazioni internazionali Eventi e festival Website nazionale e sezionali Comunicati stampa Bandi, appalti, concorsi Atti estemporanei ed occasionali C. Tedeschi

8 Luoghi e spazi, fisici e virtuali
25/03/2017 Luoghi e spazi, fisici e virtuali I rifugi Le attività in ambiente Eventi e festival Website nazionale e sezionali Social network Anche gli spazi comunicano, esempio i rifugi. Spazi virtuali sono strumenti con grandi potenzialità. Esempio: il videoclip “Fai la cosa giusta” realizzato per “Montagnamica e sicura” ha raccolto visioni nel solo primo mese di pubblicazione su YouTube. Tutte le scuole di alpinismo, scialpinismo e arrampicata del CAI su tutto il territorio nazionale hanno meno di allievi all’anno. C. Tedeschi

9 25/03/2017 Le persone I soci I soci “titolati” – istruttori, accompagnatori, soccorritori, guide alpine, accademici I dipendenti Gestori dei rifugi I veri “attori” della comunicazione. Ovvio e banale ma tendiamo sempre a sottovalutare ciò che diamo per scontato. C. Tedeschi

10 L’attenzione dei Media
25/03/2017 L’attenzione dei Media Il CAI è spesso chiamato in causa solo in caso di tragedie in montagna Parla il responsabile del Soccorso Alpino in seguito ad un incidente da valanga: “Questi ragazzi erano del CAI di Roma. Io spero che il CAI di Roma intervenga sui propri iscritti, nel vedere le cose in modo più attento” Esempio della dicotomia tra CAI e proprie emanazioni. Non si riconosce la “casa comune”. Attività differenziate sono percepite come separate ed autonome. Lo stesso avviene per istruttori , guide ed altri. C. Tedeschi

11 Il Mondo è in continua evoluzione
25/03/2017 Il Mondo è in continua evoluzione Le organizzazioni sono vittime della propria struttura. Altra osservazione apparentemente scontata cui rispondiamo in maniera diametralmente opposta. Opponiamo strutture rigide ad una realtà fluida. Esempio soci titolati: giusto riconoscere competenze specifiche, altro è innalzare barriere e recinti. Se sei titolato ed appartieni a quella specifica area hai diritto di esprimerti, diversamente non è possibile e quindi si blocca lo scambio di pareri ed esperienze. C. Tedeschi

12 Comunicazione per il cambiamento
25/03/2017 Comunicazione per il cambiamento Ascoltare = valore principe della cooperazione Informare = formare Partecipazione = dialogo Sembrano parole uscite da un sermone eppure vengono utilizzate per vendere prodotti e produrre profitti. C. Tedeschi

13 Cultura dell’innovazione
25/03/2017 Cultura dell’innovazione Dare valore alle persone: impiegati, soci e simpatizzanti Avere una leadership innovativa e tesa al cambiamento Puntare al valore e alla credibilità Se tutto ciò è valido per vendere detersivi deve esserlo ancor di più per una associazione basata sul volontariato.. C. Tedeschi

14 Cultura dell’innovazione
25/03/2017 Cultura dell’innovazione Visione del futuro condivisa Informare ed ispirare le persone Riconoscere e rafforzare l’impegno personale La mancanza di coesione sociale è certamente frutto di mancanza di obiettivi comuni e condivisi. Esempio: il naufragio della cosiddetta “Università della Montagna”. C. Tedeschi

15 CAI multidisciplinare
L’associazione rappresenta molte attività diversificate difficili da rappresentare. Il “brand” è una opportunità di sintesi per attività complesse e diversificate

16 Identità (brand) Identità di marca (brand identity): complesso di fattori che consentono il riconoscimento della marca e l’insieme di valori che la caratterizzano.

17 Identità (brand) Immagine di marca (brand image):
25/03/2017 Identità (brand) Immagine di marca (brand image): l’insieme delle associazioni mentali da essa evocate. Percettiva: comprende le associazioni mentali relative agli attributi della marca e ai benefici che ne derivano. Fiduciaria: formazione di un positivo atteggiamento verso la marca. C. Tedeschi

18 L’immagine Sintesi dell’insieme dei messaggi, percezioni, sensazioni, esperienze, opinioni e memoria di un individuo riguardo ad un ente/azienda

19 Punti di forza Punti di debolezza Gestione e ciclo di vita
L’immagine Punti di forza Punti di debolezza Gestione e ciclo di vita

20 Fattori che influenzano l’immagine
Un’azienda sconosciuta genera diffidenza La familiarità rende affidabile un’azienda (reputazione) Incrementare la notorietà Manifestazioni concrete (dimensione, organizzazione, servizi) Attrattiva delle sue attività (qualità della vita, contributo sociale) Diversificazione – messaggi coerenti Strategia di comunicazione Il tempo – processo graduale Caduta del ricordo – cambio generazionale

21 25/03/2017 Strategia d’immagine Aumentare la trasparenza e qualità degli scambi tra soci Obiettivi condivisi Coinvolgimento e partecipazione Cogliere le variabili socio-culturali Riconoscere le competenze interne (cultura d’impresa) Sostenere le proposte e gli interventi culturali, sportivi, artistici, sociali, scolastici, ecc. In sostanza tutte azioni che portano al coinvolgimento delle persone. C. Tedeschi

22 Strategie operative Definire e condividere obiettivi chiari (mission)
25/03/2017 Strategie operative Definire e condividere obiettivi chiari (mission) Rimuovere gli ostacoli al coinvolgimento delle persone Coinvolgimento ampio ai progetti e ai processi decisionali (appartenenza) Misurare e diffondere risultati e benefici conseguiti Riconoscere e premiare la partecipazione (affettività del singolo) Comunicazione positiva e coerente Per esempio si è molto discusso se fare del CAI un ente pubblico o privato. Ma questo è il mezzo, la struttura, il contenitore non il fine. Potremmo anche decidere di fare del CAI un’agenzia di viaggi ed escursioni. Continueremmo a portare la gente in montagna ma ovviamente con mezzi e finalità diverse. C. Tedeschi

23 Rappresenta: Valori Distinzione Modello culturale Appartenenza
Il Brand CAI Rappresenta: Valori Distinzione Modello culturale Appartenenza

24 Schema classico di “branding”
25/03/2017 positioning distinzione originalità identity la sua storia miti e simboli personality carattere leader e fondatori Schema classico di “branding” C. Tedeschi

25 Dare valore al Brand Eccellenza del servizio
Produrre esperienze memorabili Mettere le persone al primo posto

26 25/03/2017 La massa critica Il concetto di «massa critica», che in fisica individua la quantità di materiale fissile (uranio, plutonio) necessaria ad innescare una reazione a catena, viene utilizzato per analogia dalla nuova cultura emergente per indicare un processo di cambiamento sociale indotto da una minoranza attiva quando raggiunge un certo grado di numerosità o di intensità, tanto da essere “di moda” o d’esempio. Temo che la “massa critica” del CAI sia fittizia, tanti tesserati ma scarsa partecipazione/adesione alla sua missione. C. Tedeschi

27 25/03/2017 La massa critica La massa critica (critical mass) è, ad esempio, un raduno di biciclette che sfruttando la forza del numero (massa), invadono le strade normalmente usate dal traffico automobilistico. Se la massa è sufficiente (critica), il traffico automobilistico viene bloccato, anche su strade di grande comunicazione, come viali a più corsie, e deve cambiare direzione. Il CAI ed i suoi numerosi soci possono fare Massa critica, cioè innescare un comportamento virtuoso da esempio per condizionare le scelte della nostra società? Nella prevenzione, con le attività didattiche, i Titolati, ci stanno tentando. iscritti CAI. Quante strade potrebbero bloccare? C. Tedeschi

28 25/03/2017 La massa critica “Gli alpinisti non sono una casta. Essi fanno parte dell’Italia e non devono tutelare se stessi per costruirsi serre riscaldate, ma esporsi in prima linea – nel vento forte - per tutelare coraggiosamente il loro Paese, il nostro Paese, senza guardare in faccia nessun governo, nessun colore politico, nessuna confraternita di pressione economica o politica. Vorrei che il Cai sapesse di essere una lobby e di avere una massa critica e una capacità di pressione sufficienti a cambiare le cose, una forza d’urto che esso può esercitare, se necessario, platealmente, facendosi sentire con iniziative clamorose sotto il portone del Palazzo. Non ci sono più alibi per defilarsi.” Paolo Rumiz Chiudo affidando alla parole di una persona più degna e nota del sottoscritto, l’esortare il CAI ad usare la propria forza e le proprie risorse per incidere e tutelare il mondo della montagna che tanto ci affascina ed appassiona. C. Tedeschi


Scaricare ppt "MASSA CRITICA e IMMAGINE ESTERNA"

Presentazioni simili


Annunci Google