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Il Cuore
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Vena cava sup. Inf. Atrio destro Ventricolo Arterie polmonari Vene sinistro Aorta
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Valvole Valvole semilunari Valvola aortica Valvola polmonare Mitrale
Valvole atrioventricolari Tricuspide Mitrale Corde tendinee Muscolo papillare Valvole semilunari Valvola aortica Valvola polmonare
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Pacemakers Nodo SA Nodo AV Fascio AV Fibre di Purkinje
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Innervazione Parasimpatico Ortosimpatico Nodo SA
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Il cuore è importante nel generare energia meccanica
Il cuore consiste principalmente di cellule muscolari specializzate Miociti (cellule del miocardio) Dischi intercalari Nucleo
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Micrografia elettronica del muscolo cardiaco ventricolare
Mitocondri Vaso sanguigno sarcomero linea Z linea M filamento sottile filamento spesso zona H banda A Dischi intercalari Nucleo 5µm
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Accoppiamento EC nei miociti ventricolari
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Somiglianze tra l’accoppiamento EC nel muscolo scheletrico e nel cuore
Entrambi i tipi di muscolo sono striati e contengono tubuli a T e un RS altamente sviluppato I PA forniscono lo stimolo eccitatorio utilizzato per attivare i canali del Ca2+ del sarcolemma (o DHPRs) I canali del Ca2+ attivati innescano l’apertura dei canali di rilascio del Ca2+ del RS L’aumento risultante del Ca2+ intracellulare attiva il meccanismo della contrazione
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Differenze tra i muscoli scheletrico e cardiaco
Le cellule muscolari cardiache sono più piccole delle scheletriche; hanno un solo nucleo; sono più ricche di mitocondri Il cuore contiene tessuto eccitatorio specializzato (ad es. il nodo SA) e fibre di conduzione (le fibre del Purkinje) Cellule cardiache adiacenti si connettono tra di loro elettricamente mediante gap junctions Il PA ventricolare è 100x più lungo (250 ms circa) di quello del muscolo scheletrico Il meccanismo di accoppiamento EC cardiaco comporta un ingresso di Ca2+ extracellulare (Ca2+-induced Ca2+ release)
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Accoppiamento eccitamento-contrazione
Tubulo trasverso Miocito Ca2+ Riserva di calcio Reticolo sarcoplasmatico
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Accoppiamento EC Cardiaco (Ca2+-induced-Ca2+-release)
SR + TT SR TT Vm + + Ca2+ Canale del Ca2+ Canale di rilascio
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Relazione lunghezza-tensione nella contrazione di un muscolo scheletrico
Viene mostrata la tensione generata da un muscolo in relazione alla sua lunghezza a riposo prima dell’inizio della contrazione. Alla lunghezza ottimale c’è un maggior numero di ponti trasversali tra filamenti spessi e sottili e la fibra può generare il suo massimo di forza (A)
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Curva lunghezza-tensione nel muscolo cardiaco
Il muscolo cardiaco, come quello scheletrico, ha una ben definita relazione tensione (forza)/lunghezza: esiste una lunghezza ottimale alla quale la forza della contrazione è massima. Ma, mentre il muscolo scheletrico lavora vicino alla sua lunghezza ottimale, le fibre miocardiche del cuore normale hanno una lunghezza inferiore rispetto a quella ottimale per la contrazione. Una fibrocellula muscolare cardiaca è in grado di eseguire una contrazione graduata: la fibra varia la quantità di forza che genera La forza è proporzionale al numero di ponti trasversali attivi Il numero di ponti attivati è in parte direttamente proporzionale alla [Ca2+]intra
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Verifiche
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Se una cellula miocardica contrattile è immersa in un liquido simile a quello interstiziale e viene depolarizzata, essa si contrae. Se il Ca2+ è rimosso dal liquido che bagna la cellula e successivamente la cellula viene depolarizzata, la contrazione non si verifica. Se lo stesso esperimento è effettuato su una fibrocellula muscolare scheletrica, depolarizzando la cellula, la contrazione si verifica comunque, anche in assenza di Ca2+ extracellulare. Quali conclusioni si possono trarre da questo esperimento? Come si modifica la forza di contrazione in una cellula miocardica se nella soluzione extracellulare è posto un farmaco che blocca tutti i canali del Ca2+ presenti sulla membrana cellulare? E se ne blocca solo alcuni?
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