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I N S E T T I Sistemi anatomici S. secretore S. circolatorio

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Presentazione sul tema: "I N S E T T I Sistemi anatomici S. secretore S. circolatorio"— Transcript della presentazione:

1 I N S E T T I Sistemi anatomici S. secretore S. circolatorio
S. escretorio S. digerente S. riproduttore S. nervoso

2 Sistema muscolare Muscoli splancnici o viscerali a fibra liscia (app. digerente, cuore ecc.); Muscoli scheletrici o somatici a miofibrilla striata

3 Sistema muscolare I muscoli degli insetti sono quasi tutti del tipo striato. Gli elementi strutturali sono le miofibrille longitudinali. La grande superficie interna dell’esoscheletro consente l’attacco di muscoli scheletrici in numero decisamente superiore di quelli che possono inserirsi sull’impalcatura scheletrica dei Vertebrati. Detti muscoli sono collegati a molti apodemi, fragmi e furche, al tentorio o direttamente sulle superfici interne del tegumento. Gli organi interni sono rivestiti da muscolatura viscerale.

4 Muscolatura scheletrica

5 cuticola scleriti tonofibrille muscolo
epidermide Membrana basale muscolo

6 Esempi di muscoli scheletrici
I muscoli scheletrici si possono classificare sia rispetto ai movimenti che consentono di fare che rispetto alle varie parti del corpo che mettono in connessione. Esempi di muscoli scheletrici

7 Sistema nervoso degli insetti
Viscerale Centrale Periferico

8

9 La trasmissione nervosa
Trasmissione elettrica (differenza di potenziale) Trasmissione chimica (mediatori chimici) sinapsi Acetilcolina Adrenalina Acido γ-amino-butirrico Colinesterasi (enzima)

10 Sistema nervoso degli insetti
La cellula nervosa o neurone e la sua struttura. Negli insetti si riconoscono 3 tipi principali di neuroni: Sensoriali (bipolari o centripeti) Associativi (multipolari o interneuroni) Motori (unipolari o centrifughi)

11 La trasmissione nervosa
(agli altri gangli) muscolo Stimolo esterno cuticola Reazione Stato di allarme (agli altri gangli)

12 Sistema nervoso centrale
Evoluzione La catena gangliare

13 SISTEMA NERVOSO CENTRALE
Catena gaglionare ventrale Cerebro Gnatocerebro Tritocerebro Protocerebro Deutocerebro Zampe e ali App genitale Lobi ottici Cel. neuricrine centri olfattivi (antenne) Apparati boccali

14 Sistema nervoso centrale

15 Sistema nervoso centrale
protocerebro deutocerebro tritocerebro cingolo periesofageo ganglio sottoesofageo cerebro ghiandole endocrine retrocerebrali ganglio sottoesofageo Versione semplificata

16 Tattili (diffusi in tutto il tegumento soprattutto antenne)
Gli organi di senso Tattili (diffusi in tutto il tegumento soprattutto antenne) Uditivi o setole uditive fonorecettori cordotonali timpani Sensilli meccanorecettori organizzazione 4 = cellula a cappuccio/ membranogena 5 = cellula tricogena o avvolgente 6 = cellule (neurone) sensoriali Sensilli termorecettori e igrorecettori

17 Gli organi di senso Sensilli chemiorecettori Sensillo multiporoso
gustativa Sensillo multiporoso olfattivo Apparato boccale : labro; mascelle ; palpi Antenne

18 Gli organi di senso Sensilli chemiorecettori s. basiconici
s. placoidei s. celoconici Sensilli a funzione gustativa e olfattiva Sensillo multiporoso olfattivo

19 Sensilli fotorecettori
Gli organi di senso Sensilli fotorecettori L’occhio composto Gli stemmata & gli ocelli

20 L’occhio composto ommatidio Capo di libellula rabdoma
= corneola = cono cristallino rabdoma (= otto c. nervose) = membrana basale del tegumento

21 Formazione dell’immagine
apposizione sovrapposizione

22 Gli stemmata: sulle larve degli insetti, ai lati del capo.
Funzione e struttura degli ommatidi. stemmata Gli ocelli: disposti a triangolo sul vertice del capo; struttura semplificata (senza cristallino e solo 2-4 cellule retiniche), sensibili alla luce polarizzata e variazioni di luminosità giornaliere. triangolo ocellare

23 Sistema digerente Aspetto tubulare, suddiviso in 3 sezioni
anteriore (stomodeo), medio (mesentere) e posteriore (proctodeo) Valvole separatrici tra le sezioni V. cardiaca tra intestino anteriore e medio V. pilorica tra intestino medio e posteriore Il cibo procede in genere in linea retta Numerose eccezioni, con rigurgiti da ciechi gastrici

24 Morfologia Stomodeo Mesentere Proctodeo Sistema digerente ghiandole
salivari Stomodeo ghiandole salivari Mesentere Proctodeo

25 Sistema digerente Lume intestinale rivestito dall’intima
Strato epiteliale monocellulare + Strato muscolare (muscoli longitudinali e circolari) + Lamina basale che racchiude il tutto Origine embrionale differente ectodermica: medio e posteriore endodermica: mesentere N.B.: i tratti anteriore e posteriore rivestiti da intima impermeabile che preclude qualsiasi assorbimento o digestione. Importante funzione di protezione.

26 S t o m o d e o M e s e n t e r e faringe ingluvie

27 Il passaggio attraverso lo stomodeo “condisce” il materiale vegetale
di enzimi e quello solido viene ulteriormente triturato. L’assorbimento del cibo ha luogo nel mesentere. Il lume intestinale è “rivestito” dalla matrice peritrofica, prodotta dalle cellule epiteliali e destinata ad avvolgere e filtrare il bolo alimentare, sottoposto all’azione degli enzimi digestivi. Sezione della parte del mesentere fase secernente MP microvilli cellule epiteliali cripta Strati muscolari

28 Caratteristiche del mesentere
Notare la presenza di uno strato acellulare simil membranaceo a funzione digestiva e protettiva. Esso è indicato come matrice peritrofica (MP) e serve a circondare il bolo alimentare dal ventricolo fino all’intestino posteriore. Intima e MP costituite da una matrice di proteine di vario tipo + mucopolisaccaridi acidi in cui è immersa una rete di chitina, spesso organizzata in una griglia ordinata di microfibrille. Il risultato è una struttura reticolare, spessa almeno 10 volte le membrane cellulari epiteliali sottostanti, con la chitina che funge da setaccio (porosità 4-10 nm) che fa passare sostanze selezionate per dimensione.

29 Cellula epiteliale del mesentere
Caratteristiche: Presenza di microvilli sulla superficie esposta nel lume intestinale Ampia superficie per la secrezione e successivo assorbimento Polimeri di chitina sintetizzati nell’epitelio mesointestinale

30 Il cibo nel mesentere Cieco gastrico Mesentere
Il cibo che entra nel mesentere viene racchiuso dalla matrice peritrofica Il lume del mesentere viene suddiviso dalla MP in uno spazio ectoperitrofico (tra MP ed epitelio) ed uno spazio endoperitrofico Valvola pilorica Valvola cardiaca Mesentere Cieco gastrico Cibo & suo movimento Membrana peritrofica TM Membrana peritrofica Enzimi digestivi secreti dall’epitelio entrano nello spazio endoperitrofico Idrolisi dei polimeri in monomeri Monomeri attraversano la MP e vengono assorbite dall’epitelio Si creano correnti dovuti a flussi acquosi, pH, concentrazioni ioniche Il movimento riporta gli enzimi verso la pt anteriore, distribuisce nutrienti e impedisce il ristagno delle sostanze

31 Compartimentalizzazione della digestione
Spazio endoperitrofico Enzimi di piccole dimensioni Amilasi, cellulasi, tripsina Risultato: riduzione del peso molecolare dei polimeri alimentari Spazio esoperitrofico Enzimi di grandi dimensioni Digestione degli intermedi ottenuti Superficie microvillare dell’epitelio Parte finale della digestione con assorbimento da parte delle cellule epiteliali

32 Ruolo come barriera protettiva della MP
Impedisce la penetrazione di patogeni (virus, batteri) Non ferma i baculovirus perché questi hanno una proteina virale (VEF) che idrolizza alcune glicoproteine della MP, rendendola permeabile ai virioni che possono raggiungere l’epitelio dove si replicano. Non ferma alcune tossine batteriche (il caso del Bacillus thuringiensis) che, digerite dalle proteasi dello spazio endoperitrofico, vengono così attivate, passano attraverso la MP e raggiungono i recettori situati sui microvilli intestinali. Qui provocano la lisi dell’epitelio intestinale, il versamento del contenuto intestinale nell’emocele e la morte per setticemia dell’insetto.

33 Variazioni In molti Omotteri
La linfa vegetale ha un basso contenuto aminoacidico, ioni Questi insetti hanno bisogno di concentrare i nutrienti senza affaticare l’intestino Soluzione: le camere filtranti -- I fluidi in eccesso (contenenti sali minerali e zuccheri semplici) sono smistati attraverso delle superfici di scambio nel proctodeo L’assorbimento dei nutrienti essenziali si ha nel tratto posteriore del mesentere Nelle Termiti La digestione della cellulosa Avviene nel proctodeo in apposite ampolle rettali Mediante l’aiuto di protozoi simbionti infarciti di batteri

34 Camere filtranti nell’intestino posteriore, esofago
L’eccesso di linfa ingerita dai fitomizi e le utili camere filtranti cieco gastrico Sovrapposizione di più pareti molto assottigliate. Si ha filtrazione o dialisi delle molecole più piccole dall’esofago direttamente nell’intestino posteriore, mentre lipidi e proteine passano nel mesentere.

35 Intestino posteriore Il cibo viene spinto attraverso il proctodeo
Racchiuso nella matrice peritrofica I fluidi si muovono con il cibo V. pilorica Ano Retto Colon + ileo Emocele Tubulo malpighiano cibo Cibo nella MP

36 Fisiologia del sistema digerente
La fisiologia dipende dal tipo di dieta che determina sia il corredo enzimatico che possibili simbiosi Le specie onnivore dispongono di proteasi, lipasi,maltasi, amilasi. I carnivori soprattutto proteasi e lipasi; i fitofagi di carboidrasi varie. Nel processo di digestione di substrati carenti o difficili da intaccare gli insetti sono coadiuvati da microrganismi

37 Insetti fitofagi Rizofagi Xilofagi Fillofagi Antofagi Carpofagi
Spermofagi Fitomizi Svolgono la vita nel terreno a carico delle radici Si nutrono di legno; hanno bisogno di simbionti. Attaccano foglie e parti verdi delle piante. Cicli sincronizzati con le fioriture dei vegetali. L’attacco sui frutti è il danno meno tollerabile. Specie che si nutrono di semi. Succhiatori di linfa; necessitano di simbiosi.

38 Rizofagi Xilofagi larva di rodilegno giallo larva di maggiolino termiti

39 Fitomizi Fillofagi danno da fillominatore colonia di afidi colonia di psille adulti di maggiolino

40 Antofagi Carpofagi larva di tignola larva di tignola danno di tignola danno di tignola

41 La simbiosi negli insetti
In molti gruppi la sopravvivenza dipende da associazioni con microrganismi usati quali integratori di diete carenti o sbilanciate. Casi di ectosimbiosi Formiche tagliafoglie Coleotteri scolitidi Lasioptera berlesiana Casi di endosimbiosi Tèrmiti Fitomizi Ematofagi s. str. Tarlo dei mobili scolitide aleirodi Interessanti sono le modalità di trasferimento dei simbionti: dal semplice imbrattamento alla trasmissione ereditaria.

42 Endosimbiosi Ectosimbiosi Il caso dei fitomizi Il caso degli scolitidi
Simbionti alloggiati in micetociti, micetomi o simbiosomi danni da scolitidi pupario di aleirode Formica tagliafoglia

43 Gli adattamenti alla fitofagia
Interazione pianta - insetto Stimoli fisici (colore) Importanti le lunghezze d’onda delle emissioni luminose che hanno differente capacità attrattive Stimoli chimici (odori) Stimoli chimici (sapori) A minore distanza giocano un ruolo fondamentale per la localizzazione del vegetale Il ruolo delle sostanze indicatrici

44 Interazione pianta - insetto
Stimoli visivi Stimoli olfattivi Arrestanti Sostanze di superficie Aggreganti Fagostimolanti PROCESSO DI RICONOSCIMENTO

45 Sistema escretore Funzione: regolare i processi di eliminazione dei
prodotti azotati di scarto, residui della digestione proteica (urati, -NH4 ). Controllare la composizione ionica dell’emolinfa per mantenere costante pH e pressione osmotica (PO) della stessa. Il tessuto adiposo è coinvolto nell’escrezione poiché accumula prodotti di scarto fino alla loro successiva eliminazione.

46 Escrezione Riassorbimento selettivo verso l’emolinfa nel retto
Tubi malpighiani (TM) Strato monocellulare, chiusi all’apice Filtrano emolinfa Ioni pompati nel lume dei TM; l’acqua segue per osmosi Fluidi cadono nell’intestino Riassorbimento selettivo verso l’emolinfa nel retto Riassorbimento di sali e acqua Processo che richiede energia Feci con tracce di acqua Valvola pilorica Ano Retto Colon + ileo Emocele tubo malpighiano cibo mesentere Cibo nella MP

47 ESCREZIONE Tubo malpighiano valvola pilorica

48 Sistema escretore Tubi malpighiani Cripto- nefridismo Adattamento per
recuperare tutta l’H2O negli escreti che sono eliminati come Sali. Xilofagi e spermofagi


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