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PubblicatoNereza Fontana Modificato 11 anni fa
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I TERREMOTI O SISMI Dal latino “terrae motus”, movimento della Terra
Dal greco “seismos”, scossa.
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TERREMOTO Il terremoto è uno dei fenomeni più frequenti sulla superficie terrestre. Consiste in una serie di rapide vibrazioni del suolo causate da un’improvvisa liberazione di energia.
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Ipocentro o fuoco: è il punto in cui si libera l’energia nella profondità della terra. Può essere superficiale (meno di 60 km. di profondità), intermedio ( tra 60 e 300 km. di profondità) o profondo (tra 300 e 700 km. di profondità). Epicentro: è il punto di incontro tra la verticale che passa per l’ipocentro e la superficie della terra. E’ il luogo in cui il terremoto viene percepito con la massima intensità.
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Teoria del rimbalzo elastico
Frattura con spostamento reciproco di due blocchi rocciosi originariamente a contatto, che causa la liberazione di energia accumulata (come un elastico che si spezza). Si libera così energia in modo improvviso e violento.
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Altre cause del terremoto
La litosfera è soggetta a contunui movimenti, a causa dei quali le masse rocciose che si trovano in profondità sono sottoposte a forti tensioni e si deformano elasticamente, immagazzinando energia. Altre cause di terremoto sono: Eruzioni vulcaniche Crolli di cavità o caverne sotterranee Frane e smottamenti Impatto di meteoriti
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I sismografi Strumenti che percepiscono le minime vibrazioni del terreno e che le riportano su un grafico Formati da una base che poggia sul terreno. Sopra c’è un telaio dal quale pende un peso che non risente delle vibrazioni (resta fissa anche se il basamento si muove). Sul peso è attaccato un pennino che segna le oscillazioni su un foglio che scorre sulla base che si muove. Lo strumento è in grado di rilevare le onde sismiche e di registrarne l’intensità e la durata.
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SISMOGRAFO
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Onde sismiche L’energia si propaga sotto forma di onde, dette sismiche, con caratteristiche e forme diverse. Onde P (PRIMAE): sono quelle con velocità maggiore in assoluto. Si sviluppano con un movimento simile ad una molla compressa. Il blocco di roccia viene schiacciata e poi magari si decomprime. Si propagano dall’ipocentro. La particella di roccia si muove lungo la direzione di propagazione dell’onda. Si propagano in tutti gli stati fisici (liquidi, solidi, gassosi).
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ONDE P
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Onde S (SECUNDAE): hanno minore velocità
Onde S (SECUNDAE): hanno minore velocità. Le particelle di roccia si muovono in senso perpendicolare alla direzione di propagazione dell’onda. Il movimento è simile ad un colpo di frusta. Partono dall’ipocentro e si muovono solo nei solidi. Nei liquidi si fermano. Ciò ha permesso lo studio dell’interno della terra. Onde P e onde S partono dall’ipocentro della Terra e si propagano attraverso l’interno della Terra. Onde L (LUNGHE): sono onde superficiali. Sono quelle che causano i maggiori danni alle strutture. Quando passa è come se il materiale si espandesse. Scendendo in profondità l’effetto non si sente. Si originano nell’epicentro e viaggiano solo negli strati superficiali della crosta terrestre. Provocano oscillazioni perpendicolari alla direzione di propagazione.
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ONDE S
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ONDE L
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Onde r: sono superficiali. Il loro movimento è circolare
Onde r: sono superficiali. Il loro movimento è circolare. È lo stesso movimento dell’acqua quando vi lanciamo un sasso e un oggetto galleggiante si muove ma non si sposta (non c’è spostamento di materia). Viaggiano più lentamente di quelle di profondità ma sono insieme alle onde L quelle che provocano i danni agli edifici e alle strutture.
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COME SI RILEVANO I MOVIMENTI SISMICI
Per avere la localizzazione precisa del sisma c’è bisogno delle informazioni di almeno tre stazioni che lo abbiano rilevato. Maggiore è l’ampiezza della linea spezzata del sismogramma maggiore è stata l’intensità, l’energia liberata. Si può conoscere anche il tipo di materiale coinvolto nell’azione di compressione della roccia.
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Classificazione del terremoto
Scala Mercalli: fa riferimento ai danni che un sisma provoca. È soggettiva perché dipende dalla presenza di costruzioni e di esseri umani. È comunque utile per una mobilitazione più veloce. Indica per esempio che tipo di aiuti vanno inviati. Scala Richter: è quella più oggettiva. Fa riferimento all’intensità (energia) del sisma, il cui valore è ricavato dal sismogramma. Utilizza come criterio la magnitudo (valore matematico calcolato facendo riferimento alla massima ampiezza della linea spezzata dell’onda sismica). Entrambe sono ancora utilizzate ognuna delle due per scopi diversi.
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Classificazione del terremoto
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