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La definizione dei Fabbisogni Standard per i Comuni e per le Province

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Presentazione sul tema: "La definizione dei Fabbisogni Standard per i Comuni e per le Province"— Transcript della presentazione:

1 La definizione dei Fabbisogni Standard per i Comuni e per le Province
UN NUOVO SISTEMA CHE INDUCA EFFICIENZA E RESPONSABILITÀ NELLA GESTIONE DEI SERVIZI Danilo Ballanti | SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A.

2 Perché i Fabbisogni Standard
PER SUPERARE LE DISTORSIONI DELLA SPESA STORICA DERESPONSABILIZZAZIONE nella gestione e nella cura della riscossione delle entrate proprie LIMITAZIONE della funzione di programmazione dell’Ente DEMOTIVAZIONE per la ricerca di soluzioni che rendano più efficiente la spesa pubblica locale MANCANZA di obiettivi di efficientamento dell’azione pubblica nella gestione dei servizi fondamentali

3 Metodo di Lavoro La condivisione nel processo di costruzione del sistema Nella predisposizione dei questionari Nella individuazione dei modelli organizzativi Nella valutazione dei risultati Nell’analisi della fase di applicazione Nei processi di evoluzione del sistema

4 TAVOLI TECNICI DI LAVORO
I Luoghi E Gli Attori TAVOLI TECNICI DI LAVORO Istat Anci-Ifel Comuni e Province UPI RGS SOSE

5 Il Contesto di Riferimento
LE SPESE DEI COMUNI (Regioni a statuto ordinario – Anno 2009) FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI Ammontare (Euro) % Funzioni Generali di Amministrazione, di Gestione e di controllo (solo 70%) 27.20% Funzioni di Polizia Locale 7.87% Funzioni di Istruzione Pubblica 18.52% Funzioni nel campo della Viabilità e dei Trasporti 11.36% Funzioni riguardanti la gestione del Territorio e dell’Ambiente 19.27% Funzioni del settore Sociale 15.77% Totale Funzioni fondamentali 100.00%

6 Il Contesto di Riferimento
LE SPESE DELLE PROVINCE (Regioni a statuto ordinario – Anno 2009) FUNZIONI FONDAMENTALI DELLE PROVINCE Ammontare (Euro) % Funzioni Generali di Amministrazione, di Gestione e di controllo (solo 70%) 22.89% Funzioni di istruzione pubblica 24.41% Funzioni nel campo dei trasporti 21.42% Funzioni riguardanti la gestione del territorio 11.74% Funzioni nel campo della tutela ambientale 8.06% Funzioni nel campo dello sviluppo economico (Servizi del Mercato del Lavoro) 11.49% Totale Funzioni fondamentali 100.00%

7 I Tempi delle Funzioni fondamentali dei Comuni
Funzioni di Polizia Locale Approvato il DPCM definitivo Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo 20 Dicembre 2012 approvato in sede COPAFF Funzioni di istruzione pubblica Funzioni nel Settore Sociale Aprile 2013 approvazione in sede COPAFF Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente Giugno 2013 approvazione in sede COPAFF

8 I Tempi delle Funzioni fondamentali delle Province
Funzioni nel campo dello sviluppo economico (Servizi del mercato del lavoro) Approvato il DPCM definitivo Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo 20 Dicembre 2012 approvato in sede COPAFF Funzioni di istruzione pubblica Funzioni riguardanti la gestione del territorio Aprile approvazione in sede COPAFF Funzioni nel campo dei trasporti Funzioni nel campo della tutela ambientale Giugno 2013 approvazione in sede COPAFF

9 I Primi Questionari Inviati nel 2011
Comuni Funzioni di Polizia Locale (Questionario FC02U) Ha risposto il 100% dei Comuni. Funzioni generali di gestione, amministrazione e controllo (Questionari FC01A-B-C-D) Ha risposto il 99,9% dei Comuni (soltanto 3 comuni non hanno chiuso il questionario). L’elevato livello di risposte ai questionari mostra il forte interesse dei Comuni alla costruzione di un nuovo sistema che induca efficienza e responsabilità nella gestione dei servizi.

10 I Primi Questionari Inviati nel 2011
Province Funzioni nel campo dello sviluppo economico (servizi del mercato del lavoro) (Questionario FP06U) Ha risposto il 100% delle Province. Funzioni generali di gestione, amministrazione e controllo (Questionario FP01U) L’elevato livello di risposte ai questionari mostra il forte interesse delle Province alla costruzione di un nuovo sistema che induca efficienza e responsabilità nella gestione dei servizi.

11 Le Fasi Metodologiche A) Identificazione delle informazioni e dei dati di natura strutturale, contabile e di elementi socio- economici B) Individuazione dei modelli organizzativi C) Individuazione di un modello di stima dei fabbisogni standard D) Definizione di un sistema di indicatori per valutare i singoli servizi E) Individuazione dei livelli quantitativi delle prestazioni

12 Fase A) Identificazione delle Informazioni
Certificato di Conto Consuntivo: Min. Interno Interventi della Spesa Corrente accertata utilizzati: Personale Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime Prestazioni di servizi Utilizzo di beni di terzi Trasferimenti Imposte e tasse Interventi della Spesa Corrente accertata NON utilizzati: Interessi passivi e oneri finanziari diversi Oneri straordinari della gestione corrente Ammortamenti di esercizio Limiti del Certificato di Conto Consuntivo Natura di sintesi del documento (ad es. assenza di informazioni di dettaglio sulla spesa del personale) 2) Eterogeneità contabile (ad es. difformità nella contabilizzazione dei trattamenti accessori)

13 Fase A) Identificazione delle Informazioni
Fonti istituzionali: ISTAT, Agenzia del Territorio, Ministero dell’Interno, MIUR, INPS, Ministero dell’Ambiente, Dipartimento delle Finanze Limiti delle Fonti Istituzionali Non esistono fonti ufficiali utili per determinare i carichi di lavoro 2) Non esistono informazioni sulla quantità/qualità del servizio offerto 3) Non esistono dati sulle dotazioni strumentali, sulle modalità di svolgimento e le forme di gestione del servizio

14 Fase A) Identificazione delle Informazioni
Questionari SOSE/IFEL-UPI: Il questionario consente di superare i limiti informativi dei CCC e delle fonti istituzionali Tavoli tecnici SOSE IFEL - UPI Esperti di finanza degli Enti Locali Responsabili uffici degli Enti Locali Mappare le caratteristiche dei servizi svolti

15 Fase A) Identificazione delle Informazioni
Rilevazione dei dati per un Benchmark di analisi dell’efficienza delle performance degli Enti Locali in relazione a ciascuna funzione fondamentale e ai relativi servizi Elementi specifici del territorio Eventuale integrazione delle informazioni rispetto alle fonti ufficiali Aspetti strutturali dei servizi erogati INPUT (personale, unità locali, sistema informativo, tipologia di utenza) Modalità di svolgimento del servizio (tipologia di utenza, forme associate) OUTPUT (tipologia dei servizi offerti) Informazioni sulle Esternalizzazioni e sulle Società Partecipate Integrazione dei dati rispetto al Certificato di Conto Consuntivo Dati contabili omogenei e confrontabili Riclassificazione dei dati rispetto al Certificato di Conto Consuntivo Integrazione delle spese per il personale con un maggiore dettaglio OBIETTIVI DEI QUESTIONARI

16 Fase A) Identificazione delle Informazioni
LA STRUTTURA DEI QUESTIONARI Aspetti strutturali dei servizi erogati Elementi specifici del territorio QUADRO A Le forme associate QUADRO B Il personale impiegato QUADRO D Le unità locali utilizzate QUADRO E Dotazioni strumentali QUADRO F La tipologia dei servizi offerti QUADRI L/M Dati contabili Le spese delle partecipate QUADRO P Le entrate QUADRO R Le spese per il personale QUADRO T Le altre spese QUADRO S

17 Sintesi del Flusso Informativo
Questionari Fonte dati ufficiali Certificati di Conto Consuntivo Enti interessati: 83 Province 6.702 Comuni Controllo qualità del dato FP01U - correzione di 51 anomalie (17 Province) FC01A - correzione di 452 anomalie (309 Enti) FC01B - correzione di 308 anomalie (252 Enti) FC01C - correzione di 305 anomalie (230 Enti) FC01D - correzione di 653 anomalie (526 Enti) relative a gravi incoerenze riscontrate nei dati Portale dei Fabbisogni standard

18 La Funzione dei Fabbisogni Standard
yi = α + β' Xi + γ'Wi + δ'Zi + εi La specificazione del modello utilizzato per la determinazione dei Fabbisogni Standard è la seguente: Variabili di contesto relativi alla domanda Variabili di contesto relative all’offerta e alla tipologia di servizio - Economie di scala (popolazione) Fattori esogeni di carico Variabili che possono spiegare i differenziali di costo relativi ai modelli organizzativi, al territorio, al reddito, alle entrate e alle scelte discrezionali dell’ente. Tali variabili vengono sterilizzate in fase applicativa. Le Variabili Obiettivo possono essere sostituite, in fase di applicazione del modello, con valori obiettivo in modo da evitare distorsioni. I Prezzi dei fattori produttivi rientrano tra le possibili variabili obiettivo. La stima dei coefficienti della “Funzione dei Fabbisogni Standard” è stata determinata applicando il Metodo dei minimi quadrati ordinari (OLS) con errori robusti per l’eteroschedasticità Spesa corrente procapite Componente stocastica

19 La Funzione dei Fabbisogni Standard – Un Esempio
FC01A – Servizi di gestione delle entrate tributarie e ai servizi fiscali (peso = 5,39%) Nell’ambito della Funzione Fabbisogni Standard sono risultate significative: Variabili Xi R2 = 0,4425 Variabile Stima OLS standardizzata Elasticità rispetto ai valori medi INTERCETTA 13, *** CONTESTO Totale immobili (Tutte le cat. A,B,C,D,E)- 2009 PROCAPITE - Differenza dalla media (media = 1, ) 6, 0, 0, Numero Famiglie e Convivenze PROCAPITE - Differenza dalla media (media =0, ) 39, 0, 0, Unità locali Ateco PROCAPITE - Differenza dalla media (media =0, ) 88, 0, 0, Popolazione residente Funzione inversa - Economia di scala 5.964, 0, 0, *** P-value < 0,001 ** ,001 <= P-value < 0,05 * ,05 <= P-value < 0,10

20 La Funzione dei Fabbisogni Standard – Un Esempio
FC01A – Servizi di gestione delle entrate tributarie e ai servizi fiscali (peso = 5,39%) Nell’ambito della Funzione Fabbisogni Standard sono risultate significative: Variabili Wi Variabile Stima OLS standardizzata Elasticità rispetto ai valori medi PREZZI Spesa media per software e hardware Rapportato rispetto alla media (media = 1.417,906 – 99° percentile = 7, ) 1, *** 0, 0, Spesa media del personale per addetto Rapportato rispetto alla media (media =39.025,5) 5, 0, 0, Spesa per difesa dell’Ente nel contenzioso rispetto al numero di avvisi emessi impugnati dal contribuente Rapportato alla media (media = 24,16477– 99° percentile = 1.793) 0, ** 0, 0, *** P-value < 0,001 ** ,001 <= P-value < 0,05 * ,05 <= P-value < 0,10

21 La Funzione dei Fabbisogni Standard – Un Esempio
FC01A – Servizi di gestione delle entrate tributarie e ai servizi fiscali (peso = 5,39%) Nell’ambito della Funzione Fabbisogni Standard sono risultate significative: Variabili Zi Variabile Stima OLS standardizzata Elasticità rispetto ai valori medi FORME DI GESTIONE DEL SERVIZIO TARSU/TIA - Gestione tutta diretta - (Si/No) 3, ** 0, 11, TARSU/TIA - Gestione tutta esterna - (Si/No) -5, *** -0, -19, ICI - Gestione tutta diretta - (Si/No) -1, * -0, -6, ICI - Gestione tutta esterna - (Si/No) 3, 0, 12, Canone Impianti Pubblicitari-Imposta Comunale sulla Pubblicità- Affissioni - Gestione tutta diretta - (Si/No) 2, 0, 8, Canone Impianti Pubblicitari-Imposta Comunale sulla Pubblicità-Affissioni - Gestione tutta esterna - (Si/No) -1, -0, -4, *** P-value < 0,001 ** ,001 <= P-value < 0,05 * ,05 <= P-value < 0,10

22 La Funzione dei Fabbisogni Standard – Un Esempio
FC01A – Servizi di gestione delle entrate tributarie e ai servizi fiscali (peso = 5,39%) Nell’ambito della Funzione Fabbisogni Standard sono risultate significative: Variabili Zi Variabile Stima OLS standardizzata Elasticità rispetto ai valori medi SERVIZI SVOLTI Avvisi rettificati o annullati dal contribuente su avvisi emessi (Numero) Differenza dalla media (media =0, ) 5, ** 0, 0, ENTRATE Percentuale di riscossione per controllo/recupero evasione rispetto alle riscossioni totali (%) Differenza dalla media (media =3, – 99° percentile =25,02563) 0, *** 0, 0, Capacità di riscossione dell'Ente (%) Differenza dalla media (media =65, ) -0, -0, -0, MODALITÀ ORGANIZZATIVA Quota percentuale dei Servizi esternalizzati a partecipate rispetto alla spesa corrente utilizzata per stimare i fabbisogni (%) Differenza dalla media (media = 2, ) 0, 0, 0, MODELLO ORGANIZZATIVO Comuni con gestione associata in Unione di Comuni 9, 0, 38, *** P-value < 0,001 ** ,001 <= P-value < 0,05 * ,05 <= P-value < 0,10

23 La Funzione dei Fabbisogni Standard – Un Esempio
FC01A – Servizi di gestione delle entrate tributarie e ai servizi fiscali (peso = 5,39%) Nell’ambito della Funzione Fabbisogni Standard sono risultate significative: Variabili Zi Variabile Stima OLS standardizzata Elasticità rispetto ai valori medi TERRITORIALITÀ Regione – Piemonte -4, *** -0, -18, TERRITORIALITÀ Regione – Veneto -0, -0, -3, TERRITORIALITÀ Regione – Liguria 5, ** 0, 20, TERRITORIALITÀ Regione - Emilia Romagna -2, -0, -9, TERRITORIALITÀ Regione – Toscana -0, -0, -1, TERRITORIALITÀ Regione – Umbria -0, -0, -0, TERRITORIALITÀ Regione – Marche -3, -0, -14, TERRITORIALITÀ Regione – Lazio 3, 0, 14, TERRITORIALITÀ Regione – Abruzzo -1, -0, -7, TERRITORIALITÀ Regione – Molise -2, -0, -10, TERRITORIALITÀ Regione – Campania 2, 0, 10, TERRITORIALITÀ Regione – Puglia 1, 0, 7, TERRITORIALITÀ Regione – Basilicata -1, -0, -7, TERRITORIALITÀ Regione – Calabria 5, 0, 20, *** P-value < 0,001 ** ,001 <= P-value < 0,05 * ,05 <= P-value < 0,10

24 I Fabbisogni Standard I Fabbisogni Standard stimati non hanno diretta valenza dal punto di vista finanziario, ma sono solo di ausilio al calcolo dei coefficienti di riparto

25 Valutazioni – Funzioni generali dei comuni (FC01A/B/C/D)

26 Valutazioni – Funzioni generali dei comuni (FC01A/B/C/D)

27 Valutazioni – Funzioni generali delle province (FP01U)

28 Valutazioni – Funzioni generali delle province (FP01U)

29 I Questionari Inviati nel 2012
Comuni Funzioni di Istruzione pubblica (Questionario FC03U) Ha risposto il 99,8% dei Comuni. È iniziata la fase di controllo della qualità dei dati e di Recall, che coinvolge Enti Locali per un totale di anomalie Funzioni nel Settore Sociale (Questionario FC06U) Ha risposto il 97,6% dei Comuni. È iniziata la fase di controllo della qualità dei dati e di Recall, che coinvolge Enti Locali per un totale di anomalie E’ in corso il lavoro di definizione della metodologia dei fabbisogni standard.

30 I Questionari Inviati nel 2012
Province Funzioni di Istruzione pubblica (Questionario FP02U) Ha risposto il 100% delle Province. È iniziata la fase di controllo della qualità dei dati e di Recall, che coinvolge 28 Enti Locali per un totale di 53 anomalie Funzioni riguardanti la Gestione del Territorio (Questionario FP04U) È iniziata la fase di controllo della qualità dei dati e di Recall, che coinvolge 22 Enti Locali per un totale di 29 anomalie E’ in corso il lavoro di definizione della metodologia dei fabbisogni standard.

31 Gli Ultimi Questionari
Province FP03U - Funzioni nel campo dei trasporti FP05U - Funzioni nel campo della tutela ambientale FP07U – Servizi di polizia provinciale In linea dal 20 Novembre 2012 Comuni FC04U - Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti FC05U – Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente In linea dall’11 Dicembre 2012

32 FABBISOGNI STANDARD E LIVELLI QUANTITATIVI DELLE PRESTAZIONI
MAPPA DI POSIZIONAMENTO DEGLI ENTI LOCALI Mappa degli Enti locali asse orizzontale: differenziale tra Spesa Storica e Fabbisogno Standard teorico asse verticale: differenziale tra Livelli quantitativi delle prestazioni storiche e teoriche


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