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Analisi Bozza del D.lgs. del secondo ciclo gennaio 2005 Giuliana Sandrone Università di Bergamo.

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Presentazione sul tema: "Analisi Bozza del D.lgs. del secondo ciclo gennaio 2005 Giuliana Sandrone Università di Bergamo."— Transcript della presentazione:

1 Analisi Bozza del D.lgs. del secondo ciclo gennaio 2005 Giuliana Sandrone Università di Bergamo

2 Filosofia delle scelte Investimento sullistruzione e formazione dei giovani per favorire la crescita personale, culturale e professionale in linea con le politiche del capitale umano … Articolazione unitaria del sistema: Licei + IFP Liceo con carattere propedeutico alla prosecuzione degli studi IFP con carattere terminale rispetto allinserimento nel mondo del lavoro e delle professioni Potenziamento della libertà di scelta degli studenti e famiglie Flessibilità strutturale e personalizzazione metodologica e didattica dei percorsi

3 ….. Orientamento e personalizzazione realizzata attraverso il tutorato, il Portfolio delle competenze, il riconoscimento dei crediti e la reversibilità delle scelte Valorizzazione della professionalità docente Potenziamento delle competenze in lingua inglese e seconda lingua europea Integrazione tra teoria e pratica (laboratorialità, alternanza, nuove tecnologie) Valutazione nazionale degli apprendimenti e di sistema Superamento dellattuale frammentazione della sc. scondaria di II grado

4 Aspetti comuni dei due sistemi del secondo ciclo Unitarietà del sistema diritto-dovere per almeno 12 anni Finalità comuni Pecup Passaggi garantiti tra tutti i percorsi Alternanza scuola –lavoro Continuità verticale

5 Caratteristiche del sistema Liceale Durata di 5 anni articolata in 2+2+1 Specificazione dellasse culturale proprio di ciascun liceo Personalizzazione dei percorsi, tutorato, livelli di flessibilità rimessi allautonomia, alla scelte degli studenti, al raccordo con il territorio Frequenza obbligatoria di ¾ del percorso, valutazione del comportamento, criteri di ammissione al periodo didattico successivo Esame di stato: prove nazionali+ prove di istituto

6 Caratteristiche del sistema IFP (Lep) Offerta formativa e orario minimo annuale Percorsi relativi a figure professionali definite in sede di Conferenza unificata Stantard minimi formativi (IRC) Garantita la prosecuzione degli studia livelli terziario Requisiti dei docenti Certificazione delle competenze e validità dei diplomi Strutture formative e relativi servizi Passaggi tra sistemi Valutazione del sistema

7 Come non condividere ? Come non pensare alla realizzazione del CAMPUS? Come non pensare a una IFP forte, di qualità, in prospettiva europea?

8

9 Diploma di alta formazione (V livello ECTS) Attività professionale che prevede la padronanza dei fondamenti scientifici della professione e di tecniche gestionali finanziarie complesse nellambito di contesti aziendali diversificati Comporta una larga autonomia e una significativa responsabilità rispetto autonomia e una significativa responsabilità rispetto al lavoro svolto da altri al lavoro svolto da altri8°,9°anno Responsabile: Responsabile: del controllo di gestione del controllo di gestione di tesoreria di tesoreria di progetto di progetto Diploma IFP superiore (IV livello ECTS) Attività professionale con rilevanti competenze tecnico/scientifiche con livelli significativi di responsabilità e autonomia nelle attività di programmazione, coordinamento, amministrazione e gestione 5°,6°, 7° 5°,6°, 7° anno anno Tecnico superiore: Tecnico superiore: per lamministrazione e controllo per lamministrazione e controllo per la gestione della qualità per la gestione della qualità per lorganizzazione e gestione risorse umane per lorganizzazione e gestione risorse umane per lanalisi dei flussi finanziari. per lanalisi dei flussi finanziari. Diploma IFP (III livello ECTS) Lavoro tecnico amministrativo, che può comportare gradi di autonomia e responsabilità rispetto ad gradi di autonomia e responsabilità rispetto ad attività di programmazione o coordinamento attività di programmazione o coordinamento4°anno Tecnico Tecnico amministrativo contabile amministrativo contabile amministrativo di servizi integrati per la piccola amministrativo di servizi integrati per la piccola e media impresa e media impresa Qualifica IFP (II livello ECTS) Attività che prevede lutilizzo di strumenti e tecniche, consistente in un lavoro esecutivo, che può essere autonomo nei limiti delle tecniche ad esso inerenti inerenti3°anno operatore/trice di servizi allimpresa operatore/trice di servizi allimpresa Ipotesi di articolazione dei titoli ECTS nei processi di lavoro riferiti ai servizi allimpresa

10 Proseguendo, però … Quadri orari del liceo sbilanciati sul 2+3 come si raccorda con IFP? Come realizzare la possibilità di passaggio continua da un sistema allaltro? Come leggere un Liceo tecnologico che si suddivide in otto indirizzi + due sottoindirizzi? Sono i vecchi IT e IP quinquennali?

11 Perché non seguire lo schema 891+198? Che cosa significa quota opzionale- obbligatoria? E un escamotage per autorizzare ulteriori sotto-indirizzi? Come realizzare personalizzazione in una quota opzionale facoltativa così residuale? Perché si forniscono quadri orari settimanali? Lautonomia non aveva introdotto il monte orario annuale?

12 A proposito di standard minimi dei percorsi formativi … ci dà il criterio su cui devono muovere i Piani di studio personalizzati, avendo presente i vincoli nazionali, o lo standard dei livelli di apprendimento degli allievi? E la personalizzazione e la sussidiarietà?

13 Come leggere lart. 26 Capo IV ? Che cosa significa il trasferimento alle Regioni dei percorsi che si concludono con titoli e qualifiche di cui allart15 c5 non rientranti tra i licei? Non eravamo di fronte ad autonomie funzionali per cui ogni istituzione scolastica propone lattivazione di un certo tipo di percorsi e si decide in sede di programmazione territoriale? Non è più valida la distinzione tra governance e governo del sistema educativo di istruzione e formazione con i suoi due sottosistemi?

14 Un sistema dei licei gonfiato Nel quale confluiscono sia gli attuali istituti tecnici, con i loro indirizzi, sia gli istituti professionali quinquennali Si vuole un modello in continuità con il passato? Un sistema IFP ristretto nel quale confluiscono gli attuali istituti professionali triennali e quadriennali Formazione Professionale Regionale

15 Che cosa significa… volere licei che siano prevalentemente propedeutici agli studi superiori e che siano parzialmente anche professionalizzanti? Risucchiare gli innominati istituti tecnici nei licei non sarà autolesionistico per gli uni e per gli altri ma, soprattutto, per il sistema Italia?

16 Alcuni dati per riflettere … Debito pubblico italiano 1980 = 62% 1990 = 97,2% 1994 = 123,8% 2004 = 104,8% Vale a dire: ogni 100 di valore prodotto devo calcolare 104,8 per il debito da estinguere Tasso di occupazione Media UE 61% Usa 74% Italia 56% Ultracinquantenni inattivi in Italia 60%, in Francia 47%, in Usa 40%

17 Dati Cnvsu sullUniversità I lavoratori laureati a livello europeo 21% in Italia 16% di cui settore attinente 35% laurea generica 27% laurea non richiesta 32% Perché? 1. Da noi non esiste il diploma di istruzione e formazione professionale superiore, in Europa equivalente alla laurea universitaria 2. laureati in Ingegneria 16% 26% media UE Matematica, statistica 5,5% 14% media UE

18 ….. nel 2002 hanno ottenuto la laurea quadriennale 17% in Italia 14% in Francia 13% in USA 2,5% nel Regno Unito Previsione di assunzione per il 2004 in Italia 673.000 nellimpresa (dati Ministero del lavoro-Unioncamere) di cui 41% con titolo di sec I grado 29% istituto tecnico 21% istituto professionale/qualifica 8% laureati


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