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Seminario Divulgativo a cura di

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Presentazione sul tema: "Seminario Divulgativo a cura di"— Transcript della presentazione:

1 Seminario Divulgativo a cura di
Trashware e riciclo informatico Seminario Divulgativo a cura di MoviMentiAmoCi

2 Scaletta del seminario
1) Introduzione e proiezione video sulla storia dell’elettronica a cura di Alfonso Oliva 2) La funzione dell’hardware e prova di assemblaggio a cura di Pasquale Milite 3) La funzione del software ed installazione dei principali OS sulle macchine precedentemente assemblate a cura di Maurizio Cuccurullo e Peppe Cinque Alla supervisione: Vincenzo Noviello

3 Cos’è il Trashware? Il trashware (derivato dalla parola inglese trash, spazzatura) è la pratica di recuperare vecchio hardware, mettendo insieme anche pezzi di computer diversi, e di renderlo di nuovo funzionante ed utile.

4 (vecchie versioni/Linux).
Cos’è il Trashware? Parte integrante del trashware è l'installazione di software “leggero” sul sistema, ad esempio sistemi operativi veloci e ottimizzati (vecchie versioni/Linux).

5 alfabetizzato’ e chi ancora non lo è.
La Pratica del Trashware Il materiale informatico così ottenuto viene consegnato o regalato a persone ed enti che ne abbiano bisogno, in particolar modo legandolo ad iniziative che tentano di colmare il divario digitale (digital divide), ossia la differenza di mezzi a disposizione tra chi è ‘informaticamente alfabetizzato’ e chi ancora non lo è.

6 Progettare per il riutilizzo Progettare per la discarica
La Legge di Moore …………… Progettare per il riutilizzo Progettare per la discarica

7 I RAEE in ITALIA 23,6 milioni di euro 37000 tonneallate di prodotti
dismessi 34000 tonnellate recuperate (92%) 23,6 milioni di euro tonnellate di prodotti acquistati MERCATO Fonte:

8 Proiezione video

9 Cos’è un computer? elaboratore elettronico digitale
A prescindere dalle dimensioni e dal luogo in cui si trova, può essere definito come un elaboratore elettronico digitale elaboratore elettronico digitale in grado di immagazzinare ed elaborare dati in base ad una serie di istruzioni (il programma) evidentemente utilizza componenti elettronici.. :-) elabora informazioni convertendole in segnali digitali basati sul sistema binario La domanda “cos’è un personal computer”, però, richiede una risposta più precisa.

10 Hardware Desktop computer Mainframe Lavatrice Wr@p
(Web Ready Appliances Protocol) è la tecnologia che fa sì che gli elettrodomestici Ariston Digital abbiano 4 grandi capacità: quella di generare delle informazioni sul proprio funzionamento, di memorizzarle e di trasmetterle all'esterno, e di potere interagire con dispositivi esterni come internet ed il GSM. Lavatrice

11 Computer: tipologie supercomputer mainframe minicomputer
Maggiore potenza di calcolo Calcolo parallelo supercomputer mainframe minicomputer personal computer network computer terminali

12 Computer: tipologie supercomputer mainframe minicomputer
funzioni centralizzate di elaborazione dati dimensioni notevoli mainframe minicomputer personal computer network computer terminali

13 Computer: tipologie supercomputer mainframe minicomputer
meno potenti dei mainframe dimensioni variabili minicomputer personal computer network computer terminali

14 Computer: tipologie supercomputer mainframe minicomputer
Utilizzo individuale: desktop (da scrivania) workstation (professionale) notebook (portatile) tascabili, palmari (dimensioni ridotte, funzioni ridotte) mainframe minicomputer personal computer network computer terminali

15 Computer: tipologie supercomputer mainframe minicomputer
personal computer Terminali con capacità di calcolo e spesso anche di immagazzinamento dati network computer terminali

16 Computer: tipologie supercomputer mainframe minicomputer
personal computer network computer Terminali “stupidi”, nessuna potenza di calcolo, sfruttano quella di un server cui si collegano terminali

17 Computer Portatili Un laptop (spesso chiamato anche notebook) è un computer portatile progettato per poter essere trasportato in una valigia – la più parte dei laptop presentano dimensioni di 30x23x5 cm. Un palmtop è un computer ancora più maneggevole, capace di essere sostenuto con una sola mano, delle dimensioni medie di 15x8x2cm.

18 Personal computer Ibm Pc - 1981 Altair 8800 - 1975 Xerox Alto - 1973
PC Acer Veritron Apple ][- 1977

19 La Apple Apple Macintosh Apple Cube – 2000 Apple iMac G

20 Hardware: esempi di case
Il case (o cabinet) è il contenitore, l’involucro in cui vengono montati la scheda madre, i dischi e le varie schede di cui è composto un personal computer Silicon Graphics Tezro PowerMac G4 La forma del case può essere dettata, oltre che da motivi pratici, anche da considerazioni estetiche. Il parallelepipedo grigio non è d’obbligo! La facilità di accesso alla parte interna può variare molto. Nei PowerMac è sufficiente manovrare una leva Case generico per Pc

21 Hardware: un case smontato
Parte anteriore Vista laterale Parte posteriore Alloggiamenti dischi Scheda madre Alimentazione

22 Tipi di case

23 Hardware “L’hardware è la parte che si può prendere a calci; il software quella contro cui si può solo imprecare”. HARDWARE Il termine “hardware” è riferito a tutte le parti del computer che si possono toccare. Le componenti esterne al computer (in generale, anch'esse definite hardware) sono dette periferiche.

24 Connettore Ethernet per la rete Porte Audio In/Out/Mic
Componenti esterni Porte Monitor Tastiera Mouse Porte PS2 Tast./Mouse Porta seriale Uscita Monitor VGA Connettore Ethernet per la rete Porte USB Porta parallela Uscita Monitor DVI Porte Audio In/Out/Mic Monitor

25 Componenti opzionali Modem Stampante Scheda di rete Scanner

26 Componenti Interni CPU Scheda madre (motherboard) Disco fisso
Interno di un unità centrale

27 La scheda madre La motherboard è probabilmente il componente più importante di un computer; svolge funzioni di integrazione e comunicazione tra tutti gli altri. organizzazione (forma e design) supporto per il processore supporto per le periferiche (numero e tipo di alloggiamenti) prestazioni (indirettamente e direttamente, attraverso il chipset) possibilità di aggiornamenti/espansioni

28 Il Socket Il Socket (zoccolo) è il connettore, presente su ogni mainboard, sul quale alloggia il microprocessore. Lo zoccolo ha diversi formati, determinati i vari tipi di CPU utilizzabili: Socket 370 (Celeron) Socket 7 ( Intel Pentium, Pentium MMX, AMD k5/K6/K6-2/K6-III, Cyrix) Slot 1( Pentium II e III,Celeron) Slot A (Amd Athlon) Socket A (462) - AMD Duron, AMD Athlon Socket 754/939/940 - AMD Athlon 64 /FX 64 Socket 478 – Celeron, Pentium IV 478 fino all’anno 2004 Socket 775 – Pentium IV LGA775 a partire dal 2004

29 Il clock Componenti diversi del computer sono sincronizzati in base a clock diversi. Sulla scheda madre esiste un circuito che genera il clock principale; un “tick” di questo clock rappresenta la più piccola unità di tempo durante la quale può essere eseguita un’elaborazione di qualche tipo. Il “clock” principale è usato come base da altri circuiti che ne generano multipli o sottomultipli, per regolare le operazioni di dispositivi più veloci o più lenti. Per valutare le prestazioni di un processore esistono diversi criteri, più o meno discussi e discutibili: dalla velocità di clock a misurazioni di altro tipo (MIPS, Millions Instructions Per Second, FLOPS, FLoating-point Operations Per Second, e i benchmark del consorzio SPEC – Standard Performance Evaluation Corporation, divisi in SPECint e SPECfp, per i calcoli su interi e in virgola mobile).

30 Il processore Il processore è il chip singolo più importante. La velocità a cui opera è, di solito, diverse volte il clock di base generato dalla motherboard. Tale velocità si misura in Megahertz (milioni di cicli) per secondo. Per valutare le prestazioni di un processore esistono diversi criteri, più o meno discussi e discutibili: dalla velocità di clock a misurazioni di altro tipo (MIPS, Millions Instructions Per Second, FLOPS, FLoating-point Operations Per Second, e i benchmark del consorzio SPEC – Standard Performance Evaluation Corporation, divisi in SPECint e SPECfp, per i calcoli su interi e in virgola mobile). AMD Athlon XP Intel Pentium 4

31 CPU – Central Processing Unit
Il Processore (CPU) è la componente più complessa, svolge tutte le operazioni di manipolazione dei dati. Ha il compito di elaborare i dati presenti in memoria secondo le indicazioni ricevute da programma tramite appositi comandi. Si può definire la CPU come il “cervello” del computer. La CPU è composta da un’unità di controllo (CU), e da un’unità aritmetico logica (ALU). La potenza della CPU si valuta in: velocità, che si misura in MHz (Milioni di cicli per secondo) insieme di operazioni che è in grado di svolgere milioni di operazioni che svolge in un secondo (MIPS)

32 Il processore:prestazioni
Esistono diversi criteri per valutare la performance di un processore. Sono tutti più o meno discussi o discutibili. Velocità di clock (MHz) Mips (millions instructions per second) Flops (floating-point operations per second) iCOMP, iCOMP 2.0 (Intel COmparative Microprocessor Performance) P-rating, SPECint, SPECfp (real-world benchmarks) Per valutare le prestazioni di un processore esistono diversi criteri, più o meno discussi e discutibili: dalla velocità di clock a misurazioni di altro tipo (MIPS, Millions Instructions Per Second, FLOPS, FLoating-point Operations Per Second, e i benchmark del consorzio SPEC – Standard Performance Evaluation Corporation, divisi in SPECint e SPECfp, per i calcoli su interi e in virgola mobile).

33 COPROCESSORI E PROCESSORI PARALLELI
In realtà all’interno dei moderni computer non c’è un solo processore che svolge tutti i tipi di elaborazione. Il processore principale è affiancato da un insieme di microchips accessori (coprocessori) adibiti a specifiche funzioni, quali la gestione delle operazioni di input-output, della tastiera, dell’USB (Universal Serial Bus), dei Floppy disk, dei dischi fissi, della memoria, del PCI (Peripherical Component Interconnect), dell’audio, del video, ecc… L’insieme dei processori accessori su mainboard è detto CHIPSET. Un particolare processore accessorio è il coprocessore matematico, il cui compito è esclusivamente quello di svolgere in maniera ottimizzata le operazioni matematiche in virgola mobile. Nelle moderne CPU il coprocessore matematico è integrato all’interno della CPU stessa. Oltre ai processori secondari, un computer può presentare più processori principali che lavorano in contemporanea, suddividendosi equamente il carico di lavoro, ciò al fine di incrementare le prestazioni complessive della macchina; si parla allora di processori paralleli.

34 ALU Unità aritmetico logica
CPU e MEMORIA CPU CU Unità di controllo ALU Unità aritmetico logica MEMORIA INTERNA RAM ROM MEMORIA DI MASSA UNITA’ REMOVIBILI DISCHI

35 MEMORIE Nella memoria vengono archiviati tutti i dati che sono poi elaborati dalla CPU. Si distingue in: MEMORIA INTERNA (O PRIMARIA) Formata da microcircuiti elettronici chiamati microchip. Si divide in: RAM: Random Access Memory ROM: Read Only Memory MEMORIA DI MASSA (O SECONDARIA) E’ composta da unità di memorizzazione periferiche capaci di mantenere i dati nel tempo, quali: DISCHI FISSI DISCHI REMOVIBILI UNITA’ DI BACKUP

36 MEMORIA PRIMARIA (INTERNA)
I dati e le istruzioni che devono essere elaborati dalla CPU sono contenuti in diversi tipi di memoria primaria. Caratteristiche della memoria primaria: veloce volatile implementata con circuiti elettronici

37 Random Access Memory (memoria ad accesso casuale)
MEMORIA RAM Random Access Memory (memoria ad accesso casuale) E’ il principale tipo di memoria interna. Accesso casuale non significa che i dati sono sparpagliati a caso all’interno della memoria senza alcun criterio; bensì che al processore occorre sempre lo stesso tempo per accedere a una qualsiasi (casuale) parte della memoria. La memoria RAM è una memoria volatile, ciò significa che quando si spegne il computer tutti i dati contenuti nella memoria RAM vengono persi. La grandezza della RAM viene misurata in megabyte; maggiore è la quantità di RAM, più spazio sarà disponibile per i dati sui quali può operare la CPU per l'elaborazione.

38 La memoria centrale (Ram)
Esistono diversi tipi di Ram. L’utilizzo dell’uno o dell’altro è legato al processore, o semplicemente alle esigenze particolari del computer su cui dovranno funzionare (per i computer portatili hanno evidentemente importanza le dimensioni dei chip). Per “legato al processore”, intendo far riferimento all’ampiezza del bus dati del processore – più è grande, più dati la memoria dev’essere in grado di “passare” per ogni operazione di lettura/scrittura. Quanto ai diversi tipi di memoria Ram (Dram, Edo, SDram, DDR, RDRam..) la loro ragion d’essere sta principalmente nella necessità di tener testa alla sempre maggiore velocità di clock dei processori.

39 INDIRIZZAMENTO DI MEMORIA
Ogni cella della memoria è identificata da un numero, chiamato Indirizzo di Memoria. In questo modo ogni dato all’interno della memoria presenta una precisa collocazione, ed è pertanto possibile recuperarlo, o decidere dove memorizzarlo, indicandone l’indirizzo. Lo spazio di indirizzamento indica il massimo indirizzo di memoria rappresentabile, ed è vincolato al numero di bit utilizzati per rappresentare gli indirizzi di memoria. Ad esempio, prevedendo 2 bytes (16 bits), l’indirizzo massimo rappresentabile sarà 65535, ciò spiega il limite massimo di memoria supportata dai vecchi computer a 16 bit. Memoria Indirizzi 125 .. 54 22 34349 4 34348 34347 112 34346 234 34345 32 34344 43 34343 34342 34 5

40 MEMORIA ROM Read Only Memory (Memoria a sola lettura)
E’ un tipo di memoria a sola lettura contenente dati e istruzioni che non possono essere modificati. Il computer può soltanto leggere informazioni e istruzioni dalla ROM, ma non può scrivervi alcunché. All’interno di essa vengono immagazzinate e memorizzate le istruzioni di base che coordinano il funzionamento del PC e non sono modificabili dall’utente. In questa memoria si trovano i programmi che servono per l’avvio della macchina, i cosiddetti programmi di sistema e il BIOS (Basic Input Output System) sistema di base per il controllo di entrata ed uscita.

41 Memorie non volatili: la Rom
Nel corso degli anni sono stati sviluppati diversi tipi di Rom: Rom Read Only Memory Prom Programmable Read Only Memory EProm Erasable Programmable Read Only Memory EEprom Electrically Eras. Progr. Read Only Memory L’unico tipo veramente di sola lettura è il primo, e il più vecchio. Le flash ROM, aggiornabili via software, sono quelle di uso corrente. Le ROM sono utilizzate anche in dispositivi diversi dai personal computer (ad esempio negli arcade e cellulari)

42 MEMORIA CACHE La memoria cache: è un tipo di memoria velocissimo nel reperimento e nella memorizzazione dati, collocata a stretto contatto con la CPU. Tale memoria è adibita esclusivamente a contenere i dati che la CPU deve elaborare. La memoria cache è necessaria in quanto il processore è molto veloce e la memoria RAM non sarebbe in grado di rispondere prontamente alle sue richieste. Nei processori di ultima generazione la memoria cache è stata collocata all’interno del processore stesso per ottimizzarne le prestazioni.

43 MEMORIE DI MASSA più lente di quella primaria permanenti
tecnologie ottiche o magnetiche

44 USARE LA MEMORIA DI MASSA
Quando si scrive un documento con un computer il programma di videoscrittura risiede in memoria RAM, così come il documento che stiamo editando. Poiché la RAM è volatile, se vogliamo poter recuperare il documento in un secondo momento, è necessario memorizzarlo su Memoria di Massa sotto forma di FILE. Si definisce: SALVATAGGIO di un file l’operazione di memorizzazione da RAM a memoria di massa APERTURA (o caricamento) di un file l’operazione opposta di recupero da memoria di massa a memoria RAM SALVATAGGIO APERTURA

45 SUPPORTI MAGNETICI, OTTICI, MAGNETO-OTTICI, MEMORIE FLASH
Esistono più tipi di memoria permanente: Supporti Magnetici (dischi fissi, floppy, zip, nastri…) Sfruttano la capacità di superfici magnetiche di trattenere lo stato ‘magnetizzato/non magnetizzato’ facile da cambiare e rileggere tramite una testina di lettura/scrittura che li converte in segnali elettrici Supporti Ottici (CD-ROM, DVD, Blue-ray…) Usano la caratteristica di ‘riflessione/non riflessione’ di un raggio laser. Supporti Magneto-Ottici Sfruttano la superficie magnetica per memorizzare i dati e quella ottica per allineare la testina Memorie Flash (usate da camere digitali, agende elettroniche,...) Un tipo particolare di memoria elettronica che permette di mantenere lo stato delle proprie celle anche alla disconnessione dal segnale elettrico.

46 DISCO FISSO Il DISCO FISSO è la principale unità di registrazione permanente del PC ed è in grado di conservare grandi quantità di dati e programmi. E’ formato da uno o più dischi magnetici rigidi che girano continuamente ad altissima velocità e da due o più testine di lettura che si spostano per accedere ai dati richiesti. E’ molto veloce nell’accesso ai dati (ma molto meno della RAM), che reperisce con accesso diretto. A differenza dei dati caricati nella RAM, le informazioni su disco fisso restano memorizzate quando di spenge il computer.

47 I dischi fissi Tecnologia impiegata: magnetica
Capacità di memorizzazione: ~120GB Velocità di accesso ai dati: alta, nell’ordine delle decine di ms

48 FORMATTAZIONE, TRACCE E SETTORI
Prima di poter scrivere su un supporto di memorizzazione è necessario compiere l’operazione di formattazione che consiste nel predisporre degli spazi all’interno dei quali troveranno posto le informazioni. Nel caso dei dischi la suddivisione è rappresentata da cerchi concentrici (detti tracce) a loro volta ripartiti in segmenti (detti settori) adibiti al contenimento dei dati. Tale suddivisione permette di identificare i punti nei quali i file sono memorizzati. Esiste uno spazio particolare, detto FAT (File Allocation Table), all’interno del quale è memorizzato l’indice del contenuto dei settori. Tale tabella permette di conoscere la collocazione dei blocchi di informazione che compongono i file. settore traccia

49 UNITA’ REMOVIBILI Tali unità permettono anch’esse di registrare dati in maniera permanente, ma su supporti piccoli e facilmente trasportabili. I supporti sono di solito meno capienti del disco fisso e prevedono tempi di accesso più lenti. Si distinguono dispositivi ad accesso diretto Zip da MB, LS 120, Floppy da 3.5” da 1.44 MB Unità JAZ da 1-2 GB, Unità CDRW, DVD±R, HD DVD, Blue-ray, ecc… Memorie Flash: Pen Drive, Memory Cards (SD, XD, RS, CF, SM) e dispositivi ad accesso sequenziale Nastri, unità DAT, ecc…

50 Dispositivi di I/O Input Output Input / Output Tastiera Scanner Mouse
Microfono Scanner Mouse Input Modem Input / Output Processore Drive Scheda di rete Output Casse Monitor Stampante Masterizzatore

51 Input: tastiere La tastiera è senza dubbio il dispositivo di input più comune ed usato. Il layout, ovvero la disposizione dei tasti, non è casuale: nelle macchine da scrivere era pensato per ridurre le possibilità che i martelletti relativi si accavallassero. Diversi dei layout esistenti prendono il nome dalle prime sei lettere della prima riga (alfabetica). Il più diffuso è il layout QWERTY (altri layout: QZERTY, AZERTY, DVORAK) La tastiera QWERTY fu progettata nel 1868 (circa). Sul motivo del layout, abbiamo ipotesi che vanno dallo studio della combinazione dei tasti per evitare i type jam al fatto che i caratteri della prima riga alfabetica permettessero di scrivere “type writer” molto velocemente (cosa che veniva usata nelle vendite a scopo illustrativo).

52 Input: tastiere Le tastiere si sono evolute principalmente in due settori: l’aumento delle funzioni disponibili, in seguito all’aggiunta di tasti (tasti funzione, tastierino numerico, funzioni multimediali, Internet) la modifica della forma. Oggi è abbastanza comune trovare tastiere “ergonomiche”, che dovrebbero ridurre eventuali problemi alle articolazioni derivanti dall’uso prolungato. Altri settori in cui le modifiche apportate sono di un certo rilievo: i materiali di costruzione, il feedback dei tasti (pensiamo allo Spectrum, o ai portatili), le connessioni – ma queste ultime sono, in effetti, indipendenti dal dispositivo. E’ passato del tempo dai connettori AT.

53 Input: tastiere Per l’uso con dispositivi portatili, e per quello in ambienti particolari, sono state create tastiere dalle caratteristiche peculiari: Altri settori in cui le modifiche apportate sono di un certo rilievo: i materiali di costruzione, il feedback dei tasti (pensiamo allo Spectrum, o ai portatili), le connessioni – ma queste ultime sono, in effetti, indipendenti dal dispositivo. E’ passato del tempo dai connettori AT. Tastiera “arrotolabile” ed impermeabile Tastiera virtuale

54 Input: gli scanner Lo scanner è un dispositivo che consente al computer di acquisire immagini, fotografie e pagine di testo. Esistono diversi tipi di scanner: gli scanner piani sono i più diffusi, in quanto presentano il miglior rapporto prezzo/prestazioni; gli scanner “a tamburo” sono rivolti all’uso professionale, ed hanno costi decisamente elevati. La scansione permette di “leggere” una superficie come matrice di punti, quindi come immagine. Tuttavia esistono software in grado di effettuare il riconoscimento dei caratteri presenti, dividendo la “pagina” digitalizzata in testo e immagini. Tali software sono detti OCR (Optical Character Recognition). Il risultato dipende, ovviamente, sia dalla qualità del software che da quella del supporto cartaceo originale.

55 Lettori codice a barre Lettore di carte magnetiche
Unità di lettura codice a barre Lettori codice a barre Penna ottica

56 Input: dispositivi di puntamento
Con la diffusione di interfacce utente grafiche (MacOS, Windows, ecc.) sono stati sviluppati dispositivi di puntamento sempre più evoluti. Alcuni dei quali si adattano particolarmente bene a specifici contesti d’uso. Mouse Trackball Touchpad Trackpoint Tavoletta grafica

57 Il mouse Il primo mouse venne progettato da Douglas Engelbart nel 1968, ma perché si diffondesse commercialmente fu necessario attendere una decina di anni. Oggi i mouse stanno rimpiazzando anche le ultime parti meccaniche con tecnologie ottiche; sono inoltre sempre più comuni le versioni senza fili.

58 Trackpoint. Comune nei portatili IBM
Trackball e altro… Trackman Wheel Trackpoint. Comune nei portatili IBM TrackMan A onde radio Joystick

59 Tablet, dispositivi hands-free
Dispositivi di puntamento “hands-free” Tavoletta grafica con mouse e penna ottica

60 Dispositivi di output: monitor
Le tecnologie più importanti utilizzate nella costruzione dei monitor sono il tubo a raggi catodici e i cristalli liquidi. LCD (Liquid Crystal Display) CRT (Cathode Ray Tube) CARATTERISTICHE Risoluzione Dot pitch (solo per i CRT) Refresh (solo per i CRT, negli LCD è fisso) Consumo

61 Dispositivi di output: stampanti
Tecnologie di stampa principali ad aghi a trasferimento termico a getto d’inchiostro laser

62 Stampanti ad aghi Le stampanti ad aghi sfruttano l'impatto di una griglia di aghi contro un nastro inchiostrato, trasferendo così l'inchiostro sulla carta. La qualità di stampa dipende dal numero di aghi. Questo tipo di stampante è piuttosto rumorosa e la qualità della stampa ottenuta risulta abbastanza scadente. Si tratta di una tecnologia ormai obsoleta. FX 880 – 9 pin

63 Stampanti a trasferimento termico
Le stampanti a trasferimento termico possono stampare solo su carta speciale, ma hanno il vantaggio di non prevedere l’uso di inchiostri. sono ora usate prevalentemente in contesti applicativi specifici

64 Stampanti a getto d’inchiostro
Le stampanti a getto d’inchiostro, come suggerisce il nome, sono dotate di ugelli che spruzzano l’inchiostro sulla pagina, indirizzandolo in maniera da formare il testo e le immagini richieste. Sono abbastanza silenziose, ma quanto a velocità e qualità di stampa sono in genere inferiori alle stampanti laser.

65 Stampanti laser Utilizzano una tecnologia simile a quella delle fotocopiatrici: un laser crea un’immagine della pagina su un tamburo fotosensibile; sul tamburo viene applicata una polvere molto fine (il toner) che aderisce unicamente alle aree sensibilizzate; il tamburo viene applicato alla pagina, trasferendo il toner su carta. HP LaserJet 4550

66 Stampanti multifunzione
Esistono poi dispositivi che concentrano le funzionalità di più periferiche in una sola, tipicamente per venire incontro alle esigenze di piccole aziende intenzionate a risparmiare spazio e denaro o ad utenti domestici evoluti. Di solito le funzionalità integrate sono quelle di una stampante laser, di uno scanner, di una fotocopiatrice e di un fax HP OfficeJet g95

67 Plotter Il plotter è un dispositivo di stampa di grosse dimensioni, in cui la testina di stampa è costituita da uno o più pennini di diversi colori. • viene utilizzato per riprodurre grafici, schemi tecnici o altri disegni al tratto di carattere analogo. • I plotter trovano largo utilizzo nel settore CAD (Computer Aided Design) e sono in grado di operare su fogli di grandi dimensioni.

68 Schede audio Storicamente, la diffusione delle schede audio è legata al supporto che fornivano ai giochi per computer. Ancor oggi tali schede presentano, nella parte posteriore, un connettore per un joystick. Il supporto ai giochi (e non solo) è oggi ampliato grazie a sonorità tridimensionali, che per essere apprezzate rendono però necessario un sistema di altoparlanti adeguato. Oltre all’aspetto ludico, oggi è possibile sfruttare le potenzialità di una scheda audio per “fare musica”, con l’ausilio di software adeguati, o per utilizzare applicazioni multimediali o, infine, per usufruire della qualità audio dei film su DVD-Rom.

69 Schede video La funzione delle schede video è quella di consentire il collegamento ad un monitor e, a volte, anche ad altri dispositivi, come televisori e videoregistratori. I componenti di base di una scheda video sono i seguenti: Bios video Processore video Memoria video Digital-to-Analog converter (DAC) Connettore per il bus (AGP, PCI o PCI-Express)

70 Interfacce di I/O In generale, si tratta dei collegamenti con le periferiche interne o esterne. Ide, Eide (Integrated Drive Electronics), (Enhanced Ide) S-ATA Serial Ata (Serial AT Attachment) SCSI Small Computer System Interface porte seriali COM porte parallele LPT USB Universal Serial Bus Firewire i.Link, IEEE 1394 IrDA InfraRed Data Association Wi-Fi, Bluetooth Wireless Fidelity Le porte USB sono evidenziate in maniera diversa perché, di fatto, si tratta di porte di I/O generiche; in altre parole, è possibile utilizzarle per collegare dispositivi di memorizzazione (quali HD esterni) ma anche periferiche di altro tipo (scanner, mouse, stampanti).

71 Ide/Eide – Serial ATA SATA
Con la sigla IDE si fa riferimento ad unità disco con un controller integrato. Sui PC sono di solito presenti due connettori IDE, ciascuno dei quali in grado di collegare due periferiche. Lo standard utilizzato dai dischi IDE per trasferire dati è l’ATA (AT Attachment), la cui ultima incarnazione, l’Ultra Ata-130, supporta un transfer rate di 130 MB/s. SATA Il Serial Ata rappresenta l’ultima versione di dispositivi ad interfaccia ATA. Il trasferimento di dati è di tipo Seriale (come per l’USB e il FireWire) e raggiunge performance più elevate degli standard precedenti: 150 MB/s In più offre la caratteristica Hot-Plug, cioè la possibilità di connettere o disconnettere un dispositivo a computer acceso.

72 Connettore Ethernet per la rete Porte Audio In/Out/Mic
Le porte Sul retro di un elaboratore vi sono dei connettori che collegano l’unità centrale con le periferiche, tramite cavi. Tali connettori prendono il nome di porte. Quasi tutte le periferiche vanno connesse alle rispettive porte a macchina spenta, altrimenti il sistema non è in grado di rilevarle. Fanno eccezione le porte Firewire e USB che permettono il collegamento ‘a caldo’, cioè a Computer acceso Porte PS2 Tast./Mouse Porta seriale Uscita Monitor VGA Connettore Ethernet per la rete Porte USB Porta parallela Uscita Monitor DVI Porte Audio In/Out/Mic

73 Porte seriali Sono dette seriali perché trasmettono i dati un bit alla volta. A tali porte ci si riferisce spesso come COM1, COM2 ecc., dove COM è l’abbreviazione di COMmunication ed il numero indica la porta installata. In generale, è possibile utilizzare la porta seriale (detta anche RS-232) per ogni dispositivo che necessiti di un collegamento bidirezionale. Le porte seriali consentono di collegare una varietà di dispositivi (modem, mouse, lettori di codici a barre...) Nei sistemi Macintosh è disponibile un’interfaccia seriale simile, nota come RS-422.

74 Porte parallele Le interfacce di tipo parallelo trasmettono più bit contemporaneamente. Sui Pc di solito è presente una sola porta parallela, indicata come LPT1 (Line PrinTer): in origine veniva utilizzata solo per inviare dati ad una stampante (era infatti unidirezionale). In seguito è stata introdotta la versione bi-direzionale per permettere anche di ricevere dati da dispositivi di acquisizione (ad esempio da scanner).

75 Usb (Universal Serial Bus)
E’ una connessione di tipo seriale. Consente di collegare più periferiche (fino a 127) “a cascata”, anche a computer acceso (hot-swap). Entro certi limiti di assorbimento elettrico, i dispositivi connessi possono essere alimentati direttamente – senza bisogno di altri cavi o trasformatori esterni. Un altro dei vantaggi dell’interfaccia USB è la possibilità di usarla per qualunque tipo di periferica, dai mouse alle stampanti ai masterizzatori. Connettori Usb

76 Firewire Anche l’interfaccia Firewire è di tipo seriale.
Uno dei vantaggi delle interfacce seriali rispetto a quelle parallele è dato dalla possibilità di aumentarne la frequenza di trasferimento in misura maggiore. Trasferendo un solo bit per volta si evita, ad esempio, il problema del signal skew (deviazione del segnale). IEEE-1394 SI tratta del 1394esimo standard pubblicato dall’Institute of Electrical and Electronic Engineers. i.Link Nome coniato dalla Sony, nel tentativo di diffondere una denominazione più semplice per questo standard. Firewire Marchio registrato dalla Apple. Connettore Firewire (i.Link, IEEE-1394)

77 E adesso…. Passiamo alla pratica!!


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