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PubblicatoLetizia Bondi Modificato 11 anni fa
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LA LINGUA LATINA FONETICA : studia i suoni delle parole (pronuncia)
MORFOLOGIA: studia la forma delle diverse parti del discorso (desinenze etc.) SINTASSI: studia l'ordine e la posizione delle parole all'interno della frase (analisi logica e del periodo)
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FONETICA L'ALFABETO LATINO
L'alfabeto è composto da 24 lettere: a,b,c,d,e,f,g,h,i,k,l,m,n,o,p,q,r,s,t,u,v,x, y,z. Anche le 3 lettere non proprie dell'alfabeto italiano sono ormai entrate nell'ambito delle nostre conoscenze: la k si pronuncia c dura la x si pronuncia cs la y si pronuncia i
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LA PRONUNCIA LATINA La pronuncia del latino è uguale a quella dell'italiano, con le seguenti eccezioni: I dittonghi ae e oe si pronunciano e es. aedìficat si legge edìficat moenia si legge menia Quando però ae e oe non formano dittongo presentano la dieresi aë oë e si pronunciano ae, oe. es. poëta si legge poeta
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Il gruppo gl ha un suono gutturale come nella parola italiana glicine
Il gruppo ph si pronuncia f Il gruppo ti seguito da vocale si pronuncia z: es. gratia si legge grazia MA RICORDA...... Il gruppo ti seguito da vocale si pronuncia t nei seguenti casi: quando la t è preceduta da s, t, x, quando la i è accentata: es.òstium si legge òstium; totìus si legge totìus la h non ha alcun suono
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MORFOLOGIA Studia le forme delle diverse parti del discorso che in latino sono 8: 4 parti invariabili (avverbio, congiunzione, preposizione, interiezione) 4 parti variabili ( nome, pronome, aggettivo,verbo)
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Le parti invariabili, come in italiano, non cambiano mai.
Le parti variabili cambiano e il cambiamento si chiama FLESSIONE FLESSIONE DECLINAZIONE NOME, AGGETTIVO,PRONOME CONIUGAZIONE VERBO
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NOME I nomi sono distribuiti in 5 declinazioni. OGNI DECLINAZIONE HA:
NUMERO SINGOLARE PLURALE
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GENERE MASCHILE FEMMINILE NEUTRO CASI Sono 6 e servono a indicare la funzione logica (soggetto, complementi) all'interno della frase
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CASI NOMINATIVO: è il caso del soggetto
GENITIVO: è il caso del complemento di specificazione DATIVO: è il caso del complemento di termine ACCUSATIVO: è il caso del complemento oggetto VOCATIVO: è il caso del complemento di vocazione ABLATIVO: è il caso di molti complementi indiretti
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INOLTRE......... Si definiscono casi diretti: Il nominativo
L'accusativo Il vocativo Si definiscono casi indiretti: Il genitivo Il dativo L'ablativo
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PRONOMI Si declinano secondo numero, genere,caso.
I pronomi si distinguono in: PERSONALI (io, tu etc.) RIFLESSIVI (se stesso) POSSESSIVI (mio, tuo etc.) DIMOSTRATIVI (questo, quello etc.) DETERMINATIVI (il medesimo, lo stesso) RELATIVI (il quale, la quale etc.) INDEFINITI (qualche, ognuno, ciascuno etc.) INTERROGATIVI (chi, che cosa etc. )
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Tutti i pronomi suindicati
RICORDA POI..... Tutti i pronomi suindicati possono avere la funzione di aggettivi quando si riferiscono a un nome
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AGGETTIVI Si declinano secondo genere,numero,caso.
Gli aggettivi si distinguono in: QUALIFICATIVI (bello, simpatico etc.), raggruppati in due classi. Gli aggettivi qualificativi presentano tre gradi: POSITIVO (es. bello) COMPARATIVO (es. più bello) SUPERLATIVO (es. bellissimo)
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● NUMERALI CARDINALI (uno, due etc.) ORDINALI (primo, secondo etc.)
DISTRIBUTIVI (uno a uno etc.)
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VERBO I verbi si suddividono in 4 coniugazioni
Hanno tre forme (o diàtesi) attiva passiva deponente Hanno due funzioni transitiva intransitiva
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I MODI DEL VERBO I modi sono 8: indicativo congiuntivo imperativo
infinito gerundio participio gerundivo supino
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Rispetto all'italiano manca il
condizionale, le cui funzioni sono svolte dal congiuntivo. Compaiono il gerundivo e il supino che mancano in italiano.
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FUNZIONE LOGICA E SINTATTICA
Esaminiamo queste due frasi italiane: La mamma ama il figlio Il figlio ama la mamma In entrambe le frasi le parole “mamma” e “figlio” restano invariate ma all'interno delle frasi svolgono due funzioni logiche diverse.
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Nella prima frase “mamma” ha funzione di
soggetto e “figlio” di complemento oggetto. Nella seconda le funzioni sono invertite. In italiano capiamo la funzione logica della parola dalla sua posizione all'interno della frase. In latino la posizione della parola è ininfluente. Capiamo la funzione logica dalla terminazione della parola e eventualmente dalla presenza di preposizioni.
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