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ASCOLTO ATTIVO a cura di Costanza Travaglini
07 OTTOBRE 2009 PERCORSO SPERIMENTALE PER UNA PEDAGOGIA DELL’ASCOLTO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI FAEDIS
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Parlare è un mezzo per esprimere se stessi agli altri, ascoltare è un mezzo per accogliere gli altri in se stessi (Wen Tzu, testo classico taoista) MA COME?
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Un aiuto dal Piccolo Principe
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Come procede l’ascolto reciproco in questa relazione?
Elementi della comunicazione tra il Piccolo Principe (P) e il Fiore (F). Atteggiamenti Emozioni Elementi della personalità Azioni Messaggi analogici Parole chiave del dialogo F. dolcemente (2 volte) F. non modesto F. commovente P. tutto confuso P. ben presto tormentato F. vanità un poco ombrosa F. complicato P. buona volontà del suo amore P. raggelato P. infelice P. non frena ammirazione P. indovina F. richiede (colazione, paravento) P. obietta P. si scusa F. accusa F. si interrompe perché mente F. tossisce per mettere a disagio il P. P. dubita spine e artigli (caffè e latte) paravento campana di vetro (poi, nel dialogo di P. con l’aviatore) F. “profumava il pianeta” F. “mi illuminava”
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TIPOLOGIE DI ASCOLTO negli allievi (verso gli adulti e verso i pari)
(UDITO) ASCOLTO DISINTERESSATO ASCOLTO CAOTICO ASCOLTO EGOISTICO, MIRATO ASCOLTO “PROFESSIONALE” DELLA LEZIONE ASCOLTO EMPATICO ASCOLTO ATTIVO
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TIPOLOGIE DI ASCOLTO negli adulti
(UDITO) ASCOLTO DISINTERESSATO ASCOLTO NEVROTICO ASCOLTO MIRATO ASCOLTO PROFESSIONALE ASCOLTO EMPATICO ASCOLTO ATTIVO
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COME PASSARE (NOI ADULTI) E FAR PASSARE (GLI ALLIEVI) DALL’ASCOLTO DISINTERESSATO A FORME SUPERIORI DI ASCOLTO FINO ALL’ASCOLTO ATTIVO?
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REAZIONI ≠ RISPOSTE L’uomo è immerso nell’ambiente.
Teoria del Campo di Kurt Lewin ( ) : l’ambiente dà “forma” all’individuo condizionamento (genetico, psicologico, ambientale) È possibile non essere determinati da questi condizionamenti?
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Trovando lo spazio della libertà nello spazio tra stimolo e risposta
REAZIONE Modello reattivo Elaborazione dello Stimolo STIMOLO REAZIONE RISPOSTA Modello Proattivo
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Nello spazio di elaborazione dello stimolo ci concediamo più di una libertà:
di non reagire secondo gli schemi abituali di ascoltare per prima cosa noi stessi di immaginare il vasto mondo delle possibilità (creatività) di sentirci consapevoli di agire (azione) e non di essere agiti (reazione) di essere abili di rispondere (respons-abilità)
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Rispondere significa prendersi la responsabilità di ciò che ci succede (= se sento disagio, il disagio è mio; è un problema mio) La mancata assunzione di responsabilità porta inevitabilmente alla reazione e spesso allo stato di ACCUSA (il quale porta ovviamente a parlare dell’altro) e/o alla mancanza di ASCOLTO
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UNA RESPONSABILITÀ DA TRASMETTERE
Nello spazio di silenzio tra stimolo e risposta provare a distinguere ciò che penso e sento io da ciò che pensa e sente l’altro assumere ripetutamente che il punto di vista dell’altro ha lo stesso valore del mio (M. Sclavi) provare a chiedere all’altro di aiutarci a comprendere il suo punto di vista (domanda legittima) ASCOLTO ATTIVO E SECONDA MODERNITÀ
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IN OGNI CASO TUTTO DIPENDE DAL TIPO DI COMUNICAZIONE ADOTTATA DALL’INSEGNANTE, CHE CONDUCE, SEMPRE E COMUNQUE, LE DANZE, ANCHE QUANDO HA LA SENSAZIONE CONTRARIA
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"Quando l'orecchio si affina diventa un occhio
"Quando l'orecchio si affina diventa un occhio.“ (Rumi, poeta e mistico persiano del XIII secolo)
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