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Assessorato alle Politiche dellEconomia, lo Sviluppo, la ricerca e linnovazione, le politiche istituzionali DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO RICERCA INNOVAZIONE.

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Presentazione sul tema: "Assessorato alle Politiche dellEconomia, lo Sviluppo, la ricerca e linnovazione, le politiche istituzionali DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO RICERCA INNOVAZIONE."— Transcript della presentazione:

1 Assessorato alle Politiche dellEconomia, lo Sviluppo, la ricerca e linnovazione, le politiche istituzionali DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO RICERCA INNOVAZIONE UFFICIO DISTRETTI PRODUTTIVI www.distrettidelveneto.it

2 BANDO 2007 DI ASSEGNAZIONE DELLE RISORSE PER I PATTI DI SVILUPPO DI DISTRETTO E METADISTRETTO CARATTERISTICHE& PUNTI SALIENTI

3 INTERVENTI FINANZIATI ESERCIZIO 2007 (1) INTERVENTI FINANZIATI ESERCIZIO 2007 (1) Le misure nelle quali si articola il presente Bando sono: Misura 2a: Progetti di innovazione e ricerca rivolti allo sviluppo di prodotto; Misura 2b: Progetti per la realizzazione di prototipi; Misura 2c: Progetti di trasferimento tecnologico sul ciclo produttivo; Misura 6a: Partecipazioni ad eventi fieristici di valenza internazionale; Misura 6b: Allestimento di showroom promozionali allestero; Misura 9: Opere strutturali funzionali al sistema produttivo, al risanamento ambientale, riduzione delle emissioni inquinanti, risparmio energetico; Misura 10: Servizi logistici tra più imprese di sostegno al sistema distrettuale; Misura 11: Riconversione del ciclo produttivo ed interventi rivolti al risparmio energetico e/o applicazione di sistemi energetici puliti; le misure ritenute precompetitive sono le misure 2a e 9. Per lesercizio finanziario 2007 sono disponibili 13.700.000,00 di Euro;

4 PROGETTI FINANZIABILI ESERCIZIO 2007 (2) PROGETTI FINANZIABILI ESERCIZIO 2007 (2) Numero di progetti finanziabili tra i progetti ammessi: Misura 2a: 11 progetti per distretti; 4 progetti per metadistretti; Misura 2b: 9 progetti per distretti; 3 progetti per metadistretti; Misura 2c: 10 progetti per distretti; 5 progetti per metadistretti; Misura 6a: 6 progetti per distretti; 3 progetti per metadistretti; Misura 6b: 4 progetti per distretti; 2 progetti per metadistretti; Misura 9: 4 progetti per distretti; 2 progetti per metadistretti; Misura 10: 5 progetti per distretti; 2 progetti per metadistretti; Misura 11: 6 progetti per distretti; 4 progetti per metadistretti; Totale n. 55 progetti 25 progetti Progetti ammessi e finanziabili = 80

5 RANGE DELE SPESE AMMISSIBILI ESERCIZIO 2007 (3) Range di spesa ammissibile e percentuale massima di contributo concedibile Misura 2a: P. di ricerca e sviluppo precompetitivo; contributo 40% distretto min. 300.000 max. 1.200.000 metadistretto min. 400.000 max. 1.700.000 Misura 2b: P. per la realizzazione di prototipi; contributo 35% distretto min. 120.000 max. 400.000 metadistretto min. 200.000 max. 600.000 Misura 2c: P. di trasferimento tecnologico sul ciclo produttivo; contributo 40% distretto min. 150.000 max. 400.000 metadistretto min. 300.000 max. 1.200.000 Misura 6a: P. di manifestazioni fieristiche in Italia o allestero; contributo 30% distretto min. 150.000 max. 350.000 metadistretto min. 200.000 max. 500.000

6 RANGE DELE SPESE AMMISSIBILI ESERCIZIO 2007 (4) Range di spesa ammissibile; Misura 6b: P. di strutture espositivo-promo. (showroom) allestero; contributo 40% distretto min. 300.000 max. 500.000 metadistretto min. 300.000 max. 700.000 Misura 9: P. opere strutturali funzionali al distretto; contributo 40% distretto min. 400.000 max.1.000.000 metadistretto min. 500.000 max. 1.600.000 Misura 10: P. di servizi logistici tra più imprese; contributo 40% distretto min. 80.000 max. 250.000 metadistretto min. 150.000 max. 500.000 Misura 11: P. di riconversione del ciclo produttivo per risparmi energetico e/o applicazione di sistemi energetici puliti e/o rinnovabili; contributo 40% distretto min. 200.000 max. 400.000 metadistretto min. 400.000 max. 1.000.000

7 ECCEZIONI ESERCIZIO 2007 (5) ECCEZIONI ESERCIZIO 2007 (5) Per le misure 2a, 9, considerata la natura delle azioni non ricorre il vincolo della partecipazione finanziaria della Regione pari al massimo alla partecipazione finanziaria sostenuta dalle imprese. Quindi il contributo regionale potrà essere pari al 40% della spesa ammissibile anche qualora la partecipazione finanziaria delle imprese sia inferiore. Esclusivamente per la misura 9 è consentita, nel caso il beneficiario presentatore la domanda di contributo sia un Ente locale o una Autonomia funzionale (non loro società di servizio o altro ente assimilabile ad una impresa), la deroga allaggregazione di minimo 10 imprese sostenitrici il progetto. E consentito, inoltre, la possibilità da parte di altri soggetti, di aggregarsi a tale ente presentatore la domanda. Misure precompetitive ;

8 TERMINI PERENTORI ESERCIZIO 2007 (6) TERMINI PERENTORI ESERCIZIO 2007 (6) Scadenze I progetti devono essere conclusi e tutte le spese sostenute entro: Patti 2007: 31 dicembre 2010 Patti 2006: 31 dicembre 2009 Patti 2005: 31 dicembre 2008 Patti 2004: 31 dicembre 2007 La rendicontazione delle spese sostenute dovrà essere presentata entro i 60 giorni successivi alla conclusione dei progetti ovvero entro 60 giorni dalle scadenze sopra indicate. I termini sopra indicati sono inderogabili ai fini del riconoscimento delle spese rendicontate.

9 GRADUATORIE PER LA FINANZIABILITA DEI PROGETTI (2007) (7) Per ogni misura verrà elaborata una specifica graduatoria tra tutti i progetti pervenuti secondo i criteri prestabiliti. Saranno finanziati i progetti che risulteranno utilmente collocati in base al punteggio totale acquisito, tra gli ammessi della propria graduatoria. Per ogni distretto e metadistretto è ammissibile a contributo un solo progetto per ciascuna misura, ad eccezione della misura 2a e 2c, per le quali sono ammissibili fino a 2 progetti per distretto e per metadistretto.

10 PRESCRIZIONI REGIMI COMUNITARI (8) PRESCRIZIONI REGIMI COMUNITARI (8) Ai sensi della normativa comunitaria si ricorda che lattività oggetto del progetto per il quale si richiede il cofinanziamento non può essere avviata antecedentemente la presentazione della domanda di contributo. In caso di applicazione del regolamento (CE) n. 1998/2006 (cd. de minimis), ogni soggetto percettore sottoposto a tale regime dovrà produrre la prevista dichiarazione (allegato I) in base alla quota di erogazione pubblica a suo favore. Ciò comporta che lerogazione dei contributi alle imprese nel rispetto del regolamento (CE) n. 1998/2006 avverrà esclusivamente previa presentazione delle relative autocertificazioni. Solo gli Enti Locali e le Autonomie funzionale ed esclusivamente per le misure 2a e 9 sono esonerati da tale autocertificazione. ( come definiti ai sensi dellart.1 comma 4 della legge 15.3.1997 n.59 )

11 PRESCRIZIONI REGIMI COMUNITARI (9) In caso di applicazione dei regolamenti (CE) n. 70/2001 e (CE) n. 364/2004, ogni soggetto percettore dovrà produrre la prevista dichiarazione (PMI), ai sensi dellart. 3, comma 1 del decreto del Ministero Attività Produttive del 18.4.2005 Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese (PMI) in adeguamento alla Raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE del 6.5.2003 (allegato N). Indipendentemente dalla tipologia dellaggregazione, nessuna impresa può assumere (singolarmente) costi di progetto superiori al 50% del totale delle spese ammissibili e rendicontate, con eccezione per i progetti relativi alla misura 9 nel caso il soggetto presentatore la domanda sia o un Ente locale o una autonomia funzionale.

12 PRESCRIZIONI PER IL BENEFICIARIO RIDUZIONI DELLA SPESA AMMESSA (10) Gli importi minimi di progetto delle diverse misure del bando costituiscono requisito necessario per lammissione al contributo e devono essere mantenuti anche in sede di rendicontazione, pena la revoca totale del contributo assegnato. Tali importi minimi si devono considerare ridotti del 30% relativamente ai progetti riferiti ai distretti riconosciuti nel 2005 o ridotti del 15% relativamente ai progetti riferiti ai distretti riconosciuti nel 2006. Sono ammissibili riduzioni della spesa totale ammessa a rendicontazione e quindi del relativo contributo concedibile, pari al 25% della spesa preventivata in fase di domanda; oltre tale percentuale il contributo subirà una riduzione doppia. (32% in meno di spesa rendicontata = 64% in meno di contributo erogato). I requisiti previsti in fase di domanda devono essere garantiti sino alla rendicontazione delle spese sostenute.

13 RUOLO DEL RAPPRESENTANTE IL PATTO DI SVLUPPO (11) I rappresentanti dei patti di sviluppo, considerato il proprio ruolo di garanti del patto medesimo, non possono essere firmatari (nè deleganti a terzi) delle domande di contributo. I progetti eventualmente presentati e sottoscritti da rappresentanti di distretto, non verranno pertanto ammessi. Si ricorda che i benefici dei risultati conseguenti alla realizzazione dei progetti ammessi a finanziamento (a pena di revoca del contributo), devono comunque ricadere, secondo le modalità previste nei vari patti di sviluppo, su tutto il Distretto o Metadistretto Produttivo di riferimento.

14 RUOLO DEL RAPPRESENTANTE IL PATTO DI SVLUPPO (12) Il Rappresentante il Patto di sviluppo è chiamato a vistare per presa visione, (cioè firmare in originale sulla copertina del progetto medesimo), il progetto che verrà spedito in allegato alla domanda. Successivamente, lo stesso Rappresentante deve inviare, entro i successivi 15 giorni dalla chiusura del periodo di presentazione delle domande di contributo alla competente struttura regionale tramite a.r., il parere di congruità (unicamente secondo il modello predisposto), di tutti i progetti presentati a valere sul proprio patto di sviluppo, con precisa indicazione, in caso di progetti tra loro in concorrenza su una medesima misura finanziabile, di quale sia il progetto che si ritenga maggiormente rilevante ai fini dello sviluppo distrettuale. Valutazione che verrà presa in considerazione unicamente nel caso che progetti, tra loro in concorrenza, acquisiscano il medesimo punteggio finale. Il mancato invio del parere di congruità da parte del Rappresentante il Patto di Sviluppo di riferimento, nei termini perentori previsti, comporterà la non ammissibilità della domanda medesima.

15 RUOLO DEL RAPPRESENTANTE IL PATTO DI SVLUPPO (13) Nel caso giungano alla competente struttura regionale, in relazione ad un medesimo patto di sviluppo, più domande di contributo tra loro in concorrenza su una stessa misura, tutte con il medesimo positivo parere di congruità da parte del rappresentante di distretto o metadistretto, senza alcuna ulteriore valutazione comparativa, da parte dello stesso (non risultando dunque esperita una mediazione capace di riunire le diverse domande in ununica proposta distrettuale o metadistrettuale complessiva), tutti i progetti tra loro in concorrenza candidatisi sulla medesima misura, subiranno una decurtazione del punteggio totale raggiunto in fase di preselezione amministrativa pari a punti 5. Passerà quindi alla fase successiva della valutazione da parte del Nucleo Tecnico di Valutazione, nel rispetto comunque delle prescrizioni minime generali, esclusivamente il progetto (o i due progetti nel caso delle misure ove sia consentito), che avrà conseguito il punteggio maggiore. Gli altri progetti non saranno pertanto finanziabili.

16 SOGGETTI BENEFICIARI (14) Possono partecipare esclusivamente in forma associata, imprese, società consortili, aziende speciali, consorzi dimpresa, associazioni temporanee di impresa o di scopo a cui devono aderire minimo 10 imprese per i distretti e 15 per i metadistretti, accreditate quali aderenti al patto di sviluppo ed individuate nellelenco E contenuto nella domanda informatizzata. A tali aggregazioni possono inoltre aderire: enti locali, università, camere di commercio e associazioni ESCLUSIVAMENTE per la misura 9 nel caso il soggetto beneficiario presentatore della domanda sia un Ente locale o una autonomia funzionale (non loro società di servizio) il soggetto può essere singolo. A tale soggetto possono aggregarsi altri imprese o enti. A questo nucleo fondamentale si possono aggregare altre imprese o enti, aderenti o no, al patto di sviluppo di riferimento, ovvero, ad altri patti. A tali aggregazioni possono inoltre aderire: enti locali, università, camere di commercio e associazioni di categoria per il tramite delle loro società di servizi.

17 INTEGRAZIONI DEL SOGGETTO BENEFICIARIO (15) E consentito integrare per una sola volta (con laggiunta e non la sostituzione di ulteriori nuove imprese), nel numero massimo del 20% delle imprese aggregatesi, esclusivamente con imprese già sottoscrittrici il Patto, esclusivamente entro e non oltre linizio delle attività del progetto. Nel caso di partecipazione di una stessa aggregazione a più progetti, è sufficiente la costituzione di una unica A.T.I. o A.T.S., che preveda la partecipazione alle varie misure di questo specifico bando; in tal caso latto costitutivo potrà essere allegato solamente ad una delle domande presentate, purché ne venga fatto espresso riferimento nelle domande a cui non è allegata. La precedente prescrizione, se non espletata, comporta per i progetti sprovvisti di tale dichiarazione la non ammissibilità della domanda di contributo.

18 DIVULGAZIONE : Si intende le modalità di informazione a tutte le imprese costituenti il patto di sviluppo, dei progetti, delle loro finalità, degli obbiettivi, delle modalità dadesione. ACCESSO AI RISULTATI: Si intende le modalità concrete di accesso ai risultati conseguiti con la realizzazione dei progetti cofinanziati e conclusi. PROCEDURE (16) PROCEDURE (16) PIANO FINANZIARIO 40% costo sostenuto dalle imprese; 40% contributo Regione del Veneto; 20% (?) MONITORAGGIO: Si intende le concrete modalità di verifica/misurazione delle successive fasi di realizzazione del cronoprogramma di progetto, che la stessa Amministrazione regionale adotterà in caso di verifica controllo.

19 Si ribadisce che tutte le iniziative cofinanziate essendo state previste e sostenute da tutti i sottoscrittori il Patto di Sviluppo, hanno come finalità il sostegno allo sviluppo del sistema produttivo nel suo complesso, e debbono, pertanto, prevedere una positiva ricaduta dei risultati, secondo le eventuali singole prescrizioni contenute nella scheda specifica di ogni misura e come previsto dai diversi patti di sviluppo, sullintero distretto o metadistretto coinvolto. La mancata e definita previsione e attuazione di tali prescrizioni costituisce motivo di revoca del contributo concesso. PROCEDURE (17) PROCEDURE (17) Ogni progetto deve fare evidente ed esplicito riferimento solo ed unicamente ad uno dei Patti per lo Sviluppo che dovrà prevedere espressamente la specifica iniziativa. I progetti dovranno acquisire il parere di congruità con lazione prevista dal patto di sviluppo che andranno a soddisfare, rilasciato dal rappresentante del distretto o metadistretto di riferimento.

20 La domanda di contributo (con apposita marca da bollo), che va spedita tramite Raccomandata A.R. consiste nel documento cartaceo stampabile successivamente alla avvenuta completa compilazione della modulistica, alla conferma e alla chiusura della procedura di compilazione della stessa, tramite supporto informatizzato sul sito www.distrettidelveneto.it, nel settore appositamente predisposto per la partecipazione al bando. www.distrettidelveneto.it DOMANDA DI CONTRIBUTO (18) DOMANDA DI CONTRIBUTO (18) A tale domanda vanno allegati tutti i moduli prestampati, gli elenchi sottoscritti in originale ovvero copie conformi degli stessi, gli eventuali atti costitutivi, le dichiarazioni, le copie dei documenti di riconoscimento, il progetto esecutivo e ogni altro documento previsto. Ogni domanda di contributo dovrà essere contenuta per intero in un unico plico e trasmessa da un unico soggetto presentatore e sottoscrittore la medesima in tutti gli appositi spazi previsti, il quale si rende responsabile di tutte le dichiarazioni prodotte.

21 1. CRITERI DI SELEZIONE E ISTRUTTORIA DEI PROGETTI 1.1 PRESELEZIONE AMMINISTRATIVA DELLE DOMANDE Nella fase di compilazione della domanda tramite lapposito sito web, il presentatore la medesima elaborerà, con linserimento dei dati richiesti, anche il punteggio ricavabile dai criteri quantitativi come previsti successivamente. Il punteggio ottenuto verrà stampato nella domanda di contributo. I progetti ritenuti formalmente ammissibili che raggiungano in questa prima fase istruttoria un punteggio di preselezione superiore a 19, passeranno alla seconda fase di selezione e quindi sottoposti al Nucleo Tecnico di Valutazione. GRADUATORIE: 2 FASI DI VALUTAZIONE PREISTRUTTORIA (19) a) tipologia del soggetto richiedente; b) progetti presentati in collaborazione con enti e istituzioni pubbliche; c) assunzione di rischio e grado di autofinanziamento; d) coinvolgimento di giovani ricercatori universitari nelle attività di progetto; e) incremento occupazionale sviluppato dalla realizzazione del progetto; f) progettualità che comportano lapplicazione di nuovi brevetti;

22 a) tipologia del soggetto richiedente. Progetti presentati da almeno n.15 imprese aderenti al distretto o da almeno 25 imprese per i metadistretto di riferimento a cui riferisce il progetto: 19 Punti. Verrà assegnato 1 Punto in più per ogni ulteriore 5 imprese oltre il numero minimo previsto, 1,5 Punti se tali imprese (minimo 5), sono sottoscrittrici il patto di sviluppo di riferimento, fino ad un massimo di 3 punti. Progetti presentati da aggregazioni con un numero di imprese inferiore a quanto sopra previsto 17 Punti. Progetti presentati da Autonomie funzionali o Enti locali 18 Punti. GRADUATORIE: 2 FASI DI VALUTAZIONE PREISTRUTTORIA (20) b) progetti presentati in collaborazione con enti e istituzioni pubbliche. Istituzioni attive nellambito della promozione, dellinnovazione e della ricerca 3 Punti Università o Parchi scientifici e Tecnologici 7 Punti c) assunzione di rischio e grado di autofinanziamento 1) progetti che prevedono il 40% di contributo regionale: 0 PUNTI; 2) progetti che prevedono da meno del 40% al 38% di contributo regionale: 2 PUNTI; 3) progetti che prevedono da meno del 38% al 36% di contributo regionale: 5 PUNTI; 4) progetti che prevedono da meno del 36% al 34% di contributo regionale: 8 PUNTI; 5) progetti che prevedono da meno del 34% al 31% di contributo regionale: 11 PUNTI; 6) progetti che prevedono da meno del 31% al 29% di contributo regionale: 15 PUNTI; 7) progetti che prevedono da meno del 29% al 25% di contributo regionale: 18 PUNTI; 8) progetti che prevedono da meno del 25% al 20% di contributo regionale: 20 PUNTI; 9) progetti che prevedono meno del 20% di contributo regionale: 23 PUNTI ;

23 d) coinvolgimento di giovani ricercatori universitari nelle attività di progetto per ogni consulenza attivata di un ricercatore universitario, comprovata da apposito contratto, per la durata dellintero progetto, verranno attribuiti ulteriori 5 Punti, fino ad un massimo di 15 Punti. GRADUATORIE: 2 FASI DI VALUTAZIONE PREISTRUTTORIA (21) N.B. In relazione ai punti di cui alle precedenti lettere d), e), dovrà pervenire alla competente struttura regionale entro e non oltre 90 giorni dalla data di inizio delle attività, idonea documentazione comprovante il sostegno degli eventuali impegni assunti in fase di domanda che hanno contribuito al punteggio di graduatoria. Il mancato espletamento di tali impegni nei termini perentori di bando costituisce revoca totale del contributo concesso. e) incremento occupazionale sviluppato dalla realizzazione del progetto 1) per ogni incremento occupazionale di unità lavorativa a tempo determinato, per la durata dellintero progetto, verranno attribuiti ulteriori 2 Punti, fino ad un massimo di 6 Punti; per ogni incremento occupazionale di unità lavorativa a tempo indeterminato, a far data dallinizio progetto medesimo, verranno attribuiti ulteriori 3 Punti fino ad un massimo di 9 Punti; f) progettualità che comportano lapplicazione di nuovi brevetti per lutilizzo e/o lapplicazione di nuovi brevetti verranno attribuiti ulteriori 13 Punti ;

24 GRADUATORIE: 2 FASI DI VALUTAZIONE NUCLEO DI VALUTAZIONE (22) Questa è la fase relativa alla costruzione delle graduatorie finali dei progetti per ogni singola misura per le due diverse categorie di distretto e metadistretto, durante la quale si effettua la valutazione di merito, secondo i parametri individuati dal bando, al fine di comporre le graduatorie finali dei progetti finanziabili. Tale fase è a cura del Nucleo di Tecnico di Valutazione costituito presso la Regione del Veneto; Il Nucleo Tecnico di Valutazione è composto da sei esperti nominati dalla Giunta Regionale che svolgeranno la propria attività secondo il Regolamento approvato con la DGR di approvazione del bando. Ai lavori del NTV possono partecipare come uditori e secondo quanto previsto dal citato Regolamento due rappresentanti della Consulta dei Distretti.

25 VALUTAZIONE DEL PROGETTO; (da 0 a 20 punti) VALUTAZIONE IMPATTO DI SISTEMA; (da 0 a 20 punti) VALUTAZIONE AGGREGAZIONE PROPONENTE; (da 0 a 20 punti) NUCLEO DI VALUTAZIONE PARAMETRI DA APPLICARE (23) NUCLEO DI VALUTAZIONE PARAMETRI DA APPLICARE (23) Ai progetti che conseguiranno un punteggio totale tra la preselezione e la valutazione attribuita dal NTV compreso tra i 20 e i 40 punti e risultassero comunque tra i progetti finanziabili, verrà applicata la percentuale massima di conferimento del contributo, pari al massimo al 30% delle spese ammissibili. Ai progetti che conseguiranno un punteggio totale tra la preselezione e la valutazione attribuita dal NTV compreso tra i 41 e i 60 punti e risultassero comunque tra i progetti finanziabili, verrà applicata la percentuale massima di conferimento del contributo, pari al massimo al 33% delle spese ammissibili. Ai progetti che conseguiranno un punteggio totale tra la preselezione e la valutazione attribuita dal NTV superiore a 60 punti e risultassero tra i progetti finanziabili, verrà applicata la percentuale massima attribuibile di contributo come stabilito dal Decreto di impegno del Dirigente Regionale competente per materia.

26 esclusivamente per progetti inerenti alla misura 2 del bando nelle sue diverse articolazioni, in acconto, nella misura del 50% del totale del contributo concesso, sulla base della dichiarazione di inizio attività e su presentazione di adeguata polizza fidejussoria bancaria o assicurativa (da redigersi secondo lo schema allegato H). E altresì ammessa, nel caso di beneficiari enti pubblici, anche la delegazione di pagamento al tesoriere. In acconto, nella misura del 50% del totale del contributo concesso, sulla base di corretta rendicontazione di spesa pari ad almeno il 50% delle spese ammesse a rendicontazione, allegando, se del caso, la dichiarazione cd. de minimis, per la quota di anticipo richiesta, (secondo lo schema allegato C). EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI (24) a saldo, fino a concorrenza del totale del contributo concesso, su presentazione della rendicontazione totale delle spese ammesse a finanziamento e sulla base della dichiarazione di inizio attività, trasmettendo alla Direzione Sviluppo Economico, Ricerca e Innovazione, la relativa istanza, in bollo (secondo lo schema allegato C).

27 DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO RICERCA INNOVAZIONE DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO RICERCA INNOVAZIONE UFFICIO DISTRETTI www.distrettidelveneto.it ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLECONOMIA, LO SVILUPPO, LA RICERCA E LINNOVAZIONE Ufficio Distretti Produttivi Responsabile: dott. Pier Antonio Nicoletti+39 041 2795837 pantonio.nicoletti@regione.veneto.it


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