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09/13/2003 Acustica Applicata Angelo Farina

Copie: 2
14 ottobre 2010Il Fenomeno Sonoro1 Acustica Applicata Angelo Farina Dip. di Ingegneria Industriale - Università

14 ottobre 2010Il Fenomeno Sonoro1 Acustica Applicata Angelo Farina Dip. di Ingegneria Industriale - Università

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Presentazione sul tema: "09/13/2003 Acustica Applicata Angelo Farina"— Transcript della presentazione:

1 Acustica Applicata http://pcfarina.eng.unipr.it/acustica-2010.htm
09/13/2003 Acustica Applicata Angelo Farina Dip. di Ingegneria Industriale - Università di Parma Parco Area delle Scienze 181/A, Parma – Italy 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

2 Fenomeno sonoro 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro 09/13/2003
AES 115th Convention - New York, NY

3 IL SUONO 09/13/2003 Il suono è generato dalla variazione di pressione in un mezzo materiale (fluido o solido) che si propaga senza trasporto di materia. Esso è caratterizzato da alcune grandezze fondamentali quali l'Ampiezza, la frequenza o il periodo di oscillazione, la lunghezza d'onda e la celerità di propagazione nel mezzo attraversato. 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

4 Fenomeno sonoro: generalità
09/13/2003 Fenomeno sonoro: generalità Il fenomeno sonoro è caratterizzato dalla propagazione di energia meccanica dovuta al rapido succedersi di compressioni ed espansioni di un mezzo elastico; tale energia, che ha origine in una sorgente sonora, si propaga nel mezzo stesso per onde con velocità finita. Perché il fenomeno nasca e si propaghi occorre dunque che esista: una “sorgente sonora” un “mezzo elastico” 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

5 09/13/2003 Sorgente sonora (1): Sorgente sonora: superficie piana che si muove di moto armonico semplice ad una estremità di un condotto di lunghezza infinita nel quale si trova un mezzo elastico in quiete. Rarefazioni Compressioni 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

6 09/13/2003 Sorgente sonora (2): Il moto armonico del pistone è caratterizzato dalla frequenza “f” con cui la superficie piana si muove. “f” = frequenza, numero di cicli compiuti dalla superficie piana in un secondo e viene espressa in “hertz” (Hz); “T” = periodo, tempo necessario a compiere un ciclo; “” = velocità angolare; Relazioni tra le varie grandezze: f = 1/T ed f = / 2 (Hz) Se la frequenza del fenomeno è compresa tra 20 e Hz, la perturbazione è percepita dall’orecchio dell’uomo e si parlerà di fenomeno acustico o sonoro. 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

7 09/13/2003 Sorgente sonora (3): La superficie del pistone si muove di moto armonico semplice: spostamento = s = so cos(t), velocità = v = ds/dt = -so sen ( t), accelerazione = a = dv/dt = - 2 so cos( t), dove so rappresenta il valore dello spostamento massimo della superficie del pistone. 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

8 09/13/2003 Mezzo elastico: Le proprietà elastiche e la massa del mezzo elastico stabiliscono la “velocità” con cui la perturbazione si trasmette e la quantità di energia meccanica trasferita dalla sorgente nella unità di tempo (W). 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

9 Velocità di propagazione e lunghezza d’onda:
09/13/2003 Velocità di propagazione e lunghezza d’onda: La perturbazione, generata nel mezzo elastico dal movimento delle particelle a contatto con la superficie vibrante della sorgente, si propaga con una velocità “c0” che, nel caso dell’aria secca e alla temperatura t (°C), vale: c0 = t (m/s) la lunghezza d’onda “”, fissata la frequenza “f” del moto armonico della sorgente, dipende dal valore della velocità c0 secondo la relazione: (m) 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

10 Legame frequenza-lunghezza d’onda:
09/13/2003 Legame frequenza-lunghezza d’onda: All’aumentare della frequenza si riduce la lunghezza d’onda della perturbazione sonora 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

11 Velocità di propagazione in mezzi diversi:
09/13/2003 Velocità di propagazione in mezzi diversi: Velocità del suono in 20°C  340 m/s Velocità del suono in mezzi diversi Velocità del suono in acqua distillata 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

12 Grandezze energetiche
09/13/2003 Grandezze fisiche: Le grandezze fisiche più importanti che caratterizzano il fenomeno sonoro sono: Pressione sonora p Pa Velocità delle particelle v m/s Densità di energia sonora D J/m3 Intensità sonora I W/m2 Potenza sonora W W Grandezze di campo Grandezze energetiche 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

13 Pressione sonora, velocità ed impedenza
09/13/2003 Pressione sonora, velocità ed impedenza Al passaggio dell’onda sonora nel mezzo elastico si originano una sequenza di compressioni ed espansioni dello stesso, ciò implica una variazione della pressione ambiente rispetto al valore di equilibrio. Tali compressioni ed espansioni danno origine alla pressione acustica “p’” che dipende dalla frequenza ed ampiezza del moto armonico della sorgente, dalle caratteristiche elastiche e dalla massa del mezzo acustico. Il legame tra la velocità delle particelle del mezzo elastico “v’ ” e pressione acustica “p’ ” vale:   (kg/m2 s)   dove 0 è la densità del mezzo elastico ed il prodotto 0 c0 è detta impedenza acustica (Z) dell’onda piana (kg/m2 s)(rayl). 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

14 Valore medio efficace (RMS) di p e v
09/13/2003 Valore medio efficace (RMS) di p e v Quando la forma d’onda è complessa, diventa ambigua la definizione dell’ampiezza media del segnale da analizzare, e l’uso del valore istantaneo massimo non è rappresentativa della percezione umana. Si impiega allora il cosiddetto Valore Medio Efficace o Valore RMS del segnale stesso: 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

15 Energia contenuta nel mezzo elastico:
09/13/2003 Energia contenuta nel mezzo elastico: Nel caso di onde piane in un mezzo elastico non viscoso, l’energia per unità di volume o densità di energia sonora “w” trasferita al mezzo è data dalla somma di due contributi: (J/m3)   - ENERGIA CINETICA dove veff è la velocità della superficie del pistone e, per onde piane in un mezzo non viscoso, anche delle particelle del mezzo. (J/m3) ENERGIA POTENZIALE essa correla una grandezza direttamente misurabile, come il valore efficacie della pressione sonora “peff”, con l’energia immagazzinata causa la compressione elastica del mezzo. 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

16 Energia contenuta nel mezzo elastico:
09/13/2003 Energia contenuta nel mezzo elastico: Nel caso di onde piane, i due contributi suddetti sono fra loro uguali. Nel caso generale di onde non piane, o in presenza di onde stazionarie (che rimbalzano avanti ed indietro) l’energia non è equamente suddivisa fra cinetica e potenziale, ed occorre valutare separatamente, in ciascun punto e in ciascun istante, i due contributi e sommarli: (J/m3)   In generale, quindi, la valutazione corretta del contenuto energetico del campo sonoro richiede la simultanea ed indipendente misurazione sia della pressione sonora, sia della velocità delle particelle (che è un vettore con 3 componenti cartesiane). 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

17 09/13/2003 Intensità sonora: L’Intensità sonora “I” è il parametro di valutazione del flusso di energia che attraversa una determinata superficie. E’ definita come l’energia che nell’unità di tempo attraversa, in direzione normale, una superficie unitaria (W/m2).   L’intensità è un parametro vettoriale definito da un modulo, una direzione ed un verso: Nel caso di onde piane, in un mezzo in quiete non viscoso, tra densità ed intensità di energia sonora, intercorre la relazione: I = D c (W/m2)   14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

18 09/13/2003 Potenza sonora (1): Descrive la capacità di emissione sonora di una sorgente e viene misurata in Watt (W). La potenza non può essere misurata direttamente, ma richiede metodi particolari per la sua determinazione. La potenza sonora è un descrittore univoco di una sorgente sonora è, infatti, una quantità oggettiva indipendente dall’ambiente in cui la sorgente è posta. 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

19 09/13/2003 Potenza sonora (2): Considerata una superficie chiusa S che racchiude una sorgente sonora, la potenza acustica “W” emessa dalla sorgente è data dall’integrale dell’intensità sonora “I” sulla superficie considerata: Nel caso in cui la superficie chiusa S sia scomponibile in N superfici Si elementari, l’espressione della potenza sonora diventa: 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

20 Livelli sonori – scala dei decibel (1):
09/13/2003 Livelli sonori – scala dei decibel (1): Cosa sono i decibel e perché si usano?: Le potenze e le intensità sonore associate ai fenomeni che l’orecchio dell’uomo può percepire hanno un’ampia dinamica: 1 pW/m2 (soglia dell’udibile)  1 W/m2 (soglia del dolore) 20 Pa (soglia dell’udibile)  20 Pa (soglia del dolore) Per questo motivo si fa uso di una scala logaritmica, nella quale, al valore della grandezza in esame, si fa corrispondere il logaritmo del rapporto tra quello stesso valore ed un valore prefissato di “riferimento”. Il vantaggio che deriva dall’uso della scala del decibel consiste nella evidente riduzione del campo di variabilità  riduzione della dinamica; 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

21 Livelli sonori – scala dei decibel (2):
09/13/2003 Livelli sonori – scala dei decibel (2): Si definisce livello di pressione sonora “Lp” la quantità: Lp = 10 log p2/prif2 = 20 log p/prif (dB) @ prif = 20 Pa Si definisce livello di velocità sonora “Lv” la quantità: Lv = 10 log v2/vrif2 = 20 log v/vrif vrif = 50 nm/s. Si definisce livello di intensità sonora “LI” la quantità: LI = 10 log I/Irif (dB) @ Irif = W/m2. Si definisce livello di densità sonora “LD” la quantità: LD = 10 log D/Drif (dB) @ Drif = 3·10-15 J/m3. Nel caso di onde piane, in un mezzo in quiete non viscoso (oco = 400 rayl): p/u= oco I = p2/oco =D·c => quindi Lp = Lv = LI = LD 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY

22 Livelli sonori – scala dei decibel (3):
09/13/2003 Livelli sonori – scala dei decibel (3): Si definisce infine livello di potenza sonora “LW” la quantità: LW = 10 log W/Wrif (dB) @ Wrif = W. Ma, mentre i 4 livelli “di campo” precedenti si identificano in un unico valore numerico (almeno nel caso dell’onda piana e progressiva), il livello di potenza assume, in generale, un valore assai diverso, sovente molto maggiore! Sempre nel caso di onda piana e progressiva (pistone di area S all’estremità di un tubo), il legame fra livello di potenza e livello di intensità è: LW = LI + 10 log S/So =LI + 10 log S (dB) Questa relazione, in realtà, è sempre vera, anche nel caso di altri tipi di onde, purchè la superficie S considerata rappresenti l’intera superficie attraverso cui la potenza emessa fuoriesce dalla sorgente. 14 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro AES 115th Convention - New York, NY


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