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PubblicatoFranca Bucci Modificato 11 anni fa
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I Servizi in Toscana – Stato organizzativo, criticità e potenzialità
Giuseppe Petrioli Elena Carucci Arezzo, 19 febbraio 2011
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La Toscana in rapporto alle altre Regioni
Più personale in relazione ai lavoratori presenti Multiprofessionalità Una U.F. per zona (collegamento con SdS) Maggiore copertura del territorio Maggiore presenza nel settore edile Maggiore presenza nel settore agricolo Maggiore attenzione alle grandi opere
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IMPIEGO RISORSE 2: N. personale UPG Spsal tecnici prev. / N. personale
complessivo SPSAL anno 2009 voce colonna F, tabella 15 scheda A/B+D tabella 15 scheda A 34% 56% 28% 39% 48% 45% 55% 46% 10% 58% 31% 25% 59% 73% 43% 53% 44% 38% 52% 10 20 30 40 50 60 70 80 Abruzzo Basilicata Calabria Campania E. Romagna F.V. Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Bolzano Prov. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria V. D'Aosta Veneto ITALIA
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La Toscana in rapporto alle altre Regioni
I risultati
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Tassi di infortunio regionali standardizzati
Cosa c’entra questa qui? 7
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Percentuale infortuni gravi sul totale infortuni
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Incidenza infortuni mortali per regione
Anno 2010
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Forze in campo Una U.F. per ciascuna zona (radicamento sul territorio e collegamento con le SdS) Multiprofessionalità
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MISURA ATTIVITA' N. 1: n. aziende ispezionate TUTTI I COMPARTI
anno voce 2.3 A,B,C 1.355 3.210 4.353 522 7.331 1.615 4.379 3.141 1.694 4.612 10.235 2.957 1.883 8.892 18.292 9.207 4.469 41.677 1.022 19.905 519 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 45.000 Abruzzo Basilicata Calabria Campania E. Romagna F.V. Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Bolzano Prov. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria V. D'Aosta Veneto ITALIA 2009 2008 2007 ITALIA 2009 2008 2007
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Copertura territoriale delle aziende con dipendenti
per regione 2008/2009 5,7 4,1 1,9 6,0 11,6 3,4 6,6 9,7 4,7 6,5 9,0 4,0 6,3 5,3 5,8 11,0 11,9 7,8 4,6 6,8 2 4 6 8 10 12 14 Abruzzo Basilicata Calabria Campania E. Romagna F.V. Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Bolzano Prov. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria V. D'Aosta Veneto ITALIA % 2008 2009
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DI RISULTATO : N. totale di verbali
alle aziende /N. aziende ispezionate anno 2009 0,2 0,3 0,4 1,0 0,5 0,6 0,7 0,0 0,8 1,2 Abruzzo Basilicata Calabria Campania E. Romagna F.V. Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Bolzano Prov. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria V. D'Aosta Veneto ITALIA N° 2008 2009
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N° sopralluoghi in edilizia 2008/2009
1.320 712 2.828 1.606 2.025 8.651 11.143 9.543 2.369 380 1.034 3.058 1.940 3.304 8.653 6.222 2.954 4.303 14.503 2.810 3.012 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 Abruzzo Basilicata Calabria Campania E. Romagna F.V. Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Bolzano Prov. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria V. D'Aosta Veneto 2008 2009 ITALIA 2009 92.446 2008 86.165 2007 74.858
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Percentuale di cantieri ispezionati sui notificati
2008/2009 28,0 27,8 52,0 19,9 17,9 21,0 35,5 14,3 20,4 18,2 14,6 9,4 8,0 9,7 15,8 14,0 19,2 33,3 14,9 13,8 18,5 10 20 30 40 50 60 Abruzzo Basilicata Calabria Campania E. Romagna F.V. Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Bolzano Prov. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria V. D'Aosta Veneto ITALIA % 2008 2009 15 15
16
Percentuale di cantieri non a norma su quelli ispezionati 2008/2009
16 16
17
N° di aziende agricole ispezionate 2008/2009
ITALIA 2008: 4.178 2009:4.740 21 36 88 25 89 437 13 175 57 1.405 99 19 95 45 320 150 43 1.036 178 409 200 400 600 800 1.000 1.200 1.400 1.600 Abruzzo Basilicata Calabria Campania E. Romagna F.V. Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Bolzano Prov. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria V. D'Aosta Veneto N° 2008 2009 17 17
18
N° di inchieste infortuni concluse 2008/2009
ITALIA 2008: 2009:19.273 78 194 43 154 649 353 109 327 123 979 268 22 668 149 217 80 252 423 100 49 428 200 400 600 800 1.000 1.200 1.400 Abruzzo Basilicata Calabria Campania E. Romagna F.V. Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Bolzano Prov. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria V. D'Aosta Veneto N° 2008 2009 18 18
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% di inchieste infortuni concluse con violazione 2008/2009
53 98 35 31 29 49 46 17 33 22 26 10 56 42 36 19 16 25 38 21 20 40 60 80 100 120 Abruzzo Basilicata Calabria Campania E. Romagna F.V. Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Bolzano Prov. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria V. D'Aosta Veneto ITALIA % 2008 2009 19 19
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N° di inchieste per malattia professionale 2008/2009
45 70 295 34 96 245 269 1.286 490 100 3.047 298 69 732 219 273 364 328 436 20 1.455 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000 Abruzzo Basilicata Calabria Campania E. Romagna F.V. Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Bolzano Prov. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria V. D'Aosta Veneto N° 2008 2009 ITALIA 2008: 2009:10.171 20 20
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% di inchieste per malattia professionale concluse con il riscontro di violazione 2008/2009
21 21
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Modello organizzativo
Unità funzionali territoriali e tematiche Unità operative Funzioni aziendali Valorizzazione e autonomia delle professionalità La separazione della linea professionale dalla gestionale genera qualche conflittualità Supporto laboratoristico a rete
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Funzioni Istituzionali
Informazione Assistenza Controllo Vigilanza
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Priorità Edilizia Agricoltura Grandi opere Cave e miniere Altri settori ad alto rischio
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Criticità Riduzione e invecchiamento del personale
Basso livello di partecipazione Normativa non pensata per l’Italia Insufficiente attenzione alla prevenzione delle malattie professionali ed all’igiene industriale Rischio che la crisi affossi la prevenzione collettiva Certificazione di qualità (tra businnes e reale vantaggio)
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Infortuni e malattie professionali
Attenzione della Procura Generale al Problema Vengono effettuate indagini in 1/6 dei casi procedibili d’ufficio Va indagata la responsabilità amministrativa delle imprese Rischio che l’adempimento di un giusto obbligo sposti tutta la operatività sulla repressione
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Potenzialità - Priorità
Ruolo centrale della Regione (garantire organici e risorse adeguati ed equilibrati sul territorio – individuare le priorità generali – Delibera 330 bis) Mantenere l’attuale copertura del territorio senza esasperare gli aspetti prestazionali Favorire progetti finalizzati (microimprese e prevenzione malattie professionali, ecc.) Risorse realmente vincolate o meglio diversa collocazione istituzionale
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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