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PubblicatoAngelica Poletti Modificato 11 anni fa
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Revisione delle coperture vaccinali routinarie, 2003
Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita
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Le coperture vaccinali
In Sanità pubblica le Coperture vaccinali costituiscono un indicatore molto utilizzato perché forniscono informazioni di ottima qualità per la programmazione sanitaria. I motivi del frequente utilizzo di tale indicatore sono sintetizzabili in: Il loro significato è facilmente comprensibile anche dai non addetti ai lavori; Permettono il confronto con valori standard o tra anni diversi (anno x vs. anno y) e/o unità territoriali diverse (Distretto, ASL, Regione); Sono strettamente legate all’outcome (la prevenzione delle malattie infettive); È possibile utilizzarli per individuare problemi risolvibili.
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Definizione di copertura vaccinale
Per copertura vaccinale si intende la proporzione di soggetti vaccinati sul totale dei soggetti candidati alla vaccinazione. In termini operativi sono inclusi al numeratore i soggetti che hanno ricevuto le dosi previste per uno specifico tipo di vaccino, entro una certa età (ad es. 24 mesi). Il valore di copertura va riferito ad uno specifico intervallo temporale e ad una precisa area che può corrispondere al territorio dell’ASL o al singolo distretto.
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I sistemi informativi Le coperture vaccinali possono essere misurate attraverso sistemi informativi correnti (Anagrafi vaccinali) o con indagini campionarie ad hoc. L’effettuazione di indagini campionarie nazionali ha permesso la confrontabilità tra regioni a diversa “maturità” dei sistemi informativi correnti. È però necessario lavorare affinchè tutte le regioni realizzino un’anagrafe vaccinale informatizzata.
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Dati disponibili Attualmente le fonti informative utilizzabili per avere dati che permettano un confronto tra Regioni sono: Rilevazioni routinarie annuali del Ministero della Salute (mod. 19); Indagini campionarie periodiche dell’Istituto Superiore di Sanità (ICONA); Per avere dati sub-regionali: Piena efficienza delle anagrafi vaccinali aziendali Indagini campionarie regionali.
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Copertura vaccinale per MPR entro i 24 mesi 1985-2003
La diapositiva mostra il numero di casi di morbillo notificati in Italia nel periodo , rappresentati dalla linea bianca. Negli anni ‘60, prima dell’introduzione in commercio del vaccino, il numero medio di casi per anno era di circa ; a partire dagli anni ‘70 l’incidenza è progressivamente diminuita e negli anni’90 sono stati segnalati in media casi l’anno. Tuttavia, visto che non sono state mai raggiunte coperture vaccinali elevate, non ci sono stati sostanziali cambiamenti nel pattern epidemiologico della malattia, che continua a presentarsi con periodiche annate epidemiche. Le epidemie di morbillo si presentano ad intervalli di 3–4 anni; l’ultimo anno epidemico è stato il 1997, con oltre casi notificati, mentre nel 1998 è stato raggiunto il minimo storico (circa casi). La linea gialla mostra il numero di decessi da morbillo negli anni La mortalità è diminuita negli anni passando da una media di 13 decessi all'anno nel decennio a 7 per anno nel periodo Va sottolineato però che questo dato, ottenuto in base alle cause di morte ISTAT, rappresenta certamente una sottostima, ed evidenzia come in Italia si continuino a verificare decessi causati da una malattia facilmente prevenibile. Fonte dei dati. sistema di rilevazione routinario
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Copertura vaccinale per il morbillo ICONA e dati routinari, 1998
< 50% 50-75% >75%
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Copertura vaccinale per MPR/morbillo ICONA 1998 e 2003
< 50% 50-75% >75%
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Copertura vaccinale per 1a dose MPR, 2003
Dati routinari al 31 dic 2003 Bambini nati nel 2001; vaccinati nel 2003 ICONA 2003 Bambini tra 16 e 24 mesi di età < 60% 60%-80% 81%-90% > 95% Media nazionale: 77% (IC 95%: 75-79%) Media nazionale: 84%
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Copertura vaccinale per età. Bambini tra 12 e 24 mesi, ICONA 2003
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ICONA 2003: Motivi di mancata/ritardata vaccinazione MPR
La popolazione in studio era rappresentata da tutti i bambini nati tra il 15 gennaio 2001 e il 15 gennaio 2002, residenti nelle regioni partecipanti al momento del reperimento delle liste anagrafiche. Al momento dello svolgimento dell’indagine questi bambini avevano quindi un’età compresa tra i 12 e i 23 mesi. LA percentuale media di sostituzioni è stata del 15% rispetto al 9,2% della precedente indagine.
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Confronto tra dati routinari ed indagine ICONA/1
Le stime ottenute da ICONA sono generalmente inferiori a quelle ottenute dal sistema routinario Questo probabilmente è dovuto al fatto che ICONA considera solo i bambini tra 16 e 24 mesi, mentre i dati routinari includono anche una quota di bambini vaccinati dopo i 24 mesi
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Confronto tra dati routinari ed indagine ICONA/2
La distribuzione dei vaccinati per età di ICONA mostra infatti un modesto ma continuo aumento di copertura anche dopo i 20 mesi di età Circa 1/5 dei genitori dei bambini non vaccinati riferiscono come motivo l’intenzione a vaccinare quando saranno più grandi
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Migliorare l’offerta della prima dose: Quali azioni attuare?
Chiamata attiva entro il 15° mese Sollecito di chi non si presenta Anagrafi vaccinali informatizzate e collegate con le anagrafi comunali Comunicazione uniforme e coordinata tra tutte le figure professionali coinvolte Programma di formazione
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La situazione regionale
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Offerta della vaccinazione MPR nella Regione X
Offerta gratuitamente in tutta la regione dall’anno X Prevista l’offerta di X dosi Eventuali normative regionali per la regolamentazione delle rilevazioni delle coperture vaccinali
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Trend copertura vaccinale per MPR entro i 24 mesi Anni: ____
La diapositiva mostra il numero di casi di morbillo notificati in Italia nel periodo , rappresentati dalla linea bianca. Negli anni ‘60, prima dell’introduzione in commercio del vaccino, il numero medio di casi per anno era di circa ; a partire dagli anni ‘70 l’incidenza è progressivamente diminuita e negli anni’90 sono stati segnalati in media casi l’anno. Tuttavia, visto che non sono state mai raggiunte coperture vaccinali elevate, non ci sono stati sostanziali cambiamenti nel pattern epidemiologico della malattia, che continua a presentarsi con periodiche annate epidemiche. Le epidemie di morbillo si presentano ad intervalli di 3–4 anni; l’ultimo anno epidemico è stato il 1997, con oltre casi notificati, mentre nel 1998 è stato raggiunto il minimo storico (circa casi). La linea gialla mostra il numero di decessi da morbillo negli anni La mortalità è diminuita negli anni passando da una media di 13 decessi all'anno nel decennio a 7 per anno nel periodo Va sottolineato però che questo dato, ottenuto in base alle cause di morte ISTAT, rappresenta certamente una sottostima, ed evidenzia come in Italia si continuino a verificare decessi causati da una malattia facilmente prevenibile. Fonte dei dati. sistema di rilevazione routinario
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Le coperture più utili L’esperienza ha dimostrato che il migliore strumento per la programmazione regionale è costituito dalle coperture effettuate almeno ogni anno su unità elementari coincidenti con i Distretti Sanitari.
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Dati recenti sulle coperture per MPR - Regione X
Si riferisce ai nati del XXXX, con un dettaglio territoriale minimo riferibile alle Aziende Sanitarie Locali e, se disponibili, ai Distretti Sanitari. Quest’ultima descrizione dà informazioni di ottima qualità, permettendo l’individuazione dei punti critici esistenti sul territorio regionale, e quindi consentendo di differenziare l’intensità degli interventi correttivi.
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Coperture vaccinali per ASL Regione X, ultimo anno disponibile
N. Nuovi nati % vaccinati entro 24 mesi ASL 1 ASL 2 ASL 3 …. Totale
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Coperture vaccinali per distretto Regione X, ultimo anno disponibile
Riportare nelle tabelle i primi e gli ultimi 10 distretti Il 50% dei nati è in DS con coperture < XX% Il YY% dei nati è in DS con coperture > 80%, il ZZ% > 90%
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Dati regionali di copertura per seconda dose, se disponibili
Se disponibili, analizzare i dati totali regionali e per ASL
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Quali conclusioni possiamo trarre dalla revisione dei dati regionali?
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