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Fiat voluntas Dei!.

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Presentazione sul tema: "Fiat voluntas Dei!."— Transcript della presentazione:

1 Fiat voluntas Dei!

2 1887-1968 Momenti di intimità con Padre Pio
Libro I dell’epistolario: corrispondenza con i Direttori Spirituali, padre Benedetto e padre Agostino, negli anni ALCUNE DATE IMPORTANTI: 10 agosto 1910 Padre Pio diventa sacerdote 4 settembre 1916 Padre Pio entra nel convento di San Giovanni Rotondo 20 settembre 1918 Padre Pio riceve le stimmate visibili

3 La luce di Dio: la consolazione

4 Mi dispiace solo … di non aver mezzi sufficienti da poter ringraziare la nostra bella vergine Maria, ad intercessione della quale io non dubito affatto di aver ricevuto tanta forza dal Signore, nel sopportare con sincera rassegnazione le tante mortificazioni, alle quali sono andato soggetto di giorno in giorno. (n. 5/1910)

5 … Gesù non lascia di tratto in tratto di raddolcire le mie sofferenze in altro modo, cioè col parlarmi al cuore. …. Quanto è buono Gesù con me! Oh che preziosi momenti sono questi; è una felicità che non so a che paragonarla; è una felicità che quasi solo nelle afflizioni il Signore mi dà a gustare… sono felice perché sembrami di sentire il mio cuore palpitare con quello di Gesù. (n. 17/1910)

6 quasi tutti i giorni. (n. 19/1910)
Debbo però confessare che son contento anche in mezzo a queste afflizioni, poiché grandi ancora sono le dolcezze che il nostro buon Gesù mi dà a gustare quasi tutti i giorni. (n. 19/1910)

7 una gioia inesprimibile.
Soffro, è vero, e soffro assai, ma son lietissimo perché anche in mezzo al soffrire non cessa il Signore di farmi sentire una gioia inesprimibile. (n. 25/1910)

8 Godo una pace ed una tranquillità da non potersi spiegare.
… se sono con Gesù crocifisso, cioè se medito i suoi affanni soffro immensamente, ma è un dolore che mi fa molto bene. Godo una pace ed una tranquillità da non potersi spiegare. (n. 31/1911)

9 Intanto Gesù, Gesù stesso è sempre con me, e non si vergogna di esservi ancora, poiché egli continua a manifestarsi in me con tutti gli splendori del suo cuore colla prodigiosa espansione del suo amore paterno. (n. 45/1911)

10 io sto quasi continuamente facendo una indigestione di consolazione.
… Gesù è con me ….. io sto quasi continuamente facendo una indigestione di consolazione. (n. 57/1912) … Gesù è dolcezza, e tutta vuole espanderla nel mio cuore ….. Sento che se Gesù continua a bruciarmi il cuore, e le viscere, al mattino prima di unirmi a lui, non potrò più resistere, e me ne andrò … (n. 87/1912)

11 I celesti personaggi non cessano di visitarmi
L’anima, vittima di queste consolazioni, diventa muta. Mi sembra che una forza invisibile mi immergesse tutto quanto nel fuoco … Quale dolcezza! (n. 95/1912) I celesti personaggi non cessano di visitarmi e farmi pregustare l’ebbrezza dei beati. (n. 98/1912)

12 La sola sua bontà ha colmato l’anima mia di tanti beni.
Egli colla sua visione non mi lascia quasi mai. Mi segue dovunque …. (n. 100/1912) … Gesù …. mi va ripetendo: “Coraggio, ché dopo la battaglia viene la pace”. (n. 111/1912)

13 Io sono il trastullo di Gesù Bambino,
come lui spesso mi ripete, ma quello che è peggio, Gesù ha scelto un balocco di nessun valore. (n. 112/1913)

14 La maniera ordinaria della mia orazione è questa
La maniera ordinaria della mia orazione è questa. Non appena mi pongo a pregare, subito sento che l’anima incomincia a raccogliersi in una pace e tranquillità da non potersi esprimere colle parole. I sensi restano sospesi, ad eccezione dell’udito …. Mi trovo in un istante del tutto mutato, arricchito di grazie soprannaturali e talmente ripieno di fortezza da sfidare tutto il regno di satana. (n. 154/1913)

15 … le manifestazioni che il Signore suole fare all’anima mia parmi che vadano distinte così: in manifestazioni ed apparizioni puramente soprannaturali, riguardanti esseri privi di forme, ed in manifestazioni di esseri sotto forme umane. Le prime riguardano Iddio, le sue perfezioni, i suoi attributi. Di queste non riesco in nessun modo a trarle in iscritto … (n. 133/1913)

16 che strugge e non dà pena alcuna. (n. 183/1914)
Doni assai grandi il Signore Iddio ha fatto all’anima mia ….. Appena mi metto a pregare tosto mi sento il cuor come invaso da una fiamma di un vivo amore …. E’ una fiamma delicata ed assai dolce che strugge e non dà pena alcuna. (n. 183/1914) Il maligno spirito … non lo temo affatto; la grazia di Gesù mi rende potente in tutto. (n. 209/1914) Gesù ha voluto far di me un esempio di grazia e propormi ad esemplare a tutti i peccatori, affinché non disperassero della lor salute. (n. 216/1914)

17 … assieme al martirio atrocissimo …
una soavità estremamente eccessiva .. Non trovo luogo per potermi nascondere a tale dono del divin maestro …. Mi veggo sempre più aggravato di debiti dinanzi alla divina maestà, e non ne veggo il modo del come poterli pagare. Le sue grazie sono molte e troppo elevate e l’anima si sente schiacciata sotto di esse. (n. 225/1915)

18 Non tutto ciò che io voglio … mi è possibile di fare
Non tutto ciò che io voglio … mi è possibile di fare. .. quando viene Gesù …. Solo ricordo quello che Gesù vuole che ricordo … mi sento spinto da un moto irresistibile di pregare e raccomandare a lui persone non mai viste …. non mi è successo mai che con questo nuovo modo di pregare abbia qualche volta il Signore lasciate inesaudite le mie suppliche. (n. 260/1915)

19 Sia benedetto un Signore di tanta bontà!
L’anima mia piena di riconoscenza verso Dio per le tante vittorie, che va enumerando in ogni istante della vita, non può non sciogliere inni di benedizione ad un Dio sì grande e sì liberale. Sia benedetto un Signore di tanta bontà! Benedetta una sì larga misericordia! Sia lode eterna ad una pietà sì dolce, sì amorosa! (n. 286/1915)

20 Gesù mi va sempre più inebriando dei suoi dolori.

21 … riconosco di essere un mistero a me stesso.
Ho sentito un’ebbrezza dolce assai, una quiete dello spirito e del corpo, pura come un cielo tersissimo … (n. 311/1916) … Gesù mi lascia il conforto di celebrare sempre. Ma se anche di questo vorrà privarmi, fiat! (n. 324/1916) … riconosco di essere un mistero a me stesso. (n. 331/1916)

22 Una volta ho sentito nella più secreta ed intima parte del mio spirito una cosa sì delicata, che non so come poterla dare ad intendere. L’anima sentì dapprima, senza poter vedere, la di lui presenza ed in seguito, direi così, egli si avvicinò sì strettamente all’anima, che questa avvertì pienamente il di lui toccamento …. fui preso dal più grande spavento in principio, che di lì a poco fu cambiato … in una celestiale ebbrezza. (n. 326/1916)

23 .. sento la persona invasa da una calma sovrumana.
… Gesù in mezzo agli aromi di desolazione non manca di confortarmi di tanto in tanto. (n. 440/1917) La lotta procede sempre ordinatamente e va sempre più crescendo. Ma viva Dio, che ha reso l’anima forte contro gli assalti dei nemici. (n. 452/1917) … in mezzo a un sì buio pesto, feci una fortissima indigestione spirituale. (n. 456/1917)

24 Ciò che mi sostiene è la sola parola dell’autorità.
.. La voce dell’autorità mi sostiene, mi fa animo, mi fa attendere con serenità di spirito il ritorno del divin sole. (n. 459/1918) Ciò che mi sostiene è la sola parola dell’autorità. Fiat voluntas Dei! (n. 461/1918) … mi sentii tutto scuotere, fui ripieno di estremo terrore e poco mancò che non venissi a mancar di vita; poi subentrò una calma completa da me non mai esperimentata per l’addietro. … mi sentii toccare dalla parte più secreta ed intima dell’anima. Io non riesco a dire altro di questo avvenimento. (n. 496/1918) .. Quanto sei dolce ed amaro insieme! Tu ferisci e risani, impiaghi e guarisci, dai morte e nell’istesso tempo dai anche la vita. (n. 514/1918)

25 … mi sento affogato nel pelago immenso dell’amore del diletto
… mi sento affogato nel pelago immenso dell’amore del diletto. Io vado facendo una continua indigestione …. Il piccolo cuore si sente impossibilitato a contenere l’amore immenso. … Come si fa a sostenere l’infinito sopra di se stesso? (n. 524/1919)

26 … Gesù mi incomincia a far sentire intimamente dolce il vivere e penare per i fratelli.

27 sono divorato dall’amore di Dio e dall’amore del prossimo
... sono divorato dall’amore di Dio e dall’amore del prossimo. Dio per me è sempre fisso nella mente e stampato nel cuore. Mai lo perdo di vista: mi tocca ammirarne la sua bellezza, i suoi sorrisi, ed i suoi turbamenti, le sue misericordie, le sue vendette o meglio i rigori della sua giustizia. (n. 611/1921)

28 Ne rendo grazie a Dio però che di questo mio stato nulla fa trapelare al di fuori.

29 Come Lui.... in manus tuas!

30 Fine


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