La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI"— Transcript della presentazione:

1 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI
a cura di Claudio Picozza

2 CONTABILITA’ NAZIONALE E CONTI ECONOMICI NAZIONALI
La Contabilità Nazionale è rappresentata da “l'insieme di tutti i conti economici che descrivono l'attività economica di un Paese o di una circoscrizione territoriale.” ( - glossario) I Conti Economici Nazionali sono a loro volta definiti come: “(un insieme di) quadri sintetici delle relazioni economiche che si hanno tra le differenti unità economiche di una data comunità in un determinato periodo. Essi riportano, in un certo ordine, le cifre relative alla situazione economica del paese, sulle risorse disponibili e sul loro uso, sul reddito che si è formato e sulle sue componenti, sul processo di accumulazione e sul suo finanziamento, sulle relazioni con il resto del mondo e su altri fenomeni” ( - glossario)

3 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI
La definizione di conti economici nazionali introduce alcuni concetti essenziali che fanno riferimento: all’oggetto della rilevazione (le relazioni economiche); all’ambito socio-economico di riferimento (una data comunità); alla dimensione temporale dell’analisi (un determinato periodo); allo scopo dell’analisi stessa (le cifre relative alla situazione economica del paese, etc.).

4 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI
Ognuno di questi concetti è stato oggetto di numerose revisioni volte a definire standard di classificazione e di rilevazione a livello internazionale in grado di assicurare l’uniforme rappresentazione dei fenomeni rilevati. L’opera di standardizzazione ha inoltre consentito lo sviluppo di un sistema integrato all’interno dei diversi conti economici nazionali.

5 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI
Il sistema attualmente adottato nell’ambito dell’Unione Europea è il SEC95 sviluppato in ambito EUROSTAT coerentemente con il nuovo sistema dei conti nazionali SNA93, redatto dall'ONU e da altre istituzioni internazionali. Rispetto al SNA93 il SEC95 si limita ad imporre all’interno dell’Unione Europea i criteri internazionali e ad introdurre una più puntuale definizione di alcune regole al fine di assicurare una maggiore uniformità nei conti nazionali dei paesi dell’Unione.

6 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI RELAZIONI ECONOMICHE
“(un insieme di) quadri sintetici delle relazioni economiche … Si intendono per relazioni economiche le attività umane che hanno per fine la creazione, la trasformazione, il trasferimento o la distruzione di valore economico, ossia di ricchezza. Acquistano perciò rilevanza ai fini di rilevazione nei conti economici nazionali sia le attività che si concretano nella “produzione” di beni e servizi, nella generazione di “flussi” economici (redditi, consumi), sia nella formazione e alla distruzione di “stock” reali e finanziari (risparmio, investimenti).

7 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI RELAZIONI ECONOMICHE
La produzione è definita come un flusso di beni e servizi derivante dall’attività di una unità istituzionale tramite l’impiego di beni e servizi e di fattori produttivi (lavoro e capitale). L’attività di produzione include: beni e servizi destinati al mercato (produzione destinabile alla vendita) beni e servizi utilizzati dagli stessi imprenditori come consumi finali od investimenti (produzione per uso finale); beni e servizi offerti gratuitamente o a prezzi simbolici (produzione non destinabile alla vendita)

8 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI RELAZIONI ECONOMICHE
Produzione destinabile alla vendita: rientrano in questa categoria tutti i beni e servizi immessi sul mercato a prezzi economicamente significativi, compresi quelli derivanti da attività sommerse od illegali. Produzione per proprio uso finale: è rappresentata dai beni e servizi destinati ad uso finale dello stesso produttore, quali ad esempio prodotti agricoli consumati dallo stesso agricoltore oppure beni e servizi strumentali impiegati dalla stessa azienda che li produce (si pensi ad un software creato per la propria azienda). Produzione non destinabile alla vendita: questa componente comprende i beni e servizi offerti dalla pubblica amministrazione, e quelli offerti dalle istituzioni sociali.

9 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI RELAZIONI ECONOMICHE
Detta in altri termini, i flussi rappresentano le modificazioni (creazione, trasformazioni, trasferimento, distruzione) di valore economico avvenute in un determinato lasso temporale, gli stock misurano il valore delle attività reali o finanziarie ad un determinato istante. FLUSSI STOCK t0 t1

10 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI VALORE ECONOMICO E CONTI SATELLITE: UN APPROFONDIMENTO.
La definizione di valore economico o di ricchezza ha subito nel tempo importante evoluzione. Da una interpretazione che inizialmente confinava l’ambito economico ai processi in grado di creare valore monetario, si è passati ad una definizione che incorpora la detenzione, l’uso, la trasformazione, la creazione o la distruzione di risorse tangibili (l’aria, l’acqua) o intangibili (il paesaggio, il benessere sociale). Da un punto di vista tecnico l’ampliamento dell’ambito di interesse della contabilità nazionale è stato realizzato attraverso la creazione di “conti satellite” che affiancano i conti economici nazionali principali. Si tratta dunque di un sistema contabile che rappresenta l'interazione tra economia, ambiente e variabili sociali coerentemente con la logica della contabilità nazionale, in maniera da assicurare la confrontabilità dei dati economici e sociali (prodotto, reddito, occupazione,…)

11 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI UNITÀ ECONOMICHE
“(un insieme di) quadri sintetici delle relazioni economiche che si hanno tra le differenti unità economiche… Una relazione economica per essere significativa ai fini della registrazione nei sistemi economici nazionali deve essere posta in essere fra operatori economici, o usando un termine tecnico “unità istituzionali”, che rappresentano l’unità statistica di riferimento. Ciò che distingue una unità istituzionale è l’autonomia di decisione in campo economico, ossia la capacità di acquistare o cedere attività reali, nonché attività e passività finanziarie.

12 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI UNITÀ ECONOMICHE
Le unità istituzionali sono distinte fra loro e raggruppate in macro “settori istituzionali”, formati da un insieme di unità istituzionali omogenee. I criteri di distinzione e di raggruppamento delle unità istituzionali in settori istituzionali fanno riferimento alle attività economiche prevalentemente svolte (funzioni) e ai mezzi utilizzati per il loro finanziamento (risorse).

13 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI UNITÀ ECONOMICHE
Un discorso a parte merita il settore istituzionale “resto del mondo”, del quale si tratterà in maggior dettaglio in seguito introducendo i concetti di “residenza” e i conti con l’estero (la Bilancia dei Pagamenti e la Posizione patrimoniale sull’estero). Per il momento, basti dire che la chiusura del sistema dei conti economici nazionali richiede la misurazione delle transazioni finanziarie fra unità economiche interne ed esterne al sistema stesso.

14 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI SETTORI ISTITUZIONALI:
Società e quasi società non finanziarie (es. Imprese) Società finanziarie (es. Intermediari finanziari, Imprese assicuratrici) Amministrazioni pubbliche Istituzioni sociali private al servizio delle famiglie (es. Associazioni) Famiglie (imprese individuali e famiglie consumatrici) Il resto del mondo

15 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI SETTORI ISTITUZIONALI:
Società e quasi società non finanziarie Si tratta di operatori la cui principale attività è la produzione di beni e servizi (non finanziari) organizzate in forma societaria o aventi comunque un comportamento economico e finanziario assimilabile a quello di una società. Il settore comprende: Le imprese organizzate in forma societaria Le imprese individuali con più di 5 addetti Le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle imprese

16 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI SETTORI ISTITUZIONALI:
Società finanziarie Si tratta di operatori la cui principale attività è l’intermediazione finanziaria e servizi collegati. Sono inoltre comprese in questa categoria le autorità monetarie definite come le istituzioni pubbliche che emettono moneta ed eventualmente detengono e gestiscono le riserve internazionali. Il settore comprende: Le autorità monetarie Le altre istituzioni finanziarie monetarie (istituti di credito) Le imprese di assicurazione I fondi pensione Gli altri intermediari finanziari

17 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI SETTORI ISTITUZIONALI:
Amministrazioni pubbliche Si tratta di tutte le istituzioni pubbliche che oltre ad esercitare funzioni politiche ed amministrative producono beni e servizi non destinabili alla vendita, ridistribuiscono il reddito e la ricchezza fra gli operatori del sistema. Il settore comprende: Le amministrazioni centrali Le amministrazioni locali Gli enti di previdenza e assistenza sociale

18 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI SETTORI ISTITUZIONALI:
Istituzioni sociali private al servizio delle famiglie Istituzioni private senza scopo di lucro che producono beni e servizi destinati a famiglie o gruppi di famiglie. Il settore comprende: Associazioni Fondazioni

19 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI SETTORI ISTITUZIONALI:
Famiglie All’interno del settore famiglie si distinguono due principali tipologie di operatori Le famiglie in senso stretto la cui principale attività è quella di consumare i beni e servizi prodotti dagli altri settori istituzionali Le famiglie produttrici che affiancano ad una attività di consumo la produzione di beni e servizi destinabili al mercato: si tratta principalmente di imprese individuali e di lavoratori autonomi per i quali risulta difficile distinguere fra la sfera dell’impresa e della famiglia.

20 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI UNITÀ ECONOMICHE

21 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI LA RESIDENZA
“(un insieme di) quadri sintetici delle relazioni economiche che si hanno tra le differenti unità economiche di una data comunità… Una relazione economica fra unità istituzionali per essere rilevante ai fini della registrazione nei sistemi economici nazionali deve essere posta in essere fra operatori economici “residenti” o fra un operatore residente e uno “non residente” (le cosiddette transazioni internazionali). Un operatore è definito residente se ha il centro di interessi economici all’interno dell’ “economia” oggetto di indagine.

22 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI LA RESIDENZA
Il centro d’interessi coincide: per una persona fisica con il luogo in cui prevalentemente consuma beni o servizi o partecipa al processo produttivo; per una persona giuridica con il luogo dove si producono beni o servizi, si possiedono immobili o si detiene la titolarità di diritti, licenze o concessioni.

23 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI LA RESIDENZA
Per economia si intende: quell’insieme di soggetti economici che hanno con un determinato territorio un legame specifico, più stretto che con ogni altro territorio In questa accezione, un’economia, può coincidere a seconda dei casi con una regione, uno stato (i conti nazionali dell’Italia), o un gruppo di stati (si pensi alle statistiche prodotte dall’Unione Europea).

24 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI LA RESIDENZA
Affinché un operatore si definisca “residente” il centro di interessi economici deve permanere all’interno di una data economia per un periodo di tempo significativo: in linea generale per più di un anno. Nel seguito, come nell’uso corrente useremo indifferentemente i termini “paese” o “territorio” per riferirci all’economia oggetto di indagine. Occorre inoltre tener presente che il concetto di economia non coincide perfettamente con i confini geografici del paese: esso infatti non include le zone franche extraterritoriali (ambasciate di altri paesi, sedi di organismi internazionali) mentre include aree quali le ambasciate all’estero del paese, le navi e gli aerei che battono bandiera nazionale o le piattaforme petrolifere di proprietà di imprese residenti.

25 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI LA RESIDENZA
Nel seguito verranno utilizzati i termini “interno” e “nazionale” per distinguere l’attività economica avvenuta all’interno del paese da quella imputabile ai fattori produttivi (lavoro e capitale) residenti nel paese. Ad esempio: con reddito interno intenderemo: la remunerazione percepita da tutti i fattori produttivi presenti sul territorio nazionale; con reddito nazionale la remunerazione percepita da tutti i fattori produttivi residenti sul territorio nazionale indipendentemente dal luogo (in Italia o all’estero) nel quale essi hanno svolto la loro attività produttiva.

26 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI E DEI CONTI CON L’ESTERO
“ECONOMIA” RELAZIONI ECONOMICHE FRA RESIDENTI “RESTO DEL MONDO” SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI E DEI CONTI CON L’ESTERO RELAZIONI ECONOMICHE FRA RESIDENTI E NON RESIDENTI

27 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI L’ARTICOLAZIONE DEI CONTI
Il sistema dei conti economici nazionali prevede tre tipi di conti: I conti correnti che rappresentano la formazione del prodotto, la generazione del reddito e la sua distribuzione, nonché l’utilizzazione del reddito per il consumo finale. I conti dell’accumulazione del capitale che descrivono le variazioni della ricchezza nazionale ottenute registrando le modifiche del valore delle attività e passività nel periodo oggetto di indagine. I conti patrimoniali che illustrano la posizione patrimoniale nazionale netta sotto forma di stock.

28 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI L’ARTICOLAZIONE DEI CONTI
A questi conti si aggiunge il conto di equilibrio dei beni e servizi che riassume l’equilibrio fra risorse ed impieghi per il sistema economico nel suo complesso. Le risorse sono i mezzi economici (es. prodotti intermedi, nella fase della produzione, salari e redditi da capitale, nella fase della distribuzione del reddito) disponibili all’interno di ciascuno delle fasi del processo di generazione del prodotto, dei redditi o di accumulazione. Gli impieghi rappresentano gli utilizzi di suddetti mezzi economici.

29 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI L’ARTICOLAZIONE DEI CONTI
I conti di flussi (conti correnti e conti dell’accumulazione del capitale) e quelli di stock (conti patrimoniali) sono perfettamente integrati. Il saldo algebrico dei conti correnti misura il risparmio disponibile per il processo di accumulazione descritto negli omologhi conti. I conti dell’accumulazione misurano le variazioni intervenute nel patrimonio reale e finanziario del paese. L’incremento o il decremento del patrimonio trova riscontro nelle variazioni degli stock reali e finanziari registrate nei conti patrimoniali.

30 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI L’ARTICOLAZIONE DEI CONTI
I conti di flussi, che costituiscono la più ampia sezione dei conti economici nazionali, si ripartiscono in una serie di sottoconti fra loro collegati che descrivono i processi: della creazione del valore (produzione); della generazione e della attribuzione dei redditi primari (redditi da lavoro dipendente, da impresa e da capitale); della distribuzione secondaria del reddito (processi ridistribuitivi del reddito); dell’utilizzo del reddito disponibile (consumo).

31 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI L’ARTICOLAZIONE DEI CONTI
Il saldo finale o intermedio di ognuna di queste sottosezioni rappresenta una misura delle grandezze economiche fondamentali del sistema economico ottenuta come saldo algebrico delle risorse e degli impieghi.

32 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: IL CONTO DELLA PRODUZIONE
Conto della produzione: Prodotto interno lordo e Prodotto interno netto Lo scopo di questa sezione è di giungere alla misurazione del Prodotto interno del paese, al lordo o al netto degli ammortamenti. Il prodotto interno corrisponde al valore aggiunto creato dai fattori produttivi operanti all’interno del paese. Il valore aggiunto è misurato come differenza fra il valore della produzione totale e il valore dei beni intermedi utilizzati

33 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: IL CONTO DELLA PRODUZIONE
Da un punto di vista generale, il valore aggiunto viene calcolato detraendo dal valore monetario della produzione interna il costo dei beni intermedi utilizzati nel processo produttivo. In pratica, la misura del valore della produzione nasconde molte insidie. In particolare, per alcuni beni e servizi prodotti da alcuni fattori produttivi, o unità istituzionali, quali tipicamente la pubblica amministrazione il “valore” della produzione non è misurabile direttamente (ad esempio, qual è il valore dell’istruzione pubblica, della difesa, etc.). Per queste componenti della produzione il valore aggiunto viene perciò misurato ricorrendo ad una approssimazione: il valore dei beni e servizi prodotti coincide con il costo dei fattori produttivi utilizzati.

34 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: IL CONTO DELLA PRODUZIONE
Un altro aspetto tecnico da tenere in considerazione consiste nella possibilità di doppi conteggi. Se per produrre un bene finale si utilizzano più beni interni prodotti, il conteggio del valore dei beni intermedi insieme a quello dei beni finali produrrebbe un valore della produzione di molto superiore a quella effettiva.

35 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: IL CONTO DELLA PRODUZIONE
Per superare questo problema esistono sostanzialmente due metodologie applicate a seconda dei casi: per ciascuna fase del processo produttivo si considera solo il valore aggiunto da essa creata. al fine del calcolo della produzione si tiene in considerazione il valore dei soli beni finali, dove questi ultimi si distinguono per essere destinati al consumo o all’esportazione, ossia per non essere più soggetti a processi produttivi interni.

36 COSTO DEI BENI INTERMEDI
IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: IL CONTO DELLA PRODUZIONE ESTRAZIONE COSTO DEI BENI INTERMEDI VALORE AGGIUNTO RAFFINAZIONE DISTRIBUZIONE VALOERE DEL BENE FINALE 10 15 25 30 20 COSTO DEI BENI INTERMEDI 35 Metodo A: VA = Valore aggiunto Produzione = VAEstrazione +VARaffinazione + VADistribuzione 15 = Il valore di ciascun bene o servizio utilizzo utilizzato nel corso del processo produttivo viene conteggiato come costo nello stadio produttivo successivo.

37 COSTO DEI BENI INTERMEDI
IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: IL CONTO DELLA PRODUZIONE ESTRAZIONE COSTO DEI BENI INTERMEDI VALORE AGGIUNTO RAFFINAZIONE DISTRIBUZIONE VALOERE DEL BENE FINALE 10 15 25 30 20 COSTO DEI BENI INTERMEDI 35 Metodo B: II = Costo dei beni intermedi Produzione =Valore del bene finale - IIEstrazione -IIRaffinazione –IIDistribuzione = Per ottenere il valore della produzione si detrae dal valore del bene finale il costo dei beni intermedi utilizzati durante le varie fasi produttive.

38 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: IL CONTO DELLA PRODUZIONE
E’ importante precisare che l’oggetto della misurazione non sono genericamente tutte le attività umane che danno luogo ad un prodotto o ad un servizio, secondo la classificazione in precedenza illustrata. Il prodotto delle proprie attività per uso e consumo personale non rientra nel concetto di produzione (ad esempio, i servizi domestici prestati da un componente della famiglia, i servizi offerti dal volontariato).

39 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: IL CONTO DELLA PRODUZIONE
Un’ulteriore precisazione per quel che concerne il valore della produzione riguarda l’unità di misura. Non essendo direttamente sommabili fra loro quantità di beni e servizi eterogenei, la produzione viene calcolata con riferimento al valore monetario degli stessi. Il passaggio fra quantità prodotta e valore monetario non avviene tuttavia considerando il prezzo di mercato dei beni, ma i cosiddetti “prezzi base” dei beni e servizi prodotti.

40 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: IL CONTO DELLA PRODUZIONE
I prezzi base sono calcolati detraendo dal valore di mercato la tassazione indiretta al netto dei contributi ricevuti dalle imprese indipendentemente dalla quantità e dal valore della produzione. Essi rappresentano i prezzi ai quali fanno riferimento i produttori per le decisioni circa la quantità da produrre.

41 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: IL CONTO DELLA PRODUZIONE
Sommando ai prezzi base il valore della tassazione indiretta al netto dei contributi ricevuti si giunge al valore della produzione ai prezzi di mercato. Detraendo dal valore della produzione ai prezzi di mercato il valore dei beni intermedi si giunge alla valutazione del prodotto interno lordo ai prezzi di mercato. Sottraendo dal prodotto interno lordo l’ammortamento riferito al consumo subito dai beni capitali durante il processo produttivo per effetto dell’uso e dell’obsolescenza tecnologica si ottiene il prodotto interno netto.

42 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: IL CONTO DELLA PRODUZIONE
Valore della produzione ai prezzi base + Imposte indirette - contributi alla produzione = Valore della produzione ai prezzi di mercato Valore dei beni intermedi utilizzati nel processo produttivo = Prodotto Interno Lordo Ammortamenti Prodotto Interno Netto CONTO DELLA PRODUZIONE

43 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: IL CONTO DELLA PRODUZIONE
Introducendo alcune notazioni possiamo indicare il prodotto interno lordo (PIL o Y) come la differenza fra valore della produzione nazionale (P) e consumo di prodotti intermedi (II): PIL = Y = P – II Ed il prodotto interno netto (PIN) come differenza fra prodotto interno lordo e spesa per gli ammortamenti (A) di beni capitali utilizzati nei processi produttivi. PIN = Y- A = P –II -A

44 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: LA DISTRIBUZIONE PRIMARIA
B) Conto della distribuzione primaria: il Reddito nazionale netto. Il conto della distribuzione primaria, distinto nelle due sottocategorie, della generazione e della attribuzione dei redditi primari ha lo scopo di porre in evidenza il processo di remunerazione dei fattori produttivi capitale e lavoro tenuto conto dei redditi primari pagati e ricevuti nei confronti del resto del mondo. Il reddito nazionale netto misura quindi la remunerazione percepita dai fattori produttivi nazionali per i servizi prestati sia all’interno che all’esterno del territorio del paese, al netto delle remunerazioni pagate per l’uso di fattori produttivi esteri per la produzione nazionale.

45 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: LA DISTRIBUZIONE PRIMARIA
Un aspetto importante da tener presente nell’ambito della contabilità nazionale è che il valore aggiunto della produzione coincide con i redditi monetari distribuiti. Questi ultimi possono essere classificati in: redditi da lavoro dipendente (retribuzioni e contributi sociali a carico del datore di lavoro); redditi da capitale (interessi e rendite); redditi da imprese (profitti). RISULTATO DI GESTIONE + REDDITO MISTO

46 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: LA DISTRIBUZIONE PRIMARIA
La principale particolarità di tale operazione è che all’interno del sistema economico nazionale le voci corrispondenti a questi trasferimenti fra unità residenti, seppur singolarmente di importo molto rilevante, si elidono a vicenda. In particolare le varie forme di reddito percepite dai fattori produttivi nazionali corrisponde in larghissima parte al costo dei fattori produttivi capitale e lavoro per le unità produttive residenti. Avendo cura di eliminare queste transazioni fra residenti il saldo complessivo (il reddito nazionale netto) viene influenzato solo dalle remunerazioni percepite dai fattori produttivi esteri per attività svolte all’interno e quelle percepite dai fattori produttivi nazionali per attività svolte all’estero.

47 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: LA DISTRIBUZIONE SECONDARIA
C) Conto della distribuzione secondaria: il Reddito nazionale disponibile netto. Per giungere al Reddito nazionale disponibile netto dal Reddito nazionale netto andranno sommati i trasferimenti che le “unità istituzionali” ricevono sotto forma di contributi e prestazioni sociali e detratti quelli che pagano sotto forma di imposte correnti sul reddito e sul patrimonio.

48 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: LA DISTRIBUZIONE SECONDARIA
Anche per questa sezione appare opportuno sottolineare che all’interno del sistema economico nazionale le voci corrispondenti a questi trasferimenti fra unità residenti si elidono a vicenda. L’esempio più eclatante è in questo caso quello delle imposte sul reddito che a fronte di una uscita per le imprese e le famiglie, fanno registrare una pari entrata del settore istituzionale pubbliche amministrazioni, portando perciò ad un saldo nullo in aggregato (diverso è il caso in cui si vada a misurare il reddito disponibile di un singolo settore istituzionale, ad esempio le famiglie). Rimangono rilevanti a livello di sistema economico nazionale i trasferimenti da e per l’estero.

49 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI: L’UTILIZZAZIONE DEL REDDITO
D) Il Conto della utilizzazione del reddito: il Risparmio nazionale netto. L’ultimo dei conti correnti rappresenta l’anello di congiunzione con i conti dell’accumulazione. La parte di reddito disponibile nazionale non utilizzata per i consumi costituisce il risparmio nazionale disponibile per alimentare il processo di accumulazione.

50 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI DELL’ACCUMULAZIONE: IL CONTO CAPITALE
E) Il Conto del capitale: variazione della posizione finanziaria verso l’estero. Il conto del capitale rappresenta il primo dei conti dell’accumulazione che da un punto di vista logico chiude i conti nazionali e svolge da anello di collegamento con i conti con l’estero. Nel conto capitale è mostrato l’impiego delle risorse finanziarie rese disponibili dal risparmio nazionale netto per il finanziamento degli investimenti reali netti (investimenti reali lordi – ammortamenti + variazione delle scorte).

51 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI DELL’ACCUMULAZIONE: IL CONTO CAPITALE
L’eventuale eccesso di investimenti rispetto al risparmio, al netto di altre poste di minore importanza presenti nel conto del capitale, corrisponde alle risorse finanziarie fornite all’economia nazionale dal resto del mondo. Viceversa, un eccesso di risparmi rispetto agli investimenti mette a disposizione del resto del mondo parte del risparmio nazionale.

52 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI PRINCIPALI MOMENTI DEL PROCESSO ECONOMICO, AGGREGATI FONDAMENTALI E CONTI NEI QUALI SONO STATI ANALIZZATI (Fonte: ISTAT, I conti degli italiani, Edizione 2001)

53 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTI CORRENTI 2006 – PREZZI CORRENTI

54 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI CONTO DEL CAPITALE 2006 – PREZZI CORRENTI

55 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI IL CONTO DI EQUILIBRIO DEI BENI E SERVIZI
Il conto di equilibrio dei beni e servizi costituisce una rappresentazione alternativa a quella dei conti correnti e dei conti dell’accumulazione del sistema economico nazionale più vicina alla usuale rappresentazione macroeconomica. Dal lato delle risorse (offerta) vengono conteggiate il prodotto interno lordo e le importazione, dal lato degli impieghi (domanda) i consumi, gli investimenti (comprensivi della variazione delle scorte) e le esportazioni. Y + M = C + I + X dove Y = PIL M = Importazioni C = Consumo I = Investimenti E = Esportazioni

56 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI IL CONTO DI EQUILIBRIO DEI BENI E SERVIZI ( ) VALORI CONCATENATI - ANNO DI RIFERIMENTO 2000

57 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI SCHEMA SEMPLIFICATO


Scaricare ppt "IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI"

Presentazioni simili


Annunci Google