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PubblicatoRosetta D angelo Modificato 11 anni fa
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1 IL NUOVO REGOLAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI E LE RELAZIONI SINDACALI NEGLI ENTI LOCALI DOPO LA RIFORMA BRUNETTA Il quadro normativo del nuovo regolamento
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2 Cominciamo dalla norma…… Articoli specifici per gli enti locali Norme di diretta applicazione Principi da adottare nei propri ordinamenti Art. 16 : Norme del titolo II (Misurazione, valutazione e trasparenza della performance) che si applicano agli enti locali Art. 11 c. 1 e 3: Trasparenza (immediata applicabilità ma necessita di messe a punto) Art. 3: Principi generali Art. 4: Ciclo di gestione della performance Art. 5,c.2: Natura degli obiettivi della performance Art.7: Sistema di misurazione e valutazione della performance Art. 9: Ambiti di misurazione e valutazione della performance individuale Art. 15 c.1: Responsabilità dellorgano di indirizzo politico-amministrativo Art. 31: Norme del titolo III (Merito e Premi) che si applicano agli enti locali Art. 31 commi 1 e 3 (ccnl) Art. 28: Qualità dei servizi pubblici (civit) Art. 29: Inderogabilità (norma imperativa immmediata) Art. 30: Norme transitorie e abrogazioni (non incide...) Art. 17 c.2.: Oggetto e finalità Art. 18: Criteri e modalità per la valorizzazione del merito ed incentivazione della performance Art. 23 c.1 e 2: Progressioni economiche Art. 24 c.1 e 2: Progressioni di carriera Art. 25: Attribuzioni di incarichi e responsabilità Art. 26: Accesso a percorsi di alta formazione e crescita professionale Art. 27 c.1.: Premio di efficienza Art. 74 comma 2: principi generali cui adeguare i regolamenti degli enti locali Art. 62 comma 1 bis: progressioni tra aree e valutazione positiva per tre anni consecutivi Art. 62 comma 1 ter: accesso alle posizioni apicali per il 50% dei posti con corso concorso indetto dalla SSPA Tutte norme anche quelle di diretta applilcazione (tranne lart. 11) necessitano comunque di ulteriori livelli normativi, o di ente, o della conferenza con la Civit, o dei contratti collettivi.
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3 Diretta applicazione Art. 11 comma 1 –La trasparenza e' intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell'attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. Essa costituisce livello essenziale delle prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione. Comma 3 –Le amministrazioni pubbliche garantiscono la massima trasparenza in ogni fase del ciclo di gestione della performance.
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4 In aggiunta, bisogna ricordare le norme di diretta applicazione agli enti locali, che rientrano nella potestà legislativa esclusiva dello Stato previste dallart. 74 comma 1: Titolo IV: Nuove norme generali sullordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche Art. 33Modifiche allart. 2 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 – sistema fonti, valore contratti Art. 34Modifica allart. 5 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 – poteri gestionali del dirigente Art. 35Modifica allart. 6 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 – fabbisogni e profili professionali Art. 36Modifica allart. 6 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 – partecipazione sindacale rinviata ai cc Art. 54Modifica allart. 40 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 – contrattazione collettiva Art. 57Modifica allart. 45 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 – poteri di indirizzo sullaran Art. 61Modifiche allart. 49 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 – interpretazione autentica Art. 62, c. 1Modifiche allart. 52 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 – mansioni e progressioni Art. 64Modifiche allart. 43 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 - Art. 65Adeguamento ed efficacia dei contratti collettivi vigenti Art. 66Abrogazioni Art. 68Ambito di applicazione, codice disciplinare, procedure di conciliazione Art. 69Disposizioni relative al procedimento disciplinare Art. 73, commi 1 e 3Norme transitorie
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5 Norme di principio Rimangono fuori dalle norme di esclusiva potestà dello stato quelle su Titolo IV capo II della dirigenza (articoli da 37 a 47); l'intero capo II, se fosse anch'esso direttamente applicabile, comporterebbe modifiche piuttosto consistenti in tema di dirigenza pubblica, relativamente alla possibilità di assegnare incarichi a tempo determinato (percentuali massime di incarichi attribuibili), dalle modalità di selezione (avviso pubblico anziché intuitu personae) e ai requisiti necessari per partecipare alla selezione stessa (titoli ed esperienze). Si tratta perciò di articoli applicabili ai soli enti centrali e che devono considerarsi solo norme di principio per gli enti locali, così come fra laltro era già previsto dallo stesso d.lgs. n. 165/2001. Questo però non vieta di definire principi che adattino agli enti locali le norme sulla dirigenza pubblica centrale, attraverso ladeguamento del Regolamento per lordinamento degli uffici e dei servizi. Per questo, nelladeguamento del Regolamento per lordinamento degli uffici e servizi, si dovrà tener conto del quadro complessivo normativo introdotto con il d.lgs. 150/09.
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6 Altre norme di principio …ma non solo Regolazione OIV (art. 13 –Mediante intesa tra la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l'Anci, l'Upi e la Commissione sono definiti i protocolli di collaborazione per la realizzazione delle attività di cui ai commi 5, 6 e 8. Articolo 14 –Ogni amministrazione, singolarmente o in forma associata, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, si dota di un Organismo indipendente di valutazione della performance.
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7 Sintesi delle norme di principio da recepire negli ordinamenti degli enti locali Art. 3 - Principi La performance deve essere misurata e valutata su tre livelli: lamministrazione nel suo complesso, le unità organizzative e il singolo dipendente. Le modalità di valutazione della performance devono essere conformi alle linee guida generali stabilite dalla commissione per la valutazione istituita a livello nazionale (prevista dallart. 13 del decreto). La misurazione e valutazione della performance è condizione necessaria per lincentivazione monetaria dei dipendenti. Art. 4 - Ciclo di gestione della performance Deve essere coerente con i contenuti della programmazione finanziaria ed è articolato nelle seguenti fasi: –- definizione e assegnazione degli obiettivi con gli specifici indicatori, e delle risorse per realizzarli; –- controllo infra annuale ed introduzione di eventuali correttivi; –- valutazione del raggiungimento degli obiettivi e più in generale della performance organizzativa e individuale; –- incentivazione sulla base dei risultati della valutazione; –- rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo e agli utenti (trasparenza della performance).
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8 Sintesi delle norme di principio da recepire negli ordinamenti degli enti locali Art. 5, comma 2 - Caratteristiche degli obiettivi –Gli obiettivi di performance devono essere rilevanti, misurabili e riferibili ad uno specifico periodo. Devono essere anche confrontati con gli standard nazionali ed internazionali, con quelli di amministrazioni analoghe (ranking tra comuni) e con landamento dellultimo triennio. Art. 7 - Sistema di misurazione e valutazione della performance –La valutazione della performance deve avvenire annualmente. –Ogni ente adotta con apposito provvedimento il sistema di misurazione e valutazione della performance che contiene: –- fasi, tempi, modalità, soggetti, responsabilità del processo di misurazione e valutazione della performance; –- modalità di raccordo con i sistemi di controllo vigenti; –- modalità di raccordo con i documenti di programmazione finanziaria; –Lart. 7 prevede che la misurazione e valutazione della performance venga svolta dagli organismi indipendenti di valutazione della performance (art. 14), dalla commissione di valutazione
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9 Sintesi delle norme di principio da recepire negli ordinamenti degli enti locali Art. 9 - Valutazione della performance individuale Per i dirigenti o apicali è collegata: –- ai risultati dellunità organizzativa diretta; –- ai risultati di obiettivi individuali –- alle competenze professionali e manageriali dimostrate –- alla capacità di valutazione dei propri collaboratori (dimostrata tramite una significativa differenziazione di giudizi) Per il restante personale è collegata: –- al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali; –- al contributo personale e alle competenze e comportamenti agiti. Lart. 9, comma 3 prevede inoltre esplicitamente che non siano considerati nella valutazione i periodi di congedo di maternità, paternità e parentale. Art. 13, commi 2 e 6, lett. d) - Commissione di valutazione Pur non essendo prevista direttamente come soggetto valutatore per comuni e province, alcune funzioni svolte dalla Commissione di valutazione hanno riflessi anche nei confronti degli enti locali. –Si prevede innanzitutto che la commissione di valutazione costituita a livello nazionale definisca protocolli dintesa con Anci e Upi per la realizzazione delle attività di cui ai commi 5, 6, 8 dello stesso art. 13. –Il comma 5, lett. d) stabilisce poi che la commissione definisca i parametri e i modelli di riferimento del sistema di misurazione e valutazione della performance in termini di efficienza e di produttività ai quali dovranno adeguarsi anche gli enti locali. Art. 15, comma 1 - Ruolo dellorgano politico Lunico comma dellart. 15 applicabile agli enti locali stabilisce che lorgano di indirizzo promuove la cultura della responsabilità per il miglioramento della performance, del merito, della trasparenza e dellintegrità.
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10 Altre norme di principio (da recepire nei regolamenti o da riferire ai ccl) Art. 17, comma 2 - Costo della premialità Lintroduzione dei nuovi principi di premialità non deve comportare nuovi o maggiori oneri; per raggiungere gli obiettivi definiti dal titolo III devono quindi essere utilizzate le risorse umane, finanziarie e strumentali già disponibili negli enti locali. Art. 18 - Criteri per la valorizzazione del merito Il primo comma definisce le modalità per la valorizzazione del merito e in particolare prevede lutilizzo di sistemi premianti selettivi (esattamente opposti alla logica della distribuzione a pioggia) e la valorizzazione dei best performer attraverso incentivi economici e percorsi di sviluppo di carriera (Peo, concorsi interni). Il secondo comma vieta esplicitamente la distribuzione indifferenziata dei premi o sulla base di automatismi. Art. 20 - Strumenti per premiare Accanto agli strumenti già introdotti dai Ccnl 1998-2001 (che vengono comunque parzialmente modificati) ne sono introdotti di nuovi finalizzati a premiare i risultati annuali (bonus e premio) e a valorizzare potenziali e competenze (accesso a percorsi di alta formazione). Nello specifico vengono previsti i seguenti strumenti: - bonus annuale delle eccellenze (deve essere adattato alla specificità dellente locale) - premio annuale per linnovazione (deve essere adattato alla specificità dellente locale) - Progressione economica orizzontale - progressioni di carriera - attribuzione di incarichi e di responsabilità - accesso a percorsi di alta formazione e di crescita professionale, in ambito nazionale ed internazionale.
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11 Altre norme di principio (da recepire nei regolamenti o da riferire ai ccl) Art. 23, commi 1 e 2 - Progressioni economiche (materia contrattuale) E prevista lattribuzione selettiva delle progressioni ad una quota limitata di dipendenti e il collegamento delle peo alla valutazione delle competenze professionali e ai risultati individuali e collettivi valutati annualmente. Art. 24 - Progressioni di carriera Si superano le progressioni verticali come modalità di selezione interna finalizzata a realizzare percorsi di carriera verticali ed è previsto che a decorrere dal 1° gennaio 2010 tutti i posti disponibili si coprano attraverso concorsi pubblici, con riserva non superiore al 50% a favore di personale interno. La riserva è finalizzata a valorizzare le competenze professionali sviluppate dai dipendenti. Art. 25 - Attribuzione degli incarichi e responsabilità Lassegnazione di incarichi di responsabilità è finalizzata alla crescita professionale e alla responsabilizzazione dei dipendenti. Gli incarichi e responsabilità devono essere assegnati secondo criteri oggettivi e pubblici. Lunico dubbio che sorge in merito al contenuto di questo articolo riguarda lassegnazione degli incarichi secondo criteri oggettivi e pubblici che potrebbero richiamare la necessità di procedere ad una procedura selettiva per lassegnazione dellincarico, oggi invece attribuito intuitu personae nella maggior parte delle amministrazioni.
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12 Altre norme di principio (da recepire nei regolamenti o da riferire ai ccl) Art. 26 - Accesso a percorsi di alta formazione e di crescita professionale Per valorizzare le professionalità può essere promosso laccesso a percorsi di alta formazione in istituzioni nazionali e internazionali. Può essere inoltre previsto un periodo di lavoro presso primarie istituzioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali per favorire la crescita professionale e lulteriore sviluppo di competenze. Art. 27 - Premio di efficienza Si tratta, di una novità nei meccanismi di finanziamento delle risorse decentrate. E previsto che il 30% dei risparmi derivanti da riorganizzazione e innovazione è destinata ad incentivare il personale direttamente coinvolto (fino a 2/3 dellimporto) e ad incrementare il fondo (1/3 dellimporto). I criteri sono fissati nellambito della contrattazione decentrata. Art. 31 - comma 2 - Norme per gli enti territoriali e il SSN Per gli enti locali non vale il principio delle tre fasce di merito introdotte dallart. 19 per gli enti dello stato ma è previsto che una quota prevalente delle risorse destinate al trattamento economico accessorio collegato alla performance individuale venga attribuita al personale dipendente e dirigente che si colloca nella fascia di merito alta e che le fasce di merito siano comunque non inferiori a tre.
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13 Sintesi dei temi da trattare Trasparenza e qualità dei servizi Misurazione valutazione e trasparenza della performance (principi, sistema di valutazione, ciclo Merito e premi …..(o il contratto…) Funzioni dirigenziali
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14 Modifiche regolamentari Regolamenti vigenti Previsioni normative Disposizioni del d.lgs. n. 150/2009 da recepire Regolamento per lordinamento degli uffici e dei servizi Art. 69 d.lgs. n. 267/2000 artt. 3; 4; 5, comma 2; 7; 9; 15, comma 1; 17, comma 2; 18; 23, commi 1 e 2; 24, commi 1 e 2; 25; 26; 27, comma 1 Regolamento dei concorsi Art. 69 d.lgs. n. 267/2000 Principi dellart. 24, art. 49, art. 51 e art. 62 Regolamento dei procedimenti disciplinari Art. 69 d.lgs. n. 267/2000 Artt. 68 e 69 Regolamento dei procedimenti amministrativi Legge n. 241/1990Art. 11 comma 1 e 3
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15 Per sapere cosa scrive occorre prima sapere cosa fare ……i temi chiave sono –come gestire il ciclo delle performance in modo efficace –Come revisionare i sistemi di valutazione –Come affrontare le relazioni sindacali
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