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Il linguaggio pubblicitario

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Presentazione sul tema: "Il linguaggio pubblicitario"— Transcript della presentazione:

1 Il linguaggio pubblicitario
Prof. Luciano De Giorgio

2 Linguaggio e Pubblicità
La pubblicità è un’attività fondamentalmente persuasoria e di conseguenza il suo linguaggio è funzionale ed ed ha lo scopo di attirare l’attenzione La pubblicità comporta dei costi, per cui di fondamentale importanza risulta la sintesi Ha la tendenza ad andare sopra le righe attraverso sovradimensionamenti grafici e sonori e l’impiego di neologismi (lavasbianca) Attua spesso una forzatura delle regole della grammatica e della sintassi (“metti un tigre nel motore”). Ricorre sovente all’uso della rima (facile memorizzazione)

3 I diversi linguaggi pubblicitari
Linguaggio delle affissioni Linguaggio degli annunci stampa Linguaggio cinematografico Linguaggio iconico Linguaggio sonoro Linguaggio mimico gestuale La prossemica

4 La coppia diacronia/sincronia nella linguistica
L’analisi diacronica studia i fatti linguistici o culturali dal punto di vista della loro variazione nel tempo. L’analisi sincronica è complementare all’analisi diacronica e si occupa dei fatti linguistici osservati in un dato momento indipendentemente dalla loro evoluzione storica

5 In una pubblicità (di un orologio), dove si vede un prodotto utilizzato da varie generazioni che si sono succedute, si trova l’evidenziazione della diacronia (“Mio nonno ostentava un Wyler Vetta. Mio padre sfoggiava un Wyler Vetta. Io, modestamente, ce l’ho”). L’indicazione dell’uso di un prodotto in rapporto alle varie circostanze, mette in luce l’aspetto sincronico. Si pensi alla pubblicità di un elettrodomestico che può avere più impieghi (frulla, trita, mescola, ecc.). il proporre varie situazioni dove emerge la sua versatilità, in rapporto alle esigenze rappresentate, è un approccio sincronico.

6 La retorica La retorica è l’arte dell’eloquenza e, quindi, la più antica delle discipline concernenti il linguaggio; la sua finalità è il convincere. Nacque nel V° secolo a.C., ma nel ‘900 si è assistito ad un’evidente ripresa dei temi retorici relativamente alla pubblicità. Le due figure retoriche più importanti sono la metafora la metonimia

7 La metafora La metafora è una figura retorica che fa emergere un processo di denotazione, attraverso delle unità di significazione che sono presenti nel termine di partenza e nel termine di arrivo Attraverso l’inventiva, la metafora individua un punto comune tra due termini: per esempio, nell’espressione “quell’uomo è un fuscello”, il termine intermedio tra quello di partenza (uomo) e quello d’arrivo (fuscello) e la fragilità. Il termine intermedio fa emergere un processo di denotazione

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10 La metonimia La funzione della metonimia è di realizzare un allargamento della portata di un termine conferendogli delle capacità inglobanti. Noi possiamo dire, vedendo passare un’automobile, “è una Fiat”e vedendo un signore passare “lavora alla Fiat”. Questa possibilità di “gonfiare”il significato di un termine rendendolo capace di fornire un significato ulteriore, prende il nome di metonimia

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