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La comunicazione mediatizzata

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Presentazione sul tema: "La comunicazione mediatizzata"— Transcript della presentazione:

1 La comunicazione mediatizzata
IV Modulo La comunicazione mediatizzata

2 Argomenti L’industria culturale Il sistema dei media Il giornale
Fotografia, cinema, televisione

3 Medium Strumento destinato a - emettere
- trasmettere un messaggio (suoni, - conservare immagini, scrittura, ecc.) - ricevere Dalla metà dell’800 in poi la storia dei media si intreccia con la tecnologia.

4 L’origine dell’industria culturale
Soggetti Imprese Incremento Bisogno di espansione del tempo libero dei consumi Richiesta di Investimento nella intrattenimento pubblicità sistema dei mass media ovvero industria culturale

5 Cronologia essenziale dei media
Parola ? A.C. Graffiti ? A.C. Scrittura ideografica (cinesi, maya, sumeri, egizi)6000? A.C. Scrittura fonetica sillabica (sumeri) 1700? A.C. Alfabeto greco ? A.C. Stampa (libro): Gutenberg D.C. Giornale (1665: London Gazette) 1700 Penny press, giornale popolare 1830 Telegrafo (Morse) e fotografia (Daguerre) Macchina da scrivere, telefono (Meucci, Bell), comics Radio (Marconi), cinema muto (Lumiére, Edison) Cinema sonoro, fotocopiatrice, rotocalco, magnetofono Tv in bianco e nero BBC, 1939 NBC Tv a colori ; Computer …… Videoregistratore Fax, pc, reti, cd ….. Telefono cellulare …….

6 La stampa a caratteri mobili
Promosse la diffusione della cultura e dell’alfabetizzazione permise l’affermazione di una cultura laica, rompendo il monopolio della Chiesa favorì la nascita di letterature nazionali favorì la delimitazione reciproca dei saperi favorì la sequenzialità dei processi di apprendimento determinò la possibilità di saperi tecnici incoraggiò la fruizione silenziosa e individuale dei testi.

7 Raccontare la cronaca Diari di Babilonia Acta Diurna di Roma
Avvisi a mano del Medioevo 1513, The Treve Encountre, stampato a Londra: cronaca di un fatto d’armi 1660, Lipsia: il primo quotidiano europeo 1760, Venezia: Gazzetta Veneta 1866, Milano: Il Secolo 1876, Milano: Il Corriere della Sera Oggi nel mondo: 9000 quotidiani.

8 Il discorso del giornale
immagini strutture narrative valorizzazione atti linguistici organizzazione delle notizie impaginazione sottocodici (politico, economico, burocratico, sportivo, ecc) selezione delle notizie formato Linguaggio Contenuti Struttura grafica

9 I progenitori della comunicazione istantanea
1844: con la nascita del telegrafo comincia l’era della “comunicazione istantanea” 1866: entrano in funzione i primi cavi transatlantici 1877: con l’invenzione del telefono si comincia a sviluppare il sistema di reti di comunicazione 1901: gli esperimenti di Marconi sul “telegrafo senza fili” aprono la strada alle comunicazioni “globali” 1920, Pittsburgh: prima emittente radiofonica 1936, Gran Bretagna: prime trasmissioni televisive 1943, Gran Bretagna: primo “calcolatore logico programmabile” 1946: nasce Eniac, il progenitore dei computer elettronici.

10 La comunicazione di massa
Caratteristiche: - i contesti di produzione e di ricezione sono separati - l’emittente è un professionista inserito in un’organizzazione industriale e in un campo di forze sociali - usa un canale tecnologico unidirezionale - mette in circolazione pubblica delle forme simboliche - i destinatari potenziali sono moltissimi e distanziati spazialmente - i testi sono prodotti standardizzati e riproducibili.

11 Modalità di comunicazione mediatizzata
Pagine web DVD Newsgroup Cd.rom Chat VHS Cinema Giornale Televisione Fax Libro Radio Telefono Documento Broadcast Interpersonale

12 Il sistema dei media La stampa, la tv, il telefono, il computer ecc. fanno sistema, ossia si appoggiano l’uno all’altro, integrano le loro funzioni, entrano in rapporti di scambio. Anche i saperi che essi veicolano fanno sistema, superando le tradizionali divisioni dell’accademia e della biblioteca. La visibilità dei media odierni come sistema è maggiore rispetto ai periodi storici del passato.

13 La “compressione spazio-temporale”
Lo sviluppo della tecnologia delle comunicazioni avviatosi a partire dalla seconda metà del XIX secolo ha prodotto lo sganciamento di spazio e tempo, nel senso che per la prima volta nella storia umana la distanza spaziale non ha più comportato la distanza temporale. E’ profondamente mutato il concetto di distanza. E’ diventato centrale il concetto di velocità.

14 La convergenza 1978 2000 Industria del broadcast
Industria della stampa e dell’editoria Industria del broadcast Industria del computer Industria della stampa e dell’editoria Industria del computer

15 La digitalizzazione (fine XX secolo)
Alcuni termini: informatica: traduzione di messaggi (anche iconici) in forma digitale telematica: incontro tra informatica e telecomunicazioni realtà virtuale: immagini di sintesi “percorribili” dall’utente, ma prive di referente.

16 L’immagine Il termine ha numerose accezioni (immagine retinica, immagine onirica, immagine mentale,…): privilegiamo qui l’immagine fisica, l’icona: ossia quella che poggia su un supporto materiale. Le immagini hanno una storia antica come il mondo: nella storia umana sono servite soprattutto a fini religiosi e a fini politici, ma anche a fini scientifici. La loro presenza sociale è enormemente cresciuta con l’avvento dei mass media e della pubblicità: si parla della nostra come della società dell’immagine. Le immagini informano, divertono, illudono, evocano, persuadono…...

17 La suggestione del reale
Il nervo ottico è il nostro maggiore informatore. Attraverso un insieme di regole date, l’immagine riesce ad assemblare su una superficie ristretta elementi che suggeriscono un effetto di realtà e che permettono a chi guarda di ri-costruire un mondo.

18 Aspetti sociali della circolazione delle immagini
Si delinea una sorta di divisione dei compiti, per cui lo scritto si presenta più adatto all’analisi e alla riflessione, il visivo si inserisce meglio nei momenti della ricreazione, a interrompere il flusso delle attività abituali. Con il cinema entra nella scena sociale il “pubblico” come soggetto collettivo, capace di pulsioni (es. divismo). Nasce un’industria specializzata nella produzione dell’immateriale.

19 La società dell’immagine
Secondo molti autori il potere pervasivo delle immagini nel nostro tempo avrebbe operato una ridefinizione della percezione collettiva della realtà. Essa sarebbe stata indotta soprattutto da un’attribuzione di veridicità a immagini che invece sono costruite un’abitudine al consumo “magico”, acritico un privilegio all’emozionalità una tendenza alla semplificazione e alla stereotipia un privilegio all’ “apparire” rispetto all’ “essere”.

20 Le immagini televisive
L’immagine televisiva avvicina la comunicazione mediata a una situazione reale, in cui il destinatario si sente immerso porta nelle case realtà lontane e non conosciute mette a contatto con il “retroscena”.

21 La messa in scena Fotografia, cinema, televisione realizzano operazioni di: - selezione (quale parte di realtà rappresentare?); - decontestualizzazione (estrazione dal contesto originale); - ricontestualizzazione (riorganizzazione entro un nuovo contesto).

22 Fotografia e costruzione del senso
La fotografia di reportage va dalla scena al senso (riduce). La fotografia pubblicitaria va dal senso alla scena (amplifica).

23 Rapporto parola - immagine (O.Calabrese, 1975)
Si può trattare di ancoraggio denominativo (la parola rafforza il senso dell’immagine) ancoraggio ideologico (la parola precisa come concettualizzare l’immagine), e di inscindibilità (la parola e l’immagine si possono interpretare solo se collegate) o interdipendenza (parola e immagine hanno significati autonomi).

24 Il cinema Utilizza strategie complesse per costruire rappresentazioni di mondi che appaiano ”naturali”. Fondamentale è l’uso di - montaggio - inquadrature (primo piano, panoramica, piano sequenza, ecc.) - stili di ripresa (camera a mano, carrello, steady cam, ecc.).

25 Il polisemico linguaggio del cinema
Tipi di codici utilizzati: iconici (fotografici); verbali (del dialogo); musicali (della colonna sonora); cinesici e prossemici; narrativi (della sceneggiatura e del montaggio).


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