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La rosolia nella donna in gravidanza

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Presentazione sul tema: "La rosolia nella donna in gravidanza"— Transcript della presentazione:

1 La rosolia nella donna in gravidanza
ASL Avezzano Sulmona U.O. Consultori Familiari Su. CdS Dott. Paolo Santarelli

2 ROSOLIA Trasmissione materno-fetale
Trasmissione transplacentare Nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche L’infezione fetale dopo reinfezione materna è estremamente rara L’infezione fetale è possibile durante tutta la gravidanza

3 Eventi fetali dopo infezione materna da rosolia
Infezione e viremia materna Non passaggio transplacentare Passaggio transplacentare con infezione embrione / feto Neonato con infezione Neonato sano Aborto spontaneo Morte in utero Difetti evolutivi nel corso della vita Infezione asintomatica Difetti alla nascita

4 Cosa si può fare per evitare che questo accada…
In epoca preconcezionale: identificare le donne suscettibili e vaccinarle In gravidanza: valutare lo stato sierologico, identificare le suscettibili e vaccinarle dopo il parto Seguire appropriatamente le gestanti con sospetta infezione acuta da rosolia

5 Test di screening infettivologici offerti gratuitamente DPR 245 del 10/09/1998
Preconcezionale Rosolia Toxoplasma Treponema HIV In gravidanza, fino alla 13a settimana EG In gravidanza, settimane EG HBV HCV

6 Chi sono le donne immuni
Vengono considerate immuni le donne che: hanno documentazione scritta di avvenuta vaccinazione antirosolia, o hanno una documentata positività per anticorpi IgG rosolia-specifici; L’anamnesi di rosolia senza accertamenti di laboratorio è invece poco specifica e quindi non può essere considerata una prova di acquisita protezione

7 Chi sono le donne suscettibili
Vengono considerate suscettibili le donne: senza un certificato di avvenuta vaccinazione o senza un referto che attesti la presenza di IgG specifiche

8 Vaccinazione antirosolia nelle donne tra 18 e 45 anni (n=4123) Studio PASSI; Italia 2005

9 Donne non vaccinate che hanno eseguito il rubeotest ed esito (n=2865)
PASSI 2005 Tra le donne non vaccinate o che non sanno di essere state vaccinate (complessivamente il 69.5% delle intervistate) il 41% ha effettuato il rubeotest (n=1165). Il 78% ha avuto rosolia , il 13% non ha avuto la rosolia e il 9% non sa o non ricorda l’esito

10 Stato immunitario stimato nelle donne 18-45 anni (n=4123)
PASSI 2005 Complessivamente è possibile stimare come immuni alla rosolia il 51% delle donne tra 18 e 45 anni in quanto vaccinate o con rubeo test positivo Il 30% rimane suscettibile in quanto non vaccinata e con rubeotest negativo, il 19% ha uno stato immunitario sconosciuto

11 Stato immunitario e vaccinale di 12 donne con infezione rubeolica in gravidanza; 2002
Età in anni Parità Stato immune pre-gravidanza Vaccinazione 34 1 Suscettibile No 28 29 30 39 Non noto 21 32 24 42 Adattato da: Revello, Eur J Clin Microbiol Infect Dis 2004

12 Vaccinazione delle suscettibili
La vaccinazione con vaccini combinati contro morbillo, rosolia e parotite (MPR) può essere effettuata a qualunque età La vaccinazione con MPR è controindicata in gravidanza L’intervallo raccomandato tra vaccinazione MPR e gravidanza è un mese (28 giorni) Da: MMWR 2001; 50: 1117

13 La gestione della donne in gravidanza
Gestante Immune pre-gestazione Suscettibile (o non noto) Rischio di infezione-follow-up Indagare in gravidanza solo se: - Sintomi compatibili - Esposta a caso di rosolia Assenza infezione Infezione in gravidanza Counselling IVG? Vaccinazione post-partum

14 Gestante suscettibile
Stesse definizioni donna in età fertile. Ricerca IgG rosolia specifiche il più precocemente possibile. Se il test risulta negativo, andrebbe ripetuto ogni 4-6 settimane almeno fino al 5° mese

15 Gestante suscettibile al momento del parto
Donna che al momento del parto Non ha documentazione di avvenuta vaccinazione o Non ha documentazione di positività IgG rosolia specifiche GARANTIRE LA VACCINAZIONE!

16 Rischio di sintomi da rosolia congenita in rapporto all’età gestazionale
E.G. N. Neonati infetti/Totale neonati testati (%) Presenza di sintomi negli infetti Rischio complessivo di presentare sintomi da infezione congenita (%) N. esaminati N. sintomatici (%) <11 9/10 (90) 9 100 90 11-12 4/6 (67) 4 50 33 13-14 12/ 18 (67) 12 17 11 15-16 17/36 (47) 14 24 17-18 13/33 (39) 10 19-22 20/ 59 (34) 53 23-26 8/ 32 (25) 27-30 11/ 31 (35) 31-36 15/ 25 (60) >36 8/ 8 (100) tot 117/ 258 (45) 102 20 Adattato da: Remington, 2000

17 Re-infezione da rosolia
Generalmente asintomatica Costituisce un pericolo per il feto se è associata a viremia, condizione documentata piuttosto raramente Il rischio stimato di infezione fetale nelle prime 16 settimane EG è 8 % (circa 10 volte inferiore che dopo infezione primaria) Le malformazioni fetali sono rare

18 Infezione rubeolica in gravidanza
La diagnosi appropriata di infezione rubeolica in gravidanza è essenziale, perché: Difficoltà di interpretazione delle IgM rosolia specifiche Esiti gravi dell’infezione trasmessa verticalmente Decisione sull’interruzione di gravidanza

19 Esposizione in gravidanza al virus rubeolico
La somministrazione di IG non previene l’infezione e la viremia e non è raccomandata perché può modificare l’espressività della malattia e dare un falso senso di sicurezza La somministrazione di IG può essere considerata solo nei casi di persone esposte nel I trimestre, che non desiderino l’IVG  20 ml di IG entro 72h

20 Management ostetrico in rapporto all’epoca gestazionale della primo-infezione
I trimestre counselling II-III trimestre diagnosi prenatale (PCR su L.A. o sangue fetale), counselling

21 Interruzione gravidanza entro i primi 90 giorni
La donna che accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepimento rivolgendosi ad un consultorio pubblico o ad una struttura socio-sanitaria a ciò abilitata dalla regione o ad un medico di sua fiducia ( legge 194, art. 5)

22 Interruzione gravidanza dopo i primi 90 giorni
Può essere praticata: - quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna - quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinano un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna (art. 6)

23 Processo decisionale in caso di infezione acuta in gravidanza
Epoca della gravidanza Conferma di laboratorio Stima del rischio Counselling


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