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CREATIVITA’ E INNOVAZIONE IN AZIENDA.

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Presentazione sul tema: "CREATIVITA’ E INNOVAZIONE IN AZIENDA."— Transcript della presentazione:

1 CREATIVITA’ E INNOVAZIONE IN AZIENDA.
I concetti,i metodi e le tecniche attraverso i loro creatori Firenze 16 ottobre 2009

2 IL CALENDARIO COSMICO da un'idea di Carl Sagan 1977
ore 23:59:00 ( anni fa) La nostra specie, l'Homo sapiens sapiens, prende definitivamente il sopravvento. Egli vive in tutti i continenti e si diversifica nelle attuali razze. L’Homo sapiens sapiens è abile nella fabbricazione di utensili che utilizza per cacciare, pescare e difendersi. ore 23:59:20 ( anni fa) Invenzione dell’agricoltura. ore 23:59:35 ( anni fa) Periodo Neolitico. Nascita delle prime città. ore 23:59:50 (5.000 anni fa) Sviluppo della civiltà egizia e dell’astronomia. ore 23:59:51 (4.500 anni fa) Invenzione dell'alfabeto. ore 23:59:52 (4.000 anni fa) .Impero Babilonese: Codice Hammurabi. ore 23.59:53 (3.500 anni fa) Periodo del Bronzo. Cultura Micenea. Invenzione del compasso. ore 23:59:54 (3.000 anni fa) Periodo del Ferro. ore 23:59:55 (2500 anni fa) Atene è la città più importante della Grecia. Cina: dinastia Ch’in. ore 23:59:56 (2.000 anni fa) Impero Romano. Nascita di Gesù. Geometria Euclidea. Astronomia Tolemaica. ore 23:59:57 (1.500 anni fa) Caduta dell'Impero Romano. ore 23:59:58 (1.000 anni fa) Civiltà Maya. Cina: dinastia Sung. Impero Bizantino. Invasione Mongola. ore 23:59:59 (500 anni fa) …………

3 Nel 1450 Johann Gutenberg inventò ufficialmente il primo sistema per la stampa a caratteri mobili, anche se la tecnica era già stata utilizzata dai Cinesi. Il primo libro stampato fu la Bibbia.

4 Una delle più grandi conquiste dell’umanità, dalla quale deriva tutta la moderna tecnologia, si ebbe grazie ad Alessandro Volta, che nel 1799, con la sua “pila” riuscì a produrre energia elettrica.

5 Nel 1871, Antonio Meucci inventò il telefono, che è alla base dei moderni modem e della rete Internet. Anche questa fu un’invenzione rivoluzionaria!

6 Nel 1877 Thomas Alva Edison inventò il fonografo, il primo strumento in grado di registrare e riprodurre suoni attraverso l’incisione di un foglio di carta stagnola.

7 Creatività e’ l’abilita’ di introdurre discontinuità rispetto al pensiero corrente, giungendo a “prodotti” nuovi, funzionali ed in grado di “generare valore”.

8 Antonio Meucci Inventore italiano (Firenze 1808-Long Island, New York, 1889). Di modeste origini, espatriò in America in seguito ai moti rivoluzionari del Stabilitosi (1845) a Staten Island (New York), fondò una piccola fabbrica di candele in cui trovò lavoro anche l'esule Garibaldi. Quì proseguì gli studi, già da tempo iniziati, sulla trasmissione della voce a distanza, realizzando (1854) il primo rudimentale apparecchio telefonico e stabilendo successivamente (1857) un collegamento con la propria abitazione. La scarsità di mezzi gli impedì di rinnovare a scadenze annuali il brevetto, rilasciatogli nel 1871, e di sfruttare così l'invenzione. Nel 1876 il brevetto fu assegnato ad A. G. Bell, e ciò fu motivo di numerose vertenze giudiziarie volte a stabilire la priorità dell'invenzione. Nel 1886 la Corte Suprema diede soddisfazione a Meucci, ma il riconoscimento, data anche la potenza economica raggiunta dalla Compagnia Bell, fu privo di effetti pratici e commerciali.

9 Invenzione Nuova idea, nuovo sviluppo scientifico o novità tecnologica non ancora realizzata tecnicamente e materialmente. Nasce spesso in modo casuale, non indotta da motivazioni economiche e competitive.

10 Alexander Graham Bell Tecnologo e fisiologo statunitense di origine scozzese (Edimburgo 1847-Baddeck, Canada, 1922). Quale professore in una scuola per la rieducazione dei sordomuti, s'interessò ai problemi della trasmissione dei suoni; nel 1873 ottenne la cattedra di fisiologia vocale all'università di Boston. La sua attività nel campo della fonetica lo portò a brevettare nel 1876 un apparecchio telefonico analogo a quello inventato nel 1849 dall'italiano A. Meucci, la cui priorità fu più tardi riconosciuta. Avendo a disposizione maggiori capitali Bell impose il proprio apparecchio, perfezionato in seguito, e diede origine all'industria delle telecomunicazioni, che divenne una delle maggiori degli Stati Uniti. Altre sue invenzioni riguardano la registrazione dei suoni su un supporto di cera; un procedimento elettrico per localizzare oggetti metallici nel corpo umano e un prototipo di aliscafo.

11 Il concetto di innovazione è molto ampio e comprende anche:
Realizzazione dell’invenzione in un nuovo prodotto o processo produttivo ed il suo sfruttamento commerciale. L’innovazione comprende la progettazione (design), la realizzazione fisica (manufacturing) e la commercializzazione (marketing) dell’invenzione (Freeman 1982). Non tutte le invenzioni si trasformano in innovazioni, e molte innovazioni non derivano direttamente da invenzioni Il concetto di innovazione è molto ampio e comprende anche: •Ricombinazione in modo intelligente di conoscenza esistente •Nuove forme organizzative •Applicazione di prodotti esistenti ad un nuovo tipo di domanda •Apertura di nuovi mercati

12 Risorse umane e tecnologiche Asset complementari
Le risorse necessarie per sostenere l’attività innovativa dell’impresa sono molteplici Visione sull’idea Conoscenza Risorse finanziarie Tempo Risorse umane e tecnologiche Asset complementari

13 L’innovazione nel pensiero economico
Il primo ad approfondire in modo sistematico il ruolo delle innovazioni nelle moderne economie industriali è Joseph Schumpeter ( Capitalism, Socialism and Democracy ) che pone le basi della moderna letteratura economica in materia di innovazione. Per lui l’imprenditore è la figura di collegamento tra scienza e mercato, ma con il lancio dell’ output innovativo nasce tutta una serie di imitatori che copiano il prodotto e determinano una flessione delle rendite originarie per cui saranno indispensabili altre innovazioni per indurre nuovi posizionamenti nel mercato, nuove profittabilità e nuove rendite. Ne nasce una competizione dinamica che lui chiama distruzione creatrice per la quale lo sviluppo economico si realizza con la distruzione dei frutti del vecchio processo e con la creazione di nuovi assetti.

14 L’evoluzione del cervello

15 I neuroni specchio (anche mirror neurons o neuroni mirror) sono una classe di neuroni che si attivano selettivamente sia quando si compie un'azione (con la mano o con la bocca) sia quando la si osserva mentre è compiuta da altri (in particolare da conspecifici). I neuroni dell'osservatore "rispecchiano" quindi ciò che avviene nella mente del soggetto osservato, come se fosse l'osservatore stesso a compiere l'azione. Questi neuroni sono stati individuati nei primati, in alcuni uccelli e nell'uomo. Nell'uomo, oltre ad essere localizzati in aree motorie e premotorie, si trovano anche nell'area di Broca e nella corteccia parietale inferiore Negli anni '80 e '90 il gruppo di ricercatori dell'Università di Parma coordinato da Giacomo Rizzolatti e composto da Luciano Fadiga, Leonardo Fogassi, Vittorio Gallese e Giuseppe di Pellegrino si stava dedicando allo studio della corteccia premotoria. Avevano collocato degli elettrodi nella corteccia frontale inferiore di un macaco per studiare i neuroni specializzati nel controllo dei movimenti della mano, come il raccogliere o il maneggiare oggetti. Durante ogni esperimento era registrato il comportamento dei singoli neuroni nel cervello della scimmia mentre le si permetteva di accedere a frammenti di cibo, in modo da misurare la risposta neuronale a specifici movimenti [6][7]. Come molte altre notevoli scoperte, quella dei neuroni specchio fu dovuta al caso. L'aneddotica racconta che, mentre uno sperimentatore prendeva una banana in un cesto di frutta preparato per degli esperimenti, alcuni neuroni della scimmia che osservava la scena avevano reagito. Come poteva essere accaduto questo, se la scimmia non si era mossa? Se fino ad allora si pensava che quei neuroni si attivassero soltanto per funzioni motorie? In un primo momento gli sperimentatori pensarono si trattasse di un difetto nelle misure o un guasto nella strumentazione, ma tutto risultò a posto e le reazioni si ripeterono non appena fu ripetuta l'azione di afferrare

16 Problem-solving Miglioramenti Idee nuove

17 I MITI SULLA CREATIVITÀ
Creatività è un talento naturale che non può essere rafforzato Creatività scaturisce da “animi” ribelli Creatività sta nell’emisfero destro Creatività appartiene al mondo “dell’arte”

18 I miti sulla creatività
che fare??? Basta rimuovere le inibizioni Creatività richiede una dose di “pazzia” Brainstorming = creatività Creatività si fa in gruppo

19 Nel 1976 nacque, ad opera di Steve Jobs e Steve Wozniak, il primo PC della APPLE. Esso era collegabile ad un monitor, leggeva programmi su cassette e aveva word processor, fogli di calcolo, giochi e tanto altro. Il tutto in un contenitore di legno! Nel 1977, arrivò l’elegante Apple II, con ROM (memoria indelebile), RAM espandibile, floppy da 5,25, altoparlante, monitor a colori.

20 Oggi…… Non sono conosciute le basi essenziali e concettuali del meccanismo del pensiero creativo, Non si ritiene che sia possibile un approccio metodologico, organizzato e consapevole alla creatività, e in parte all’innovazione Non si conoscono strumenti e tecniche per la creazione di nuove idee , ne di standards organizzativi per la gestione delle nuove idee …nelle aziende

21 Wallas elabora una teoria delle fasi che sarà poi ripresa con pochi cambiamenti da molti altri; egli riteneva che il processo creativo potesse essere suddiviso in quattro momenti: Preparazione Incubazione Illuminazione Verifica.

22 Joseph Rossman Dopo aver esaminato il processo creativo di 710 inventori mediante un questionario, ha diviso il processo creativo in più stadi ampliando i quattro stadi di Wallas a sette gradi, questi sono: Osservazione di un bisogno o di una difficoltà 2. Analisi del bisogno 3. Rassegna di tutte le informazioni disponibili 4. Formulazione di tutte le soluzioni oggettive 5. Analisi critica di tutte queste soluzioni per ciò che riguarda i loro vantaggi e svantaggi 6. Nascita della nuova idea: l'invenzione 7. Sperimentazione per saggiare la soluzione più promettente, e selezione e perfezionamento del prodotto finale attraverso alcuni o tutti i precedenti gradi.

23 A. Osborn Divise il processo creativo in sette stadi, ma utilizzando una terminologia diversa:  1. Orientamento: mettere a fuoco il problema. 2. Preparazione: raccogliere i dati pertinenti. 3. Analisi: Suddividere il materiale pertinente. 4. Ideazione: Accumulare alternative sotto forma di idee. 5. Incubazione: "riposare", per favorire l'illuminazione. 6. Sintesi: mettere assieme i pezzi. 7. Valutazione: giudicare le idee risultanti.

24 configura la creazione come un processo a cinque tappe:
Hubert Jaoui configura la creazione come un processo a cinque tappe: 1. La nascita di un'intenzione, 2. La preparazione 3. L'incubazione 4. L'illuminazione

25 E. De Bono Propone di riflettere sul “pensare” ma ancor più su “come pensare”, cioè come indirizzare il pensiero.

26 Genrich Altshuller (1926-1998)
ingegnere russo che a partire dal ha analizzato brevetti con l’obiettivo di “catturare” il processo creativo in ambito tecnico, codificarlo e renderlo così ripetibile e applicabile. Trova degli “schemi” e delle similitudini nelle modalità di soluzione. Osserva che i sistemi evolvono secondo dei modelli comuni

27 Livello di creatività delle invenzioni
Primo livello: Utilizzo di soluzioni convenzionali ed esistenti; Secondo livello: Scelta di una soluzione simile ad altre già presenti nello stesso ambito tecnologico o organizzativo, con l'apporto di piccole modifiche; Terzo livello: Sostituzione delle soluzioni esistenti con un invenzione sostanzialmente nuova, ma all’interno degli stessi paradigmi organizzativi o tecnologie in uso; Quarto livello: Reperimento di una soluzione nuova al di fuori dei paradigmi in vigore; Quinto livello Ideazione di un nuovo concetto (principio) o paradigma.

28 Distribuzione per livello
Appare evidente che il 77% di invenzioni (la somma dei primi due livelli) sono solo riadattamenti del già esistente. Il 95 % delle “soluzioni” si fondano su principi già noti, anche se in altri settori: dato un problema, infatti, si può ragionevolmente presumere che qualcuno, da qualche parte, abbia già trovato la soluzione ideale ad un problema simile al nostro. 32,0 % 45,0 % 19,0 % 4,0 % 0,3 %

29 Altshuller arriva a delle deduzioni che a posteriori appaiono quasi ovvie: la maggior parte delle innovazioni non nasce da una invenzione veramente nuova, ma dall'applicazione di invenzioni già sviluppate e applicate in altri settori, ma questo avviene di solito in modo casuale e fortuito, senza alcuna sistematicità.

30 IL PERCORSO DELLE INVENZIONI
Peperoni rossi Brevetto 1945……. Arachidi 1950 …… Diamanti …..1972

31 “TRIZ” Acronimo Russo : Theoria Resheneyva Isobretatelskehuh Zadach
(Theoria per Risolvere i Problems in modo Inventivo)

32 Focalizzare Se stessi e l’ambiente Generare Idee Progettare Innovazioni Sviluppare Prodotti e servizi Vendere Sul mercato


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