La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Seminario Regionale di formazione

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Seminario Regionale di formazione"— Transcript della presentazione:

1 Seminario Regionale di formazione
per docenti referenti di Educazione alla Sicurezza Stradale nelle scuole secondarie di I° e II° grado Strategie e strumenti per la qualità e l’efficacia dei percorsi di E.S.S. nelle scuole: esperienze e proposte Antonio Dispenza U.S.R. Piemonte – C.R.E.S.S. Arborea marzo 2009

2 Educazione alla Sicurezza Stradale nelle scuole
Quali premesse teoriche ? Quali linee di riferimento? Come evitare errori nella definizione degli obiettivi e dei percorsi didattici? … come perseguire qualità ed efficacia degli interventi?

3 ROad Safety Education in all 25 EU Countries
DALL’ UNIONE EUROPEA: Progetto RO.S.E. 25 ROad Safety Education in all 25 EU Countries Rassegna di “buone pratiche” in RSE dotate di un sistema di valutazione dell’efficacia dell’intervento (quantitativo e/o qualitativo) per bambini ed adolescenti negli Stati Membri UE Stesura di Linee Guida per le “buone pratiche” a livello europeo

4 1) Riconoscimento del ruolo della RSE
RO.S.E. 25: 10 passi verso un miglioramento dell’Educazione alla Sicurezza Stradale 10 PASSI: 1) Riconoscimento del ruolo della RSE 2) Rendere prioritaria la RSE e rafforzare il suo ruolo presso l’opinione pubblica 3) Efficace coordinamento fra tutti i potenziali partner 4) Lista di priorità della RSE nelle scuole e negli asili nido, rendendola visibile nei curricula scolastici 5) Promuovere sinergie e combinazioni tra RSE ed educazione alla mobilità (scelta modale)

5 6) Rivolgersi agli adolescenti come a un gruppo a rischio
RO.S.E. 25: 10 passi verso un miglioramento dell’Educazione alla Sicurezza Stradale 6) Rivolgersi agli adolescenti come a un gruppo a rischio 7) Promuovere il coinvolgimento dei genitori 8) Obiettivo a lungo termine: raggiungere tutti gli utenti della strada tramite una RSE basata su costrutti teorici, continuativa, con obiettivi chiari 9) Promuovere sinergie e scambi di educazione con enforcement e innovazione tecnologica 10) Rafforzare l’attività di ricerca, valutazione e controllo di qualità.

6 Dal Piano Nazionale della Sicurezza Stradale
Azioni Prioritarie, marzo 2002 3.2 COSTRUZIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA STRADALE 3.2.2 Obiettivi e strategie di intervento … proposte relative agli obiettivi e alle strategie di intervento del Piano delle Priorità in materia di costruzione di una nuova cultura della sicurezza stradale, … distinguendo tra: - educazione stradale nella scuola (per alunni e per gli adulti); - informazione e sensibilizzazione riferite a particolari categorie di utenti della strada;

7 Piano Nazionale della Sicurezza Stradale
Azioni prioritarie: predisporre strumenti che consentano di valutare l’efficacia dell’ESS e l’educazione alla mobilità nella scuola, orientandole su modelli che si sono dimostrati particolarmente soddisfacenti

8 nella scuola, vengono individuati due obiettivi:
- creare le condizioni di base per una maggiore diffusione dei corsi di educazione stradale e della mobilità e per la realizzazione di corsi integrati, finalizzati a determinare una maggiore coerenza tra valori di sicurezza stradale proposti e comportamenti di guida degli adulti, con particolare riferimento ai genitori degli studenti; - predisporre strumenti che consentano di valutare l'efficacia dell'educazione stradale e l'educazione alla mobilità nella scuola, orientandole su modelli che si sono dimostrati particolarmente soddisfacenti.

9 Finora, nella scuola … scarso coinvolgimento… eterogeneità delle proposte… scarsa valutabilità…

10 RENDERE STRUTTURALE LA PRESENZA DELL’EDUCAZIONE STRADALE
Obiettivo: RENDERE STRUTTURALE LA PRESENZA DELL’EDUCAZIONE STRADALE NEL PERCORSO SCOLASTICO

11 Nella Regione Piemonte: Intesa tra istituzioni per progettare a lungo termine e perseguire: - obiettivi coerenti con le indicazioni U.E. / PNSS / MPI, - qualità, efficacia, valutabilità dei risultati, - un concreto coinvolgimento della popolazione scolastica di tutte le fasce di età  Protocollo di Intesa -

12 Sui temi dell’ Educazione aIla Sicurezza Stradale e alla Mobilità Sostenibile
PROTOCOLLO DI INTESA siglato tra USR, REGIONE PIEMONTE (assessorati Trasporti, Istruzione, Polizie Locali, Sanità) PROVINCE PIEMONTESI, ANCI, PREFETTURA-UTG TORINO (forze di polizia), MOTORIZZAZIONE.

13 avviare azioni e strategie comuni
FINALITA’ avviare azioni e strategie comuni per stimolare, programmare e realizzare attività ed iniziative sui temi dell’educazione alla sicurezza stradale nelle scuole di ogni ordine e grado del Piemonte, per incentivare le scelte di mobilità più sicure, sostenibili e compatibili con una serena convivenza civile, definendo forme di collaborazione e sinergie tra i soggetti firmatari.

14 IL CRESS Coordinamento Regionale Educazione alla Sicurezza Stradale
Il protocollo prevede l’istituzione di un gruppo di lavoro interistituzionale formato da un rappresentante degli Enti firmatari e degli Assessorati regionali coinvolti.

15 COLLEGAMENTI ISTITUZIONALI
a) PIANO REGIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE B) PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE 2005 – 2007 PIANO PREVENZIONE INCIDENTI STRADALI C) PIANO REGIONALE DI FORMAZIONE DELLA POLIZIA LOCALE D) PROGETTI MIUR – AMBITO DELL’EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA STRADALE E) SINERGIE CON PROGETTI IN ATTO – ISTITUZIONI ED ENTI

16 C.R.E.S.S. Coordinamento Regionale Educazione alla Sicurezza Stradale PRIME AZIONI: - monitoraggio - progettazione -formazione

17 Dal C.R.E.S.S.: nasce il Progetto pluriennale
Ti M.U.O.V.I.? Mobilità Urbana autOnoma per gioVani e bambIni Orientamento verso forme di mobilità alternative e prevenzione del rischio stradale

18 Ti M.U.O.V.I.? Mobilità Urbana autOnoma per gioVani e bambIni
L’obiettivo primario del progetto si configura come contributo alla riduzione dell’incidentalità stradale in età evolutiva e allo sviluppo dei percorsi formativi sui temi dell’educazione alla sicurezza stradale e dell’educazione alla convivenza civile

19 Ti M.U.O.V.I.? Mobilità Urbana autOnoma per gioVani e bambIni
Proposte per le scuole e gli studenti Proposte per la formazione Proposte per materiale didattico Proposte per l’organizzazione delle attività Proposte per l’elaborazione di linee guida

20 Mobilità Urbana autOnoma per gioVani e bambIni
Ti M.u.O.v.i.? Mobilità Urbana autOnoma per gioVani e bambIni

21 Scuola dell’Infanzia e Primaria: IL PERCORSO CASA-SCUOLA
Ti M.U.O.V.I.? Mobilità Urbana autOnoma per gioVani e bambIni Scuola dell’Infanzia e Primaria: IL PERCORSO CASA-SCUOLA - Il Signor Pedone La sicurezza in automobile - l’uso dei sistemi di ritenuta: “Io bambino passeggero ” “Pensa a me: allaccia la cintura”. - Mi sento sicuro quando vado a scuola a piedi? Temi: - Conoscenza dell’ambiente stradale - sistemi di ritenuta – percorsi casa-scuola a piedi

22 Ti M.U.O.V.I.? Mobilità Urbana autOnoma per gioVani e bambIni
scuola secondaria 1° grado: VERSO LA MOBILITA’ AUTONOMA Pedalare è meglio che guidare Racconti di strada Io passeggero: l’adulto al volante Il motorino: voglia di libertà?

23 “Pedalare è meglio che guidare”.
Si intende promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto ideale per gli spostamenti casa-scuola/tempo libero/lavoro/shopping. Tra gli obiettivi: l’attenzione alla sicurezza del ciclista e contribuire alla moderazione della velocità motorizzata in area urbana . Percorsi da prevedere in collaborazione con Enti Locali, Forze di Polizia, Associazioni.

24 “Io passeggero: l’adulto al volante”
Acquisire comportamenti corretti e responsabili quali utenti della strada (uso delle cinture di sicurezza; uso del casco). Vengono forniti supporti didattici e moduli con esperti per la conduzione di attività in aula. Vengono forniti supporti didattici e moduli con esperti per la conduzione di attività in aula.

25 Racconti di strada Aspetti della vita urbana e progressivi spostamenti autonomi in sicurezza. Consentire ai ragazzi di esprimersi sulle condizioni quotidiane, fisiche e sociali, del loro vivere in città per cogliere le loro rappresentazioni e valutazioni, per esplorare i significati della mobilità autonoma per il pre-adolescente. Con particolare coinvolgimento degli insegnanti di lettere. (concorso ) .

26 “Il motorino: voglia di libertà?”
Analisi critica di desideri diffusi; autonomia e sicurezza per l’adolescente. Attraverso l’utilizzo di linguaggi non convenzionali si affrontano argomenti quali il possesso e l’uso di un mezzo di trasporto collegato con aspettative, sogni, istanze dell’adolescente, lavorando contemporaneamente sull’acquisizione della consapevolezza di diritti, doveri e limiti. Proposti laboratori teatrali.

27 Ti M.U.O.V.I.? Mobilità Urbana autOnoma per gioVani e bambIni
scuola secondaria 2° grado: LE SCELTE DI MOBILITA’ La circolazione stradale in area urbana I sistemi di protezione Il conducente designato Andare ai 100 all’ora …può capitare anche a me

28 CARATTERISTICHE i progetti: Definiscono obiettivi e contenuti, metodi ma anche: - I SUPPORTI ALLE SCUOLE E AI DOCENTI … strumenti, collaborazioni, materiali utili - I RISULTATI ATTESI - LE MODALITA’ DI VERIFICA-VALUTAZIONE

29 SCHEDA DI SOTTOPROGETTO
Io passeggero. L’adulto al volante. Obiettivi tratti dai Programmi Ministeriali (D.M. 5 agosto 1994) - acquisire conoscenze precise su tutto quanto attiene l’uso appropriato e sicuro del mezzo meccanico - saper mettere in atto interventi opportuni in caso di incidenti (pronto soccorso). Abilità richieste dal D. L. 19 febbraio 2004, n. 59 acquisire comportamenti corretti e responsabili quali utenti della strada (uso delle cinture di sicurezza; uso del casco) Articoli del codice della strada Art. 172, uso delle cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta; Art. 171, uso del casco protettivo per gli utenti di veicoli a due ruote; Art. 189, Comportamento in caso di incidente.

30 SCHEDA DI SOTTOPROGETTO
Obiettivi e contenuti - promuovere ed incentivare l’uso delle cinture di sicurezza in automobile e alla generalizzazione dell’uso del casco correttamente allacciato e dei sistemi di protezione sui veicoli a due ruote. - saper distinguere le funzioni dei dispositivi di sicurezza attiva e passiva

31 SCHEDA DI SOTTOPROGETTO
I supporti alle scuole: Supporti economici Alle scuole: contributo economico (personale, organizzazione, realizzazione delle azioni previste dal progetto ) Videoclip - X strumenti utili per la quarta fase del sottoprogetto può essere prevista l’elaborazione di un videoclip/che sintetizzi i contenuti affrontati nel progetto Contributo previsto : € 500 (elaborazione e realizzazione del videoclip) Supporti didattici, organizzativi - Modulo di tre ore con esperti presenti in classe - KIT “Ti MuOvi?” con materiali e gadget per studenti (T-shirt / quaderni / gadget vari logo “Ti MuOvi?”)

32

33

34

35

36

37 SCHEDA DI SOTTOPROGETTO
materiali informativi sui temi trattati dagli esperti - Schedario didattico da inserire nel quaderno personale dello studente . Materiale didattico e organizzativo per la cartellina del docente Organizzazione del team di esperti Incontro 1 – Psicologo del traffico - La sicurezza attiva e passiva Incontro 2 - Ingegnere dei trasporti - La sicurezza attiva e passiva Incontro 3 - Operatore delle Forze dell’Ordine (art. C.d.S. – legalità) Incontro Operatore area sanitaria - Conseguenze sulla salute - Prevenzione del trauma cranico

38

39

40

41 materiali informativi per le famiglie e il territorio
Informazioni sul progetto informazioni sui temi dell’ESS - Manifesti per la scuola . Pieghevoli x le famiglie

42

43

44

45 SCHEDA DI SOTTOPROGETTO
Fasi operative Prima fase rilevazione iniziale per misurare il fenomeno … analisi dei dati raccolti Seconda fase incontri in classe con gli esperti (vedi Modulo fornito dal CRESS) Terza fase - rielaborazioni … con i docenti di riferimento - comunicazione ai genitori - osservazioni nel traffico reale, …. articoli 172 e 171 del CdS Quarta fase promuovere l’assunzione di comportamenti orientati alla sicurezza presso i compagni e gli adulti significativi / la cittadinanza ( tra le opportunità operative: elaborazione e produzione di videoclip)

46 Azioni di accompagnamento (marketing sociale)
per i genitori: informazione iniziale; giornata conclusiva per la stampa: informazione iniziale, intermedia, conclusiva Risultati attesi Aumento del numero di studenti e genitori che rispettano l’art. 172 del CdS.

47 Verifica - Valutazione
Del sottoprogetto da parte del CRESS: Questionario iniziale / conclusivo per gli insegnanti. Del percorso didattico della classe: Le verifiche dell’apprendimento sono curate dagli insegnanti di classe. Nota: i risultati delle azioni di monitoraggio e /o verifica compilati su modelli del CRESS dovranno essere trasmessi al Coordinamento regionale per le elaborazioni generali.

48 Aggiornamento e formazione dei docenti:
l’analisi del progetto è sviluppata anche nei percorsi di formazione previsti per i docenti: Percorsi provinciali - Attività residenziali Finora: oltre 1500 docenti nei 4 percorsi realizzati

49 Corso residenziale regionale Pallanza 2008

50 scuola secondaria : CONCORSI
Proposte per le scuole e gli studenti Progetto “TI MUOVI?” scuola secondaria : CONCORSI Concorso per “campagna pubblicitaria” Concorso RACCONTI DI STRADA Concorso per “cortometraggio” Concorso per “rappresentazione teatrale” Concorso per “meglio l’autobus ecologico” Peer education ed educazione stradale Strada facendo. Progetto- ponte con le scuole medie

51

52 Documentazione = divulgazione delle esperienze e delle “buone pratiche” Manifestazioni nelle scuole Manifestazioni locali e territoriali Sito

53 documentazione

54 Cress - GRUPPI AL LAVORO
Gruppi operativi sulle specifiche tematiche Coordinati da un gruppo di riferimento USR Con competenze specifiche nel settore Misto esperti – docenti G.O. CRESS: ….

55 Ti M.U.O.V.I.? Mobilità Urbana autOnoma per gioVani e bambIni
Comuni delle scuole aderenti al progetto: n. 142

56 MONITORAGGIO REGIONALE C.R.E.S.S. - ottobre 2006
rilevazione delle esperienze finora realizzate a livello scolastico sui temi dell’Educazione alla Sicurezza Stradale definizione delle condizioni di partenza, necessaria per verificare i risultati ottenuti nel tempo a seguito degli interventi previsti

57 MONITORAGGIO REGIONALE C.R.E.S.S. - ottobre 2006
Dati regionali Progetti E.S.S. nel triennio : si 218 nell'a.s. 2003/04 : 145 nell’a.s. 2004/05: 163 nell’a.s. 2005/06: 189 a.s. 2006/07: Ti MuOvi : 336 scuole – 3122 classi a.s. 2008/09: Ti MuOvi : tot scuole - > 5400 classi

58

59

60 C.R.E.S.S. - MONITORAGGIO REGIONALE - ottobre 2006 sensibilizzazione – tematiche affrontate
INFORMAZIONE CODICE STRADA 144 SENSIBILIZZAZIONE SICUREZZA PEDONE 168 SENSIBILIZZAZIONE SICUREZZA VEICOLO 110 SENSIBILIZZAZIONE DELL'AMBIENTE URBANO 136 sensibilizzazione nuove piste ciclabili 77 cura efficienza sicurezza veicolo 91 strumenti protezione personale caschetto 118 uso improprio pattini, skate-board, ecc. 90 mezzi pubblici, salite e discese 69 SENSIBILIZZAZIONE SUL BERE E GUIDARE 70 sanitario informa conseguenze bere-salute 36 polizia informa giuridico alcool 32 altro 13

61 LE PROSPETTIVE … SOSTENERE E VALORIZZARE ATTIVITA’ E PROGETTI SULL’ ESS - PROGETTI definiti e approvati nei P.O.F. - TRASVERSALITA’: azioni pluridisciplinari e coinvolgimento del maggior numero di docenti - collaborazioni e sinergie interistituzionali a livello regionale, provinciale, comunale - sostegno ai docenti e alle azioni scuola-territorio

62  Sostenere le scuole nelle azioni previste dai progetti, per una efficace ricaduta delle iniziative su studenti e famiglie  garantire continuità

63 Sviluppare i collegamenti tra i Piani di azione delle diverse istituzioni
Monitorare, verificare in itinere, valutare percorsi e risultati

64 In sintesi… Per la scuola sarà un anno impegnativo, Per l’ESS può essere un anno costruttivo… BUON LAVORO …

65 INFORMAZIONI E CONTATTI CON IL C.R.E.S.S.
Sito USR: Prof. A. Dispenza USR: Prof.ssa A. Motta per i materiali: sul sito dell’USR Sardegna e sui siti degli USP e Regione Sardegna


Scaricare ppt "Seminario Regionale di formazione"

Presentazioni simili


Annunci Google