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THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS

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Presentazione sul tema: "THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS"— Transcript della presentazione:

1 THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS
DISTRETTO 108L –I.T.A.L.Y. Anno Sociale DG Franco Emilio Pirone “Crescit Eundo” MOZIONE FINALE APPROVATA AL CONGRESSO D’ AUTUNNO INNOVAZIONE, INNOVAZIONE, INNOVAZIONE Costruiamo insieme un nuovo corso del Lionismo

2 I componenti il Gabinetto Distrettuale, con il coordinamento del DG Franco Pirone e del PDG E. Cesarotti, hanno elaborato il seguente vademecum per i Club e il Distretto

3 Il successo della nostra azione innovatrice passa attraverso:
la volontà di essere un protagonista il lavoro di gruppo l’avere a cuore il futuro della nostra Associazione. il convincimento di ognuno

4 MOZIONE FINALE Congresso d’Autunno 2008
L’Assemblea dei partecipanti al Congresso di Autunno del Distretto 108L (MD Italy) della Associazione Internazionale dei Lions Clubs tenuta a Rieti il giorno 29 novembre 2008, premessi i contenuti dei Forum indetti dalla Rivista “LIONISMO” del distretto 108 L svoltisi in Roma in data 9 giugno e 19 ottobre 2008 sul tema “INNOVAZIONE” e gli orientamenti ivi emersi pubblicati nei numeri 6 giugno 2008 e 1 ottobre 2008 della stessa Rivista nonché quelli scaturiti dagli ampi e qualificati dibattiti svoltisi sullo stesso tema nella Riunione delle cariche di Pomezia del 20 settembre 2008 e nella Assemblea degli Officer del 18 ottobre 2008 nella stessa Pomezia; ritenuta la opportunità di tradurre in misure concrete detti orientamenti al fine della loro massima e motivata condivisione ed operatività da parte sia dei club che delle altre strutture distrettuali al fine di renderel’impegno civile ed umanitario della Associazione il più proficuo possibile ed aderente alle attuali problematiche della vita civile; … Continua …

5 MOZIONE FINALE Congresso d’Autunno 2008
… continua … tenuto conto dei lavori, degli interventi e del conseguente dibattito svoltisi in questa sede nonché delle approvazioni che sulle singole tematiche di cui appresso si sono succedute; IMPEGNA Il Governatore Distrettuale in carica ed i suoi successori a diramare ai club ed alle altre strutture interessate e presenti nel Distretto i seguenti ORIENTAMENTI emersi ed approvati durante i lavori di questo Congresso al fine di ottenerne in tutte le Sedi la pratica attuazione.

6 Orientamento n°1 Gli strumenti (Organigramma) e le attività nei vari momenti associativi (Riunioni istituzionali, Convegni,) sono improntate a criteri di essenzialità con la riduzione di ogni superflua od eccessiva formalità.

7 Orientamento n°1 Raccomandazioni per il Governatore
Organigrammi con officer di provata esperienza. Nomina di Collaboratori (Officer) con attiva partecipazione alla vita distrettuale e di club. Minimizzare la presenza degli Officer di club (P, S, Com. Soci) nelle strutture distrettuali. Immediati Past Presidenti di Club, di dimostrata valenza, da impegnare nel distretto. Strutture distrettuali tarate sulle esigenze dei club (circoscrizione, regione o distretto). Carenze rilevate Organigrammi con strutture non dedicate a supporto dei club. Organigrammi con officer poco o nulla presenti nelle riunioni distrettuali negli anni precedenti. Organigramma con numero eccessivo di comitati.

8 Orientamento n°1 Raccomandazioni per i Club
Aspetto formale ridotto nelle conviviali ufficiali a vantaggio dell’immagine del Club nella comunità. Utilizzare gli inni solo ed unicamente in occasione delle ricorrenze del Club (Charter Night e Visita DG). Carenze rilevate Eccessiva “pesantezza” del cerimoniale nelle occasioni che coinvolgono la comunità. Evitare gli inni.

9 Orientamento n°1 Organigramma con numero ridotto di comitati.
Raccomandazione (da Gab. Distrettuale ) Organigramma con numero ridotto di comitati.

10 Orientamento n°2 La convivialità formale è ridotta a beneficio di incontri interni operativi finalizzati alla progettazione ed alla realizzazione dei Service che sono l’attività principale se non esclusiva dei Club e della Associazione.

11 Orientamento n°2 Raccomandazioni per i Club
Carenze rilevate: Incontri di club non legati ai bisogni della comunità. Reiterare vecchi rituali facendo le medesime vecchie cose. Incontri di club su base non programmata, per “far un favore ad un “amico” o per motivi professionali. Raccomandazioni: Incontri di club basati sulle necessità espresse od inespresse della comunità. Rituali aggiornati, semplici e non troppo enfatizzati. Aumentare gli incontri dei diversi comitati service. Serate conviviali quali sintesi di incontri operativi.

12 Orientamento n°3 I club, singoli od associati, realizzano progetti propri, autonomi, rivolti in particolare ai problemi del territorio.

13 Orientamento n°3 raccomandazioni per Club e/o Zone
Carenze rilevate Programma annuale su input “personali” o sul ripetersi di iniziative ormai “datate”. Progetti di club non chiaramente identificabili come azione del club stesso. Lavorare con incarichi “ad personam”. Lavorare senza obiettivi chiari. Territorio come esclusiva competenza di un club. Obiettivi diversificati e non chiari Raccomandazioni: Programma annuale basato sull’analisi dei bisogni della comunità e sulle disponibilità e capacità del club. Richiedere l’ausilio delle autorità e di altri enti per l’identificazione dei bisogni. Lavorare con comitati dedicati ai service del club con impegno dichiarato e mantenuto dai singoli soci. Considerare progetti comuni con gli altri club dello stesso ambito territoriale. Lavorare con obiettivi e piani di azione semplici e lineari. I Coordinatori di Comitato riferiscano sui singoli stati di avanzamento dei service alle riunioni di direttivo. Identificazione del territorio“preferenziale” delle azioni di un club nelle aree metropolitane. Implementare la comunicazione per evitare malintesi

14 Raccomandazioni: (da Gab. Distrettuale 15.02.2009)
Orientamento n°3 Raccomandazioni: (da Gab. Distrettuale ) Limitare dispersione delle forze del club in piccoli service. Evitare la trattazione di temi senza valenza sociale e non propedeutici ad eventuali Services

15 Orientamento n°4 Il numero dei meeting dedicati alle nostre comunità viene incrementato ed inteso come manifestazioni di partecipazione civica con la presenza attiva e collaborativa di Enti ed Istituzioni pubbliche e private, promuovendo ed utilizzando in ogni caso forme idonee di comunicazione esterna.

16 Orientamento n°4 Raccomandazioni per il Club
Carenze rilevate: Fare e non far sapere. Raccomandazioni: Due incontri mensili di club, uno per soli Soci dedicato alla progettazione e/o realizzazione del service, ed uno, sullo stesso argomento, aperto alle autorità ed alla comunità (quando progetto pronto). Studiare ed implementare un sistema di comunicazione sul territorio (fogli notizie, comunicati stampa, mail, ecc.). Preparare una mail list territoriale (autorità, assessorati, associazioni, parrocchie, giornali, radio e TV locali, ecc.). Istituire e mantenere aggiornato il sito web del Club. Rafforzare i compiti e la figura dell’Addetto Stampa e dell’Addetto alle Pubbliche Relazioni. Il Presidente di Club entrante e quello uscente si recano, all’inizio dell’anno lionistico, a far visita alle Autorità del territorio per discutere anche di possibili service.

17 Orientamento n°4 Raccomandazioni: (da Gab. Distrettuale 15.02.2009)
Evitare meeting sterili e qualunque manifestazione che non produca proposte concrete (da progetti attuabili). Evitare manifestazioni con intento di fornire “passerelle” per favorire autocelebrazioni e/o autopromozione. Le attività rivolte al territorio non devono essere a discapito di quelle “istituzionali”. Incrementare incontri non conviviali coinvolgendo autorità istituzionali, Scuole e la cittadinanza.

18 Orientamento n°5 I Club e le altre Strutture Associative rinunciano a partecipare, in ruoli subordinati, ad attività di servizio ideate e gestite da altre pur benemerite Organizzazioni.

19 Orientamento n°5 Raccomandazioni per i Club e le Strutture Distrettuali
Premessa : valutare, caso per caso, le attività di servizio già in essere sul territorio effettuate con altre organizzazioni, prima di cessare la collaborazione. Potrebbe non esserci un ritorno d’immagine (AIRC, Telethon, AILD, ecc.) dovuto alla consuetudine, all’ attesa della comunità ecc.

20 Orientamento n°5 Raccomandazioni per i Club e le Strutture Distrettuali
Carenze rilevate: Attività senza ritorno pro Lions. Raccomandazioni: Attività congiunte almeno a livello locale. Attività ormai “consolidate” come Lions.

21 Orientamento n°5 Raccomandazioni da Gab. Distrettuale del Evitare dispersione di energie nella raccolta fondi e/o donazioni per Organizzazioni già esistenti ed operanti. Lions club unici promotori di services nel territorio.


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