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Questionario ex ante Il ricercatore ha preventivamente a disposizione l’informazione che gli permette accesso diretto ai contenuti. Il corpus viene diviso.

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1 Semplificazione del linguaggio amministrativo Indagine tra i dipendenti del Comune di Treviso

2 Questionario ex ante Il ricercatore ha preventivamente a disposizione l’informazione che gli permette accesso diretto ai contenuti. Il corpus viene diviso in porzioni più piccole e la matrice dati di partenza ha sulle righe queste parti e sulle colonne le variabili della griglia concettuale adottata. Quando: quando il materiale testuale può essere sfruttato per la comparazione con risultati di altre ricerche; quando le teorie sull’argomento sono già consolidate ed è interessante stabilire l’incidenza delle diverse categorie; quando la ricerca è finalizzata allo studio di un aspetto particolare all’interno di testi prodotti per altri fini.

3 Vantaggi: conveniente se le categorie concettuali adottate sono in grado di raccogliere dimensioni interessanti del fenomeno Svantaggi: inadatta per studiare situazioni i rapida evoluzione

4 Questionario ex post Affida ai testi del corpus il compito di definire i concetti utili a descrivere il fenomeno indagato. Metodologia di analisi che ben funziona con interviste aperte in cui gli intervistati focalizzano il tema della ricerca e sviluppano gli argomenti d’interesse. Vantaggi: fornisce una vasta gamma di informazioni. Svantaggi: la strutturazione impoverisce le informazioni; alternative di risposta numerose e quindi difficili da categorizzare.

5 Il percorso di applicazione di uno strumento di rilevazione standardizzato
Il contatto (lettera di presentazione e introduzione al questionario) presentare gli scopi dell’indagine; esplicitare il committente ed il ruolo dell’intervistatore nella ricerca; dare indicazioni sull’uso e la destinazione dei dati; dare indicazioni sulle modalità di compilazione (nel caso di un questionario autocompilato). Domande introduttive generali avviare la discussione entrando gradualmente nell’argomento. Questioni centrali (“Questionario sulla scrittura amministrativa dei dipendenti del Comune di Treviso”) Questioni centrali problematiche o threatening questions (“La scrittura amministrativa nel suo lavoro”, “Corsi di formazione ed aggiornamento”) indagare su aspetti personali e quindi delicati. Dati personali e socio-biografici (“Dati biografici”) Domande conclusive gratificare l’intervistato per il lavoro svolto permettendogli un ruolo attivo nella valutazione della ricerca; ottenere un feedback.

6 La struttura del questionario
Introduzione QUESTIONARIO SULLA SCRITTURA AMMINISTRATIVA Testualità Sintassi Lessico Grafica LA SCRITTURA AMMINISTRATIVA NEL SUO LAVORO CORSI DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DATI BIOGRAFICI Domande conclusive

7 Le domande di ricerca La formula della domanda deve essere:
unidimensionale neutrale

8 Unidimensionale Sono state individuate tre dimensioni di ricerca:
dimensione del linguaggio amministrativo; dimensione del destinatario; dimensione personale. Le 3 dimensioni sono state tradotte in altrettante specifiche domande di ricerca.

9 Secondo Lei, quale dei due testi è più adeguato dal punto di vista del
Dimensione del linguaggio amministrativo E’ importante indagare quanto ancora pesano le strutture linguistiche dell’ormai sorpassato linguaggio burocratico. Secondo Lei, quale dei due testi è più adeguato dal punto di vista del linguaggio amministrativo? TESTO A TESTO B I testi sono equivalenti

10 Dimensione del destinatario
E’ importante che nella fase della scrittura venga tenuto costantemente in considerazione chi sarà il ricevente e con lui le sue caratteristiche, le capacità di comprensione e le esigenze informative (porre fine all’autoreferenzialità della PA). Secondo Lei, quale dei due testi è più adeguato dal punto di vista del destinatario? TESTO A TESTO B I testi sono equivalenti

11 Dimensione personale Per studiare invece il punto di vista personale si è scelto di aggiungere alla struttura delle domande precedenti uno spazio per dar modo di scrivere la motivazione alla propria risposta. L’obiettivo è quello di avere informazioni più dettagliate su quali sono i fattori che in qualche modo influenzano la percezione dei testi e quindi le risposte degli intervistati. Quale testo sceglierebbe Lei? Perché? TESTO A, perché ____________________________________________ ____________________________________________ TESTO B, perché ____________________________________________ I testi sono equivalenti, perché _________________________________ ________________________________________________

12 Neutrale “Secondo Lei, quale dei due testi è più adeguato dal punto di vista di … ?” Non esprime giudizi di valore Permette un’identica formulazione

13 Le alternative proposte devono essere:
esaustive; non polarizzate (dotate di connotazione positiva o negativa); non sottodeterminate (incomplete) o sovradeterminate (attraenti); reciprocamente escludibili; brevi e in numero limitato; espresse in positivo. Il linguaggio usato è semplice e la terminologia precisa.

14 Campione “Costruire un campione vuol dire selezionare una parte (campione) di un tutto (popolazione), con procedimenti e regole che garantiscono la capacità della prima a rappresentare significativamente gli aspetti essenziali del secondo.” (Bernardi Lorenzo, 2005, Percorsi di ricerca sociale. Conoscere, decidere,valutare, Roma, Carocci)

15 Popolazione: insieme di tutte e solo le unità statistiche portatrici di caratteri/variabili d’interesse per l’indagine.  Elenco dipendenti del comune di Treviso Strategia di campionamento: tecnica di organizzazione della lista delle unità statistiche dell’intera popolazione dalla quale si prelevano le unità statistiche campionarie cercando di assicurare significatività alle successive stime prodotte.  Campione non probabilistico a scelta ragionata: selezione operata dal ricercatore e con obiettivi di rappresentatività di certi aspetti strutturali della popolazione in gruppi. Quando: poche unità campionarie informazioni in tempi brevi informazioni su elementi “tipici”  Amministrativo: posizione lavorativa che dà le maggiori sicurezze sul fatto che il dipendente in questione rediga in qualche modo testi amministrativi e quindi sia costretto a riflettere sulle questioni linguistiche connesse alla scrittura di testi amministrativi. Errore campionario e non campionario

16 Nel concreto: - 17 liste (Nome del Servizio, Dirigente responsabile, Elenco nominativi dei dipendenti); - 245 soggetti a cui è stato somministrato il questionario; - 130 questionari restituiti entro i termini fissati.

17 Analisi dei dati N. 17 Forme di attenuazione TESTO A
Le comunichiamo che la sua richiesta è stata rifiutata. TESTO B richiesta non è stata accolta. Quale testo sceglierebbe Lei? Perché? TESTO A, perché ____________________________________________ ____________________________________________ TESTO B, perché ____________________________________________ I testi sono equivalenti, perché _________________________________ ________________________________________________

18 Analisi monovariata Sintesi statistiche che riguardano un solo
carattere. Dallo spoglio risulta una tabella di frequenza che rappresenta la distribuzione del carattere.

19 Analisi monovariata della terza risposta alla domanda 17
sulle forme di attenuazione. Tabella di frequenza con la distribuzione del carattere Frequenza Percentuale Percentuale valida Percentuale cumulata validi A 34 26.2 % 26.6 % B 85 65.4 % 66.4 % 93.0 % C 9 6.9 % 7.0 % 100.0 % totale 128 98.5 % mancanti 2 1.5 % 130

20 Analisi monovariata della terza risposta alla domanda 17
sulle forme di attenuazione. Grafico delle percentuali di risposta alla domanda n. 17

21 Analisi bivariata Sintesi statistiche con due mutabili qualitative dicotomiche Sintesi statistiche con due mutabili qualitative politomiche L’indice X2 di Pearson (chiquadrato) misura l’associazione in una tabella politomica m x p (m per righe e p per colonne).

22 Sintesi statistiche con due mutabili qualitative dicotomiche
Tabella del confronto tra le risposte alla domanda n. 17 sulle forme di attenuazione e la frequenza al corso “Scrivere chiaro” No Si A 23.9 % 31.4 % B 68.5 % 62.9 % C 7.6 % 5.7 %

23 Sintesi statistiche con due mutabili qualitative dicotomiche
Grafico del confronto tra le risposte alla domanda n. 17 sulle forme di attenuazione e la frequenza al corso “Scrivere chiaro”

24 Sintesi statistiche con due mutabili qualitative politomiche
Grafico del confronto tra le risposte alla domanda n. 17 sulle forme di attenuazione ed il titolo di studio

25 Bibliografia Bernardi Lorenzo, 2005, Percorsi di ricerca sociale. Conoscere, decidere, valutare, Roma, Carocci. Corbetta Piergiorgio, 1999, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Bologna, Il Mulino. Cortelazzo Michele A., 2005, Il Comune scrive chiaro. Come semplificare le comunicazioni al cittadino, Rimini, Maggioli. Cortelazzo Michele A., Pellegrino Federica (a cura di), 2003, Guida alla scrittura istituzionale, Roma-Bari, Laterza. Fioritto Alfredo (a cura di), 1997, Manuale di stile. Strumenti per semplificare il linguaggio delle amministrazioni pubbliche. Proposta e materiali di studio, Bologna, Il Mulino. Fortis, Daniele, 2003, Semplificare l'atto amministrativo, «Rivista italiana di Comunicazione pubblica» V.18, pp Fortis, Daniele, 2004, Semplificazione del linguaggio amministrativo. Validità e limiti delle linee guida, «Rivista italiana di Comunicazione pubblica» VI.20, pp Franceschini Fabrizio, Gigli Sara (a cura di), 2003, Manuale di scrittura amministrativa, Roma, Agenzia delle Entrate. Raso Tommaso, , Origini e strategia dell'informazione in alcune testualità burocratiche, «Studi linguistici italiani» XXV, pp , XXVI, pp Tuzzi Arjuna, 2001, Dall’intervista alla notizia, Sapere Viale Matteo, 2002, L'amministrazione vi manda a dire, «Italiano & oltre» XVII, pp


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