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PubblicatoBeppe Smith Modificato 10 anni fa
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COMA sindrome clinica caratterizzata da una mancata risposta a qualsiasi stimolo esterno o bisogno interno.
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Coscienza Consapevolezza di se e dell’ ambiente circostante.
: Consapevolezza di se e dell’ ambiente circostante. Aspetti della coscienza : Livello o vigilanza : contatto consapevole elementare con l’ ambiente esterno; Contenuto : integrazione di processi organizzati
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Le alterazioni del livello di coscienza comprendono :
Sonnolenza/sopore Stupore Coma
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La modificazione del contenuto si identifica con :
Confusione : comportamento caratterizzato dalla perdita di chiarezza mentale; i sintomi di esordio sono disattenzione e disorientamento temporo-spaziale. Encefalopatia : associazione di turbe di livello e di contenuto della coscienza
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GLASGOW COMA SCALE APERTURA OCCHI (E) MOTRICITA’ (M) RISPOSTA VERBALE (V) 4 spontanea obbedisce orientata 3 alla chiamata verbale localizza il dolore confusa 2 allo stimolo doloroso si sottrae al dolore inappropriata 1 assenza di apertura ipertonia flessoria incomprensibile 2 ipertonia estensoria nessuna 1 nessuna risposta E + V + M = 3 – 15 < 8 STATO DI COMA
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Fisiopatologia I correlati anatomici della coscienza si identificano con : - sostanza reticolare ascendente, responsabile soprattutto del livello di coscienza; - emisferi encefalici, funzioni cognitive superiori e sede del contenuto. Qualsiasi noxa fisico-chimica che interessi direttamente o indirettamente tali strutture è in grado di causare coma.
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Cause di Coma -Danno esteso ad entrambi gli emisferi cerebrali
-Alterazioni cerebrali per stati tossici -Lesioni del tronco encefalico che coinvolgono la SRA. Determinante biologica del coma : compromissione delle funzioni respiratorie cellulari. Queste si basano su : 1. Flusso ematico cerebrale 2. Apporto di ossigeno 3. Apporto di glucosio
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Quando uno di questi tre elementi viene meno le riserve energetiche del
neurone decrescono rapidamente.
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Comi da cause che colpiscono diffusamente il Sistema Nervoso Centrale
Encefalopatie Metaboliche Ipoglicemia chetoacidosi diabetica stato iperosmolare alterazioni elettrolitiche Endocrine Ipertiroidismo ed ipotiroidismo crisi ed insufficienza surrenalica Insufficienza di organi: Encefalopatia epatica uremia/ insufficienza renale
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Encefalopatia ipertensiva
Encefalite, meningite Ischemia cerebrale Emorragia subaracnoidea Ipossiemia, ipo-ipercapnia Acidosi alcalosi Sostanze Tossiche e farmaci Sedativi del sistema nervoso centrale Alcool Monossido di carbonio ed altri inalanti Sindrome neurolettica maligna Cause ambientali ipotermia - ipertermia Stati carenziali : encefalopatia di Wernicke.
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Emorragia intracerebrale
Ematoma subdurale ed epidurale Infarto cerebrale Tumore Ascesso Idrocefalo Emorragia o infarto del tronco Ematoma subdurale o epidurale.
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Generalità sull’approccio al paziente in coma :
nel paziente in coma la stabilizzazione, la diagnosi e la terapia si sovrappongono e si conducono simultaneamente
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APPROCCIO INIZIALE Stabilire la perdita di coscienza Proteggere la colonna cervicale Registrare i segni vitali Tamponare eventuali emorragie.
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APPROCCIO INIZIALE Assicurare pervietà delle vie aeree (A) Provvedere ad una ventilazione adeguata (B) Sostenere il circolo (C) Accesso venoso -prelievi per ematochimici generali e specifici somministrazione di tiamina , 100 mg, glucosio 50% : ml naloxone : 2 fiale ripetibili.
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TRATTAMENTO DELLE CAUSE PIU’ EVIDENTI
Ricorda AEIOU : Alcool, Epilessia, Ipoglicemia, Oppio, Urea Ricorda TIP ASTA : Trauma, Infezione, Psiche, Avvelenamento, Shock, Tumore, Ambiente (caldo, freddo, altitudine) Eseguire un esame obiettivo accurato, pervenire alla diagnosi specifica ed organizzare il trattamento appropriato.
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PAZIENTE STABILIZZATO
RACCOGLI OGNI INFORMAZIONE POSSIBILE DAI FAMILIARI E DAI TESTIMONI E’ importante stabilire : -da quanto tempo si è manifestato il coma -modalità di esordio -sintomi prodromici -eventuali traumi -intossicazioni -malattie in atto ESEGUI UN ESAME OBIETTIVO PER EVIDENZIARE : -segni di percosse e traumatismo (cuoio capelluto, timpano, addome, pelvi ed ossa lunghe).
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ESAMINA ACCURATAMENTE :
cute : punture di ago, cianosi, pallore, eruzioni, disidratazione odore dell’alito : alcool, acetone, materiale fecale, fetore epatico auscultazione cardiaca : valutazione del ritmo e dei toni cardiaci. addome : organomegalia, ascite, ecchimosi ai fianchi.
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ESEGUI ESAME NEUROLOGICO:
postura, stato mentale e risposta agli stimoli, tipo di respiro , automatismi, nervi cranici, pupille, movimenti oculari, riflesso corneale, asimmetria facciale, decerebrazione. Distingui i pazienti senza segni di lesione del tronco encefalico da quelli con segni di lesione del tronco encefalico ed imposta il relativo algoritmo
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NON SEGNI DI LESIONE TRONCALE
screening tossicologico 2) TAC cerebrale : A) dimostrativa per : a) lesioni operabili (es. subdurali) : neurochirurgia b) lesioni inoperabili (es. Infarti bilaterali) : misure supportive B) TAC cerebrale normale : procedi con puntura lombare ed esame liquor
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SEGNI DI LESIONE TRONCALE
A) Con sindrome da evidente erniazione (transtentoriale cerebellare; centrale) : 1) consulta neurochirurgo 2) mannitolo al 20% 1g/kg IV B) senza sindrome da erniazione : 1) screening tossicologico 2) screening per coma metabolico : funzione epatica e renale, EGA,elettroliti,calcio,ecc. ed inizia prontamente terapia 3) TAC cerebrale : a) lesione operabile (es emorragia cerebellare) : neurochirurgia b) lesione inoperabile (es. emorragia pontina) : misure supportive c) liquor normale : misure supportive
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ESAME LIQUOR CEFALORACHIDIANO :
a) Liquor normale (infarto cerebrale acuto): misure supportive b) infezione trattabile (es meningite) : antibiotici c) infezione non trattabile (encefalite erpetica) : d) sangue (es emorragia subaracnoidea) : misure supportive.
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Appena il paziente è stabile procedi con angiografia:
a) angiografia normale : rivalutare gli angiogrammi a1) normali : misure supportive a2) aneurisma o malformazione arterovenosa : neurochirurgia se possibile b) angiografia dimostrativa per aneurisma oppure malformazione arterovenosa : neurochirurgia se possibile
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