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A cura di: Imboccioli Leonardo
La globalizzazione A cura di: Imboccioli Leonardo
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Definizione: E’ un fenomeno attraverso il quale l’economia internazionale e le economie nazionali tendono ad integrarsi sempre di più, arrivando alla creazione di un mercato unico mondiale.
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Quando Sebbene molti preferiscano considerare semplicisticamente questo fenomeno solo a partire dalla fine del XX secolo, osservatori attenti alla storia parlano di globalizzazione anche nei secoli passati, ma erano tempi diversi in cui la globalizzazione si identificava, pressoché essenzialmente, nell'internazionalizzazione delle attività di produzione e degli scambi commerciali comunque ad un livello inferiore rispetto all'attuale.
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Aspetti positivi… Aumento della produttività,dei commerci,della ricchezza totale: interessa il settore economico; nei paesi più sviluppati il PIL è aumentato mentre, in quelli più poveri, è cresciuto rispetto al passato. Contatto e conoscenza reciproca tra popoli e culture diverse: la possibilità di spostarsi e le interconnessioni hanno favorito la conoscenza delle diverse culture del mondo; mentre per quanto riguarda il contatto si può prendere in considerazione l’uso comune dei diversi marchi di aziende(McDonald, CocaCola, Nike ecc…) Rapidità nelle decisioni per il bene di tutti: la disponibilità di informazioni istantanee hanno favorito alle persone di agire in modo più efficace e i concetti pubblici,che interessano tutto il pianeta, hanno permesso di portare a fine azioni riguardanti l’intera popolazione,l’ambiente e la pace.
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…e negativi si stanno esaurendo le materie prime poichè vi è una corsa globale alla crescita economica e danneggiano l'ecosistema; -le ricchezze che vengono prodotte sono mal distribuite e gli stati poveri finiscono per diventare ulteriormente più poveri; -con la globalizzazione la vita di moltissime persone (uomini, donne e bambini) sono sfruttati in tutti i modi possibili pur di arricchirsi; -la globalizzazione permette ai trafficanti, mafiosi e terroristi di riuscire a trasportare bombe atomiche,armi nucleari e armi per le distruzioni di massa in modo molto facile e senza difficoltà. Il pagamento dei lavoratori è minimo e le loro condizioni di lavoro sono disumane poichè, si lavora in scantinati al buio e in capannoni al freddo per poi non riuscire a guadagnare abbastanza per far sopravvivere la propia famiglia.
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I diritti umani Le nazioni unite ritengono che agli uomini debbano essere garantiti alcuni bisogni fondamentali: accesso agevole e costante all’acqua potabile possibilità di nutrirsi in maniera sufficiente a sviluppare una vita sana vivere in condizioni igieniche e abitative dignitose poter essere visitati da un medico se ammalati e poter prendere medicine poter imparare a leggere, scrivere ed, eventualmente, poter accedere a studi superiori potersi sollevare da una condizione di miseria o povertà non volontarie.
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Su incarico dell’assemblea del millennio, hanno proposto alla comunità internazionale otto obbiettivi prioritari, grazie ai quali poter garantire a tutti gli abitanti del pianeta il soddisfacimento dei diritti fondamentali. Tali obbiettivi, i cosiddetti Millennium Development Goals(obbiettivi del millennio) dovranno essere raggiunti entro il Questi obbiettivi sono: sradicare la fame e la povertà estrema garantire a tutti i bambini l’ istruzione primaria promuovere la parità dei sessi ed emancipare le donne ridurre la mortalità infantile migliorare la salute delle mamme combattere le malattie più gravi come AIDS e malaria assicurare la sostenibilità ambientale realizzare una collaborazione globale al servizio dello sviluppo
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Problemi ambientali L'uomo considera la terra come un' infinita risorsa per produrre tutto ciò di cui ha bisogno senza interessarsi di curare il nostro pianeta per le generazioni future. Dalla metà del secolo scorso, l'uomo ha incominciato ad estrarre le materie prime, necessarie al funzionamento delle macchine, e ad inquinare in maniera eccessiva rispetto le capacità del geosistema, come se a Terra fosse ben cinque volte superiore alle sue attuali dimensioni. Gli studiosi affermano che il nostro modo di vivere e i nostri consumi sono insostenibili e quindi i nostri figli erediteranno un'ambiente sporco e degradato e con ancora minori risorse naturali.
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Consigli Per evitare questo fenomeno è necessario ridurre l'impronta dell'uomo. È però necessario che siano le popolazioni che vivono nei paesi sviluppati riducano i loro consumi e le loro produzioni; ciò richiede una vera e propria rivoluzione nel pensiero di che cosa siano i valori, compiendo azioni a favore dell'ambiente e dell'uomo stesso, senza essere egoisti. Per poter ridurre i consumi dobbiamo domandarci, ad esempio, prima di acquistare un'articolo se quello ci serve realmente o se magari possiamo noleggiarlo, perché noleggiare richiede una minor richiesta di produzione e quindi minor inquinamento. Possiamo inoltre utilizzare il più possibile la bicicletta per muoverci e non farci accompagnare dai genitori in auto, inquinando inutilmente. È necessario ridurre anche gli sprechi di acqua, luce e gas e dobbiamo imparare a riciclare. Noi possiamo dunque, nel nostro piccolo, iniziare ad avere una minor impronta ecologica perché se tutti ci sforziamo di aiutare il nostro pianeta, si possono ottenere risultati.
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Il lavoro minorile Nel seguente video si vede la differenza tra un bambino normale ed uno obbligato a lavorare. La differenza si nota subito perché mentre il primo viene rappresentato con dei colori accesi per rappresentare la libertà e la vita migliore a confronto di chi lavora, l’ altro viene rappresentato con colori scuri per dimostrare che il lavoro minorile porta tristezza ed è un lavoro cupo dove la libertà (rappresentata con i colori) non esiste.
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La storia di Iqbal Masih
Iqbal Masih già a quattro anni cominciò a lavorare in condizioni di schiavitù, dopo che il padre l'aveva venduto per ottenere 16 dollari, poiché la famiglia doveva pagare un debito. Iqbal fu costretto a lavorare incatenato a un telaio per circa dodici ore al giorno, al salario di 1 rupia al giorno, l'equivalente di 3 centesimi di euro attuali. Cercò parecchie volte di sfuggire al direttore della fabbrica, che lo puniva gettandolo in una sorta di pozzo nero quasi senza aria, che Iqbal chiamava "la tomba". Un giorno Iqbal e i bambini escono di nascosto dalla fabbrica e partecipano al Fronte di Liberazione dal Lavoro Schiavizzato dove Iqbal raccontò la loro storia e le loro condizioni Gli avvocati del sindacato contribuirono a liberarlo dal lavoro minorile e il segretario del BLLF (che una volta aveva incontarto) lo fece studiare per i diritti dei bambini. Iqbal riuscì a liberare vari bambini dalla schiavitù ma alla fine venne ucciso
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No-global Movimento no-global o movimento anti-globalizzazione sono locuzioni nate nella stampa italiana per indicare un insieme internazionale di gruppi, organizzazioni non governative, associazioni e singoli individui relativamente eterogenei dal punto di vista politico e accomunati dalla critica all'attuale sistema economico neoliberista, la cui prima comparsa si ritiene comunemente avvenuta intorno al 1999 in occasione della Conferenza Ministeriale della WTO (l'Organizzazione Mondiale del Commercio) a Seattle negli Stati Uniti. Di quello che è stato inizialmente chiamato "popolo di Seattle" non è mai stata data una denominazione unica, data l'enorme varietà e complessità delle organizzazioni che a Seattle si sono incontrate. In altri paesi infatti non si è data una denominazione unica a un tale insieme di elementi di natura tanto eterogenea, oppure sono state usate altre espressioni.
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