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PubblicatoNorma Renzi Modificato 10 anni fa
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Liceo Scientifico Vito Volterra sezione staccata di Sassoferrato
PRESENTA: “Percorsi … oltre le diversità”
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Spettacolo teatrale “Percorsi
Spettacolo teatrale “Percorsi.. Oltre le diversità” promossa da Comune di Fabriano e UNITALSI Giovedì 6 Marzo noi ragazzi della classe IV del Liceo scientifico di Sassoferrato, accompagnati dalla prof.ssa Daniela Amico, abbiamo assistito insieme a tanti altri studenti, in rappresentanza dei vari istituti superiori di Fabriano, allo spettacolo organizzato dall’UNITALSI dal titolo “Percorsi… oltre la diversità”. E’ stato un vero piacere e oggi in classe abbiamo insieme riflettuto sul valore che ha avuto per noi parteciparvi.
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I protagonisti dello spettacolo sono stati Fra Alessandro e Simona Atzori.
Frate Alessandro Giacomo Brustenghi, in arte Frate Alessandro nasce a Perugia il 21 aprile 1978), E’ un monaco e tenore italiano, appartenente all'ordine francescano. Ha coinvolto noi spettatori cantando alcune delle sue canzoni, come “Fratello sole sorella luna”.
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SIMONA ATZORI Milanese, Simona Atzori è figlia di genitori sardi.
Pur essendo priva di braccia dalla nascita, non si è mai persa d'animo e ha intrapreso sin da giovane l'attività di pittrice e di ballerina classica. Ci ha intrattenuto con varie esibizioni di danza singole e in gruppo. Ha raccontato la sua storia e si è dimostrata disponibile a rispondere alle nostre domande.
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Ecco alcune delle nostre riflessioni più significative:
“Mi è piaciuto molto lo spettacolo soprattutto la seconda parte, quella dedicata a Simona; una ragazza che nonostante le sia stato tolto tanto è riuscita a trovare dentro di sé la forza per reagire e per accettarsi. Mi ha stupito la felicità con cui parlava della sua vita e come sia riuscita a fare di una mancanza il suo punto di forza.” “E’ stato un’esperienza significativa e costruttiva perché non si è trattato semplicemente di discutere di un argomento astratto, ma abbiamo potuto confrontarci con Simona Atzori, una ragazza che, nonostante le sue difficoltà è riuscita a superare gli ostacoli con coraggio e determinazione ed è diventata un esempio per tutti coloro che si trovano nella sua stessa condizione.”
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“Dal confronto diretto con Simona Atzori ho potuto capire come molte volte ci si lasci abbattere da problemi più futili e superficiali, senza pensare che ci sono in realtà situazioni ben più gravi da affrontare, ma che nonostante sembrino in un primo momento insuperabili, se si crede in se stessi e nelle proprie possibilità, ci si può sorprendere dei risultati che si possono ottenere.” “Dello spettacolo mi ha colpito la capacità di Simona Atzori di sentirsi senza limiti e di condividere ciò che non riesce a fare completamente da sola con le persone a lei care.” “Mi è piaciuto il modo in cui Simona ha saputo coinvolgere il pubblico incoraggiandolo a pensare sempre positivo e a trovare in se stessi ciò che di più positivo c’è dentro ognuno di noi, per sfruttarlo al meglio. Alla fine lei ha dimostrato quanto ciò che sembra impossibile possa diventare possibile, con coraggio, volontà e una gran dose di felice positività.”
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“Per quanto riguarda Fra Alessandro, mi è piaciuto quando ha detto: che per lui cantare è aprire il cuore a chi lo ascolta e allo stesso modo mi ha colpito la sua voce. Invece, lo spettacolo di Simona è stato interessante perché è stata bravissima ed è riuscita a dimostrare alle persone disabili che assistevano allo spettacolo, quanto la forza di volontà vinca su ogni limite che la vita ci pone. Lei ha insistito tanto sul valore della vita, dicendo molte volte che è un gran dono che lei, come tutti, ha ricevuto e che non si sentiva diversa perché non si può immaginare in altri modi. Nel complesso lo spettacolo mi ha trasmesso tante emozioni.” “Io sono stata colpita da come Simona abbia accettato la sua situazione, come sia felice e si ritenga uguale a tutti gli altri e ringrazia di essere così, come attraverso la volontà si possa fare tutto e come non vorrebbe cambiare nulla di sé. Mi ha dimostrato come la felicità non dipenda da ciò che una persona possiede.”
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“Mi ha molto colpito lo spirito di Fra Alessandro, il cui sorriso e le cui parole hanno trasmesso vitalità e gioia al pubblico. Mentre Simona Atzori ha dimostrato a ognuno di noi come quello che per molti sarebbe un vero problema, in realtà è diventato la sua forza ed è entrato a far parte della sua vita fin da subito. Lei è riuscita, nella pittura e nella danza, a fare cose che difficilmente le persone riescono a fare. Inoltre, ha saputo infondere la sua voglia di vivere su tutti, al punto da coinvolgere anche i disabili tra il pubblico, che le hanno rivolto domande con ammirazione e curiosità.” “Mi ha colpito la forza e la felicità con cui Simona affronta la sua situazione e riesce a convertirla in straordinarie capacità come la danza e la pittura, nelle quali eccelle rispetto a molte persone che fisicamente sono più agevolate. Ciò mi ha fatto capire quanto non ci siano limiti alle nostre possibilità e che elementi fondamentali per affrontare la vita siano la volontà di fare e la fiducia in Dio.”
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“Mi è molto piaciuta la disponibilità e la serenità infusa dal canto e dalla personalità di Frate Alessandro, ma sicuramente mi hanno colpito di più i balli di Simona Atzori. E’ spettacolare come lei possa usare come mani i suoi piedi anche nei movimenti più complessi che magari una persona con due braccia e due mani non immaginerebbe possibili. Anche Simona è una donna dalla grande personalità, in grado di riuscire a cancellare agli occhi degli altri la sua apparente diversità. Ascoltando le sue parole e osservando il suo gesticolare, rimasi completamente immersa nel suo mondo di danza, pittura e pura consapevolezza del suo corpo.” “Frate Alessandro: persona piena di spirito, incoraggiante e coinvolgente. Mi è piaciuto come è riuscito a comunicare con noi giovani senza essere noioso o ripetitivo. Simona Atzori ha comunque saputo trasmettere, o meglio insegnare, molte cose. Mi ha fatto riflettere e aprire gli occhi su molti aspetti e a motivarmi a non scoraggiarmi mai. Credo che il loro messaggio sia arrivato benissimo, soprattutto ai disabili o ai malati, dato il loro interesse anche nel fare domande.”
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“L’esperienza del teatro mi è piaciuta molto ed in particolare la storia di Simona Atzori, una ragazza di Milano nata senza arti superiori. Di lei mi ha colpito la sua grandezza d’animo, il suo sorriso e la sua voglia di vivere poiché non è inferiore agli altri e lei non si vedrebbe diversamente da come è.” “Trovo straordinaria la forza con cui Simona affronta la vita di tutti i giorni. Infatti, è proprio grazie a questa che la ballerina riesce ad andare avanti e ad essere felice nonostante il suo handicap. Mi ha colpito particolarmente una frase che lei ha detto, cioè che lei non rimpiange il fatto di non aver le braccia perché Dio l’ha creata così e se lei avesse le braccia, non sarebbe Simona. Questa donna è un esempio da seguire, non solo per tutti coloro che sono disabili, ma per l’intera umanità, perché spinge a non abbattersi alle difficoltà ed apprezzare il grande dono della vita.” “Lo spettacolo è stato decisamente gradevole, ma in particolare mi ha colpito il sorriso di Simona che non abbandonava mai il suo viso. Trovo inoltre straordinario come lei affronta la sua vita: nonostante la sua deformazione, riesce a trovare un lato positivo in qualsiasi cosa.”
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“Lo spettacolo di giovedì mattina, organizzato e gestito dall’UNITALSI, è stato molto convincente e bello. il canto di Frate Alessandro mi emozionava molto perché la sua voce ti trasportava e ti coinvolgeva particolarmente. Poi Simona, la ragazza nata senza le braccia, mi ha commosso, mi ha fatto capire quanto sono piccoli e stupidi i miei problemi a confronto con altri. Poi a quest’età quando qualcosa è difficile si tende a mollare subito, beh lei mi ha dato la forza per non arrendermi mai. Nello spettacolo la bambina che faceva ginnastica porgeva i fiori alla stessa Simona e lei sorrise e questa è un’altra cosa che mi ha colpito. “I bambini hanno il dono di dire la verità.” “Ciò che mi colpisce di Simona è la tenacia, la forza, il coraggio, il desiderio di non cambiare, di andare avanti, con due gambe che funzionano anche da comuni braccia, coltivando le passioni che l’hanno sempre caratterizzata. Mi ha affascinato che lei, alle domande dei curiosi che le chiedevano se volesse, o avesse mai avuto, il desiderio di cambiare il suo handicap, abbia risposto più volte di no, aggiungendo che non sarebbe la vera Simona.”
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Classe IV AS anno scolastico 2013/2014
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