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CONCORSO “ 25 APRILE “ CLASSE QUINTA
SCUOLA “SAMPIERDICANNE “ a. s /2014
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CONCORSO “ 25 APRILE “ In occasione del 69° anniversario della Liberazione, l’A.N.P.I. ha proposto agli alunni delle classi 5^ un concorso nel quale si chiedeva di illustrare i contenuti dell’art. 11 della Costituzione Italiana. Gli alunni della classe 5^ di Sampierdicanne hanno realizzato una intervista a detto articolo 11: ne proponiamo il testo. Pubblichiamo anche le foto scattate durante la cerimonia della premiazione, avvenuta nel Palazzo comunale e poi presso il cimitero di Chiavari: abbiamo vinto il primo premio!
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INTERVISTA ALL’ARTICOLO 11 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
BAMBINI: Perché è nata la Costituzione, di cui tu fai parte? ARTICOLO 11: La Costituzione è nata dopo l’esperienza di conflitti come la prima e la seconda guerra mondiale che hanno portato distruzione e morte. Essa è la legge fondamentale dello Stato italiano e vuole costruire una Nazione libera, in pace e rispettosa dei diritti di tutti. BAMBINI: Signor articolo 11, saprebbe dirmi di che si occupa? ART. 11 : Oh beh, sai, io mi occupo di… una importante dichiarazione. Dichiaro che l’Italia non vuole più accettare la guerra: ha scelto di ripudiarla. MAI PIU’ LA GUERRA! BAMBINI: Cosa vuol dire la parola “RIPUDIA “? ART.11 : ” RIPUDIARE” significa non accettare, respingere. L’Italia rifiuta di riconoscere valore alla guerra. Le armi non sono un modo di risolvere i litigi del mondo, ma solo un modo per togliere la vita alle persone.
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BAMBINI: Perché ripudi la guerra?
ART. 11: Ripudio la guerra sia per evitare morte e distruzione nel nostro Paese, sia per risolvere le eventuali controversie con altri popoli in modo pacifico, sia per non offendere la libertà di altre Nazioni. L’Italia è pronta ad affidare a organismi internazionali, come l’ONU, tutte le iniziative a favore della pace. BAMBINI: Ma se dici che la guerra non ci deve essere, come mai continuano ad esplodere guerre? ART. 11: Secondo me le guerre scoppiano perché ci sono a volte interessi che si ritengono più importanti del valore della persona umana. Allora, per “ripudiare” veramente la guerra, anche quella quotidiana, bisogna sentire forte il rispetto della persona. BAMBINI: Se non si può fare la guerra, come ci difendiamo? ART. 11 : Io sostengo che non dobbiamo aggredire e non che non possiamo difenderci. Penso anche che non ci si difende esclusivamente con le armi, ma che si possono provare strade diverse per raggiungere accordi di giustizia e di pace.
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BAMBINI: Come mai gli italiani vanno in Paesi in cui c’è la guerra per aiutare, se l’Italia non accetta la guerra? ART. 11: Io, articolo 11, non vieto di aiutare, di impegnarsi in azioni che hanno come scopo quello di assicurare la pace e la giustizia. BAMBINI: Non capisco perché, se l’Italia ripudia la guerra, si acquistano armamenti forti e costosi come gli F35?... ART. 11: Ribadisco che lo Stato italiano si impegna a non muovere guerra contro altri Stati. Gli F35 e in genere gli armamenti sono eventuali strumenti di legittima difesa. BAMBINI: Quante probabilità ci sono che gli altri Stati ci attacchino? ART. 11: Non lo so. Comunque è importante costruire dei rapporti di giustizia e di pace con gli altri popoli. Tali rapporti diminuiscono i rischi di guerra e di aggressione.
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BAMBINI: Perché sono successe così tante guerre?
ART. 11: Penso che questo sia avvenuto e avvenga perché si pensa alla guerra come unico mezzo per risolvere le controversie e non ci si accorge che ci sono altre soluzioni, come quella del dialogo e delle Organizzazioni internazionali che incoraggiano lo sviluppo di relazioni solidali fra le Nazioni e mirano al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. BAMBINI: Sei proprio importante articolo 11! Meno male che ci sei! ART. 11 : Sì, è vero! Meno male chi i Padri che hanno scritto la Costituzione mi hanno pensato…
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Vi auguro di saper inventare sempre il gioco nuovo della PACE.
Vi saluto con la voce di un poeta: “ I bambini giocano alla guerra E’ raro che giochino alla pace Perché gli adulti da sempre fanno la guerra: tu fai “ pum “ e ridi; il soldato spara e un altro uomo non ride più. C’è un altro gioco da inventare: far sorridere il mondo, non farlo piangere. Pace vuol dire che non a tutti piace lo stesso gioco Che i tuoi giocattoli piacciono anche agli altri bambini Che spesso non ne hanno, perché ne hai troppi tu… Che la tua mamma non è solo tutta tua, che tutti i bambini sono tuoi amici. E pace è ancora non avere fame Non avere freddo, non avere paura.” Vi auguro di saper inventare sempre il gioco nuovo della PACE. Classe quinta scuola primaria “ Sampierdicanne” anno scolastico 2013/2014
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