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PubblicatoRuggero Marino Modificato 10 anni fa
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Dott.ssa Elisabetta Badellino
Dipartimento Processi Organizzativi CORSO DI FORMAZIONE per ASPP della P.A. – Mod. B8 ISPESL, Dip. di Roma, 16 – 20 Novembre “Il lavoro al videoterminale” Dott.ssa Elisabetta Badellino
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NORMATIVA Il Titolo VII e l’allegato XXXIV del D.Lgs. 81/2008 contengono le norme per prevenzione dei rischi connessi con l'impiego dei videoterminali (VDT) previste dalla Direttiva Europea 90/270, che era stata già recepita in precedenza dal Titolo VI del D.Lgs. 626/94.
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Lavoro al videoterminale
D. Lgs. 81/08 Titolo VII e Allegato XXXIV Capo I - Disposizioni Generali Art Campo di applicazione Art Definizioni Capo II - Obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti: Art Obblighi del datore di lavoro Art Svolgimento quotidiano del lavoro Art Sorveglianza sanitaria Art Informazione e formazione Capo III - Sanzioni Art Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente Art Sanzioni a carico del preposto
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Campo di applicazione - Art. 172
1. Le norme del presente titolo si applicano alle attività lavorative che comportano l’uso di attrezzature munite di videoterminali. 2. Non si applicano ai lavoratori addetti: a) ai posti di guida di veicoli o macchine; b) ai sistemi informatici montati a bordo di un mezzo di trasporto; c) ai sistemi informatici destinati in modo prioritario alla utilizzazione da parte del pubblico; d) alle macchine calcolatrici, ai registratori di cassa e a tutte le attrezzature munite di un piccolo dispositivo di visualizzazione dei dati o delle misure, necessario all’uso diretto di tale attrezzatura; e) alle macchine di videoscrittura senza schermo separato.
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Definizioni - Art.173 Videoterminale: uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato; Posto di lavoro: l’insieme che comprende le attrezzature munite di videoterminale, eventualmente con tastiera ovvero altro sistema di immissione dati, incluso il mouse, il software per l’interfaccia uomo-macchina, gli accessori opzionali, le apparecchiature connesse, comprendenti l’unità a dischi, il telefono, il modem, la stampante, il supporto per i documenti, la sedia, il piano di lavoro, nonché l’ambiente di lavoro immediatamente circostante; Lavoratore: il lavoratore che utilizza un’ attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni di cui all’art. 175.
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a) ai rischi per la vista e per gli occhi;
Obblighi del datore di lavoro - Art. 174 1. Il datore di lavoro, all’atto della valutazione del rischio, analizza i posti di lavoro con particolare riguardo: a) ai rischi per la vista e per gli occhi; b) ai problemi legati alla postura ed all’affaticamento fisico o mentale; c) alle condizioni ergonomiche e di igiene ambientale. 2. Il datore di lavoro adotta le misure appropriate per ovviare ai rischi riscontrati in base alle valutazioni di cui al coma 1, tenendo conto della somma ovvero della combinazione della incidenza dei rischi riscontrati. 3. Il datore di lavoro organizza e predispone i posti di lavoro di cui all’art 173, in conformità ai requisiti minimi di cui all’allegato XXXIV.
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Adeguamento delle postazioni al videoterminale
(art. 174, comma 3) I posti di lavoro al videoterminale devono essere conformi alle prescrizioni minime di cui all'Allegato XXXIV del D.Lgs. 81/2008 e al Decreto 2 ottobre 2000 "Linee guida d'uso dei videoterminali"
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Diritti dei lavoratori - Art. 175
1. Il lavoratore, ha diritto ad una interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamento di attività. 2. Le modalità di tali interruzioni sono stabilite dalla contrattazione collettiva anche aziendale. 3. In assenza di una disposizione contrattuale il lavoratore comunque ha diritto ad una pausa di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al videoterminale. 4. Le modalità e la durata delle interruzioni possono essere stabilite temporaneamente a livello individuale ove il medico competente ne evidenzi la necessità. 5. È comunque esclusa la cumulabilità delle interruzioni all’inizio ed al termine dell’orario di lavoro. 6. Nel computo dei tempi di interruzione non sono compresi i tempi di attesa della risposta da parte del sistema elettronico, che sono considerati, a tutti gli effetti, tempo di lavoro, ove il lavoratore non possa abbandonare il posto di lavoro. 7. La pausa è considerata a tutti gli effetti parte integrante dell’orario di lavoro e, come tale, non è riassorbibile all’interno di accordi che prevedono la riduzione dell’orario complessivo di lavoro.
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Sorveglianza sanitaria - Art.176
I lavoratori sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria con particolare riferimento: a) ai rischi per la vista e per gli occhi; b) ai rischi per l’apparato muscolo-scheletrico. Salvi i casi particolari che richiedono una frequenza diversa stabilita dal MC, la periodicità delle visite di controllo è biennale per i lavoratori classificati come idonei con prescrizioni o limitazioni e per i lavoratori che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età; quinquennale negli altri casi. Per i casi di inidoneità temporanea il MC stabilisce il termine per la successiva visita di idoneità. Il lavoratore è sottoposto a visita di controllo a sua richiesta. Il datore di lavoro fornisce a sue spese ai lavoratori i dispositivi speciali di correzione visiva, in funzione dell’attività svolta, quando l’esito delle visite di controllo ne evidenzi la necessità e non sia possibile utilizzare i dispositivi normali di correzione
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Informazione e formazione - Art. 177
Il datore di lavoro: a) fornisce ai lavoratori informazioni su: 1) le misure applicabili al posto di lavoro; 2) le modalità di svolgimento dell’attività; 3) la protezione degli occhi e della vista; b) assicura ai lavoratori una formazione adeguata.
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integrazioni e correzioni al:
D.Lgs. 106/09 integrazioni e correzioni al: TITOLO VII ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI D.Lgs. 81/08 Capo III Sanzioni Art. 178 Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente Il datore di lavoro ed il dirigente sono puniti: Con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da euro fino a euro per la violazione dell’articolo 168, commi 1 e 2, 169, comma 1, lettera b); b) Con l’arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da euro a euro per la violazione dell’articolo 169, comma 1, lettera a).
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integrazioni e correzioni al:
D.Lgs. 106/09 integrazioni e correzioni al: TITOLO VII ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI D.Lgs. 81/08 Capo IIi Sanzioni Art. 179 Sanzioni a carico del preposto: ABROGATO 1. Il preposto è punito nei limiti dell’attività alla quale è tenuto in osservanza degli obblighi generali di cui all’articolo 19: Con l’arresto fino a due mesi o con l’ammenda da euro 400 ad euro per la violazione dell’articolo 168, commi 1 e 2; b) Con l’arresto fino ad un mese o con l’ammenda da euro 150 ad euro 600 per la violazione dell’articolo 169, comma 1, lettera a)
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Allegato XXXIV 1. Attrezzature a) Osservazione generale b) Schermo
Requisiti minimi 1. Attrezzature a) Osservazione generale b) Schermo c) Tastiera e dispositivi di puntamento d) Piano di lavoro e) Sedile di lavoro f) Computer portatili
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Allegato XXXIV Requisiti minimi (segue) 2. Ambiente a) Spazio
b) Illuminazione c) Rumore d) Radiazioni e) Parametri microclimatici f) Interfaccia elaboratore/uomo
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SEDIA Il sedile deve essere di tipo girevole, stabile contro slittamenti e rovesciamenti, dotato di un basamento stabile o a 5 punti di appoggio. Deve essere possibile un facile spostamento della sedia anche in rapporto al tipo di pavimento presente. Il piano della sedia deve essere realizzato a bordi smussati, in materiale non troppo cedevole, permeabile al vapore acqueo e pulibile.
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SEDIA Lo schienale del sedile deve essere regolabile in altezza ed inclinazione. Il piano della sedia deve essere regolabile in altezza. Il piano della sedia e lo schienale debbono poter essere regolati in maniera indipendente così da assicurare un buon appoggio dei piedi ed il sostegno della zona lombare. I comandi per la regolazione del sedile devono essere facilmente raggiungibili e facilmente manovrabili.
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TAVOLO DI LAVORO La superficie del tavolo di lavoro deve essere di colore chiaro possibilmente diverso dal bianco e in ogni caso non riflettente. Il tavolo di lavoro deve essere stabile e d’altezza, fissa o regolabile, compresa indicativamente fra 70 e 80 cm.
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TAVOLO DI LAVORO La superficie del tavolo deve essere sufficientemente ampia per disporre i materiali necessari e le attrezzature. Deve essere assicurato uno spazio sufficiente per l’appoggio degli avambracci davanti alla tastiera nel corso della digitazione. Vi deve essere spazio sufficiente per il comodo alloggiamento e la movimentazione degli arti inferiori.
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SCHERMO Lo schermo deve trovarsi frontalmente rispetto all’operatore.
Lo schermo deve essere posto in modo tale che la distanza occhi-schermo sia pari a circa cm. Al fine di mantenere il capo in posizione corretta lo spigolo superiore dello schermo deve essere posto un po’ più in basso dell’orizzontale che passa per gli occhi dell’operatore anche agendo su eventuali meccanismi di regolazione.
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TASTIERA La tastiera deve essere inclinabile e dissociata allo schermo e tale da non costringere il lavoratore a posizioni scomode. I simboli dei tasti devono essere facilmente leggibili dall’utilizzatore. La superficie della tastiera deve essere opaca per evitare riflessi. Lo spazio davanti alla tastiera deve consentire un appoggio per le mani e gli avambracci dell’utilizzatore. E’ bene posizionare la tastiera dinanzi allo schermo, salvo i casi in cui lo schermo venga utilizzato in maniera saltuaria.
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ALTRI ACCESSORI Deve essere disponibile un poggiapiedi qualora fosse necessario per far assumere una postura adeguata agli arti inferiori dell’operatore. Qualora sia necessario per l’attività lavorativa l’uso di un porta-documenti, questo dovrà essere ad inclinazione regolabile e dovrà essere posto alla stessa altezza e distanza degli occhi dal video.
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ILLUMINAZIONE Al fine di evitare riflessi sullo schermo e abbagliamenti dell’operatore ed eccessivi contrasti di luminosità, la postazione di lavoro va correttamente orientata rispetto alle finestre presenti nell’ambiente di lavoro (preferibilmente gli schermi vanno posti a 90° rispetto alle finestre).
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ILLUMINAZIONE L’illuminamento artificiale dell’ambiente deve essere realizzato con lampade provviste di schermi ed esenti da sfarfallio poste in modo che siano al di fuori del campo visivo degli operatori; in caso di lampade a soffitto non schermate la linea tra l’occhio e la lampada deve formare con l’orizzontale un angolo non inferiore a 60° Va comunque evitato l’abbagliamento dell’operatore e la presenza di riflessi sullo schermo qualunque sia la loro origine
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