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PubblicatoImelda Visconti Modificato 10 anni fa
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Nuovi media, responsabilità e cittadinanza: la prospettiva educativa
Pier Cesare Rivoltella, UCSC Roma, 10 marzo 2009
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Tecnologia e pratiche... giovanili
La tecnologia invisibile La naturalizzazione delle pratiche La protesizzazione della competenza sociale Il prolungamento del network sociale L'estroflessione dell'io Media-attivismo (microgiornalismo, blogging) Multitasking
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Le dimensioni della cittadinanza
Diritti civili: libertà e controllo (il cellulare come spazio negoziale) dati personali, privacy (Google, il “database dei desideri”) problemi dell’accesso (digital divide) Cittadinanza politica: autorappresentazione dei politici e della politica (Facebook) la teledemocrazia (società digitale?) problemi della partecipazione, tra locale e globale (“voglia di comunità”) Cittadinanza sociale: riconfigurazione del tempo libero (telelavoro, e-learning, fuga dal silenzio) solidarietà e rispetto delle differenze Cittadinanza culturale: vedere/agire relazioni interculturali
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Lo spazio dell’educazione
Dalla Media Education all’Education: la centralità della cittadinanza Dalle tecnologie della produzione e dei segni alle tecnologie del sé (Foucault) Oltre funzionalismo e criticismo verso una prospettiva culturalista Dal pensiero critico alla costruzione della responsabilità
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Per il lavoro dei gruppi... 1
Nella Chiesa si stanno moltiplicando esperienze e strumenti che consentono di rileggere la comunicazione della fede e l'ascolto pastorale nella prospettiva dei nuovi media. Si rifletta su opportunità e attenzioni di questi media per la pastorale, con particolare riferimento a tre questioni (una di cittadinanza, due di responsabilità): 1) la relazione tra comunicazione gerarchica, verticale, e le affordances dei nuovi media che enfatizzano la comunicazione P2P, orizzontale. Praticabile? Componibile? Riflessi sull'ecclesiologia?; 2) la evangelizzazione nel Web, ovvero la concettualizzazione del Web come territorio e opportunità per l'evangelizzazione. Quali strategie? Quali forme di presenza? Quale formazione per gli operatori pastorali? 3) la evangelizzazione del Web, ovvero la concettualizzazione del Web come target per l'evangelizzazione. Quale pedagogia religiosa? Quale didattica del dialogo? Quali strumenti per l'intervento?
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Per il lavoro dei gruppi... 2
La Chiesa intesa come assemblea dei credenti costituisce oggi uno spazio di grande importanza per l'educazione, soprattutto per l'educazione dei giovani, anche nell'ambito della medialità e delle tecnologie di comunicazione. Si rifletta su opportunità e attenzioni che questo comporta, con particolare riferimento a due questioni (entrambe e di cittadinanza e di responsabilità): 1) le pratiche discorsive che la Chiesa costruisce attorno ai media e che funzionano da altrettanti racconti di accompagnamento. Quale messaggio? Quali forme? Quali retoriche?; 2) gli spazi e le modalità attraverso le quali diviene possibile declinare l'animazione. Quali tattiche? Quale sinergia con le altre agenzie educative (scuola, famiglia)?
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Per il lavoro dei gruppi... 3
Il sacerdote (che tra poco sarà un nativo digitale) che si forma per vivere e operare nella Società dell'Informazione deve poter riflettere nella sua formazione su come si costruiscono in essa la cittadinanza e la responsabilità. Si rifletta su opportunità e attenzioni che tale riflessione comporta nella formazione nei seminari, con particolare riferimento a tre questioni (una di responsabilità, due di cittadinanza): 1) lo spazio dei media digitali nella vita del giovane chierico. Quali criteri? Quali dispositivi? Quali meccanismi di sostenibilità?; 2) lo spazio dei media digitali nei curricula di formazione. Quali spazi? Quali contenuti? Quali modalità didattiche? 3) lo spazio dei media nell'attività pastorale del futuro sacerdote. Quali servizi? Quale supporto?
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Grazie! piercesare.rivoltella@unicatt.it
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