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Titì e Titò di Roberta Moriondo
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C’era una volta un bambino di nome Titì.
A Titì piaceva molto camminare: e cammina, cammina, cammina, aveva girato il mondo.
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Un giorno Titì, arrivò al limitare del bosco e vide alberi alti e pietre grandi e decise di visitarlo.
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Nel bosco c’erano magnifici alberi, alti e bassi, pietre grandi e piccole, mucchi di foglie, un ruscello con il ponte, due scoiattoli, un gufo e un riccio di castagne con le castagne dentro.
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Cammina, cammina per sentieri stretti e larghi, diritti e tortuosi, in salita e in discesa, arrivò ad una radura: nel centro della radura c’era una bella casa, né grande né piccola;
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davanti alla casa c’era una panchina; seduto sulla panchina c’era una bambino.
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- Ehi, bambino, come ti chiami? Vieni a giocare con me? - disse Titì.
- Mi chiamo Titò, vieni tu a giocare con me: io odio camminare! - rispose Titò.
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Titì con un balzo superò il ruscello, arrivò davanti a Titò e si accorse subito che la sua casa era bellissima… - Entra!- disse Titò. Titì entrò e si stupì di quante cose ci fossero in quella casa.
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Titò si accorse che a Titì piaceva molto e disse: - Perché non ti fermi qui con me? - Titì accettò subito perché lui non aveva una casa…
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Cominciò allora ad osservare i giochi, i colori, la musica e le mille cose interessanti che c’erano in quella casa (c’era persino un orologio a cucù!).
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Dopo un po’ Titò si accorse che a Titì mancava qualcosa e così cominiciò a dirgli: - Titì, per favore, mi vai a comprare il pane? -
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Allora Titì partiva e cammina, cammina, cammina, arrivava sino al paese, andava in panetteria, comprava il pane, dava un soldo e cammina, cammina, cammina, tornava nel bosco.
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E subito dopo diceva: - Titì, per favore, mi vai a comprare il salame
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Allora Titì partiva e cammina, cammina, cammina, arrivava sino al paese, andava nel negozio, comprava il salame, dava un soldo e cammina, cammina, cammina, tornava nel bosco.
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E poi diceva: - Titì, per favore, mi vai a comprare un giornalino? -
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Allora Titì partiva e cammina, cammina, cammina, arrivava sino al paese, andava dal giornalaio, comprava un giornalino, dava un soldo e cammina, cammina, cammina, tornava nel bosco.
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E ancora diceva: - Titì, per favore, mi vai a comprare una banana?-
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Allora Titì partiva e cammina, cammina, cammina, arrivava sino al paese, andava dal fruttivendolo, comprava una banana, dava un soldo e cammina, cammina, cammina, tornava nel bosco.
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Un giorno, tornando, Titì chiese: - Titò, ma a te non piacerebbe vedere il mondo? -
- Certo che mi piacerebbe - rispose Titò - ma io odio camminare e allora non mi muovo da qui.-
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- Certo che verrei! - rispose Titò
- Ma se io ti portassi con un carretto, tu verresti con me a vedere il mondo? - - Certo che verrei! - rispose Titò
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- Perché, devi sapere - disse Titì - che camminare è la cosa più bella del mondo, ma è anche un po’ noiosa, tu potresti tenermi compagnia…-
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- Affare fatto! - disse Titò
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Allora Titì partì e cammina, cammina, cammina, arrivò sino al paese, entrò nel negozio, comprò un carretto, diede un soldo e cammina, cammina, cammina, tornò nel bosco e fece salire Titò sul carretto.
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Così i due amici, cammina, cammina, cammina, percorsero strade larghe e strette, diritte e tortuose, in salita e in discesa e visitarono molti bellissimi posti.
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Titò, per ringraziare l’amico che lo trasportava sul carretto gli raccontava sempre delle storie, vere e inventate, ma tutte fantastiche.
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