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L’analisi dello Stato Patrimoniale
ACG – Auditing e Controllo di Gestione L’analisi dello Stato Patrimoniale PROF. NICOLA CASTELLANO Università di Macerata
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Indice Analisi dello Stato Patrimoniale Finanziario Analisi della liquidità Analisi della solidità patrimoniale Analisi dello stato patrimoniale gestionale Analisi del fabbisogno finanziario residuo Casi ed applicazioni
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Impiego risorse finanziarie Provenienza risorse finanziarie
Lo Stato patrimoniale finanizario Impiego risorse finanziarie Provenienza risorse finanziarie
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La classificazione degli impieghi Attivo circolante/ corrente
Gli impieghi sono classificati rispetto alla liquidità/liquidabilità, ovvero il tempo necessario a trasformarsi in denaro: “Molto tempo” Attivo Fisso Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie “Poco tempo” Attivo circolante/ corrente Magazzino Liquidità differite Liquidità immediate Cosa vuol dire “molto tempo” e “poco tempo”? Criterio convenzionale Criterio della durata ciclo operativo
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La classificazione delle fonti di finanziamento Passività consolidate
Le fonti sono classificate rispetto alla esigibilità, ovvero il tempo necessario per la relativa estinzione/rimborso: “Mai o quasi” (finché l’azienda è in vita) Capitale netto Capitale sociale Fondi riserva Risultato d’esercizio/esercizi precedenti “Molto tempo” Passività consolidate Tutti i debiti e le quote di debito in scadenza nel medio/lungo periodo “Poco tempo” Passività correnti Tutti i debiti e le quote di debito in scadenza nel breve periodo La durata del breve e medio/lungo periodo devono essere omogenee con la sezione degli impieghi
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Lo Stato Patrimoniale Finanziario
Lo stato patrimoniale finanziario Classifica gli impieghi in relazione alla liquidità e le fonti in relazione alla esigibilità Impieghi Fonti Attivo Fisso Immobilizzazioni Immateriali Capitale Netto Immobilizzazioni Materiali Immobilizzazioni Finanziarie Passività Consolidate Attivo Circolante Magazzino Liquidità differite Passività Correnti Liquidità immediate Liquidità: tempo presumibilmente richiesto per la trasformazione in forma liquida Attivo Fisso: impieghi liquidabili nel medio-lungo periodo Attivo Circolante/Corrente: impieghi liquidabili nel breve periodo Esigibilità: tempo presumibilmente richiesto per l’estinzione
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A che serve? …per valutare la “solvibilità”:
Analisi dello Stato Patrimoniale Finanziario A che serve? …per valutare la “solvibilità”: liquidità nel breve periodo solidità patrimoniale nel lungo periodo
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Analisi della liquidità
…si verifica la capacità dell’azienda di rimborsare istante per istante le passività in scadenza senza compromettere le condizioni di equilibrio patrimoniale ed economico (logica going concern) Ad un primo livello si basa sul confronto tra: Disponibilità di Magazzino Attività Correnti Capitale circolante netto Crediti e attività finanziarie a breve Indice struttura corrente Passività Correnti Attività Correnti Liquidità Passività Correnti
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Il capitale circolante netto - interpretazione
CCN ISC interpretazione < 0 < 1 La struttura delle fonti di finanziamento è squilibrata: le passività correnti finanziano parte dell’attivo fisso creando gravi rischi di liquidità > 0 > 1 Si escludono rischi dovuti a squilibri ma ancora non ci sono elementi sufficienti per esprimere un giudizio positivo
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Liquidità immed. + differite Passività Correnti
Analisi della liquidità ...ad un secondo livello si basa sul confronto tra: Liquidità immed. + differite Crediti e attività finanziarie a breve Margine di Tesoreria Passività Correnti Liquidità ovvero in alternativa: Indice liquidità “secca” o “Acid test” ratio Li + Ld Pc
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Il margine di struttura - interpretazione
MS ILS interpretazione > 0 > 1 L’azienda risulta liquida alla data di riferimento del bilancio < 0 (con CCN > 0) < 1 (con ISC > 1) L’azienda non può dirsi liquida ma allo stesso tempo si escludono situazioni di squilibrio grave, occorre effettuare un’analisi della composizione del magazzino per capire se siamo più vicini ad una situazione di positività o negatività In ogni caso tenere conto che: il giudizio può essere efficacemente espresso solo in termini comparativi nel tempo e nello spazio il giudizio è circoscritto alla data di riferimento del bilancio, per cui l’analisi andrebbe integrata con il calcolo degli indicatori di durata
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Tempo medio giacenza mat. prime Tempo medio giacenza prodotti finiti
Indicatori di durata Tempo medio giacenza mat. prime Tempo medio giacenza prodotti finiti Giacenze mat. × 360 Giacenze mag. × 360 Consumo materie Costo del venduto Tempo medio incasso da clienti Tempo medio pagamento fornitori Crediti comm.li × 360 Debiti comm.li × 360 Ricavi (+iva) Acquisti (+iva)
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Il ciclo monetario t0 t1 t2 t3 t4 t5 tn Acquisto Fattori Produttivi
Consegna Fattori Produttivi t1 Utilizzo Fattori Produttivi t2 Ottenimento prodotti finiti t3 Vendita prodotti finiti t4 Incasso corrispettivo t5 tn Pagamento Fattori Produttivi Durata debiti commerciali Durata materie prime Durata prodotti finiti Durata crediti commerciali Durata ciclo produttivo Ciclo Monetario
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I tre principi elementari:
La solidità patrimoniale: analisi correlazione fonti-impieghi Il principio fondamentale: il tempo di scadenza delle fonti deve essere sincronizzato con il tempo di recupero degli impieghi I tre principi elementari: a) l’attivo fisso dovrebbe essere finanziato con il passivo permanente b) l’attivo circolante dovrebbe essere finanziato con il passivo corrente c) il giro dei crediti a breve e della liquidità dovrebbero essere sufficienti per il pagamento dei debiti a breve
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= Capitale Netto Attivo Fisso Analisi della solidità patrimoniale
Approccio Tradizionale: verifica della correlazione (sincronizzazione) Fonti/Impieghi: la velocità di estinzione delle fonti dovrebbe essere omogenea con la velocità di liquidabilità degli impieghi. Ad un primo livello di analisi: Attivo Fisso Capitale Netto Imm. materiali Imm. immateriali Margine di struttura primario Capitale Netto - Attivo Fisso = Imm. Finanziarie Copertura immobilizz.ni Copertura immob. tecniche Capitale netto Capitale netto Immob.ni Immob.ni tecniche
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Margine di struttura secondario
Analisi della solidità patrimoniale Approccio Tradizionale: verifica della correlazione (sincronizzazione) Fonti/Impieghi: la velocità di estinzione delle fonti dovrebbe essere omogenea con la velocità di liquidabilità degli impieghi. Ad un secondo livello di analisi : Attivo Fisso Capitale Netto Imm. materiali Imm. immateriali Debiti m/l termine Imm. Finanziarie Margine di struttura secondario
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Informazioni aggiuntive
Nell’espressione del giudizio finale sulla sovlibilità, attenzione anche alle situazioni “rischiose”: Garanzie prestate e impegni presi Operazioni con parti correlate “Capienza” del capitale netto
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(Perdite di Liquidazione)
Analisi della solidità patrimoniale Approccio alternativo – logica break up …si verifica attraverso una simulazione la “capienza” del patrimonio aziendale nel rimborsare completamente e definitivamente le passività contratte Attivo Liquidabile Capitale di Terzi Capitale Netto C. N. di garanzia Perdite di Liquidazione Capitale Netto – (Perdite di Liquidazione)
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Stato Patrimoniale Gestionale
Si costruisce classificando gli investimenti per destinazione rispetto alle seguenti aree gestionali: Aree gestionali di risultato Descrizione operativa corrente riguarda gli investimenti utilizzati nel ciclo operativo corrente (es. magazzino, crediti commerciali, ecc.) operativa strutturale riguarda gli investimenti utilizzati nel ciclo operativo strutturale accessoria investimenti correnti/strutturali destinati a gestioni accessorie finanziaria Liquidità immediate ed altri investimenti finanziari
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Stato Patrimoniale Gestionale
Le fonti di finanziamento sono preliminarmente distinte in: debiti espliciti (di finanziamento) debiti “spontanei” (di funzionamento) Aree gestionali di risultato Descrizione operativa corrente debiti di funzionamento associati alla gestione operativa corrente operativa strutturale debiti di funzionamento associati alla gestione operativa strutturale accessoria debiti di funzionamento associati alla gestione operativa accessoria finanziaria debiti di finanziamento
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Stato Patrimoniale Gestionale
Lo stato patrimoniale gestionale permette di analizzare il fabbisogni finanziario residuo generato da ciascuna area gestionale: Investimenti Fabbisogno finanziario lordo dell’area gestionale (Debiti di funzionamento) Contribuzione spontanea alla copertura del fabbisogno finanziario Fabbisogno finanziario residuo Quota da coprire utilizzando i debiti espliciti
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Stato Patrimoniale Gestionale
Crediti commerciali (+) Magazzino ( -) Debiti commerciali Capitale circolante netto commerciale Gestione operativa caratteristica corrente (+) Crediti diversi caratteristici operativi ( -) Debiti diversi caratteristici operativi Capitale circolante netto operativo ( -) Fondo TFR (+) Immobilizzazioni Tecniche (+) Immobilizzazioni Immateriali (+) Partecipazioni ed altri impieghi caratteristici Capitale investito netto operativo Gestione operativa caratteristica strutturale (+) Attività legate alla gestione accessoria ( -) Debiti “spontanei” della gestione accessoria Capitale investito netto globale Area Accessoria ( -) Debiti finanziari Area Finanziaria Capitale netto
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Bibliografia Marchi L., Strumenti di analisi gestionale, Torino, Giappichelli, 2003 Giunta F., Il bilancio letto per aree di gestione, Amministrazione e Finanza, n.12/1997 Giunta F., Interpretare la gestione con lo stato patrimoniale finanziario, Amministrazione e Finanza, n.13/1998 Invernizzi G. - Molteni M., Analisi di bilancio e diagnosi strategica, Milano, Etas, 1990 Castellano N., L’uso dell’analisi di bilancio, in Danovi A. – Quagli A., Gestione delle crisi e dei processi di risanamento, Milano, Ipsoa, 2008. …dubbi? -
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