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PubblicatoSamuele Murgia Modificato 10 anni fa
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FINANZIARIA 2007 Relazione a cura dell’On. Gian Luca Galletti
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FINANZIARIA 2007 Dati macroeconomici 14,8 miliardi di euro Per riportare il deficit tendenziale nel 2007 sotto il 3% del PIL per rispettare i parametri europei 18,6 miliardi di euro Per finanziare misure di politica economica come taglio del cuneo fiscale, rinnovo contratto pubblico Impiego ecc. Totale della misura 33,4 miliardi di euro + =
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IL DPEF Riduzione della spesa pubblica Per il DPF di luglio era necessario ridurre la spesa nei 4 comparti che rappresentano l’80% della spesa : - Sistema pensionistico - Servizio sanitario - Amministrazione pubblica - Finanza enti locali FINANZIARIA Incremento delle imposte -Non si interviene, se non in modo marginale sulla riduzione della spesa pubblica -Pensioni e pubblico impiego non vengono toccati -Taglio concentrato su sanità ed enti locali che comporterà un aumento della tassazione locale
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* Le entrate sono relative alle cosidette manovre contro l’evasione fiscale e l’elusione /revisione degli studi di settore, limitata deducibilità di alcuni costi aziendali ed altri. ** Si presume che gli enti locali reagiranno al calo dei trasferimenti aumentandole imposte locali per l’80% ed interverranno con riduzione dei costi per il restante 20%. *** Si presume che le regioni aumenteranno l’addizionale IRPEF per l’80% dei minori trasferimenti per fare fronte al disavanzo sanitario. Sono comprese in questa voce anche le entrate da incrementi del ticket sulle prestazioni sanitarie. ****Entrate derivanti da trasferimento TFR all’Inps, incremento aliquote contributive per artigiani, commercianti e co.co. pro. *****Entrate derivanti da armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie, dall’aumento del registro e da ipo/catastale su donazione e successioni ed altri. LA MANOVRA NEL COMPLESSO
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81% Incremento Imposte e oneri vari 19% Tagli di spesa LA MANOVRA NEL COMPLESSO
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AUMENTO DELLE ALIQUOTE IRPEF E’ presente un aumento generalizzato delle aliquote IRPEF che colpisce, in particolare, le FAMIGLIE CON I FIGLI A CARICO. Infatti, con il nuovo sistema: i single iniziano ad essere gravati da una maggior tassazione, rispetto al precedente sistema, solo a partire da un reddito lordo pari a 40.000 euro (+28 euro all’anno) la famiglie con un figlio a carico, già con un reddito pari a 30.000 euro, subiscono un aggravio fiscale di 171,80 euro su base annua. + 836+768+619+48060.000 + 771+591+287+2840.000 + 99+171+110-8330.000 CON CONIUGE E 2 FIGLI CON CONIUGE E 1 FIGLIO SOLO CONIUGE A CARICOSINGLE Variazione dell’impostaReddito
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In un sistema fiscale dove esiste una ampia fascia di evasione, la manovra sulle aliquote IRPEF colpisce coloro che già pagano, REDISTRIBUENDO, tra l’altro, ANCHE AGLI EVASORI FISCALI Chi sta sotto i 40.000 euro di reddito 96,70%AGRICOLTORI 65,60%PROFESSIONISTI 92,90%IMPRENDITORI 88,86%AUTONOMI 92,90%DIPENDENTI AUMENTO DELLE ALIQUOTE IRPEF
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I DATI DEL 2003
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PRELIEVO DEL TFR (trasferimento forzoso del risparmio) Il trattamento di fine rapporto è oggi un PRESTITO OBBLIGATORIO dei lavoratori alle imprese ed è remunerato con un interesse annuo di circa il 2,5% La finanziaria prevede che il 50% del TFR oggi gestito dalle imprese venga versato da queste ultime in un FONDO GESTITO DALL’INPS destinato al finanziamento delle infrastrutture. Si prevede in questo modo di raccogliere circa 5,2 miliardi di euro.
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E’ un esempio di finanza creativa: si trasferisce un debito dalle imprese allo stato in modo forzoso Mette in grave difficoltà le imprese, soprattutto quelle medio piccole che dovranno accedere al credito bancario per supplire alla mancanza di un importante fonte di auto-finanziamento. Il problema non sarà tanto economico (dovuto al differenziale di tasso) ma piuttosto alla limitata capacità di credito di alcune imprese in particolare in vista dei nuovi parametri imposti da BASILEA 2 Mette in apprensione e a rischio i lavoratori che vanteranno un credito verso lo stato soggetto a decisioni legislative non facilmente prevedibili. Qual è la logica economica che porta il Governo a pensare di finanziare le infrastrutture con dei debiti senza aggravare di conseguenza la situazione debitoria dello Stato?
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ENTI LOCALI (parte corrente) € 3,4 miliardi € 1,3 miliardi € 3 miliardi Comuni e Province Regioni Regioni (Sanità) TAGLIO DEI TRASFERIMENTI AGLI ENTI LOCALI PREVISTO DALLA FINANZIARIA Il taglio è circa il doppio di quello della finanziaria 2006 Cambiano le regole del patto di stabilità interno e vengono sbloccate le addizionali IRPEF per regioni e comuni
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Viene data la possibilità ai Comuni di: Aumentare l’addizionale IRPEF fino allo 0,8% (prima 0,5%) Reintrodurre la Tassa di soggiorno (fino a 5 € per pernottamento) Introdurre la Tassa di scopo Resta la possibilità di aumentare l’ICI anche sulla prima casa fino al 0,7% ENTI LOCALI (parte corrente)
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CONSIDERAZIONI Le dimensioni del “taglio” non sono compatibili con i bilanci degli Enti Locali che dovranno aumentare l’imposizione locale utilizzando le leve a loro disposizione L’addizionale IRPEF è un’imposta iniqua perché proporzionale e non progressiva quindi colpisce tutti i redditi nella stessa percentuale. Con il contestuale trasferimento del catasto ai comuni (previsto dalla finanziaria per il novembre 2007) l’aumento dell’ICI sarà moltiplicato dall’aumento delle rendite catastali Parte dei tagli saranno scaricati anche sulle tariffe per i servizi individuali (asili nido, scuole materne, assistenza domiciliare per anziani) I comuni potranno decidere in alternativa all’aumento dell’imposizione fiscale di tagliare i servizi individuali che avvantaggiano in particolare le famiglie e le classi più deboli
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La norma è palesemente iniqua perché avvantaggia i comuni più indebitati e quindi meno virtuosi incoraggiandoli ad indebitarsi maggiormente a scapito di quelli più virtuosi. La finanziaria prevede che i comuni potranno contrarre debito nel 2007 per un importo non superiore al 2,6% del proprio indebitamento calcolato alla data del 30 settembre 2006 ENTI LOCALI (parte investimenti) CONSIDERAZIONI
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