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PubblicatoDoriano Fiori Modificato 10 anni fa
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Analisi del mercato elettronico MEPA in Toscana Dati elaborati dal centro studi di Confindustria Toscana
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LA SITUAZIONE TOSCANA: LE IMPRESE I dati CONSIP elaborati da Confindustria Toscana relativi agli ultimi dodici mesi (da settembre 2009 ad agosto 2010) evidenziano che il sistema imprenditoriale toscano potrebbe e dovrebbe sfruttare di più le opportunità offerte dal mercato elettronico MEPA. La Toscana con gli attuali 244 fornitori on-line contribuisce per meno del 6% al dato nazionale (4.273 imprese) e si posiziona a metà classifica per numero di fornitori sui Punti Ordinanti attivi cioè sulle Pubbliche Amministrazioni registrate al MEPA che hanno effettuato almeno un acquisto nell’anno in corso.
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In termini settoriali, è scarsa la presenza delle imprese toscane in relazione alle categorie merceologiche disponibili supporto alla partecipazione ad eventi e produzione di fonti rinnovabili 1.Totalmente assenti in due comparti, supporto alla partecipazione ad eventi e produzione di fonti rinnovabili 2. Quota toscana rilevante solo in quei settori per i quali il numero totale di imprese iscritte è relativamente molto basso. ES: manutenzione di impianti elevatori la quota toscana risulta pari al 33,3% con 5 imprese iscritte su un totale di 15; manutenzione di impianti elettrici (21,1% cioè 6 su un totale di 19), settore antincendio (21,7% cioè 5 su 23 imprese totali)
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la Toscana ricopre solamente il 6,7% del totale così come per l’informatica e le telecomunicazioni (6,5% del totale) 3.Differenti considerazioni valgono per i settori maggiormente forniti. ES: arredo e cancelleria con 228 (quota toscana 8,3%) e 297 (quota toscana 8,4%) aziende rispettivamente e per i materiali da ufficio, settore caratterizzato dal maggior numero di imprese iscritte (716), la Toscana ricopre solamente il 6,7% del totale così come per l’informatica e le telecomunicazioni (6,5% del totale)
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Mettendo a confronto la Toscana con le altre regioni possiamo notare come essa si trovi in una posizione intermedia, quasi di spartiacque, tra le regioni che sono cresciute di più e quelle cresciute di meno. Il fattore più interessante consiste nel fatto che tutte le regioni con le quali la Toscana è solita essere messa a confronto, ovvero Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto e Marche, hanno avuto una crescita positiva ma sempre inferiore a quella avutesi nella nostra regione, dimostrazione di un maggiore interessamento che la PA toscana ha avuto nell’utilizzo di questo strumento. LA SITUAZIONE TOSCANA: LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
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Infine è importante osservare che soltanto il 42% del valore complessivo degli acquisti effettuati dalle PA toscane proviene dal mercato interno a livello regionale e questo allontana la nostra regione dalle migliori performance di Lazio, Emilia Romagna e Lombardia
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non ci sono o sono poche le aziende che operano nell’organizzazione di eventi, nella produzione di fonti rinnovabili e nel comparto di igiene ambientale e sanitaria Complessivamente pertanto il valore del venduto dalle imprese toscane on-line è inferiore all’acquistato dalle PA locali e questo sia per mancanza di copertura settoriale (come su visto, non ci sono o sono poche le aziende che operano nell’organizzazione di eventi, nella produzione di fonti rinnovabili e nel comparto di igiene ambientale e sanitaria) sia per la bassa partecipazione da parte dei fornitori regolarmente iscritti on-line alle forniture
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