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PubblicatoTerenzio Marinelli Modificato 10 anni fa
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Pierangela Diadori Università per Stranieri Siena
La condizione dell’italiano in prospettiva interculturale: la dimensione pragmatica Pierangela Diadori Università per Stranieri Siena Pierangela DIADORI
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QCE: un approccio plurilingue, interculturale e orientato all’azione
Chi apprende una L2 e la relativa cultura associa la nuova lingua e cultura alla propria, promovendo nuove relazioni reciproche. La nuova competenza non è del tutto indipendente dalla precedente: la persona diventa plurilingue e sviluppa interculturalità. Le competenze di ciascuna lingua vengono modificate dalle conoscenze nuove. Gli apprendenti imparano anche a mediare, nel ruolo di interpreti e traduttori, tra parlanti di lingue diverse che non sono in grado di comunicare direttamente. (§4) Consiglio d’Europa, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, La Nuova Italia, Firenze 2002 Pierangela DIADORI
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QCE: COMPETENZE GENERALI
Abilità (saper fare): Abilità pratiche Abilità interculturali Capacità di imparare (saper apprendere): Sensibilità alla lingua e alla comunicazione Consapevolezza e abilità fonetiche generali Abilità di studio Abilità euristiche Conoscenze dichiarative (sapere): Conoscenza del mondo Conoscenza socioculturale Consapevolezza interculturale Competenza esistenziale (saper essere): Atteggiamenti (apertura, disponibilità) Motivazioni Valori morali Convinzioni religiose, ideologiche Stili cognitivi Fattori della personalità Pierangela DIADORI
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COMPETENZE GENERALI → CONOSCENZE DICHIARATIVE (sapere) → CONSAPEVOLEZZA INTERCULTURALE La conoscenza, la consapevolezza e la comprensione del rapporto (somiglianze e differenze) esistente tra il mondo di origine e il mondo della comunità di cui si impara la lingua stanno alla base della consapevolezza interculturale, che comprende anche le differenze locali e sociali di entrambi i mondi e un più ampio ventaglio di culture rispetto alla L1 e L2 dell'apprendente. Oltre alla conoscenza oggettiva, la consapevolezza interculturale ingloba anche la visione che ogni comunità ha dell'altra e quindi dei relativi stereotipi nazionali. (QCE § ) Pierangela DIADORI
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COMPETENZE GENERALI → ABILITA' (saper fare) → ABILITA' INTERCULTURALI
Capacità di: mettere in rapporto la cultura di origine con quella straniera entrare in contatto con persone di altre culture fungere da intermediario e risolvere fraintendimenti superare modalità di relazione stereotipate (QCE § ) Pierangela DIADORI
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QCE: COMPETENZE E ATTIVITA’
COMPETENZE LINGUISTICO-COMUNICATIVE linguistiche sociolinguistiche pragmatiche ATTIVITÀ LINGUISTICHE ricezione produzione interazione mediazione DOMINI pubblico personale educativo professionale COMPITI, STRATEGIE, TESTI Pierangela DIADORI
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DAL SAPERE AL SAPER FARE: LA PRAGMATICA
Per disambiguare il messaggio è necessario conoscere e interpretare: il contesto di enunciazione (deissi, ambiguità) le convenzioni condivise (impliciti) la conversazione (intesa come un'impresa razionale di cooperazione) e i copioni interazionali le strategie di cortesia: positiva (complimenti, offerte di aiuto, promesse) o negativa (protesta, disaccordo, mosse di distanziamento) LA PRAGMATICA E’ IL LIVELLO DI ANALISI CHE SI OCCUPA DELLE NORME (culturalmente specifiche) DI CONSUETUDINE E USO DELLA LINGUA Pierangela DIADORI
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PRAGMATICA COME DISCIPLINA (Bettoni, 2006)
INTRACULTURALE: norme che regolano l’uso di una lingua all’interno della stessa cultura TRANSCULTURALE (o contrastiva o crossculturale): confronto fra le norme che regolano l’uso di una lingua e cultura A, rispetto a quelle della lingua e cultura B. INTERCULTURALE: pragmatica dell’interazione fra nativi e non nativi INTERLINGUISTICA: pragmatica dell’interlingua di chi apprende la L2 Pierangela DIADORI
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PRAGMATICA INTERCULTURALE (Balboni, 2007)
FORMALE-INFORMALE tu / Lei (selezione, momento del passaggio) vestiario determinato dal contesto POLITE-IMPOLITE adeguatezza situazionale / gentilezza e rispetto sociale ("io e te" / "Du und ich" / "you and me„) FORZA MASCHERATA – ESPLICITA direttività o implicitezza del discorso imperativi, gesti imperiosi, negazione, dissenso, uso del futuro formulazione diretta di opinioni (cultura ebraica) esprimere con forza opinioni, richieste, intenzioni (divieto alle donne nella cultura araba) Pierangela DIADORI
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PRAGMATICA INTERCULTURALE (Balboni, 2007)
POLITICAMENTE CORRETTO – SCORRETTO evitare il rischio di offendere le minoranze rispetto etnico (persona di colore) parità uomo-donna (he/she) USO LIBERO – TABU' - eros – thanatos -secrezioni del corpo (universali) - famiglia reale, digestione, sentimenti (GB) - mafia, cure psicologiche, guadagni (I) COOPERATIVO - ARROCCATO ho la parola io / permetto di intervenire Pierangela DIADORI
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CULTURA = programmazione collettiva della mente (Hofstede, 2001: in Bettoni, 2006: 10) Pierangela DIADORI
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MENTE = testa che pensa, cuore che sente, mani che agiscono (Hofstede, 2001) VALORI: desiderati (a cui si aspira), desiderabili (a cui si dovrebbe aspirare) RITUALI: attività collettive ritenute socialmente necessarie per legare l’individuo alla società (saluti, convenevoli) EROI: personaggi veri o immaginari con caratteristiche ambite, come modelli di comportamento SIMBOLI: parole, gesti, oggetti con significati complessi, riconosciuti solo da chi condivide la cultura. La lingua è il simbolo più potente in cui si manifesta una cultura. Pierangela DIADORI
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INDAGINE DI PRAGMATICA TRANSCULTURALE (Hofstede, 2001)
Confronto fra diversi modi di pensare, sentire e agire in 50 paesi ( informanti) su: distanza dal potere (uguaglianza / dipendenza emotiva dai potenti); evitamento dell’incertezza (tolleranza verso situazioni non controllabili); individualismo / collettivismo; maschilità (diverso ruolo emotivo ai generi); orientamento temporale (differimento della gratificazione dei propri bisogni) dagli STEREOTIPI ai SOCIOTIPI Pierangela DIADORI
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Bilinguismo / biculturalismo?
BILINGUISMO: usare alternativamente due o più lingue diverse (L1/L2), indipendentemente dal grado di competenza, dalla frequenza d’uso, dalla distanza strutturale fra le lingue BICULTURALISMO: pensare, sentire, agire in due o più modi diversi, in relazione alle culture in gioco (C1/C2). Possibile solo se si tratta delle PRATICHE, non dei VALORI delle culture in gioco! (Bettoni, 2006: 57) Pierangela DIADORI
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La pragmatica di una L2/C2 si può apprendere?
dal modo pragmatico al modo sintattico (nell’apprendimento spontaneo); dalle strategie piì dirette a quelle più indirette; dalle forme pragmalinguistiche (es. tu/Lei) alla loro opportuna distribuzione sociopragmatica (es. quando e con chi usare tu/Lei); MA, una volta divenuto consapevole, il soggetto sceglierà in che misura aderire alla C2 a livello pragmatico, fra: assimilazione rifiuto parziale compromesso (Bettoni, 2006: 232) Pierangela DIADORI
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Eclettismo biculturale: formazione di una terza cultura nel contatto tra VALORI di due culture diverse (Bettoni, 2006: 62) Pierangela DIADORI
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Bibliografia di riferimento
Balboni P., La comunicazione interculturale, Marsilio, Venezia 2007 Consiglio d’Europa, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, La Nuova Italia, Firenze 2002 Bettoni C., Usare un’altra lingua, Laterza, Roma-Bari 2006 Hofstede G., Culture Consequences. Comparing values, behaviours, institutions and organisations across nations, Sage Publications, London-New Delhi 2001 Pierangela DIADORI
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