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PubblicatoSelvaggia Del prete Modificato 10 anni fa
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CLUB ALPINO ITALIANO COMMISSIONE LIGURE – PIEMONTESE – VALDOSTANA
SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA A.R.T.VA. METODI DI RICERCA by Luca Francisco (INSA – IA – IAL) da “I Manuali del CAI”: “Sci Alpinismo” n° 13 – ed. maggio 2004 e “ARTVA” n° 19 – ed. novembre 2009
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco OBIETTIVI DELL’AGGIONAMENTO FORNIRE LE CONOSCENZE TEORICHE DEL FUNZIONAMENTO ED ILLUSTRARE I METODI DI RICERCA RENDERE CONSAPEVOLI DELLE PROBLEMATICHE DELLA RICERCA DARE GLI ELEMENTI NECESSARI PER EFFETTUARE UNA RICERCA EFFICACE Ridurre il TEMPO di ricerca Uniformare le nozioni d'insegnamento
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco Definizione di A.R.T.VA. L'ARTVA (Apparecchio per la Ricerca di Travolti in VAlanga) è uno strumento: Trasmittente e ricevente (rice-trasmittente ad alta frequenza 457 kHz) Direzionale che si utilizza per trovare IN TEMPI MOLTO BREVI un apparecchio analogo indossato da una persona travolta da una valanga e sepolta dalla neve.
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco Prima di cominciare … Verifica preliminare !!! La speranza di sopravvivenza, cioè di essere trovati in tempo utile mediante l'impiego degli ARTVA, dipende non solo dalle caratteristiche degli apparecchi e dalla rapidità e capacità dei compagni soccorritori, ma anche dal buon funzionamento degli apparecchi e dallo stato delle batterie che li alimentano. Prima di iniziare una escursione, o di mettersi in moto per una operazione di soccorso, si deve provare il funzionamento di tutti gli apparecchi. La procedura da adottare è la seguente: il capo comitiva fa disporre tutti i componenti in riga, ad intervallo di almeno un metro; fa quindi predisporre tutti gli ARTVA in ricezione, sul valore minimo; pone il proprio ARTVA in trasmissione e sfila lentamente davanti a tutti i componenti, per verificare se tutti gli apparecchi ricevono il suo segnale; completata questa verifica, fa disporre in trasmissione tutti gli apparecchi, ad esclusione del proprio, che viene commutato in ricezione sul valore minimo; avvia il gruppo, che gli sfila dinnanzi, mentre lui verifica la corretta emissione di tutti gli ARTVA e la corretta ricezione del proprio; riporta il proprio ARTVA in trasmissione e raggiunge i compagni. NB: non sarà effettuato nessun altro intervento sugli ARTVA sino alla fine dell'escursione o dell'operazione di soccorso, salvo quelli necessari ad una eventuale ricerca.
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco In caso di valanga … il quadro tipico della situazione Linea di distacco Linea di ingresso Punto di travolgimento T Punto di scomparsa Linea di scorrimento S Settore 2 Settore 2 Settore 1 Zona di più probabile ritrovamento
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco Funzionamento dell’ARTVA Campo elettromagnetico delle onde emesse dall’ARTVA in trasmissione ANTENNE COASSIALI Intensità del segnale percepito dall’ARTVA in ricezione Rx ANTENNE A 90°
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco Angoli di ricezione Angolo di ricezione con trasmettitore verticale Angolo di ricezione con trasmettitore orizzontale
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco Campo elettromagnetico … metodi di ricerca
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco Le portate (massima, minima) PORTATA MASSIMA quella distanza massima che permette l'ottenimento del segnale (da parte dell'ARTVA RX) quando l'antenna ricevente si trova esattamente sull'asse dell'antenna trasmettitrice lungo una direttrice senza ostacoli. PORTATA MINIMA quella distanza in grado di fornire nell'ARTVA RX un minimo segnale quando l'antenna ricevente sia esattamente ortogonale all'antenna in trasmissione; per leggi elettromagnetiche tale portata dovrebbe essere nulla (assenza d'ogni segnale), ma nella pratica operativa minime variazioni nell'angolazione fra le due antenne permettono di fatto di ottenere diversi scostamenti dal puro valore zero
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco Portata Utile… Corridoio di ricerca Molteplici fattori possono modificare di volta in volta la portata di un ARTVA in ricezione e si rende perciò indispensabile identificare un concreto valore di portata che sia efficacemente adottabile a prescindere dall'influenza penalizzante di queste variabili. Nasce così il concetto di PORTATA UTILE (PU) intesa come la distanza a cui l'ARVA RX - anche in sfavorevoli condizioni - riesce per almeno una sua posizione d'antenna a ricevere il segnale emesso dal TX. Tale valore ridotto della portata mira a dare all'operatore l'assoluta garanzia di non perdere la cattura di un segnale perché troppo lontano dal trasmettitore. Per la determinazione della portata utile di un ARTVA sono stati proposti coefficienti correttivi della portata massima (riduzioni ad 1/5, o del 20% - 40%); tuttavia, si sottolinea l'importanza del rispetto delle indicazioni comunitarie fornite dalla CISA (Commissione Internazionale Salvataggio Alpino) che uniforma per gli apparecchi analogici e digitali di ultime generazioni, e per gli ARTVA a tre antenne, le portate utili a 20 metri, determinando così omogenei corridoi di ricerca di massimo 40 m di larghezza
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco Intensità del segnale captato In funzione della posizione reciproca della linea di flusso e dell’apparecchio A segnale max. B C segnale min. Trasmettitore segnale max.
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco La Ricerca del segnale ARTVA Partendo da una situazione di totale assenza di segnale le diverse strategie di impiego dell’ARTVA, che consentono di rintracciare il punto di seppellimento di un apparecchio in trasmissione vengono applicate sequenzialmente in 3 distinte fasi così identificabili: Fase Primaria (ricerca del primo segnale) da una situazione di assenza di segnale sino al momento di ricezione dello stesso; Fase Secondaria (o Sommaria) avvicinamento sino a 3-4 metri dal punto di seppellimento, ossia identificazione dell'area di seppellimento; Fase Finale (o di precisione) definizione del punto di seppellimento, che idealmente dovrebbe condurre l'ARTVA ricevente sulla verticale dell'ARTVA in trasmissione.
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco Fasi della ricerca ARTVA - 1 Fase primaria: ricerca del primo segnale CON MOVIMENTO A GRECA (UN SOCCORRITORE) PER LINEE PARALLELE (PIÙ SOCCORRITORI - DIST. 40M)
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco Fasi della ricerca ARTVA - 2 Fase secondaria: localizzazione RICERCA DIREZIONALE PER LINEE DI CAMPO
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco Fasi della ricerca ARTVA - 3 Fase finale: ricerca di precisione RICERCA A CROCE O PER LINEE ORTOGONALI
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco ATTENZIONE !!! QUESTA PARTE HA LO SCOPO DI ILLUSTRARE ALCUNE DELLE PROBLEMATICHE DI RICERCA PIÙ COMPLESSE, MENO FREQUENTI, MA PURTROPPO POSSIBILI E MOLTO DELICATE. QUESTI APPROFONDIMENTI VERRANNO ORA ILLUSTRATI E POI SPERIMENTATI DURANTE LA GIORNATA MA DOVRANNO POI ESSERE SVILUPPATI, MIGLIORATI E COSTANTEMENTE “ALLENATI” DA OGNI SINGOLO ISTRUTTORE/SCI-ALPINISTA IN RELAZIONE AL PROPRIO MODELLO DI ARTVA (ANALOGICO O DIGITALE).
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco Complicazioni nella ricerca ARTVA Ricerca contemporanea di 2 o più travolti (“multipla”) ARTVA tra loro “vicini” (entro un quadrato di 10m x 10m) ARTVA tra loro “distanti” (> 14m) ARTVA sepolti orizzontali o parzialmente verticali diverso posizionamento di massimi e minimi problemi con falsi massimi ARTVA profondo (1,5-2 m) riconoscere un seppellimento profondo metodo di ricerca fine a cerchio
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco Ricerca in presenza di più segnali (multipla) Se i travolti sono tra loro “distanti” (> 14 m) avremo solo lievi sovrapposizioni dei segnali; le ricerche si potranno svolgere senza grosse complicazioni dovute alle interferenze. Più difficile sarà se i travolti sono tra loro “vicini” entro 14m; in questa situazione ci indirizziamo prima sul segnale più forte. Dopo averlo individuato proseguiamo con la ricerca a croce del secondo ARTVA nei “QUADRANTI” limitrofi o con la “MICROGRECA”. NELLA REALTÀ LA PRESENTE FIGURA È RELATIVA AL METODO DI RICERCA PER “SETTORI” INTRODOTTO DALLA Ortovox RISPONDERE AI PROBLEMI CHE SI INCONTRAVANO CON I PRIMI “S1”
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco METODO DI RICERCA PER QUADRANTI 1 Va segnalato che tale metodo porta da subito al primo apparecchio in trasmissione e in seguito, a poca distanza da esso, si procede alla ricerca del secondo segnale. La procedura permette di avere sempre la ricezione di almeno uno dei due segnali dei trasmettitori sepolti. Il problema della rilevazione di più segnali che rilevano la presenza di due o più apparecchi, può essere risolto con l'adozione di una strategia di ricerca specifica, ossia il metodo dei QUADRANTI
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco METODO DI RICERCA PER QUADRANTI 2 Dal punto di partenza (P), dopo aver rilevato la presenza di due apparecchi sepolti, la ricerca continua con l'applicazione del metodo direzionale, seguendo il segnale di maggiore intensità. Come noto la ricerca direzionale permette l'avvicinamento al trasmettitore, in questo caso Tx1, tramite la riduzione progressiva del selettore di intensità del segnale ricevuto da Rx. Tale procedimento conduce al punto P1 in cui il segnale di Tx2 non viene rilevato (oppure ricezione meno intensa nel caso di trasmettitori molto vicini) e permette di “isolare” il segnale del trasmettitore Tx1. In tale punto il valore del selettore dell'apparecchio ricevente Rx sarà tale da poter procedere alla ricerca finale di Tx1 con il metodo a croce. Prima di procedere alla fase finale di ricerca, stabilita la posizione di Rx con cui effettuare la ricerca a croce, posizionare sul terreno un bastoncino da sci perpendicolare all'orientamento di Rx (punto P2).
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco METODO DI RICERCA PER QUADRANTI 3 Si inizia ora la ricerca finale a croce, procedendo per linee ortogonali e concludere la ricerca tramite sondaggio indicando il punto di sepoltura dell'apparecchio Tx1. Lasciato il compito dello scavo ai compagni presenti, si torna al bastoncino (punto P2). Il bastoncino permette di riposizionare Rx nelle stesse condizioni con cui si è effettuata la ricerca a croce di Tx1: tale posizione di Rx deve essere mantenuta fino alla fase di aggancio di Tx2. Rispetto al bastoncino il secondo apparecchio sepolto (Tx2) si trova idealmente in uno dei quadranti indicati in figura (denominati impropriamente come, Nord, Est, Sud, Ovest).
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco METODO DI RICERCA PER QUADRANTI 4 Dal punto P2, si aumenta il livello del selettore di Rx per agganciare il segnale di Tx2 (dal valore del selettore si ricava una prima indicazione della distanza del secondo apparecchio da P2). In questa fase il segnale del trasmettitore Tx1 è decisamente maggiore rispetto a quello di Tx2. La ricerca prosegue spostandosi, per esempio a sinistra, rispetto al bastoncino, si entra quindi nel quadrante di sinistra (Ovest). Lo spostamento in questa direzione determina un allontanamento dal trasmettitore Tx1 con una conseguente diminuzione del relativo segnale, mentre Tx2 non è più udibile; ne consegue che la direzione seguita risulta errata. Si ritorna quindi nel punto P2 e ci si muove verso destra (quadrante Est). Continuando in questa direzione, il segnale di Tx1 diminuisce (in quanto ci si allontana dal trasmettitore) mentre il segnale di Tx2 aumenta Nel caso la ricerca nei quadranti E ed O risulti infruttuosa, si dovrà tornare al punto P2 e procedere in direzione perpendicolare.
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco MICROGRECA (Genswein) 1 Il procedimento che viene presentato, si basa sul metodo elaborato da Manuel Genswein, tecnico elettronico svizzero, che si occupa dello sviluppo degli apparecchi ARTVA. Presentato in Italia dallo stesso autore ad un corso di aggiornamento SVI nel febbraio 2002, è stato adottato poi per la didattica della Scuola Centrale di scialpinismo del CAI. Il metodo risulta particolarmente efficace con ARTVA analogici mentre è più laborioso con apparecchi digitali puri, con i quali sarà necessario distinguere le indicazioni utili al prosieguo delle ricerche da quelle inerenti ai sepolti già individuati.
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco MICROGRECA (Genswein) 2 Il procedimento, se applicato con metodo, garantisce una completa scansione della zona individuata evitando situazioni di confusione (ad es. sovrapposizione di ricercatori) tipiche dei seppellimenti multipli. Durante la ricerca, l'apparecchio ricevente (Rx) rileva uno o più segnali di apparecchi sepolti (Tx1,Tx2,Tx3). Con metodo direzionale il ricercatore segue il segnale più intenso e riduce progressivamente il selettore del suo apparecchio per avvicinarsi al segnale più forte. Procede poi col metodo direzionale fino al punto P dove si rilevano due o più segnali. Il punto P viene individuato come quello corrispondente ad un livello medio-basso del selettore (ad es. valore 5, utilizzando un apparecchio con 9 livelli - FITRE)
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco MICROGRECA (Genswein) 3 Il precedente valore 5 del selettore indica al ricercatore che gli apparecchi sepolti Tx1, Tx2, Tx3 si trovano in un'area limitata più o meno vicini tra di loro (< 14 m, quindi “vicini”). In quest’area si applica il metodo della “microgreca”, vale a dire una ricerca a greca, con bande di ricerca di dimensioni contenute (corridoi da 2 a 5 m). Dal punto P si procede come di seguito: si individua la posizione in cui viene ricevuto il segnale più forte e si posiziona un bastoncino* perpendicolare al ricevitore Rx; si procede con il metodo direzionale alla ricerca del segnale Tx1 (segnale più intenso) riducendo progressivamente il selettore dell'apparecchio ricevente fino al punto in cui adottare la tecnica della ricerca a croce per individuare, il punto di sondaggio del sepolto. * L'uso del bastoncino è stato introdotto nelle Scuole CAI per avere un riferimento visivo nell'applicazione del metodo
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco MICROGRECA (Genswein) 4 Dopo aver individuato Tx1 e lasciato ai compagni il compito dello scavo, si torna velocemente nel punto P, si posiziona l'apparecchio ricevente perpendicolarmente al bastoncino e si porta il selettore dell'apparecchio al valore di microgreca (ad es. il valore 5 iniziale, che dovrà essere mantenuto durante tutta la microgreca). Dal punto P ci si sposta per esempio a destra, rispetto alla linea del bastoncino. L’eventuale diminuzione del segnale delimita la larghezza della microgreca. Giunti al punto in cui si tende a perdere il segnale di Tx1, si cambia direzione procedendo perpendicolarmente “ ” , realizzando in tal modo una “microgreca” con corridoi da 2 ÷ 5 metri.
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco MICROGRECA (Genswein) 5 È importante sottolineare come, durante la ricerca, l'apparecchio debba essere tenuto vicino alla superficie della neve in posizione orizzontale, si ricorda inoltre di mantenere la posizione iniziale di Rx perpendicolare rispetto al bastoncino in P; l'ARTVA non deve essere mai ruotato durante la microgreca. Si prosegue ora verso sinistra, nella condizione in cui il segnale ricevuto aumenta significativamente si ha la conferma della vicinanza al trasmettitore Tx1 precedentemente individuato. Si procede oltre Tx1 e continuando in tale direzione si perviene al punto in cui il segnale tende a sparire. Cambiando la direzione (profondità microgreca) si continua finché non si riceve in modo netto il segnale del 2° apparecchio (puntoP2). Segnato P2, si abbandona la microgreca e si procede alla localizzazione di Tx2 con il metodo a croce e sondaggio.
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco MICROGRECA (Genswein) 6 Dopo aver individuato Tx2, si ritorna al punto P2, si riporta il volume al valore di microgreca e si allinea l'apparecchio perpendicolarmente al bastoncino posto in P, si riprende la microgreca fino ad individuare il punto P3 e individuare il sepolto Tx3 con il metodo a croce e sondaggio. Dal punto P3 si riprende poi la microgreca fino a perdere tutti i segnali dei trasmettitori sepolti in modo da bonificare la microarea. Durante questo tipo di ricerca può essere utile far delimitare da un compagno i bordi della microarea per segnalare l'avvenuta bonifica di tale area. Va ricordato che l'intera superficie della valanga deve essere bonificata quindi, dopo aver concluso la ricerca con il metodo della microgreca, si continua a perlustrare il resto della superficie della valanga con le usuali metodiche.
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco METODO DEI 3 CERCHI (Lutzenberger-Stopper) 1 Il presente metodo deriva da un sistema basato sulla successiva esclusione di zone di ricerca, elaborato da Lutzenberger e proposto nella didattica AGAI e dei corsi per Aspiranti Guide. Si procede per volumi minimi (volume immutato rispetto a quello con cui si localizza il primo TX), percorrendo fasce concentriche a raggio di 2, 4, 6 e 8 metri dal punto di primo ritrovamento. Nel 2003 Stopper, direttore dell’Istituto per la ricerca sulla sicurezza del Club Alpino Tedesco (DAV), dopo aver partecipato ad un corso di aggiornamento per guide alpine in Alto Adige, ha cercato di modificare il metodo nel tentativo di farne un sistema universale per la ricerca nei seppellimenti multipli.
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco METODO DEI 3 CERCHI (Lutzenberger-Stopper) 2 Giunti sul primo sepolto seguendo la linea di induzione e successivamente con il metodo a croce, ci si allontana da questo di tre metri e si percorre la circonferenza attorno alla sonda che lo indica. Con un ARTVA analogico, mantenendo un livello di volume molto basso (1° o 2°) si perderà il primo segnale agganciando eventualmente il secondo sepolto (che si trovi lungo questo primo cerchio) strada facendo. Con ARTVA digitale a 2 antenne, percorrendo la circonferenza, la distanza indicata sarà costantemente uguale a 3m (distanza dal primo) e diminuirà sensibilmente (meno di 3m) solo quando si sarà eventualmente più vicini al secondo: intercettato il secondo sepolto, lo si individua con tecnica a croce. L'operazione va ripetuta per successivi cerchi concentrici.
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco ARTVA sepolti orizzontali Diverso posizionamento di massimi e minimi Problemi con i falsi massimi diversi a seconda dell’orientamento dell’ARTVA sepolto (Tx) o in ricerca (Rx) Esempio di TX e Rx entrambi orrizzontali
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco TX orizzontale e Rx verticale La persona travolta si trova tra i due falsi massimi in corrispondenza di un punto di minimo Più il ricevitore ARTVA Rx viene tenuto sollevato da terra e tanto più i falsi massimi si allontanano dalla verticale dell’ARTVA Tx
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco Seppellimento a piccola profondità A piccole profondità la localizzazione del travolto con la sonda è immediata, perché la localizzazione in superficie con l’ARTVA si limita a piccole aree (campo magnetico delimitato da punti di massimo segnale piuttosto vicini tra loro). Parliamo in questo caso di aree attorno al metro quadrato. Max Max 1 m. 1-1,5 m.
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco Seppellimento a grandi profondità Ad una profondità nell’ordine del paio di metri, la proiezione del C.M. in superficie delimitato dai punti di massimo, diventa piuttosto grande; al fine di accelerare la localizzazione risulta indispensabile l’uso della sonda. Parliamo in questo caso di aree attorno ai due-tre metri quadrati. Max Max 1,5 / 2 m. 2 / 3 m.
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco ARTVA profondo (1,5-2 m e oltre) Come riconoscere un ARTVA profondo: in fase finale della ricerca (metodo a croce) si perde il segnale su livello minimo udibile pari a 2-3 per ARTVA analogici, oppure l’indicatore scende sotto valori di 1,8-2 m per ARTVA digitali. Massimi asimmetrici e distanti tra loro più evidenti nell’ARTVA profondo. Metodo di ricerca fine a cerchio utilizzabile solo da persone esperte. E’ determinante l’utilizzo della sonda per individuare velocemente il travolto!
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco Metodo del cerchio
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COMMISSIONE LPV - SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA “METODI DI RICERCA ARTVA” by Luca Francisco FINE GRAZIE PER L’ATTENZIONE BUONE SALITE A TUTTI!!!
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