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Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni dei principali cereali in Italia Maggio 2012.

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Presentazione sul tema: "Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni dei principali cereali in Italia Maggio 2012."— Transcript della presentazione:

1 Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni dei principali cereali in Italia Maggio 2012

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3 Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni dei principali cereali in Italia  L’ISTAT ha divulgato a febbraio 2012 le intenzioni di semina delle principali coltivazioni erbacee. Queste sono frutto di informazioni raccolte presso un campione rappresentativo di aziende agricole attraverso interviste realizzate nei mesi di novembre e dicembre 2011 che, quindi, hanno fornito una fotografia circostanziata in un determinato periodo temporale.  Il risultato dell’indagine ISTAT ha evidenziato, rispetto al 2011, una progressione degli ettari a frumento duro (+11,3%), a frumento tenero (+18,6%) e a orzo (+19,2%); in controtendenza risulta il mais da granella (-3,2%).  Durante i mesi dell’indagine, il mercato è stato contraddistinto dalla flessione dei prezzi all’origine rispetto alla precedente campagna 2010/11 che sono rimasti, tuttavia, su livelli soddisfacenti e ampiamente superiori a quelli registrati durante la precedente fase flessiva della campagna 2008/09, dopo l’infiammata del mercato registrata nell’annata 2007/08. Le condizioni climatiche, al contrario dello scorso anno, sono risultate favorevoli ed hanno consentito il regolare svolgimento delle operazioni di semina.  L’ISTAT ha divulgato a febbraio 2012 le intenzioni di semina delle principali coltivazioni erbacee. Queste sono frutto di informazioni raccolte presso un campione rappresentativo di aziende agricole attraverso interviste realizzate nei mesi di novembre e dicembre 2011 che, quindi, hanno fornito una fotografia circostanziata in un determinato periodo temporale.  Il risultato dell’indagine ISTAT ha evidenziato, rispetto al 2011, una progressione degli ettari a frumento duro (+11,3%), a frumento tenero (+18,6%) e a orzo (+19,2%); in controtendenza risulta il mais da granella (-3,2%).  Durante i mesi dell’indagine, il mercato è stato contraddistinto dalla flessione dei prezzi all’origine rispetto alla precedente campagna 2010/11 che sono rimasti, tuttavia, su livelli soddisfacenti e ampiamente superiori a quelli registrati durante la precedente fase flessiva della campagna 2008/09, dopo l’infiammata del mercato registrata nell’annata 2007/08. Le condizioni climatiche, al contrario dello scorso anno, sono risultate favorevoli ed hanno consentito il regolare svolgimento delle operazioni di semina.

4 www.ismea.it Evoluzione dei prezzi all’origine

5 www.ismea.it Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni dei principali cereali in Italia  ISMEA ha provveduto a realizzare a marzo 2012 una stima degli investimenti a frumento duro, frumento tenero, orzo e mais attraverso un’indagine qualitativa, rivolgendosi ad interlocutori privilegiati tra gli operatori di mercato che hanno fornito per le regioni più rappresentative l’evoluzione delle superfici (Focus Cereali Ismea del 21 marzo 2012).  Nella seconda settimana di maggio è stata realizzata una medesima indagine allo scopo di avere un ulteriore aggiornamento degli investimenti e una prima indicazione delle rese attese.  Il risultato emerso appare in linea con la precedente indagine ISTAT, seppure con differenti tassi di variazione delle superfici; in controtendenza risultano gli investimenti a mais da granella.  ISMEA ha provveduto a realizzare a marzo 2012 una stima degli investimenti a frumento duro, frumento tenero, orzo e mais attraverso un’indagine qualitativa, rivolgendosi ad interlocutori privilegiati tra gli operatori di mercato che hanno fornito per le regioni più rappresentative l’evoluzione delle superfici (Focus Cereali Ismea del 21 marzo 2012).  Nella seconda settimana di maggio è stata realizzata una medesima indagine allo scopo di avere un ulteriore aggiornamento degli investimenti e una prima indicazione delle rese attese.  Il risultato emerso appare in linea con la precedente indagine ISTAT, seppure con differenti tassi di variazione delle superfici; in controtendenza risultano gli investimenti a mais da granella.

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7 Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni dei principali cereali in Italia * Stime Ismea Fonte: elaborazione Ismea su dati Istat Rispetto alle stime di marzo 2012, l’aggiornamento di maggio ha sostanzialmente confermato l’aumento delle superfici a frumento duro e tenero, mentre ha ridimensionato il tasso di crescita dell’orzo ed incrementato quello del mais. Nel complesso, le superfici investite in Italia nel 2012 dovrebbero aumentare di circa 315.000 ettari (+10,5%) nei confronti dell’anno precedente, portandosi a 3,3 milioni di ettari. Rispetto alle stime di marzo 2012, l’aggiornamento di maggio ha sostanzialmente confermato l’aumento delle superfici a frumento duro e tenero, mentre ha ridimensionato il tasso di crescita dell’orzo ed incrementato quello del mais. Nel complesso, le superfici investite in Italia nel 2012 dovrebbero aumentare di circa 315.000 ettari (+10,5%) nei confronti dell’anno precedente, portandosi a 3,3 milioni di ettari.

8 www.ismea.it Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni di frumento duro  Le superfici dovrebbero mostrare un incremento del 13,5%, portandosi a 1,36 milioni di ettari, in progressione di circa 160.000 ettari sul precedente anno. Dal dettaglio territoriale emergerebbe un incremento nell’ordine del 20% in Puglia e Sicilia e di circa il 13% nelle Marche. In controtendenza risulterebbe la Basilicata con una contrazione degli investimenti del 12%.  Relativamente ai raccolti, si stima per il 2012 una contrazione delle rese ad ettaro di circa il 4% che dovrebbero scendere a 3,1 t/ha, contro 3,2 t/ha del 2011; in tal modo la produzione dovrebbe attestarsi attorno a 4,2 milioni di tonnellate (+9% sul 2011). Nel particolare, emergerebbe un miglioramento delle rese in Sicilia, dove il clima è stato soddisfacente e le abbondanti piogge di marzo-aprile sono state benefiche; in tale areale produttivo si valuta che la produzione ad ettaro possa concretizzarsi in una progressione del 7% sul 2011, a circa 3 t/ha. Al contrario, per la Puglia viene indicata una flessione delle produzioni unitarie in ragione del fatto che le colture hanno sofferto della siccità e dell’improvviso innalzamento delle temperature della prima settimana di maggio. Per questa regione le rese vengono stimate attorno a 2,5 t/ha contro quasi 3 t/ha dello scorso anno (-16%). Relativamente a Marche e Basilicata è stato indicato, rispettivamente, una sostanziale stabilità ed una leggera progressione delle rese.  Le superfici dovrebbero mostrare un incremento del 13,5%, portandosi a 1,36 milioni di ettari, in progressione di circa 160.000 ettari sul precedente anno. Dal dettaglio territoriale emergerebbe un incremento nell’ordine del 20% in Puglia e Sicilia e di circa il 13% nelle Marche. In controtendenza risulterebbe la Basilicata con una contrazione degli investimenti del 12%.  Relativamente ai raccolti, si stima per il 2012 una contrazione delle rese ad ettaro di circa il 4% che dovrebbero scendere a 3,1 t/ha, contro 3,2 t/ha del 2011; in tal modo la produzione dovrebbe attestarsi attorno a 4,2 milioni di tonnellate (+9% sul 2011). Nel particolare, emergerebbe un miglioramento delle rese in Sicilia, dove il clima è stato soddisfacente e le abbondanti piogge di marzo-aprile sono state benefiche; in tale areale produttivo si valuta che la produzione ad ettaro possa concretizzarsi in una progressione del 7% sul 2011, a circa 3 t/ha. Al contrario, per la Puglia viene indicata una flessione delle produzioni unitarie in ragione del fatto che le colture hanno sofferto della siccità e dell’improvviso innalzamento delle temperature della prima settimana di maggio. Per questa regione le rese vengono stimate attorno a 2,5 t/ha contro quasi 3 t/ha dello scorso anno (-16%). Relativamente a Marche e Basilicata è stato indicato, rispettivamente, una sostanziale stabilità ed una leggera progressione delle rese.

9 www.ismea.it Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni di frumento duro * Stime Ismea Fonte: elaborazione Ismea su dati Istat  in Sicilia il clima è stato favorevole e le abbondanti piogge di marzo-aprile sono state benefiche;  in Puglia le colture hanno sofferto della forte siccità e l’improvviso innalzamento delle temperature della scorsa settimana ha peggiorato la situazione;  le stime 2012 collocano ad un livello inferiore ai valori medi 2000-11 sia le superfici (-10%) che i raccolti (-2%).

10 www.ismea.it Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni di frumento tenero  Le stime Ismea indicano una crescita delle superfici del 16,8% sul 2011, portandosi a 620 mila ettari contro circa 531 mila ettari dello scorso anno (+89.000 ettari sul 2011). Nel dettaglio, la progressione delle superfici dovrebbe risultare del 25% in Emilia Romagna, 35% in Veneto, 20% in Lombardia e 15% in Umbria. In controtendenza il Piemonte dove viene segnalata una leggera contrazione (-3%).  Le prime indicazioni riguardanti gli esiti produttivi nel 2012 sono state precauzionalmente caratterizzate da una sostanziale stabilità delle rese nelle regioni più rappresentative per la coltura. Un lieve incremento è stato, invece, indicato per le regioni centro-meridionali, ad eccezione del Lazio dove la siccità potrebbe aver compromesso severamente le produzioni unitarie. Nel complesso, tuttavia, si stima un leggero miglioramento delle rese (+0,6% a 5,39 t/ha); in tal modo i raccolti del frumento tenero vengono prospettati a 3,34 milioni di tonnellate (+17,5%).  Le stime Ismea indicano una crescita delle superfici del 16,8% sul 2011, portandosi a 620 mila ettari contro circa 531 mila ettari dello scorso anno (+89.000 ettari sul 2011). Nel dettaglio, la progressione delle superfici dovrebbe risultare del 25% in Emilia Romagna, 35% in Veneto, 20% in Lombardia e 15% in Umbria. In controtendenza il Piemonte dove viene segnalata una leggera contrazione (-3%).  Le prime indicazioni riguardanti gli esiti produttivi nel 2012 sono state precauzionalmente caratterizzate da una sostanziale stabilità delle rese nelle regioni più rappresentative per la coltura. Un lieve incremento è stato, invece, indicato per le regioni centro-meridionali, ad eccezione del Lazio dove la siccità potrebbe aver compromesso severamente le produzioni unitarie. Nel complesso, tuttavia, si stima un leggero miglioramento delle rese (+0,6% a 5,39 t/ha); in tal modo i raccolti del frumento tenero vengono prospettati a 3,34 milioni di tonnellate (+17,5%).

11 www.ismea.it Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni di frumento tenero * Stime Ismea Fonte: elaborazione Ismea su dati Istat  per le regioni più rappresentative è stata indicata la stabilità delle rese;  un leggero incremento, invece, è stato segnalato per gli areali dell’Italia centro-meridionale ad eccezione del Lazio dove la siccità potrebbe inficiare le produzioni unitarie;  le stime 2012 collocano ad un livello leggermente superiore ai valori medi 2000-11 sia le superfici (+1%) che i raccolti (+8%).

12 www.ismea.it Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni di orzo  Anche per l’orzo viene stimata una crescita del 9,6% delle superfici 2012 che si porterebbero a poco più di 295 mila ettari (+26.000 ettari sul 2011). Maggiori investimenti sono stati segnalati sia in Emilia Romagna che in Lombardia (+25% ciascuna), in Veneto e Basilicata (+10% ciascuna) e in Sicilia (+15%). In controtendenza risulterebbero Piemonte (-3%) e Puglia (-2%), mentre sostanzialmente stabili dovrebbero rimanere le superfici delle regioni del centro-Italia.  I raccolti dovrebbero confermare il medesimo tasso di incremento delle superfici in ragione della sostanziale stabilità delle rese, e potrebbero attestarsi a poco più di un milione di tonnellate. Anche per l’orzo, infatti, hanno prevalso le indicazioni di stabilità delle rese; solo per Puglia e Sicilia, analogamente a quanto segnalato per il fumento duro, emerge, rispettivamente, una tendenza flessiva ed un incremento.  Anche per l’orzo viene stimata una crescita del 9,6% delle superfici 2012 che si porterebbero a poco più di 295 mila ettari (+26.000 ettari sul 2011). Maggiori investimenti sono stati segnalati sia in Emilia Romagna che in Lombardia (+25% ciascuna), in Veneto e Basilicata (+10% ciascuna) e in Sicilia (+15%). In controtendenza risulterebbero Piemonte (-3%) e Puglia (-2%), mentre sostanzialmente stabili dovrebbero rimanere le superfici delle regioni del centro-Italia.  I raccolti dovrebbero confermare il medesimo tasso di incremento delle superfici in ragione della sostanziale stabilità delle rese, e potrebbero attestarsi a poco più di un milione di tonnellate. Anche per l’orzo, infatti, hanno prevalso le indicazioni di stabilità delle rese; solo per Puglia e Sicilia, analogamente a quanto segnalato per il fumento duro, emerge, rispettivamente, una tendenza flessiva ed un incremento.

13 www.ismea.it Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni di orzo * Stime Ismea Fonte: elaborazione Ismea su dati Istat  la ripartizione territoriale dell’orzo risulta meno concentrata rispetto a quella che caratterizza gli altri cereali;  hanno prevalso indicazioni di stabilità delle rese ad eccezione della Puglia per la quale risulterebbero in calo e della Sicilia dove, al contrario, dovrebbero aumentare;  le stime 2012 collocano ad un livello inferiore ai valori medi 2000-11 sia le superfici (-7%) che i raccolti (-9%).

14 www.ismea.it Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni di mais da granella  Decisamente più modesto è l’incremento stimato per le superfici a mais da granella (+3,8%) che dovrebbero superare di poco il milione di ettari nel 2012 (+38.000 ettari sul 2011). Nel dettaglio, per i principali areali produttivi emergerebbe una crescita del 3% in Veneto, 7% in Lombardia, 4% in Piemonte e del 5% in Emilia Romagna.  Considerando che si è ancora molto lontani dalle operazioni di trebbiatura, è possibile dare una prima indicazione dei raccolti applicando alle superfici stimate i valori medi delle rese dell’ultimo quinquennio, leggermente più basse di quelle del 2011 e pari a 9,6 t/ha. In tal modo i volumi raccolti potrebbero far registrare solo una leggera progressione (+1% sul 2011) a 9,9 milioni di tonnellate contro 9,8 milioni dello scorso anno.  Decisamente più modesto è l’incremento stimato per le superfici a mais da granella (+3,8%) che dovrebbero superare di poco il milione di ettari nel 2012 (+38.000 ettari sul 2011). Nel dettaglio, per i principali areali produttivi emergerebbe una crescita del 3% in Veneto, 7% in Lombardia, 4% in Piemonte e del 5% in Emilia Romagna.  Considerando che si è ancora molto lontani dalle operazioni di trebbiatura, è possibile dare una prima indicazione dei raccolti applicando alle superfici stimate i valori medi delle rese dell’ultimo quinquennio, leggermente più basse di quelle del 2011 e pari a 9,6 t/ha. In tal modo i volumi raccolti potrebbero far registrare solo una leggera progressione (+1% sul 2011) a 9,9 milioni di tonnellate contro 9,8 milioni dello scorso anno.

15 www.ismea.it Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni di mais da granella * Stime Ismea Fonte: elaborazione Ismea su dati Istat  le superfici a mais non superavano il milione di ettari dal 2007;  in questo caso la produzione è stata calcolata applicando alle superfici la resa media degli ultimi 5 anni che risulta leggermente inferiore a quella del 2011;  le stime 2012 collocano le superfici ad un livello inferiore ai valori medi 2000- 11 (-3%) mentre i raccolti dovrebbero mantenersi sugli stessi livelli.

16 GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE Asa MERCATI c.montanaro@ismea.it www.ismea.it Tel. 06-85568412


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