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Prof. Vincenzo Cremone Radici culturali e spirituali dell’Europa.

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Presentazione sul tema: "Prof. Vincenzo Cremone Radici culturali e spirituali dell’Europa."— Transcript della presentazione:

1 Prof. Vincenzo Cremone Radici culturali e spirituali dell’Europa

2 Prof. Vincenzo Cremone Di Giovanni Reale Per una rinascita dell’ uomo europeo Riduzione a cura del Prof. Vincenzo Cremone

3 Prof. Vincenzo Cremone “Si parla senza fine dell'Europa in senso politico, ma si trascura la questione di sapere cosa sia realmente, e da dove è nata. Noi vogliamo parlare dell'unificazione dell'Europa. Ma l'Europa è qualcosa che si può unificare? Si tratta di un concetto geografico o puramente politico? No! Se vogliamo affrontare la questione della nostra situazione presente, dobbiamo innanzitutto comprendere che l’Europa è un concetto che si basa su fondamenti spirituali…”.Jan Patočka (filosofo ceco, morto a Praga nel 1977 sotto tortura)

4 Tutto ruota attorno al nucleo concettuale seguente: l'uomo cura se stesso solo se cura la propria anima, mentre, se cura il proprio corpo e i propri beni, cura ciò che "ha" e "possiede", e non ciò che "è" come uomo.

5 Prof. Vincenzo Cremone  La tesi della "cura dell'anima" non poteva nascere se non in Grecia e con Socrate, come conseguenza della rivoluzione da lui messa in atto con la concezione dell'essenza dell'uomo come psyche.  Ricordo che il concetto di psyche è una creazione dei Greci.  I pensatori cristiani l'hanno desunto dai Greci e l'hanno fatto proprio, ma non senza difficoltà.

6 Prof. Vincenzo Cremone SOCRATE Per Socrate l’uomo è la sua anima. La saggezza è vivere in accordo con se stessi. Conoscere se stessi significa ricercare, quindi, conoscere la verità e saper distinguere il bene dal male o, come afferma lui stesso, saper giudicare rettamente. CONOSCI TE STESSO Questa è la virtù

7 Prof. Vincenzo Cremone  CONOSCI TE STESSO  CONOSCI LA TUA ANIMA  CONOSCI LA VERITÀ

8 Prof. Vincenzo Cremone Cristianesimo  uno dei concetti chiave del Cristianesimo, è il concetto di "uomo" come "persona", con la connessa rivalutazione radicale del corpo umano. Quello di "persona" é un concetto che i Greci, malgrado l'elevatezza della nozione psyche (che pure muoveva in questa direzione), non avevano raggiunto;  quanto al corpo, poi, i Greci ne avevano un concetto negativo.

9 Prof. Vincenzo Cremone Cristianesimo  Ma ecco come Paolo capovolge il pensiero dei greci in maniera radicale. I corpi umani sono membra di Cristo. Da “carcere” e “prigione” il corpo diventa “tempio dello Spirito Santo”. (cfr. 1Cor 6, 13 – 20).

10 Prof. Vincenzo Cremone AGOSTINO  IN INTERIORE HOMINE STAT VERITAS Nell’uomo interiore abita la verità  Dio è più intimo a me di me stesso  Deus veritas

11 Prof. Vincenzo Cremone CONOSCI TE STESSO CONOSCI DIO Per Agostino l’anima è qualcosa di divino

12 Prof. Vincenzo Cremone PASCAL  L’uomo supera infinitamente l’uomo: apprendi dal tuo maestro la tua vera condizione, che ignori. Ascolta Dio.

13 Prof. Vincenzo Cremone Come mai, oggi, si è pervenuti a smarrire in maniera così impressionante il concetto di uomo come persona?

14  Si è giunti a questo punto per lo stesso motivo per cui si sono persi i grandi valori, e si è diventati ormai vittime del nichilismo, in modo più o meno inconsapevole. La ragione, abbandonata a se stessa, ha distrutto a uno a uno tutti i valori.  I valori sono come una piramide con al vertice Dio e il divino che tutti li struttura. Eliminato Dio, si eliminano a poco a poco tutti i valori, con le conseguenze che ne derivano.

15 Prof. Vincenzo Cremone "È proprio in quanto la ragione si crede pura verità che finisce con l'autodeificarsi; ed è proprio autodeificandosi che la ragione diventa folle" Edgar Morin (sociologo e filosofo francese)

16 Prof. Vincenzo Cremone Il compito più arduo, oggi, consiste nel tentare di porre rimedio allo squilibrio fra il progresso tecnologico ed economico, da un lato, e il mancato p pp progresso dell’uomo nella dimensione spirituale, etica e sociale, dall’altro.

17 "persona" "partecipazione", È necessario riaffermare l'importanza strutturale dell’uomo come "persona" della "partecipazione", che è la capacità dell'uomo di instaurare rapporti con gli altri uomini intesi appunto come "persone", in maniera complessa e costruttiva.

18 Prof. Vincenzo Cremone Quali i valori culturali e spirituali dimenticati In primo luogo sono stati dimenticati i problemi specifici della trascendenza, ma in generale i problemi di fondo della filosofia e della metafisica.

19 Prof. Vincenzo Cremone umanistico-cristiano Il principio assiologico fondativo di una comunità europea non potrà che essere quello umanistico-cristiano, in base al quale l’Europa si è generata e costituita.

20 Prof. Vincenzo Cremone Se il Cristianesimo se ne va, se ne va tutta la nostra cultura. Il mondo occidentale ha la sua unità, in questa eredità, nel Cristianesimo e nelle antiche civiltà della Grecia, di Roma e d'Israele, alle quali, attraverso duemila anni di Cristianesimo, noi riconduciamo la nostra origine. Quel che desidero dire è che questa unità negli elementi comuni della cultura è da molti secoli il vero legame tra di noi. T. S. Eliot (poeta inglese, Nobel della letteratura)

21 Prof. Vincenzo Cremone differenti culture sinteticamente mediate Da molti studiosi è stato messo in rilievo il fatto che la cultura europea (di conseguenza, l'idea stessa di Europa) è nata da differenti culture sinteticamente mediate: Antichità greca e romana, Ebraismo e Cristianesimo (per non dire in certa misura dello stesso Islam).

22 Prof. Vincenzo Cremone E da tale mediazione sintetica è nata la civiltà europea, che ha prodotto: la razionalità l'umanesimo la concezione spirituale dell'uomo la democrazia, e i valori che l'hanno posta in primissimo piano rispetto alle altre civiltà.

23 Prof. Vincenzo Cremone Non da un coacervo di differenti elementi, ma da una loro mediazione e da una loro sintesi è nata l'Europa

24 L’Impero Romano "cadde" - non dimentichiamolo - non per una semplice pressione ai propri confini, ma per il vuoto spirituale che si era creato al suo interno, perchè (per dirla come Plutarco) i grandi dei del suo passato erano "morti", perché i suoi valori erano tramontati.

25 Prof. Vincenzo Cremone unio multiplex Ci vollero secoli prima che questo impasto pieno di contrasti si potesse mescolare così che le sue parti portassero gli europei a una produttiva convivenza, a una complicata unio multiplex, che poteva fornire la base di una cultura.

26 Prof. Vincenzo Cremone Doveva essere la Chiesa a fare di una mera varietà di culture una rete interculturale.

27 Prof. Vincenzo Cremone "Il multiculturalismo porta alla Bosnia e alla balcanizzazione; è l’interculturalismo che porta all'Europa". G. Sartori

28 Prof. Vincenzo Cremone “Dobbiamo radicarci nell’Europa per aprirci al mondo come dobbiamo aprirci al mondo per radicarci nell'Europa. Aprirsi al mondo non è adattarsi al mondo. […] Per noi, si tratta di assimilare i pensieri diversi da quelli europei con l’anima europea. L’incontro con una cultura o una civiltà straniera forte pone l’alternativa: assimilare o essere assimilato” E. Morin

29 Prof. Vincenzo Cremone Il Cristianesimo, grazie all'assimilazione, allo sviluppo e al ripensamento della cultura classica, rappresenta quella "identità culturale" che costituisce l'asse portante dell'idea di Europa: e si tratta di un'identità mobile (già un sé "plurale").

30 Prof. Vincenzo Cremone E da tale identità, come era in passato, anche in futuro dipenderà la rinascita dell'Europa.

31 FINE


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