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L’ACCESSO PER DISAGIO SCOLASTICO AL DI LÀ DELLE DISABILITÀ FISICHE E PSICHICHE SILVIO GIONO CALVETTO, RAFFAELLA SANGUINETI, ANTONELLA LACROIX, MIRIAM PONSETTI.

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Presentazione sul tema: "L’ACCESSO PER DISAGIO SCOLASTICO AL DI LÀ DELLE DISABILITÀ FISICHE E PSICHICHE SILVIO GIONO CALVETTO, RAFFAELLA SANGUINETI, ANTONELLA LACROIX, MIRIAM PONSETTI."— Transcript della presentazione:

1 L’ACCESSO PER DISAGIO SCOLASTICO AL DI LÀ DELLE DISABILITÀ FISICHE E PSICHICHE SILVIO GIONO CALVETTO, RAFFAELLA SANGUINETI, ANTONELLA LACROIX, MIRIAM PONSETTI AZIENDA USL VALLE D’AOSTA ESPERIENZA DEL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO DI AOSTA

2 Segnalazioni di disagio scolastico l In Valle d’Aosta esiste un protocollo di intesa tra Provveditorato agli Studi, Assessorato alla Sanità e Azienda USL per cui a quest’ultima vengono inviate le segnalazioni con richieste di intervento per disabilità accertata o disagio scolastico. l A queste segnalazioni (fatte con il consenso della famiglia) segue una valutazione di logopedisti, psicologi, neuropsicomotricisti e/o assistenti sociali (a seconda delle problematiche segnalate) ed eventualmente un intervento professionale

3 Le richieste costanti o in aumento di intervento per disabilità hanno portato a sviluppare protocolli di valutazione e trattamento per la gestione delle problematiche più rilevanti

4 Criteri presa in carico logopedica e psicologica l Per la presa in carico, vengono identificati 3 livelli di gravità, a seconda del grado di scuola frequentato e del tipo di problema l A questo corrispondono tempi diversi di risposta (i problemi a bassa priorità sono valutati in fondo) l Anche la risposta alla scuola tiene conto di livelli di gravità, determinati questa volta dalla presunta diagnosi

5 Diversa organizzazione della risposta l Anni 2003-2009: ogni Istituzione Scolastica invia segnalazioni al proprio Consultorio di riferimento: diversi tempi di attesa e carichi di lavoro per gli operatori l Anno 2009-2010: istituito un punto unico di valutazione distrettuale per tutte le nuove segnalazione: utilizzando criteri di priorità, tempi di attesa e carichi di lavoro uguali

6 A partire dall’anno scolastico 2009/10 La sperimentazione inizia per gestire la fase valutativa di tutte le richieste, provenienti dalle scuole e dall’utenza in generale, relative a problemi di apprendimento / linguaggio / attenzione, di utenti non noti ai servizi territoriali.

7 A seguito di segnalazione al polo unico di valutazione distrettuale il team 1. contatta la famiglia 2. definisce tempi e modalità di valutazione (dei singoli professionisti), al termine della quale 3. formula un’ipotesi diagnostica e un percorso riabilitativo, oppure - propone un approfondimento neuropsichiatrico.

8 Segnalazioni l Nel corso dell’anno scolastico 2009/10 sono pervenute al polo 200 segnalazioni di nuovi minori non noti ai servizi sanitari distrettuali (sul totale di 291 segnalazioni arrivate al Distretto)

9 Dati anno scolastico 2009/2010 l Segnalati rispetto alla popolazione scolastica: 3,7 % Problema segnalato: l Apprendimento 56% (+ 47,5% sul 2008/09) l Linguaggio 15,5% (+ 27,5% sul 2008/09) l Attenzione/disagio 18% (-26% sul 2008/09) Provenienza l Aumento scuola infanzia e scuola primaria l Diminuzione scuole 1° grado, stabile scuola 2° grado

10 Risultati anno scolastico 2009/2010 l Segnalati: 200 l Presi in carico, al 31/08: 175 (87,5 %) l Valutaz. multidisciplinare:145 (72,5 %) l Trattati: 93 (64,1 % valutati ) l Inviati al neuropsichiatra: 28 (19,3 % valutati ) l In attesa: 25

11 Risultati organizzativi l è migliorato il clima interno all’équipe multiprofessionale, l vi è un linguaggio condiviso, l gli strumenti di valutazione sono sempre aggiornati, uniformi e condivisi, l la diagnosi è probabilmente più appropriata e più completa rispetto alla situazione precedente.

12 Tempi di attesa Tra segnalazione e presa in carico valutativa sono mediamente di 2 mesi, minori rispetto agli anni precedenti e soprattutto indipendenti dal luogo di residenza e dall’istituzione scolastica frequentata (per cui è difficile riportare un dato reale).

13 Accesso ai servizi l Monitorato, fondato su criteri trasparenti di priorità clinica (ipotesi diagnostica, gravità) l Assolutamente indipendente dalle differenze socio culturali ed economiche dei minori, in quanto fornito dal servizio Sanitario Regionale, su segnalazione delle istituzioni scolastiche, pubbliche o private, dai pediatri di libera scelta o dalle famiglie stesse.

14 Punti critici l Una maggiore disponibilità di ore per la fase valutativa abbrevierebbe i tempi di formulazione della diagnosi e di restituzione alle scuole. l Non sempre possibile presentare una relazione unica di restituzione ma tante relazioni quanti sono gli operatori coinvolti. l Collaborazione da migliorare con servizio di Neuropsichiatria Infantile. l Gli utenti non sempre sono soddisfatti del cambio di operatore tra fase valutativa e trattamento.

15 Possibili sviluppi l La sperimentazione è appena iniziata e necessita di conferme sul campo. l I tempi di attesa potrebbero essere ulteriormente ridotti, soprattutto per quanto riguarda l’inizio dell’eventuale trattamento riabilitativo.

16 Conclusioni L’offerta pubblica di servizi sanitari nella Regione Autonoma Valle d’Aosta è notevole, a fianco di una sempre maggiore appropriatezza ed efficacia, la strada verso l’eccellenza passa attraverso l’orientamento per una maggiore equità dell’accesso.


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