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Il positivismo evoluzionistico

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Presentazione sul tema: "Il positivismo evoluzionistico"— Transcript della presentazione:

1 Il positivismo evoluzionistico

2 Orgini dell’evoluzionismo
L’evoluzionismo filosofico estende l’idea di evoluzione all’intera realtà. Alla sua base ci sono certamente le teorie del trasformismo biologico, ma anche il principio romantico che vede nel finito una manifestazione dell’infinito. I progressi evolutivi accertabili in modo empirico vengono letti come aspetti di un processo unico e necessario, effetto di una realtà infinita ed ignota.

3 Evoluzionismo biologico
Ipotizzato da Buffon ( ) e difeso da Lamarck ( ) e da Saint-Hilaire ( ), non potè affermarsi finché non fu superata la teoria delle catastrofi sostenuta da Cuvier ( ), grazie anche al geologo Leyll ( ). Darwin ( ) tentò di farne una teoria sistematica fondata empiricamente.

4 L’origine delle specie (1859)
Caposaldi della teoria darwiniana: Esitono variazioni organiche ereditabili. La lotta per l’esistenza tra i viventi (cf. Malthus), rende più facile la sopravvivenza degli individui con caratteristiche vantaggiose (selezione naturale). Tra una specie e un’altra sono esistite moltissime varietà intermedie che non sono sopravvissute di cui si può trovar traccia nei fossili o in certe caratteristiche dei viventi.

5 Darwin filosofo? Darwin volle essere solo uno scienziato, rifiutandosi di esprimere opinioni filosofiche o religiose. In privato applicò a se stesso il termine “agnostico” creato da Th. Huxley ( ). Tuttavia, pur rifiutando ogni idea di finalismo nella natura, si mostra ottimisticamente fiducioso nel progresso, probabilmente sotto l’influenza del clima positivistico.

6 Hence we may look with some confidence to a secure future of equally inappreciable length. And as natural selection works solely by and for the good of each being, all corporeal and mental endowments will tend to progress towards perfection. (Ch. Darwin, The Origin of the Species, c. XIV)

7 Herbert Spencer ( )

8 Notizie bio-bibliografiche
Inglese, ingegnere, abbandona la professione per fare lo scrittore (1845) Già dal 1857 riconosce nell’evoluzione la legge e la causa del progresso. Dal 1860 lavora al Sistema di filosofia sintetica: Primi principi, Principi di biologia, Principi di psicologia, Principi di sociologia, Principi di etica

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10 L’inconoscibile

11 Verità e falsità delle religioni
La pretesa delle religioni di chiarire il mistero della realtà è erronea: Le credenze religiose non sono logicamente sostenibili. Nello sviluppo delle religioni il mistero viene sempre più riconosciuto come tale. La verità della religione consiste nel riconoscimento che la forza che si manifesta nell’universo è imperscrutabile

12 Limiti della scienza Ma anche la scienza non può pretendere di diventare un sapere assoluto o di chiarire il mistero della realtà. Seguendo i filosofi inglesi W. Hamilton ( ) e H. Mansel ( ), Spencer ritiene che l’assoluto, l’infinito o l’incondizionato sia costituzionalmente al di fuori delle nostre possibilità conoscitive.

13 Relatività della scienza
Esiste infatti un progresso (innegabile) della scienza ma la conoscenza umana consiste nell’includere verità speciali in verità generali. La verità più generale, che non è inclusa in verità ulteriori (=assoluta) non è comprensibile, è mistero.

14 Religione vs Scienza Ammettere l’Inconoscibile consente una conciliazione di religione e scienza: La religione deve richiamare l’uomo al mistero della causa ultima del tutto, senza pretendere di spiegarlo La scienza ha il compito di estendere la conoscenza del relativo senza pretendere di uscire dall’ambito del fenomeno (che non è apparenza ma manifestazione dell’Inconoscibile).

15 La legge dell’evoluzione

16 Scienza e Filosofia La conoscenza scientifica si muove includendo verità speciali in verità generali Le proposizioni più generali che l’uomo può raggiungere costituiscono l’ambito della filosofia. « La filosofia è la conoscenza nel suo grado più alto di generalità. »

17 Scoperte della filosofia
La filosofia parte dai principi più generali della scienza (persistenza di materia, movimento e forza) e arriva ad inquadrarli sinteticamente in una legge: la materia passa dalla dispersione alla integrazione, mentre la forza che opera l’integrazione si disperde. È la legge dell’evoluzione.

18 Caratteri dell’evoluzione
L’evoluzione si caratterizzata come un triplice passaggio: dal meno al più coerente (es.: dalla nebulosa al sistema solare) dall’omogeneo all’eterogeneo (es.: il vivente si sviluppa differenziando le sue parti; le attività umane, come le arti, si specializzano) dall’indefinito al definito (es.: la divisione dei compiti nelle società umane)

19 Evolution is an integration of matter and concomitant dissipation of motion; during which the matter passes from an indefinite, incoherent homogeneity to a definite, coherent heterogeneity; and during which the retained motion undergoes a parallel transformation. (H. Spencer, First Principles, 1860, § 145)

20 Ottimismo L’omogeneo è instabile e deve farsi eterogeneo e lo stesso vale per le parti omogenee dell’eterogeneo. L’evoluzione è perciò un processo necessario continuo: anche se là dove si manifesta, la dissoluzione è sempre la premessa di una nuova evoluzione.

21 Evolution can end only in the establishment of the greatest perfection and the most complete happiness. (H. Spencer, First Principles, 1860, § 176)

22 Biologia, Psicologia, Sociologia ed Etica

23 Evoluzione biologica La vita consiste fondamentalmente nella funzione di adattamento all’ambiente che produce la formazione e la variazione degli organi Pur ammettendo il principio di selezione naturale, che provoca la sopravvivenza del più adatto, quindi, Spencer ripropone la teoria di Lamarck.

24 Psicologia Parte dell’evoluzione della vita è anche la coscienza che, tuttavia, non va ricondotta totalmente ad “impressioni ed idee” ma è espressione di una sostanza spirituale ultimamente inconoscibile. A differenza di Comte, Spencer ammette la possibilità della psicologia come scienza autonoma.

25 Sociologia Spencer accoglie il nome e alcuni concetti della sociologia comtiana, ma ne cambia il significato: La sociologia non deve farsi sociocrazia, ma limitarsi a descrivere e comprendere i fenomeni sociali Il compito di stabilire i fini e le mete dello sviluppo umano spetta all’etica. La sociologia di Spencer è inoltre orientata alla difesa dell’individuo

26 Difesa dell’individuo
Lo sviluppo sociale è naturale: lo Stato non deve intervenire con progetti di riforma, perché non si possono “bruciare le tappe” La stessa evoluzione storica ha portato da una fase di cooperazione costrittiva sotto il controllo dello stato (regime militare), al regime industriale fondato sull’attività indipendente degli individui, nel rispetto delle esigenze degli altri.

27 Il “terzo tipo sociale”
Spencer ipotizza una evoluzione oltre il regime industriale ad un terzo tipo, anche’esso basato sulla libera cooperazione degli individui, sa che realizzi una conciliazione tra i moventi egoistici che reggono il regime industriale, con moventi altruistici.

28 Etica biologica Se la vita è adattamento, il suo fine è il perfetto adattamento alle sue condizioni, che implica una sua estensione nel tempo, ma anche una maggiore intensità (felicità). Una vita buona è quindi una vita meglio adattata, e quindi anche più felice e piacevole (il bene coincide con il piacere)

29 Etica evoluzionistica
Ma il movente dell’agire etico non può essere il piacere o l’utile, bensì un sentimento di obbligazione morale Esso nasce dall’esperienza, ma viene ereditato e diventa a priori per l’individuo, nel tempo, infatti, ciò che prima è un dovere imposto, diventa spontaneo e naturale: così sarà anche per l’altruismo.

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