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ALBA O TRAMONTO ?…
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Quando la bellezza del Creato, ci regala immagini come queste, allora ci rendiamo conto di quello che ci è stato dato e di quanto siamo piccoli.
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Una finestra spalancata sul mare racconta di dorati tramonti,
albe tranquille di cieli sereni tavolozze di colori con pennelli di luce.
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Sulla linea del mare, l’alba si annuncia con un lieve chiarore,
poi, pian piano, l’apparir del sole viene a salutare un nuovo giorno.
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Mai ti sarà dato di ammirare e apprezzare
così tanta bellezza… nessun artista potrà riprodurre, sulle sue tele, l’intensità e i toni di questi colori.
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Il mare che prima era una massa scura,
ora si incendia di luce creando mille e mille riflessi d’oro con il suo continuo, lieve, moto ondoso.
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Altri soggetti… in questo splendido quadro…
candidi gabbiani che volano planando, fino a sfiorare la superfice del mare cercando di ghermire una nuova preda.
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In questo quadro ci siamo anche noi,
facenti parte di un disegno Divino, siamo qui, ansiosi di assistere ad un nuovo fantastico evento.
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Una spiaggia, la rena ancora umida,
ci ha visti vicini in attesa di ammirare l’alba ormai vicina, fissando per sempre nella mente, un così grande spettacolo.
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Tenendoci per mano, a piedi nudi
ci incamminiamo lungo la spiaggia, affondando i nostri passi nella sabbia bagnata, lasciando che l’acqua li venga a lambire.
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Mentre il sole sale sulla linea dell’orizzonte,
sull’acqua si crea una linea di fuoco, il cielo e il mare sono senza confini… allo sguardo appare un tutt’uno.
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Poi il tramonto con i suoi intensi colori,
le mille sfumature dal, giallo oro, al turchese… e mentre si allungano le ombre ti ritrovi a ringraziare non sai chi…
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Mentre sei lì che pensi, ti ritrovi a guardar l’immenso, rimani in silenzio e ti par di vedere una mano, il cui indice ti invita a guardare su in alto, indicandoti: Il Cielo.
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Allora ti è tutto chiaro…
dietro tutto questo splendore, fatto di cose uniche e irripetibili, c’è la mano di Lui… la mano di Dio.
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Poi, è un continuo dire grazie,
che subito si traduce in preghiera, per tutto quello che ti è dato forse immeritato, così… gratuitamente.
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Il ciclo del giorno volge al termine,
il sole, giù all’orizzonte, è una sfera di fuoco, i suoi raggi penetrando le nubi creano giochi di luce e figure irreali.
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E’ il momento di una quiete strana, il trambusto del giorno sembra spento,
un gabbiano appollaiato su uno scoglio rivolto verso il sole, sembra ringraziare.
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Domani si rinnoverà l’eterno ciclo,
l’alba, forse, ci troverà addormentati, al risveglio lui ci sarà… come a guidare i nostri passi.
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Progettazione e testo: F. De Jacovo
Immagini: Online Musica: J. Sokoloff
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