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PubblicatoAbelie Marra Modificato 10 anni fa
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“IL PORTO: NODO CRITICO PER L’EFFICIENZA DELLA CATENA LOGISTICA MARE - TERRA” Milano - 4 Aprile 2003 Relazione introduttiva: Ing. Giorgio Musso - Presidente Gruppo TARROS INCONTRO / DIBATTITO
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2 “....400.000 CONTAINERS DI MERCE ITALIANA SONO STATI DIROTTATI NEI PORTI DEL NORD EUROPA!!!” FREIGHT LEADERS CLUB presenta al Ministro TESINI il primo elaborato sul progetto FEBBRAIO 1993 CONSEGUENZE: POSIZIONAMENTO DI MILANO E DELL’INDUSTRIA PADANA A OLTRE 1000 KM DAL MARE PERDITA DI COMPETITIVITÀ DEI PORTI ITALIANI
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3 introduce nuove logiche industriali per la tratta portuale della catena logistica Questo grido d’allarme ha probabilmente contribuito alla RIFORMA DELLA PORTUALITÀ ITALIANA: incide particolarmente sul trasporto e manipolazione della merce varia (containers)
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4 TRAFFICO PORTI ITALIANI: In ITALIA come già in NORD EUROPA : sviluppo dei concorrenza tra TERMINAL e tra PORTI VICINI 1993:2.200.000 TEU 2002:8.100.000 TEU
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5 MEDITERRANEO a meno di 2 a 1 (64 % / 36 %) IL NOTEVOLE AUMENTO DEI TRAFFICI ha messo in luce “COLLI DI BOTTIGLIA” che rischiano oggi di BLOCCARE LA CRESCITA DEL NOSTRO SISTEMA PORTUALE NORD EUROPA da oltre 3 a 1 (76 % / 24 %) RAPPORTO inizio anni ‘90 oggi > <
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6 OROGRAFIA spazi a mare molto ridotti e terreno prevalentemente montuoso smaltisce circa l’ 80% delle merci destinate alla Pianura Padana nonostante la catena appenninica lo separi dalle grandi AREE INDUSTRIALI PADANE TIRRENO: ADRIATICO: spazi molto maggiori, ma peggiore ubicazione rispetto alle grandi rotte commerciali smaltisce solo il 20% delle merci destinate alla Pianura Padana CRITICITA’
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7 ROTTA PORTO SAID - GIBILTERRA Venezia Genova MALTA Gioia Tauro + 1.051 miglia
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8 Belgio, Olanda, Germania e Gran Bretagna hanno brillantemente superato le criticità, grazie a: - ASSISTENZA ALLA NAVIGAZIONE - DIFESE DALL’ATTACCO MARINO - DRAGAGGIO CONTINUO DEI FONDALI - RIEMPIMENTI SIGNIFICATIVI IMPORTANTI OPERE DI SISTEMI PORTUALI DEL NORD EUROPA ESTUARI DI FIUMI E GRANDI PIANURE affollate da attività industriali CRITICITA’: - scarso fondale - clima severo: tempeste, nebbie, maree
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9 CON ALTRETTANTA DETERMINAZIONE, CREATIVITA’ ED IMPEGNO NON POSSIAMO COSTRUIRE NUOVI PORTI (Piano Generale dei Trasporti e della Logistica – luglio 2000): DOBBIAMO POTENZIARE E RAZIONALIZZARE AL MASSIMO QUELLI ESISTENTI NON POSSIAMO ABBATTERE LA CATENA APPENNINICA DOBBIAMO SVILUPPARE IDONEI SISTEMI DI TRASPORTO DI MASSA (FS: Pontremolese, III° valico, Tirreno- Brennero, Pontebbana) OGGI DOBBIAMO AFFRONTARE LE NOSTRE CRITICITA’ spostare in pianura le attività retroportuali avvicinare in termini economici i nostri porti alle aree industriali
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10 BUROCRATICI AMBIENTALI sicuramente per i porti più congestionati (tirrenici) ECONOMICI solo in parte per le grandi opere infrastrutturali ferroviarie, oggi abbondano i fondi comunitari allo scopo QUALI OSTACOLI DEVE OGGI AFFRONTARE IL NOSTRO PAESE? non sono economici i motivi che bloccano o ritardano il potenziamento e l’adeguamento dei principali porti italiani !
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11 La via d’acqua rappresenta sempre di più il percorso ottimale per il trasporto merci, perché: LA NAVE E’ IL VETTORE CHE CONSENTE LE MASSIME ECONOMIE DI SCALA 1 ÷2 containers = 40 tons60 ÷400 containers = 1.200 ÷ 5.000 tons 1 ÷20 containers = 400 tons100 ÷8.000 containers = 2.000 ÷ 100.000 tons ECONOMIA DI SCALA MINOR COSTO UNITARIO MINOR CONSUMO ENERGETICO MINOR INQUINAMENTO
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12 La via d’acqua rappresenta sempre di più il percorso ottimale per il trasporto merci, perché:
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13 La via d’acqua rappresenta sempre di più il percorso ottimale per il trasporto merci, perché: LE ROTTE MARITTIME HANNO ANCORA UN GRANDE POTENZIALE DI SVILUPPO CON RISCHI MOLTO MINORI LA RETE VIARIA DI MOLTI PAESI EUROPEI E’ ORMAI PROSSIMA AL COLLASSO CON NOTEVOLI PERICOLI PER CHI VIAGGIA
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14 E’ TRASPORTATO VIA NAVE L’UNIONE EUROPEA ha deciso di sostenere LO SVILUPPO DEL TRASPORTO VIA MARE ed in particolare LO SHORT-SEA SHIPPING In EUROPA: 70% traffico extra -europeo 41% traffico infra -europeo (Fonte: White paper U.E.) (AUTOSTRADE DEL MARE)
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15 Perché l’obbiettivo europeo si realizzi, LA PRIMA CONDIZIONE E’ ADEGUAMENTO E POTENZIAMENTO DEI NODI PORTUALI
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16 “ in tutto il mondo fiumi, estuari e porti vengono regolarmente dragati con l’impiego di mezzi meccanici ed idraulici per assicurare la navigabilità delle vie d’acqua ” * * (da uno studio elaborato dai Proff. L. Caglioti e C. Merli - Università “La Sapienza” di Roma - Nov. 2001) COMPLESSE ED INCERTE PROCEDURE AUTORIZZATIVE RENDONO ALEATORIO QUALSIASI PROGRAMMA DI DRAGAGGIO NEL PORTI ITALIANI: LO SCARSO PESO POLITICO DELLE PICCOLE CITTÀ PORTUALI LE RENDE PIU’ VULNERABILI A QUALSIASI VETO DI TIPO AMBIENTALISTA IN PARTICOLARE:
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17 1 ml di banchina = 200 teu/anno SPAZI A MARE E BANCHINE PORTO CAPANNONI INDUSTRIALI FABBRICA PRODUZIONE TRAFFICO 1 mq di spazio = 2 teu/anno La Spezia e Salerno hanno largamente superato tali indici ?? A QUALE PREZZO LO SVILUPPO CONGESTIONAMENTO COSTI QUALITA’ DEL SERVIZIO SICUREZZA SUL LAVORO IMPATTO AMBIENTALE
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18 LE AUTORITA’ PORTUALI SONO CHIAMATE AD ADEGUARE I PIANI REGOLATORI PORTUALI ALLE NUOVE ESIGENZE DEL MERCATO LOCALISMI E BUROCRAZIA STANNO PARALIZZANDO ANCHE MODESTI ADEGUAMENTI INFRASTRUTTURALI
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19 MAGGIORE COMPONENTE MARITTIMA POTENZIAMENTO DEI SISTEMI PORTUALI LA LOGICA: SVILUPPO ECOCOMPATIBILE CONTRASTA AFFERMAZIONI DEL TIPO: POTENZIARE I PORTI TRAFFICO RUMORE POLVERE « »
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20 OGNI ATTIVITA’ UMANA INQUINA UNO STABILE IN CUI LAVORANO 1000 PERSONE 6000 t DI EMISSIONI DI CO2/anno UNA NAVE DA 1000 CONTAINERS CHE FA IL GIRO DEL MONDO! L’IMPATTO AMBIENTALE DI UNA GRANDE INFRASTRUTTURA COME I PORTI VA VALUTATO METTENDO SUL PIATTO DELLA BILANCIA I COSTI DELL’IMMOBILISMO produce > * (dal “White paper” dell’Unione Europea) * consuma
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22 BILANCIO AMBIENTALE NETTAMENTE ATTIVO IL POTENZIAMENTO DEI NOSTRI PORTI PRESENTA UN INOLTRE NON E’ AFFATTO IN CONTRASTO CON LA CRESCITA DI ALTRE ATTIVITA’ LEGATE AL MARE
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23 PAESI VICINI A NOI, QUALI SPAGNA (Barcellona) E PORTOGALLO (Lisbona), HANNO REALIZZATO NUOVI SISTEMI PORTUALI CON INTERVENTI EFFICACI, RAPIDI, INNOVATIVI NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE, DELLE REALTA’ LOCALI E CON LA CRESCITA PARALLELA DI ALTRE ATTIVITA’ NAUTICHE
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24 OGGI IL NOSTRO PAESE E’ CHIAMATO AD UNA DIFFICILE SCELTA RIMANERE TRA I PAESI LEADER EUROPEI CON UN SISTEMA INDUSTRIALE E PORTUALE EFFICIENTE DEDICARE I NOSTRI 8000 KM DI COSTA SOLTANTO A FINI TURISTICI
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