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PubblicatoColombano Napoli Modificato 10 anni fa
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INTRODUZIONE ALLA GEOGRAFIA POSTMODERNA di Claudio Minca
Di R. M. Gloria Basanisi
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ARCHEOLOGIA Possibili precursori in Nietzsche, nel Dadaismo,in Baudelaire o,sempre secondo David Harvey, le Confessioni di Sant’Agostino 1984 Fredric Jameson “postmodernism,or,The Cultural Logic of Late Capitalism 1986 Michael Dear “Society and Space”
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METODO : la decostruzione può essere intesa come il metodo postmoderno per definizione (M. Dear)
“La decostruzione è dichiaratamente post-strutturalista nel rifiutare l’idea di struttura,qualsiasi sia il significato che ad essa venga assegnato,o anche,più semplicemente,quale presenza oggettiva nel testo” (Norris) STILE: riproposizione del passato,rivisitato ironicamente (nel processo ironico la parola diviene il contrario della verità,si scinde la necessaria connessione tra descrizione e realtà,tra essenza e fenomeno) EPOCA: la dimensione storica del postmoderno pretende di rappresentare una transizione epocale, con l’emergere di nuove espressioni in campo culturale, ed il profilarsi di una nuova vita sociale e di un nuovo ordine economico. (visto anche come “l’addomesticamento o la commercializzazione del modernismo e una riduzione delle ambizioni di quest’ultimo a un eclettismo di mercato conciliante e arrendevole”)
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CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Rifiuto totale delle strutture oggettive,delle metanarrazioni,della fede cieca nell’Illuminismo e nell’utopia positivista Apertura verso i mondi dell’Altro,verso i punti di vista esclusi dalle categorie egemoni (compenetrazioni e confronti con la geopolitica,il femminismo,ed il postcolonialismo-crisi dell’Authorship) Indagine sul problema dell’identità e riabilitazione delle differenze Impossibilità di classificare il movimento senza cadere in una contraddizione con il rifiuto delle categorizzazioni e della logica lineare La proliferazione di correnti e ramificazioni interne L’imposizione di cambiare atteggiamento nei confronti della realtà e sviluppare una diversa sensibilità nei confronti degli oggetti e dei linguaggi studiati Allineamento con l’analisi del rapporto tra sapere e potere di Foucault Interpretazione come “essenza della scienza”
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DIFFERENZE CON IL MODERNISMO di Hassan
Postmoderno Romanticismo\simbolismo Forma (congiuntiva,chiusa) Finalità Progetto Gerarchia Controllo\logos Creazione Presenza Concentrazione Leggibile Narrazione\ Grande Histoire Genitale\fallico Metafisica Determinatezza Trascendenza Patafisica\dadaismo Antiforma (disgiuntiva,aperta) Gioco Caso Anarchia Finimento\silenzio Decreazione\decostruzione\antitesi Assenza Dispersione Scrivibile Anti-narrazione\Petite Histoire Polimorfo\androgino Ironia Indeterminatezza Immanenza
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RAPPORTO CON LA GEOGRAFIA
Crisi dello spazio cartesiano e della rappresentazione (perdita del Centro,elaborazione del concetto di Eterotopia,riproposizione del relativismo assoluto delle percezioni individuali) Dibattito su temi completamente nuovi (geografia dell’Altro) e sul ruolo del geografo Nascita della postmetropolis (Los Angeles,Orange County) Allineamento delle scienze sociali con il mainstream delle scienze sociali proposizione della “gentrificazione” nell’urban planning,rivalutazione della dimensione locale (townscape,in opposizione al concetto di cityscape modernista)
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GEOGRAFIA POSTMODERNA E FEMMINISMO
Punti di contatto Divergenze Lotta contro le categorie egemoni Rifiuto della definizione negativa dell’alterità (donna=non uomo) Metodo decostruttivista Allontanamento dal concetto di conoscenza come UNIVERSALE,NEUTRALE,OGGETTIVA,COMUNICABILE SENZA PROBLEMI DI INTERPRETAZIONE,IN GRADO DI COGLIERE L’UNICA VERITA’ POSSIBILE Scarsa considerazione delle donne nel dibattito sul postmoderno Atteggiamento paternalistico della geografia postmoderna nei confronti del femminismo Analisi della geografia postmoderna come “decentred but not desexed”
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CRITICAL GEOPOLITICS “La riflessione post-moderna applicata alla scienza” (Minca) Contestazione della naturalizzazione della visione di un élite nelle rappresentazioni geografiche (“emanazioni delle condizioni materiali,culturali e politiche dominanti in un particolare contesto spazio-temporale”) “Problematizzazione delle relazioni essenziali tra il sapere geografico e la gestione della politica (globale),e sulla messa in discussione delle identità che vengono date per scontate e dei significati che derivano dalla naturalizzazione di queste stesse relazioni” (Minca)
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L’ORIENTALISMO “Orientalism” di Edward Said (1978)
Smascheramento del mito orientale “oggettivo” e della visione monolitica dell’”europeo” visto come “razionale,affidabile,maschio e positivista” crisi dell’”eurocentrismo”
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CONCLUSIONI Fare geografia postmoderna (al di là dei problemi e delle contraddizioni) significa: Denunciare il “taken-for-granted” “Imparare ad insegnare la differenza”,poiché nel fare geografia la si definisce e costruisce Esser consapevoli del “potere” implicito in ogni relazione,ricordando le presenze e le assenze che il nostro discorso produce Proteggersi dal determinismo positivista ed esplorare il mondo “partendo dall’analisi della natura parziale e soggettiva,senza la pretesa di conoscerlo per come è,perché questa pretesa si tradurrebbe in un implicito atto di violenza nei confronti di chi parte da diverse prospettive”
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