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PubblicatoDona Castellano Modificato 10 anni fa
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Dalla Ricerca sul settore agricolo, idee di sostegno oltre gli incentivi Alberto Sturla INEA – Sede Regionale per la Liguria Incontro pubblico « Verso l’investimento territoriale integrato della Val di Vara» Rocchetta di Vara, 13/10/2014
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La Ricerca Nell’ambito del progetto Isobio “Misurare la sostenibilità dell’agricoltura biologica”, finanziato dal MiPAAF nell'ambito del Piano d'Azione Nazionale per l'agricoltura biologica, nel 2011 INEA ha portato avanti una ricerca sul campo rivolta principalmente al territorio di Varese Ligure per verificare le ricadute, in termini di sostenibilità sociale, economica e ambientale, delle filiere biologiche sul territorio in cui operano
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L’ Azienda biologica è, per sua stessa natura, socialmente responsabile E’ una caratteristica che le deriva dai principi fondanti dell’agricoltura biologica IFOAM (2005): I principi delle agricoltura biologica Il principio del benessere "...sostenere e favorire il benessere del suolo, delle piante, degli animali, degli esseri umani e del pianeta, come un insieme unico ed indivisibile". Il principio dell’ecologia "...essere basata su sistemi e cicli ecologici viventi, lavorare con essi, imitarli ed aiutarli a mantenersi". Il principio dell’equità "...costruire relazioni che assicurino equità rispetto all’ambiente comune e alle opportunità di vita". Il principio della precauzione "...essere gestita in modo prudente e responsabile, al fine di proteggere la salute ed il benessere delle generazioni presenti e future, nonché l’ambiente".
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Responsabilità Sociale di Impresa Responsabilità Sociale del Territorio Ogni azienda opera in un territorio nel quale porta il suo set di valori e dal quale riceve stimoli che ne influenzano le scelte. Le filiere biologiche, quindi, con la loro azione contribuiscono a creare un modello di territorio L’applicazione della responsabilità sociale passa quindi dall’individuo (l’imprenditore) alla comunità
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Superficie Agricola Utilizzata 1982 - 2010 Dimensioni medie aziendali 1982 - 2010
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Responsabilità Sociale del Territorio Si ha RST quando sono soddisfatte tre condizioni: 1) Esiste una forte rete di relazioni tra gli attori 2) Gli attori condividono un comune senso di appartenenza alla comunità 3) Gli Attori condividono e perseguono insieme un piano per lo sviluppo sostenibile della comunità (Peraro e Vecchiato, 2007). Inoltre, è evidente che queste esigenze non possono essere soddisfatte senza una governance delle interazioni tra gli attori (Fondazione Enrico Mattei, 2010;. Van Zeijl-Rozema et al, 2007). Mentre a livello territoriale la RST non puo’ essere raggiunta senza il perseguimento simultaneo dei tre pilastri della sostenibilità (Costantino et al., 2010).
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Responsabilità Sociale del Territorio Un territorio è socialmente responsabile quando il processo di sviluppo che lo interessa è: Globale: I tre pilastri della sostenibilità sono perseguiti simultaneamente senza trade-off Equo: Tutti, senza esclusione, godono delle ricadute positive dello sviluppo locale Trasparente: Tutti, senza esclusione, hanno accesso alle informazioni che riguardano le iniziative intraprese e possono collaborarvi
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Metodi 1) Identificare come filiere biologiche e contesto si influenzano reciprocamente alla luce dei principi di globalità, equità e trasparenza 2) Riconoscere e (possibilmente) quantificare gli elementi delle filiere biologiche che contribuiscono alla sostenibilità di un territorio lungo i tre pilastri economico, sociale e d ambientale Approccio gerarchico PrincipiCriteri Indicatori
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Risultati Il processo di sviluppo intrapreso da Varese Ligure risponde al requisito di globalità in quanto sin dall’ inizio è stato indirizzato lungo le tre dimensioni della sostenibilità, puntando su iniziative quali la riqualificazione urbana, la conversione al biologico, le energie rinnovabili…. L’amministrazione ha coinvolto nelle iniziative gli attori di volta in volta interessati, garantendo così che le ricadute positive rimanessero nel territorio. Questo ha salvaguardato il principio di equità, in quanto tutta la popolazione ha goduto delle esternalità positive. La trasparenza è invece carente. Le certificazioni ISO e la registrazione EMAS garantiscono una pronta comunicazione dei risultati ma i cittadini non sono mai stati chiamati a cooperare al processo decisionale. Si è preferita la Leadership alla Governance Le innumerevoli iniziative sorte sul territorio portate avanti dai soggetti più disparati si sommano senza integrarsi (CEA, Sportello Biologico, Comunità del cibo…)
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Risultati Il ruolo della filiera del latte e della carne Le filiere biologiche assumono un ruolo fondamentale nel processo di sviluppo del territorio, in quanto ne garantiscono la vitalità economica preservando l'ambiente e senza pregiudicare la coesione sociale.
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Risultati Però alcuni elementi ne pregiudicano il contributo al processo di sviluppo: 1)Nonostante i notevoli sforzi messi in atto dalle cooperative, persistono degli elementi di debolezza strutturale che pregiudicano la redditività dei processi produttivi (filiera latte) 2) Il capitale relazionale dell’allevatore non è abbastanza sviluppato, limitandosi a rapporti verticali con le cooperative o la propria associazione di categoria 3) La comunità non ha ben chiara la funzione fondamentale delle filiere biologiche svolta sul territorio dalle filiere biologiche 4) Scarsa collaborazione con gli altri soggetti del territorio
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Il distretto Il distretto del biologico ha le potenzialità per svolgere un ruolo di indirizzo e coordinamento degli attori coinvolti nello sviluppo locale ? Sì, se… Promuoverà la partecipazione tra i portatori di interesse Contribuirà a sviluppare la consapevolezza di una responsabilità comune verso lo sviluppo locale Come? Mappando le parti interessate (compresi i cittadini ei consumatori) e organizzando le loro delegazioni, al fine di costruire una rete sociale organizzata. La definizione di un processo partecipato e, quindi, l’individuazione e la condivisione di obiettivi e strategie Per assicurare…
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Il distretto Gli strumenti di verifica Bilancio sociale A differenza della dichiarazione ambientale EMAS, il bilancio sociale raccoglie informazioni sia da attori istituzionali che economici, i quali sono chiamati a dimostrare il valore creato nella zona con le loro azioni. Inoltre, comunica non solo i risultati ma anche le aspettative e fallimenti, ed è quindi in grado di favorire la partecipazione. E' uno strumento per legittimare il ruolo del distretto organico agli occhi della comunità locale, sia in termini strutturali che, soprattutto, termini e contribuisce a sottolineare i suoi legami con il territorio. Sistema di Monitoraggio e Valutazione Che permetta di riconoscere ed eventualmente correggere la traiettoria del processo di sviluppo ogni volta che questo devia dal sentiero originale
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Il distretto
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Grazie per l’attenzione sturla@inea.it www.inea.it www.reterurale.it
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