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DIOCESI DI POZZUOLI Sportello Eccomi. tra carità e cura.

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Presentazione sul tema: "DIOCESI DI POZZUOLI Sportello Eccomi. tra carità e cura."— Transcript della presentazione:

1 DIOCESI DI POZZUOLI Sportello Eccomi

2 tra carità e cura

3 RELAZIONE DI AIUTO Si ha una relazione di aiuto quando si incontrano due persone delle quali una si trova in una condizione di conflitto/sofferenza/difficoltà/disagio rispetto ad una determinata situazione e l’altra è dotata di un maggiore grado di adattamento/competenza/abilità rispetto a quella stessa situazione.

4 Tra gli obiettivi dell’helper: Promuovere nell’altro: La crescita Lo sviluppo (stima di sé, realizzazione delle potenzialità) La maturità L’integrazione sociale

5 La relazione di aiuto è sempre di tipo asimmetrico Autenticità Distanza Rispetto dell’altro e dei suoi tempi Accettazione della totalità dell’altro Attivazione delle potenzialità dell’altro Rispetto per se stessi Accettazione dei propri limiti Assenza di giudizio

6 È BENE RICORDARE CHE Nonostante l’asimmetria della relazione essa possiede il carattere della reciprocità Indispensabile da parte di chi riceve aiuto: riconoscimento del problema, richiesta di aiuto, fiducia, collaborazione

7 CHI E’ IL COUNSELOR È colui che offre il suo tempo, la sua attenzione interessata e partecipativa, il suo rispetto a chi si trova in una condizione di difficoltà e di incertezza.

8 Come lo fa? Facilita un percorso di autoconsapevolezza affinché chi è in difficoltà trovi dentro di sé le risorse per aiutarsi. Esprime una grande fiducia nell’essere umano, non si sostituisce alla persona e gli restituisce la responsabilità di prendere le proprie decisioni.

9 Come si “costruisce” la fiducia? Autenticità Disponibilità all’ascolto Coerenza

10 !!! La relazione non è amicizia ed implica responsabilità diverse.

11 EMPATIA È la capacità di comprendere appieno lo stato d’animo altrui. È un forte legame interpersonale e un potente mezzo di cambiamento. Non è solo “mettersi nei panni dell’altro”. Ma è anche “portare l’altro nel proprio mondo”.

12 Da evitare Offrire risposte superficiali Sentimentalismo (la carità non può essere confusa col buonismo) Mettere “un cerotto” senza interrogarsi sulle cause dei problemi (la carità presuppone la giustizia)

13 . Prova a pensare a quando sei stato aiutato: Quali sono state le relazioni che più ti hanno aiutato a crescere o ad esprimerti nella vita? Che caratteristiche avevano? Ci sono stati problemi che hai risolto grazie alla relazione con qualcuno? Prova a pensare a quando hai aiutato qualcuno: Ci sono state occasioni in cui hai sentito di aver aiutato qualcuno? Come ti sei comportato in quelle situazioni? Ci sono situazioni in cui vorresti avviare una relazione di aiuto e non ci riesci? Come ti senti?


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