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1 Perché AGGIORNARE i Protocolli adottati lo scorso anno scolastico? 1 Perché sono state realizzate ESPERIENZE che inducono a migliorare le procedure di.

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Presentazione sul tema: "1 Perché AGGIORNARE i Protocolli adottati lo scorso anno scolastico? 1 Perché sono state realizzate ESPERIENZE che inducono a migliorare le procedure di."— Transcript della presentazione:

1 1 Perché AGGIORNARE i Protocolli adottati lo scorso anno scolastico? 1 Perché sono state realizzate ESPERIENZE che inducono a migliorare le procedure di accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri 2 Perché è stata riordinata la normativa relativa alla VALUTAZIONE (Regolamento sulla valutazione)

2 2 Protocollo come strumento dinamico, che evolve in sintonia con i processi educativi attuati: dalle azioni al protocollo, dal protocollo alle azioni Il Protocollo è componente specifica del P.O.F. Indirizza il processo di insegnamento – apprendimento degli alunni stranieri, compresa la valutazione

3 3 Integrazione degli alunni stranieri: dalle azioni al protocollo, dal protocollo alle azioni Equipe dei docenti per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri e loro Referenti E’ articolazione del Collegio docenti per: - Sostegno alla progettualità dei C.d.C. - Raccordo tra le diverse componenti professionali interne ed esterne alla scuola - Proposte al Collegio docenti e al Consiglio d’Istituto - Monitoraggio processi e risultati

4 4 Accoglienza alunno neo arrivato Durata: da 3 mesi a 1 anno Accompagnamento allo studio Durata: 3-5 anni CORSO per la facilitazione all’apprendimento delle materie Integrazione alunni stranieri: DUE FASI Integrazione degli alunni stranieri: dalle azioni al protocollo, dal protocollo alle azioni

5 5 LABORATORIO (rete superiori Lugo) per l’apprendimento di Italiano L2 CORSO per insegnare Italiano L2 Istituzione del Laboratorio di Italiano L2 presso ogni scuola (o rete di scuole) del comprensorio lughese Integrazione degli alunni stranieri: dalle azioni al protocollo, dal protocollo alle azioni

6 6 I MEDIATORI di territorio 1 Facilitano raccordo/sinergia: all’interno della scuola, tra: - equipe docenti (per l’integrazione degli alunni stranieri) - consigli di classe - mediazione culturale di etnia - laboratorio linguistico Scheda personale dell’allievo Mappa alunni stranieri (che sono in accoglienza e in accompagnamento) Mappa opportunità dei territori

7 7 Integrazione degli alunni stranieri: dalle azioni al protocollo, dal protocollo alle azioni Scheda personale alunno. Tre parti. Prima parte: contiene le informazioni relative all’alunno straniero da accogliere (storia personale e scolastica, livello di possesso della lingua italiana, ricognizione sommaria dei livelli di apprendimento in ciascuna area disciplinare/asse culturale, la situazione familiare, interessi, aspettative ecc). E’ COMPILATA DA: REFERENTE DELL’EQUIPE E MEDIATORE DI TERRITORIO Seconda parte: contiene le valutazioni inerenti la fase dell’accoglienza (certifica il raggiungimento del livello linguistico A2, precisa i livelli di competenza posseduti nelle varie materie) E’ COMPILATA DA: COORDINATORE CONSIGLIO DI CLASSE Terza parte: compilata in uscita (dalla scuola o dalla fase di accompagnamento allo studio (indica i processi di apprendimento attivati e certifica il livello linguistico in Italiano L2) E’ COMPILATA DA: COORDINATORE C.d.C.

8 8 Integrazione degli alunni stranieri: dalle azioni al protocollo, dal protocollo alle azioni MAPPA ALUNNI STRANIERI Contiene, per ogni scuola, il quadro complessivo relativo alla presenza degli alunni stranieri: quanti sono (in % per etnia e su tutti gli allievi), da quanto tempo sono in Italia (fino a 5 anni, considerando quelli oltre i 5 anni alfabetizzati al livello C), il livello linguistico nel quale si trovano. MAPPA OPPORTUNITA’ TERRITORI Individua, per ogni territorio comunale, le opportunità che, in sinergia con la scuola, possono concorrere alla organizzazione di iniziative rivolte agli adulti e alla educazione multiculturale

9 9 I MEDIATORI di territorio 2 Integrazione degli alunni stranieri: dalle azioni al protocollo, dal protocollo alle azioni Facilitano il raccordo/sinergia di ciascuna scuola: con l’esterno: - con le famiglie (tutte, degli alunni stranieri e di quelli italiani) - con gli enti locali - con opportunità offerte da volontariato, associazioni etc Sportello di ascolto, incontro e raccordo tra scuola famiglie Enti Locali Mappa opportunità dei territori

10 10 Integrazione degli alunni stranieri: dalle azioni al protocollo, dal protocollo alle azioni I MEDIATORI di etnia (gestiti direttamente dal CRT alle superiori) Operano su input del mediatore di territorio e del referente di equipe per facilitare le relazioni tra scuola e famiglia e tra allievo e docenti nella fase dell’accoglienza (sia per l’inserimento nella classe, sia nella fase di avvio del laboratorio multilingue) Gestione diretta dei mediatori di etnia anche per le scuole del primo ciclo del territorio lughese

11 11 Integrazione degli alunni stranieri: dalle azioni al protocollo, dal protocollo alle azioni LA VALUTAZIONE Art. 4 del DPR n. 275/1999 (“Le istituzioni scolastiche […] Individuano [..] le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale”) Art. 45, c. 4, del DPR n. 394/1999 (“Il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il necessario adattamento dei programmi di insegnamento”) CM n. 24 del 1 marzo 2006 (“. Per il consiglio di classe che deve valutare alunni stranieri inseriti nel corso dell’anno scolastico – per i quali i piani individualizzati prevedono interventi di educazione linguistica e di messa a punto curricolare - diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “certificativa” si prendono in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell’alunno. Emerge chiaramente come nell’attuale contesto normativo vengono rafforzati il ruolo e la responsabilità delle istituzioni scolastiche autonome e dei docenti nella valutazione degli alunni.” Art. 1, c. 9, del DPR 13 marzo 2009 (“I minori con cittadinanza non italiana […] in quanto soggetti all’obbligo di istruzione ai sensi dell’art. 45 del DPR n. 394/1999, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani”) I riferimenti normativi

12 12 Integrazione degli alunni stranieri: dalle azioni al protocollo, dal protocollo alle azioni LA VALUTAZIONE Operativamente Il POF (di cui il Protocollo è parte specifica) elaborato dal Collegio dei docenti ed approvato dal Consiglio d’istituto e Piani di studio personalizzati, approvati dai Consigli di classe di riferimento INDIRIZZANO il processo di valutazione degli alunni stranieri nell’ambito delle norme nazionali

13 13 Integrazione degli alunni stranieri: dalle azioni al protocollo, dal protocollo alle azioni SCUOLA FAMIGLIA AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA ENTI LOCALI Azione di sistema Azione di raccordo operativo Referente equipe Coordinatore CdC Coordinatore lab. linguistico Incaricato di segreteria Mediatore di territorio Referente Ente Locale

14 14 Progetto OASI Uno Sportello per offrire un servizio professionale di: - orientamento scolastico; - mediazione culturale sul territorio; - raccordo tra scuola, famiglie ed Enti Locali. Ha sede presso il CRT (nuova sede presso IPSIA Manfredi) ma può essere presente anche sul territorio laddove Comune e scuola ne ravvisino l’opportunità per favorire il raccordo delle iniziative e la sinergia delle risorse

15 15 PIANO ATTIVITA’ 1 Discussione/condivisione aggiornamento Protocollo all’interno di ciascuna equipe (con la presenza di coordinatore/mediatori CRT). L’obiettivo è che presso ogni istituzione scolastica si arrivi a definire una proposta di nuovo Protocollo che ne rispecchi esperienze ed identità. Contestualmente si discute e si propongono osservazioni sull’ipotesi dello sportello e sulla scheda personale (il tutto entro aprile). 2. Gli incontri con le equipe sono l’occasione per concordare come/quando compilare le due mappe (mappa alunni stranieri - con Mohamed - e mappa opportunità territorio – con Elda, che, per la sua mappa dovrà coinvolgere anche i comuni dell’Unione Bassa Romagna), in modo che entro maggio siano compilate (servono per programmare accoglienza e accompagnamento allo studio per il prossimo anno scolastico). 3. Il 13/14 maggio si potrebbe il Gruppo di indirizzo per approvare il lavoro svolto e creare le condizioni per andare nei Collegi di fine anno scolastico ad adottare i nuovi Protocolli 4. Nel frattempo (maggio/giugno) il CRT, la Provincia ed i Comuni (zona Lugo e Faenza) definiscono il piano delle attività e la programmazione delle risorse per il prossimo anno scolastico.


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