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PubblicatoOrsina Natale Modificato 10 anni fa
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USI – Unione Spiritica Italiana Studio Sistematico della “ Dottrina Spiritica ” Organizzato dalla: “FEB - Federação Espírita Brasileira” Programma fondamentale – Tomo 2
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USI – Unione Spiritica Italiana Sommario Tomo - 2 Modulo – 18 “Speranze e consolazioni” Cap. 1- Pene e gioie terrene
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USI – Unione Spiritica Italiana Modulo – 18 “Speranze e consolazioni” Cap. 1- Pene e gioie terrene
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USI – Unione Spiritica Italiana Obiettivi specifici: Spigare che cos’è la felicità e l’infelicità terrene, secondo lo Spiritismo. Riflettere sulle conseguenze delle azioni umane.
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USI – Unione Spiritica Italiana L’essere umano non può godere, sulla Terra, d’una completa felicità, perché [...] la vita gli è stata data come prova od espiazione. Ma, dipende da lui alleviare i suoi mali ed essere felice, per quanto gli è possibile, anche sulla Terra. Allan Kardec: Il Libro degli Spiriti, domanda 920. L’uomo é, il più delle volte, l’artefice della sua stessa infelicità. Praticando la legge di Dio, egli evita molti mali e si procura una felicità tanto grande quanto lo consente la sua esistenza grossolana. Allan Kardec: Il Libro degli Spiriti domanda 921.
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USI – Unione Spiritica Italiana Noi, siamo puniti, fin da questa vita, per l’infrazione alle leggi dell’esistenza fisica, attraverso i mali che sono la conseguenza di questa infrazione e dei nostri eccessi. Se noi risaliamo progressivamente all’origine di ciò che chiamiamo i nostri mali terreni, noi vedremmo, nella maggior parte dei casi, che essi sono la conseguenza di una prima deviazione dalla retta via. A causa di questa deviazione, ci siamo immessi su una cattiva strada e, di conseguenza, sprofondiamo nell’infelicità. Allan Kardec: Il Libro degli Spiriti, domanda 921 – comento.
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USI – Unione Spiritica Italiana L’uomo vive incessantemente alla ricerca della felicità che, tra l’altro, essa, incessantemente gli sfugge, poiché la felicità, allo stato puro, non si trova sulla Terra. Però, malgrado le vicissitudini dell inevitabile corteo inevitabile della vita terrena, l’uomo, potrebbe, se non altro, godere d’una relativa felicità, se non la ricercasse nelle cose futili e soggette a quelle stesse vicissitudini. Questo è quanto. Nei godimenti materiali, anzicché cercare le gioie dell’anima, che sono un compendio di gioie celesti durature, invece di cercare la pace del cuore, unica, reale felicità di questo mondo, egli, è avido di tutto ciò che lo agita e lo turba, e, cosa singolare!, l’uomo, caparbiamente, si crea dei tormenti che potrebbe evitare [...] Quei tormenti che si risparmaia d’avere, chi, si sa accontentare di ciò che ha, che non fa caso, senza invidia a ciò che non possiede, che non cerca d’essere più di ciò che non è. (continua)
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USI – Unione Spiritica Italiana Egli è sempre ricco per quanto si ritene inferiore e non all’apice, vede sempre le creature che hanno meno di lui. É calmo, perché non si crea chimeriche necessità. E la felicità, non è forse la tranquillità in mezzo alle tempeste della vita? KARDEC, Allan. Il vengelo secondo gli Spiriti. Cap. 5, Item 23,. Sappiamo che la Terra [...] è il pianeta che è posto nella categoria dei mondi d’espiazione e di prove, ragione per la quale, in essa vive l’uomo a braccetto con tante miserie. KARDEC, Allan. Il Vangelo secondo. Cap. 3,.
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USI – Unione Spiritica Italiana Occorre ricordare che la nostra precaria evoluzione spirituale, è un serio ostacolo al corretto utilizzo del libero arbitrio per cui, le nostre decisioni non sono mai certe. Nel frattempo, man mano che ci arricchiamo d’un maggior numero di conoscenze e di moralità, diamo meno importanza alle esigenze imposte dalla vita materiale. In questo senso, il sentimento di possesso, generalmente accetto come una sensazione di piena felicità, è sostituito da un’altro: il disinteresse delle cose materiali. Vediamo, allora che veramente [...] l’uomo è infelice solo quando soffre della mancanza di ciò che è necessario alla vita ed alla salute del corpo. Tuttavia - è opportuno sottolineare -, può capitare che quella privazione possa essere un suo errore, allora, in quel caso, dovrà prendersela con se stesso. Se invece, è un’errore di altri, di conseguenza, la responsabilità ricadrà su chi ne è la causa. KARDEC, Allan. Il Libro degli Spiriti domanda 927,
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USI – Unione Spiritica Italiana CONCLUSIONE: La felicità sulla Terra è una cosa effimera per chi non é guidato all’idea, che per un anno, un mese, una settimana di completa soddisfazione, tutto il resto dell’esistenza è una serie d’amarezze e disinganni. E notate, miei cari figli, che parlo dei più fortunati della Terra, i più invidiati da tutti. Di conseguenza se i soggiorni terreni sono caratteristici per le prove e le espiazioni, è facile ammettere che da qualche altra parte ci siano dei soggiorni più favoriti, dove lo Spirito per quanto sia imprigionato ancora in una carne materiale, abbia con pienezza le gioie che riguardano la vita umana. Per questa ragione, Dio ha seminato, nelle vostre turbolenze, quei bei pianeti superiori nei quali, i vostri sforzi e le vostre tendenze, un giorno, vi faranno soggiornare, allorché, sarete riusciti sufficientemente a purificarvi ed a perfezionarvi. KARDEC, Allan. Il Vengelo secondo gli Spiriti. Cap. 5, Item 20,.
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