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“Dov'è tuo fratello?” ( Gn 4,9 a)
SINTESI DEI LABORATORI “Dov'è tuo fratello?” ( Gn 4,9 a) Il Mediterraneo crocevia e via crucis di un nuovo Esodo. Le famiglie si interrogano su: itinerari, dinamiche e progetti di accoglienza e di evangelizzazione A cura di: Ausilia e Salvatore Musumeci Fortuna ed Enzo Ruggieri Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014 Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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Introduzione I laboratori sono stati momenti di fede incarnata nel concreto delle esperienze Ogni laboratorio è stato caratterizzato da partecipazione ed interesse È emersa forte la dimensione della condivisione di esperienze di vita
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1 LABORATORIO Un Vangelo vivo ci parla e ci interroga.
Le Famiglie di Lampedusa esempio di accoglienza e di carità. Un Vangelo vivo ci parla e ci interroga. Tutor: C.gi Fortuna e Enzo Ruggieri. Esperto: Don Mimmo Zambito 1 “Dov'è tuo fratello?” Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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LABORATORIO 1 FOCUS DELLA REALTA’… In varie realtà il tema della migrazione non viene percepito, inoltre una cattiva informazione e formazione conducono all’idea che il problema debba essere affrontato solo dalle istituzioni; Le parrocchie offrono assistenza tramite una fruizione di beni materiali (abiti, alimenti); Le iniziative di aiuto spesso si riducono ad esperienze episodiche di singole famiglie; Stupisce che gli uffici per la pastorale familiare si occupino anche di problemi sociali; Rischio di autoesaltazione per interventi minimi
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LABORATORIO 1 PROPOSTE Suscitare accrescere logiche caritative, coinvolgere le famiglie, i gruppi e le istituzioni; Promuovere l’associazionismo famigliare; Responsabilizzare il consiglio pastorale parrocchiale; La parrocchia, oltre ad offrire beni materiali, è chiamata all’ ascolto e al sostegno spirituale; Centri di ascolto e “sportello aperto” per assistenza pratiche amministrative. Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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2 LABORATORIO Culture e religioni si incontrano.
La famiglia luogo di confronto costruttivo e di scambio reciproco. Tutor: C.gi Adriana e Piero Basiricò. Esperto: Don Giovanni Mucaria 2 “Dov'è tuo fratello?” Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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LABORATORIO 2 FOCUS DELLA REALTA’ Quando culture e religioni si incontrano, sicuramente ci sono delle differenze oggettive a livello di credo e consuetudini, ne dobbiamo prendere consapevolezza ed essere pronti a conviverci. Il dialogo interreligioso è piuttosto un incontro in libertà e disponibilità ad ascoltare l'altro, a capirlo e a condividerne le convinzioni religiose. Il dialogo favorisce la promozione di valori morali, spirituali e sociali, implica la disponibilità ad accettate i diversi doni dell'altro, e la disponibilità a trasmettere attivamente i nostri propri doni. La nostra testimonianza diventa fondamentale per trasmettere la nostra cultura e la nostra identità cristiana; solo rafforzando questa identità possiamo accogliere e rispettare i fratelli di altre culture e religioni, non avendo paura di riconoscere “le loro diversità” e trovare in esse ciò che ci accomuna
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LABORATORIO 2 FOCUS DELLA REALTA’ E’ importante la relazione che si crea nell’accogliere l’altro, perché è questo che fa la differenza; la questione, non si risolve domandandoci “chi è l’altro” o “chi sono io”, quanto piuttosto “chi sono io in rapporto all’altro”. La persona umana, è strutturalmente orientata all’incontro, all’accoglienza, al dialogo ed è in questo senso che va intesa la nostra prospettiva di accoglienza. Possiamo dire che gli spostamenti migratori creano l’occasione d’incontro con persone di altra cultura e religione, che ci interpellano e ci invitano a lasciare certe sicurezze e schemi mentali per metterci in cammino verso l’altro con disponibilità e senza pregiudizi, trovando insieme dei valori essenziali comuni. È emerso che il dialogo con questi fratelli non è esente da problemi e sfide: sfide culturali, educative, comunicative; ciò nonostante è possibile avviare un confronto costruttivo, ricercando l’unità e cercando di essere propositi, mettendo in risalto ciò che ci unisce piuttosto ciò che ci allontana. Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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LABORATORIO 2 PROPOSTE Gemellaggio: aiutare e promuovere i giovani nella formazione nel loro paese di origine, fare poi un’esperienza lavorativa e formativa in Italia per infine ritornare nei loro paesi. Creare in parrocchia una pastorale familiare rinnovata, integrata accogliendo persone immigrate inserite nelle nostre comunità. Fondamentale il lavoro nelle scuole, far prendere consapevolezza ai giovani delle loro identità cristiana e dei loro valori, anche attraverso delle testimonianze. Approfondire le proprie radici favorendo il confronto, ricominciare l’evangelizzazione con un modello catecumenale Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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LABORATORIO Una Parrocchia aperta può essere luogo di incontro, di accoglienza, di preghiera e di annuncio del Vangelo. Tutor: C.gi Lia e Giuseppe Re. Esperto: Don Beniamino Sacco 3 “Dov'è tuo fratello?” Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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LABORATORIO 3 FOCUS DELLA REALTA’ Cara Mineo e Sprar esempi di chiusura e di ostacolo per un’ autentica integrazione; Comunicazione ambigua conduce ad una conoscenza distorta della realtà; Esistono sensibilità diverse: delle parrocchie, delle associazioni, delle forze dell’ordine, di chi governa; Esperienze positive di integrazione (Gela, Licodia Eubea) attuata con migranti residenti da lungo tempo; Caritas: servizio non sentito come proprio della parrocchia ma frutto di un’elaborazione di un ente; Mancanza di coscienza dell’esistenza degli immigrati.
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LABORATORIO 3 PROPOSTE Fare sinergia tra enti e comunità; Parrocchia come comunità missionaria convertita aperta ai problemi della società; Andare al di là delle singole pastorali e pensare ad una pastorale integrata sulla carità. Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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LABORATORIO La scuola luogo di incontro e di integrazione, problema o opportunità. Esperienze virtuose. Tutor: C.gi Maria e Martin Milone. Esperto: Prof.ssa Valentina Petralia 4 “Dov'è tuo fratello?” Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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LABORATORIO 4 PREMESSA Primo Gruppo FOCUS DELLA REALTA’
Nel Laboratorio 2, dopo una prima fase plenaria in cui l’esperto ha dato le linee guida sul tema dell’integrazione degli immigrati a scuola, il tema proposto è stato trattato da due gruppi distinti: uno formato da soli italiani e l’altro misto con partecipanti italiani e studenti del Gambia. Vista la particolare ricchezza del confronto si riportano in sintesi i risultati dei due gruppi in forma separata Primo Gruppo FOCUS DELLA REALTA’ I VALORI: la nostra generazione è stata formata ai valori di cittadinanza, trasversali alla formazione dell’individuo e del cittadino. Quando i “valori” non funzionano più ogni strumento è inutile per la formazione. Prima del ’68 si educava per acquisire gli strumenti. Dopo la formazione si è mossa per i valori. Oggi assistiamo alla perdita dei valori. Strumenti per la trasmissione dei valori - PREPARAZIONE CULTURALE DELL’INSEGNANTE: gli insegnanti conoscono le culture diverse dalla nostra? Chi sono? Dove vanno? Cosa vogliono? Valori Costituzionali da insegnare e condividere per avviare un processo di inclusione. Inclusione suppone condivisione della cultura.
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LABORATORIO 4 PROPOSTE Primo Gruppo Creare occasioni di scambio culturale (esempio manifestazioni enogastronomiche multietniche, spettacoli, ecc.) . Formazione del personale: promuovere personale competente, strumenti adeguati. È una responsabilità non solo scolastica ma anche istituzionale nel senso che a livello legislativo ed economico lo Stato deve supportare interventi di mediazione culturale multilivello. Interazione con enti, persone, gruppi, associazioni, servizi sociali … extra scolastici. Fare lavoro di rete integrato e non puntare l lavoro della scuola lasciandola “sola” Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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LABORATORIO 4 Secondo Gruppo FOCUS DELLA REALTA’ confronto a livello linguistico: l’entrata in classe dell’allievo straniero pone problematiche di comunicazione. A tal proposito si constata che La scuola italiana non è all’avanguardia negli insegnamenti delle lingue straniere il bisogno di far conoscere la cultura italiana agli studenti immigrati ed alle loro famiglie e viceversa aprirsi alla conoscenza di una nuova cultura; quella degli stranieri. La scuola può puntare sul linguaggio dell’arte per creare collegamenti comunicativi diretti Ci sono nella realtà poche occasioni di confronto, e le poche presenti sono solo scolastiche. Questo non consente alla scuola di avviare un percorso di pedagogia sociale Problema lavoro. Trovare connessioni tra scuola e mondo del lavoro aiuterebbe i ragazzi a trovare una motivazione forte per lo studio e la crescita personale
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LABORATORIO 4 PROPOSTE secondo Gruppo Creare una reale dimensione di rete, coinvolgendo le istituzioni più varie oltre alla scuola per sviluppare concrete possibilità di inserimento nel mondo del lavoro, con il dialogo vero tra richiesta e domanda. A questo dialogo la scuola deve corrispondere nei suoi programmi e progetti formativi perché questa esigenza accomuna studenti di tutto il mondo. Nella collaborazione col mondo politico, gestionale ed economico occorre puntare al cambiamento: esso consisterebbe nell’abbandonare una visione economica troppo “occidentale” e “liberista” che guarda al profitto ed al marketing ad una visione economica che valorizzi al centro della produzione del sistema il valore della persona come risorsa. Per una più concreta comunicazione tra persone di Paesi diversi rendere lo studio delle lingue affascinante, perciò sposare sempre più le nuove metodologie che favoriscono un incontro interpersonale e multiculturale che parta dal considerare l’uomo cittadino del mondo. Attraverso varie forme di espressività dell’uomo (teatro, erte, musica, ecc.), favorire un’interazione che unisca le persone nell’essere “dono reciproco” Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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LABORATORIO Mezzi di comunicazione al servizio dell’accoglienza e di una lettura trasparente della realtà. Proposte ai Media. Tutor: C.gi Maria Grazia e Mario Talluto. Esperto: Don Giuseppe Rabita “Dov'è tuo fratello?” 5 Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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LABORATORIO 5 FOCUS DELLA REALTA’ Logiche commerciali orientano e regolano gli organi di stampa; Gli organismi di categoria (FISC, UCSI) si occupano di coordinare e di formare giornalisti di ispirazione cattolica. Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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LABORATORIO 5 PROPOSTE Potenziare gli organi di informazione ecclesiale; Rilanciare il giornalismo di inchiesta nella stampa ecclesiale; Censire e coordinare le testate di informazione religiosa locale; Utilizzare i social media per la diffusione delle comunicazioni sociali.
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LABORATORIO I minori rimasti soli. Le famiglie si aprono alla vita e all’accoglienza. Tutor: C.gi Maria Silvia e Pino Petrolito. Esperti: C.gi Laura e Marco Lovato “Dov'è tuo fratello?” 6 Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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LABORATORIO 6 FOCUS DELLA REALTA’ Cosa c'è: In tutte le diocesi rappresentate nel gruppo esistono varie esperienze positive, alcune in fase iniziale, altre anche da molti anni: Case famiglia, case di accoglienza ecc. Esistono inoltre esperienze di accoglienza in famiglia di minori soli nei periodi di festa. Cosa va migliorato: Va migliorata la comunicazione di queste esperienze, farle conoscere anche attraverso occasioni di testimonianza diretta che possa far interessare, coinvolgere in una maggiore sensibilizzazione su questi temi, perché possano nascere e intensificarsi reti di solidarietà delle famiglie con le famiglie in prima linea. Cosa va cambiato: Va cambiato l'atteggiamento di scarsa apertura che spesso si vive nelle nostre comunità e nelle nostre famiglie, per le difficoltà attuali o per la paura di coinvolgersi: occorre impegnarsi, diventare propositivi, non stare a guardare. Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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LABORATORIO 6 PROPOSTE Dare alle famiglie opportunità di crescita nello stile dell'accoglienza innanzitutto al proprio interno per educarsi ed educare i figli all'apertura verso l'altro; sostenere con la collaborazione le case accoglienza e le strutture che si occupano dei minori nel territorio; sensibilizzare le comunità e le famiglie con una corretta informazione, creare nelle comunità reti di famiglie per sostenere le famiglie affidatarie; sostenere le politiche di ricongiungimento dei minori o parenti aiutando le loro famiglie, affidandoli, nell'attesa, a famiglie con figli; promuovere la formazione dei minori sia scolastica che professionale.
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7 LABORATORIO Un nuovo esodo interessa il nostro continente.
“Dov'è tuo fratello?” 7 LABORATORIO Un nuovo esodo interessa il nostro continente. Ruolo della Pastorale familiare . Tutor: C.gi Manzone Esperto: Don Enzo Bottacini Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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LABORATORIO 7 FOCUS DELLA REALTA’ Diffidenza verso gli immigrati causata da una cattiva informazione; Aiuto assistenziale freddo, non relazionale, materialista.
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LABORATORIO 7 PROPOSTE Integrazione a partire dalla scuola come luogo di scoperta delle differenze; Curare alfabetizzazione nei centri accoglienza; Diversa utilizzazione dei fondi destinati agli immigrati in particolare per progetti a medio termine, come sovvenzionamento affitti; Aiutare migranti a raggiungere una propria autonomia con interventi di sostegno economico (es. microcredito); Banca del tempo estesa anche per le necessità degli immigrati; Progetto di sostegno “una famiglia per un’altra famiglia”. Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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“Dov'è tuo fratello?” LABORATORIO Un nuovo esodo interessa tutto il continente europeo a partire dalla Sicilia: Aspetti socio-politici. Attualità, idee e proposte alla politica. Tutor: C.gi Rosamaria e Giorgio Ruta. Esperto: Giovanna Campagnolo 8 Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014 Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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LABORATORIO 8 FOCUS DELLA REALTA’ L'isolamento dei centri di accoglienza rispetto alle comunità locali, dove spesse volte si vive il malessere e il disagio perché l'accoglienza è vissuta in uno stato di accoglienza forzata. L'indifferenza delle comunità ecclesiali che delegano da una parte e dall'altra una comunità sociale, uno stato, che non vuole riconoscere e creare un vero stato sociale dell'immigrato, favorendo i pochi che gestiscono il flusso migratorio. Il numero elevato di persone che restano sconosciuti (non identificati) e quindi fuori dai percorsi di integrazione. Mass-Media e le Istituzioni che non danno chiare informazioni che spesso vengono fraintese sul reale stato dei fatti. Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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LABORATORIO 8 PROPOSTE Corridoi umanitari per i rifugiati che impegnino le agenzie internazionali. Una maggiore cooperazione internazionale. Snellire le pratiche burocratiche attraverso l'incremento delle commissioni territoriali, una maggiore informazione e un maggior coinvolgimento delle persone del territorio. Percorsi interculturali per rieducare alla relazione con l'immigrato, una maggiore disponibilità alla conoscenza, al servizio, alla relazione da parte della comunità ecclesiali. Incremento delle politiche per le povertà, una maggiore e reale attenzione alle persone in generale senza guardare alla provenienza. Una maggiore trasparenza nella gestione dei centri. L'integrazione socio-economica favorendo il passaggio dallo status di problema a risorsa per la società. I mass-media diano le corrette interpretazioni: valorizzando il positivo e non solo il negativo dell'immigrato.
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CONCLUSIONI La Sicilia è crocevia di popoli da sempre nella storia e oggi vive in modo forte il passaggio epocale di queste popolazioni in movimento alla ricerca di una speranza. Come rispondere a questa richiesta di aiuto del fratello? Formare ad una cultura dell’accoglienza e dell’inclusione; Fare rete tra le varie realtà che si occupano a vari livelli della presenza di persone in “movimento” o stanziali che vengono da paesi diversi per cultura e/o religione; Considerare la presenza dello straniero un’opportunità di arricchimento, ma anche una “sveglia” per la nostra sonnacchiosa Italia; Coltivare la comunione nelle nostre famiglie per essere disponibili ad un’accoglienza autentica, perchè è importante la relazione che si crea nell’accogliere l’altro: è questo che fa la differenza.
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“Dov'è tuo fratello?” ( Gn 4,9 a)
Grazie ed arrivederci… Campofelice di Roccella – Palermo novembre 2014
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