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Liceo Scientifico A. Antonelli di Novara Peruzzo Sofia e Corcione Maria Pia classe 3F.

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Presentazione sul tema: "Liceo Scientifico A. Antonelli di Novara Peruzzo Sofia e Corcione Maria Pia classe 3F."— Transcript della presentazione:

1 Liceo Scientifico A. Antonelli di Novara Peruzzo Sofia e Corcione Maria Pia classe 3F

2 COSA SONO LE CELLULE MESENCHIMALI? Le cellule staminali mesenchimali (MSC) sono cellule staminali adulte multipotenti di origine mesodermica simili a fibroblasti. Le cellule staminali mesenchimali rappresentano una componente dello stroma di molti tessuti: le troviamo nel tessuto muscolare e in quello adiposo, nel midollo osseo, nella matrice del cordone ombelicale e nel liquido amniotico, nel timo e nella milza.

3 COME VENGONO UTILIZZATE LE MSC Per il loro elevato potenziale proliferativo possono essere rapidamente espanse in vitro e questo consente di superare una delle prime limitazioni nel loro impiego terapeutico: le MSCs prelevate dal midollo infatti non sono spesso numericamente sufficienti. Un altro utilizzo innovativo delle MSCs è nel ruolo di farmaco chemioterapico, poiché queste cellule opportunamente modificate sono capaci di veicolare il farmaco sulle cellule tumorali. Possono essere utilizzate nei trapianti perché le MSCs possiedono capacità immunosoppressiva nei confronti dei linfociti T: sono state utilizzate per evitare la Graft Versus Host Disease cioè la cosiddetta “malattia da trapianto contro l'ospite”. In vitro le MSCs sono in grado di transdifferenziare in cellule ectodermiche (neurali, epiteliali) e in cellule endodermiche ( miociti e pneumociti): ciò ha fatto ipotizzare il loro utilizzo ad esempio nelle malattie neurodegenerative, cardiache e muscolari.

4 IL TRATTAMENTO NEGLI ANIMALI Il prelievo Il medico veterinario esegue un prelievo di midollo osseo da entrambi gli omeri. L’animale è sempre in anestesia generale. Isolamento ed espansione delle staminali Il campione è sottoposto a controlli. Dopo di che, vengono isolate le cellule mononucleate, comprendenti la porzione staminale. Le cellule mononucleate isolate vengono contate e ne è controllata la vitalità. Si procede poi con l’espansione. Il tempo per ottenere il numero necessario di cellule varia dalle tre alle sei settimane.

5 Somministrazione La modalità di somministrazione delle staminali dipende dalla patologia dell’animale da curare. Vi sono tre modalità principali per procedere alla somministrazione delle staminali. Inoculazione intravenosa: è scelto quando si desidera che le cellule raggiungano tutte le parti del corpo. E’ utile in patologie cardiologiche, neurologiche o del sistema muscolare. Inoculazione intratecale: permette di iniettare le cellule nello spazio compreso tra l’aracnoide e la pia madre spinale che contiene il liquor. Il liquor permette alle cellule staminali mesenchimali di raggiungere tutti i distretti del sistema nervoso centrale. Intervento chirurgico: è eseguito quando si desidera ottenere la massima concentrazione delle cellule staminali nella zona oggetto di trattamento come il trattamento delle lesioni a carico del midollo spinale.

6 Accertamenti post-trattamento La terapia staminale descritta non presenta complicanze post trapianto. In caso di intervento chirurgico l’animale rimane in osservazione per un periodo di tempo adeguato alla chirurgia subita. Sono fissate periodiche visite di controllo al fine di monitorare il decorso post operatorio e i benefici del trattamento. Fonti: http://www.ospedalesanmichele.it/trattamento-con-cellule-staminali-mesenchimali

7 E la sperimentazione umana ? La sperimentazione umana sulle cellule mesenchimali non è conclusa, potrebbe essere promettente ma non è ancora sicura. E’ doveroso essere cauti e attendere i risultati dei trial clinici in corso.


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