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PubblicatoGenevra Orsini Modificato 10 anni fa
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1 RIFLESSIONI SULLO SCAUTISMO METODO MOVIMENTO Disegni e testi sono di Baden Powell (a cura di Achille Cartoccio)
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2 Scautismo: educare per una vita 1.DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE 2.EDUCAZIONE DI GENERE (U/D)
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3 Scautismo: educare per una vita LO SCAUTISMO SI PROPONE DI FORMARE -un cittadino attivo, felice, utile alla comunità; -un cristiano da “tutti i giorni” e non solo “della domenica” - un adulto con * un fisico allenato, * un carattere adeguato, * uno spirito di servizio agli altri e a Dio.
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4 “ALLETTAMENTO” E ACCOGLIENZA
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5 ESCA 1 Mettiti al suo posto. Questo è sempre un utile modo di procedere. Da pescatori è quello che si impara a fare quando si vede un pesce che si avvicina all’esca, e poi di scatto se ne allontana: ci si rende conto che c’è qualcosa che non va nell’esca, perciò la si cambia e la si sostituisce con qualcosa che sia più di gusto del pesce.
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6 ESCA 2 Se noi gli avessimo dato il nome di “Società per la propaganda delle qualità morali”, ciò che era in realtà, i ragazzi non avrebbero proprio fatto a gara per entrarvi. Ma chiamarlo Scautismo e proporgli la prospettiva di diventare qualcosa di simile a un esploratore, era un ben altro paio di maniche.
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7 GIOCO crescendo in salute e felicità, in abilità manuale e in disponibilità ad aiutare il prossimo. Lo scautismo è un gioco, ma talvolta mi chiedo se con tutti i nostri manuali, dibattiti sulle riviste dei capi, conferenze, corsi di formazione […] non diamo l’impressione di considerarlo un gioco troppo serio. Lo scautismo è un gioco allegro all’aperto, dove “uomini-ragazzi” e ragazzi possono vivere insieme con fratelli più giovani, l’avventura
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8 ADDESTRAMENTO L’educazione deve essere positiva, non negativa; attiva, non passiva. Per esempio, la Legge scout dice: “lo scout è”, oppure “fa”, qualcosa. Varie persone si sono fatte avanti per migliorare la Legge scout e hanno provato a modificarla nel suo opposto: una serie di “lo scout non è” oppure “non fa”.
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9 STILE SCOUT Molti giovani si accorgono a 22 anni di sapere praticamente tutto quello che c’è da sapere, e vogliono che tutti sappiano che essi sanno. Quando raggiungono 32 anni si accorgono di aver ancora due o tre cosette da imparare; a 42 anni si gettano a capofitto ad imparare (cosa che io faccio ancora a 73).
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10 STILE SCOUT Attraverso monti e valli, con le bellezze del paesaggio che mutano ad ogni passo, ti senti un uomo libero. Non c’è piacere più grande che si avvicini a quello di prepararsi il proprio pasto alla fine del giorno su un piccolo fuoco di braci ardenti; nessun profumo vale l’odore di quel fuoco.. Non conosco niente che dia più gioia, che sia più allegro e che faccia meglio alla salute di una buona uscita a piedi ogni settimana
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11 PUNTEGGIATURA
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12 PISTA SENTIERO STRADA* * La pista è la traiettoria di crescita del lupetto, il sentiero quella dell’esploratore e la strada quella del rover. Esistono parecchi milioni di adulti che sono passati per la nostra formazione per quanto riguarda non solo il carattere, la salute la disponibilità attiva verso gli altri e il patriottismo, ma anche per un più ampio senso di amicizia e fraternità al di là di ogni differenza.
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13 PROMESSA Con l'aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese per aiutare gli altri in ogni circostanza per osservare la Legge scout
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14 LEGGE RESPONSABILITA ’ Il valore della formazione scout consiste per una buona metà nel porre delle responsabilità sulle giovani spalle del ragazzo. La guida e lo scout pongono il loro onore nel meritare fiducia sono leali si rendono utili e aiutano gli altri sono amici di tutti e fratelli di ogni altra guida o scout sono cortesi amano e rispettano la natura sanno obbedire sono laboriosi ed economi sono puri di pensieri, parole e azioni
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15 SQUADRIGLIA Il sistema delle squadriglie è l’aspetto essenziale per il quale l’educazione scout differisce da qualsiasi altra organizzazione. Dopo tutto, il sistema delle squadriglie consiste semplicemente nell’inserire il ragazzo in una banda permanente guidata da un altro della banda stessa, la quale costituisce la naturale organizzazione dei ragazzi
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16 SPIRITO DI AVVENTURA I ragazzi sono capaci di vedere l’avventura in una comune pozza di acqua sporca, e il capo, se è veramente un “uomo-ragazzo”, deve potercela vedere anche lui.
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17 L’ESEMPIO DEL CAPO Il successo nell’applicazione dei principi scout dipende dal capo e dal modo con cui egli li mette in pratica. Ciò che fa il capo, faranno i ragazzi. Il capo si riflette nei suoi scout. Non c’è alcun dubbio che agli occhi del ragazzo conta ciò che un uomo fa non quello che dice. Con il termine “fratello maggiore” intendo una persona che si sappia mettere su un piano di fraternità con i suoi ragazzi, entrando egli stesso nei loro giochi e nelle loro risate conquistandosi con ciò la loro confidenza e mettendosi in quella posizione che è essenziale per insegnare, cioè conducendoli con il suo esempio, nella giusta direzione, invece di costituire un cartello indicatore.
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18 LO SCOUTING L’osservazione e la deduzione sono la base di tutta la conoscenza. L’importanza dello spirito di osservazione e di deduzione per il futuro cittadino non può quindi essere sopravvalutata. In realtà l’osservazione è un’abitudine a cui il ragazzo deve essere educato. Lo studio delle tracce è un mezzo da tener presente per acquistarla. La deduzione è l’arte di ragionare sopra le osservazioni fatte per estrarne il significato.
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19 CAMPO Ricordatevi, nei campi e nelle uscite, che ci si attende molto dagli scout. Dovete tener alto il nome del Movimento. Il campo non è essenziale per i lupetti come per gli esploratori, ed è molto meglio non tentare affatto di fare un campo se non avete tutte le possibilità e le esperienze necessarie.
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20 L’AUTOEDUCAZIONE L’autoeducazione, cioè quanto un ragazzo impara da sé, è ciò che gli rimane impresso e che lo guiderà in seguito nella vita molto più di qualsiasi altra cosa “impostagli” da un insegnante attraverso l’istruzione.
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21 FORMAZIONE E SVILUPPO Il movimento scout è una crescita spontanea e non un organizzazione pianificata. E’ sgorgato dai desideri naturali dei giovani e non è stato loro imposto come un rigido programma di istruzione. L’apertura del nostro campo scuola di Gilwel Park è a mio avviso la tappa più importante prodottasi nella storia del Movimento dal suo inizio (1922).
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22 UMORISMO “Il senso dell’umorismo, cioè la capacità di vedere il lato buffo anche in una situazione pericolosa o spiacevole, è una dote di estrema importanza per permetterci di attraversare la vita”.
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23 FELICITA’ Le due chiavi della felicità: -non prendere le cose troppo sul serio, ma trai il miglior partito da ciò che hai, e considera la vita come un gioco ed il mondo come un campo da gioco; -fa in modo che sia l’Amore a guidare le tue azioni e i tuoi pensieri.
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24 SERVIZIO Un bravo scout è pieno di risorse. Egli è in grado di uscir fuori da qualunque difficoltà o disagio. Uno dei doveri principali di uno scout è di aiutare in tutti i modi possibili coloro che si trovano nel dolore.
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25 FRATERNITA’ MONDIALE
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26 FRATERNITA’ SCOUT Lo scautismo è una fratellanza; cioè un movimento che non fa alcun caso a differenze di classe, religione, nazionalità o razza per lo spirito indefinibile che lo pervade, lo spirito del gentil uomo di Dio. Uno scaut è amico di tutto il mondo e un fratello di ogni altro scout. Il modo per avere un amico è di esserlo per qualcuno.
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27 TRA UTOPIA E REALTA’ Se tutti gli uomini avessero sviluppato in se stessi il senso di fraternità, l’abitudine di considerare in primo luogo le esigenze altrui e di posporre a queste le proprie ambizioni e interessi personali, avremmo un mondo molto differente in cui vivere. “Un sogno utopistico”, dirà qualcuno; ma se non sognassimo mai e non ci sporgessimo mai a tentare di afferrare la sostanza dei nostri sogni non faremmo mai alcun progresso.
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28 UN AIUTO ALL’EDUCAZIONE Lo scautismo è un suggerimento dato così, alla buona, per una divertente ricreazione all’aperto; si è poi trovato che dava anche un aiuto concreto all’educazione. Lo scautismo non è una scienza da studiare solennemente, né una collezione di dottrine e di testi. E neppure è un codice militare per inculcare disciplina ai ragazzi reprimendo l’individualità e lo spirito di iniziativa.
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29 SEMEL SCOUT, SEMPER SCOUT Ogni gruppo scout resta in contatto con i suoi ex- membri quando essi entrano nella vita e si scelgono la professione. Si chiede a questi “adulti” scout di continuare ad interessarsi alle unità. Il valore per il movimento è che i ragazzi attualmente nelle unità sono incoraggiati dall’interessamento dei predecessori. Gli anziani danno l’esempio ai fratelli più giovani, essi formano così un lievito di simpatizzanti dello scautismo in ogni nazione.
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30 VIVERE L’AVVENTURA DELLA VITA Per me ho avuto una giornata molto gradevole. Ha avuto le sue nubi e i suoi acquazzoni, ma anche i suoi momenti di sole splendido. Ma cosa intendi fare, tu, della tua giornata? Potrà essere altrettanto felice, se solo tu lo vorrai. Ma non lo sarà se ti metterai a perdere tempo aspettando che qualcosa succeda, o a sprecarne una parte dormendo. Svegliati! Datti da fare.. La felicità è tua, purché tu guidi bene la tua canoa.
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31 AI ROVERS Non lasciate che lo scautismo decada. Ecco per voi una concreta occasione di servizio: conservare il movimento a vantaggio dei vostri fratelli minori. Così facendo aiuterete il vostro paese ed il vostro prossimo e, al tempo stesso, renderete anche un servizio a Dio.
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32 DUE SFIDE PER IL MOVIMENTO SCOUT 1.Come aggregare le competenze scout in un contesto multiculturale: Quali soluzione associative Equilibrio tra identità e etnia … 2. La formazione dei capi
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